1. Gli spinaci: origine e coltivazione
2. Le innumerevoli proprietà benefiche degli spinaci
3. Controindicazioni: chi non può mangiare spinaci?
4. La leggenda metropolitana degli spinaci di Braccio di Ferro
5. Consigli per il consumo degli spinaci
1. Gli spinaci: origine e coltivazione
Tutti i cibi verdi sono potenti alleati della nostra salute, che non dovrebbero mai mancare nelle nostre tavole. In particolare gli spinaci, ricchi di vitamine e di sali minerali, sono una straordinaria fonte di salute e di benessere.
Lo spinacio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Noti fin dall’antichità e originari della Persia, gli spinaci giunsero prima in Cina grazie al Re del Nepal e poi in Spagna, intorno all’anno Mille, grazie agli Arabi. Nei secoli successivi si sono progressivamente diffusi negli altri Paesi europei.
Oggi in Italia la loro coltivazione è piuttosto diffusa, in particolare in Toscana, Lazio, Campania, Veneto e Piemonte.
2. Le innumerevoli proprietà benefiche degli spinaci
Gli spinaci sono preziosi “amici” del cuore e della pressione arteriosa. Grazie alla presenza dell’acido folico infatti riducono l’omocisteina, un aminoacido che si trova nel sangue e che può generare il rischio di infarti e malattie cerebrovascolari. Contengono anche colina e inositolo, composti che contrastano la cattiva circolazione.
Inoltre, gli spinaci aiutano a riequilibrare i livelli di potassio e di sodio, fondamentali nel mantenimento della corretta pressione arteriosa. Le loro fibre riducono i livelli di colesterolo e aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari e metaboliche, come il diabete.
Gli spinaci sono alleati anche della salute dei nostri occhi. Questa virtù è conferita loro dalla luteina, una sostanza antiossidante presente nelle foglie degli spinaci, che viene assorbita dal sangue e si deposita nella retina degli occhi. Insieme alla zeaxantina (un pigmento di giallo contenuto anche negli spinaci), la luteina protegge i nostri occhi dai danni causati dalla luce solare e può risultare utile a prevenire disturbi e patologie dell’apparato oculare, come cataratta e degenerazione maculare.
Gli spinaci contengono anche vitamina C, flavonoidi e carotenoidi (tra cui il beta carotene): tutte sostanze antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Infine, tra le proprietà degli spinaci da tenere in considerazione c’è anche la loro attività depurativa e dietetica, perché sono ricchi di acqua e fibre, nutrienti che contribuiscono al funzionamento regolare dell’intestino. Risultano essere altamente digeribili rispetto ad altri ortaggi, sono rinfrescanti e diuretici, cuociono velocemente e sono duttili in cucina.
Le fibre contenute negli spinaci, poi, sono prive di calorie e riescono a indurre un senso di sazietà, utile per chi deve perdere peso.
I valori nutrizionali per 100 g di spinaci sono i seguenti:
- 91.4 g di acqua
- 2.2 g di fibre
- 3.63 g di carboidrati
- 0,4 g di grassi
- Vitamina A, C, E
- Sali minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio)
3. Controindicazioni: chi non può mangiare spinaci?
Gli spinaci sono ricchi di acido ossalico, un fattore anti-nutrizionale che impedisce l'assorbimento del calcio: si sconsigliano quindi a chi soffre di osteoporosi e di ipocalcemia, anche se bisognerebbe mangiarne in quantità elevatissime per avere effetti negativi sull’organismo.
Inoltre sono controindicati se si hanno problemi di coagulazione del sangue, a causa dell'elevata concentrazione di vitamina K1, o in presenza di colite per via del loro effetto lassativo.
Occorre fare attenzione al consumo di spinaci, infine, se siamo allergici al nichel o soffriamo di malattie epatiche.
4. La leggenda metropolitana degli spinaci di Braccio di Ferro
Il celebre cartone animato “Braccio di Ferro” ha permesso di convincere intere generazioni di bambini a mangiare questi ortaggi, in virtù dell’idea che avrebbero un contenuto molto elevato di ferro. Ma, purtroppo, tutto è basato su un errore: gli spinaci, infatti, non contengono più ferro rispetto ad altri ortaggi.
La diffusione di questa “leggenda metropolitana” risale al 1890, quando alcuni nutrizionisti statunitensi resero pubblici i nutrienti contenuti negli spinaci: per un errore di stampa, anziché 3,4 mg di ferro ogni 100 grammi ne dichiararono 34 mg, dieci volte di più!
In realtà gli spinaci non sono la migliore fonte di ferro per l’organismo: gran parte del minerale presente nelle foglie non può essere utilizzato dal nostro organismo, in quanto gli spinaci contengono anche sostanze che ne inibiscono l’assorbimento da parte dell’intestino.
5. Consigli per il consumo degli spinaci
Per sfruttare al meglio le proprietà curative degli spinaci è necessario cuocerli poco o, ancor meglio, consumarli freschi all’interno di un’insalata o sotto forma di centrifugato: in questo modo si evita che il surriscaldamento della cottura ne deteriori il contenuto di vitamine e acido folico.
È utile, inoltre, condire sempre gli spinaci con una spruzzata di limone. Infatti il succo di limone, o di mandarino o di altri agrumi, aumenta la biodisponibilità del ferro: in altri termini lo rende più facilmente assimilabile, alla pari del ferro contenuto nella carne.