Medicina

MAL DI SCHIENA: SINTOMI, CAUSE E PREVENZIONE

Schiena
Colonna
Dorso
Vertebrale
Martina Amenta

08/05/2023

1. Cos'è il mal di schiena?
2. Quali sono i sintomi del mal di schiena?
3. Quali sono le cause del mal di schiena?
4. Quali sono gli esami che permettono di arrivare ad una diagnosi?
5. Come si cura il mal di schiena?
6. La terapia multimodale nella cura del mal di schiena
7. Mal di schiena: prevenzione e sport


1. Cos'è il mal di schiena?

Le patologie della colonna vertebrale sono molto diffuse nei Paesi industrializzati. Il mal di schiena, in particolare, colpisce dal 60% all’80% degli adulti ed è la causa più rilevante d’infermità lavorativa e di disabilità sotto i 45 anni.

I numeri sono allarmanti: si stima che almeno 15 milioni di persone in Italia soffrano di mal di schiena e in particolare di forme di lombalgia, discopatie, stenosi ed ernia del disco lombare, che colpiscono prevalentemente i giovani e gli adulti in piena età lavorativa - tra i 20 e i 50 anni - creando enormi problemi sia sul piano sanitario che su quello economico.

Ma che cos’è il mal di schiena? E’ una sensazione di dolore, intorpidimento, formicolio e rigidità muscolare alla schiena, più comunemente nella parte bassa (colonna lombare), con possibile irradiamento agli arti inferiori. Tuttavia, il dolore può riguardare qualsiasi segmento della schiena, compreso il tratto cervicale (o collo), quello toracico e quello coccigeo.

Il mal di schiena può essere acuto, oppure cronico-ricorrente. Il primo solitamente si caratterizza per la comparsa di un dolore più o meno intenso che colpisce generalmente la parte inferiore della colonna vertebrale (rachide), senza che vi sia una vera irradiazione agli arti inferiori.

Si parla di mal di schiena cronico, invece, quando il dolore alla colonna vertebrale persiste per almeno 3-6 mesi, arrivando a compromettere la qualità di vita della persona. Il problema può coinvolgere diverse parti della colonna vertebrale:

  • i dischi intervertebrali
  • le vertebre
  • le faccette articolari (la parte posteriore delle vertebre)
  • l’articolazione sacroiliaca
  • i muscoli
  • la capsula che avvolge le articolazioni che collegano le vertebre.


2. Quali sono i sintomi del mal di schiena?

Tra i principali sintomi che si associano al mal di schiena abbiamo:

  • dolori muscolari
  • formicolio alla schiena
  • bruciore o dolore acuto, a seguito di uno stiramento muscolare, che si può estendere anche alle gambe
  • riduzione della flessibilità della schiena e dei movimenti
  • difficoltà a mantenere la posizione eretta.


3. Quali sono le cause del mal di schiena?

Il mal di schiena non ha una causa ben definita e può colpire a qualsiasi età. Tuttavia, ci sono condizioni più frequentemente associate alla sua comparsa, come strappi muscolari o tendinei, ernie, artrite, problemi alla colonna vertebrale e osteoporosi. Tra le altre cause troviamo:

  • Abitudini scorrette
  • Sedentarietà
  • Errati movimenti
  • Traumi
  • Predisposizione genetica
  • Stress
  • Sovrappeso.


4. Quali sono gli esami che permettono di arrivare ad una diagnosi?

Individuare le cause del mal di schiena è il primo passo per trovare la migliore cura possibile: in seguito alla visita medica, potrebbero essere necessari alcuni esami specialistici.

L’ortopedico potrebbe richiedere radiografie specifiche per individuare le cause del mal di schiena. La risonanza magnetica e la TAC sono altri esami che possono essere effettuati per scoprire le cause del dolore e, di conseguenza, la cura più adatta. Tra gli altri esami troviamo:

  • Rx
  • Tomografia assiale computerizzata
  • Esami neurofisiologici
  • visita ortopedica
  • visita fisiatrica.


5. Come si cura il mal di schiena?

A seconda della tipologia di mal di schiena e di quanto sia lieve o intenso il dolore, è opportuno assumere antidolorifici e antinfiammatori.

In caso di mal di schiena intenso, prolungato o ricorrente, è bene rivolgersi al medico che prescriverà esami radiografici e di laboratorio per determinare la causa scatenante.

Nei casi di dolori acuti alla schiena, invece, può essere necessario intervenire chirurgicamente sulla colonna vertebrale e nelle zone limitrofe.

Recenti studi hanno inoltre dimostrato l’importanza dei massaggi nella cura del mal di schiena. Le tecniche manuali utilizzate nei massaggi eserciterebbero un effetto meccanico stimolante su pelle, tessuto sottocutaneo, muscoli, fasce e tendini, riuscendo quindi ad agire anche su nervi, vasi linfatici e vasi sanguigni. Mentre i massaggi non dovrebbero essere utilizzati per il mal di schiena acuto, possono essere raccomandati per il mal di schiena cronico in combinazione con la terapia motoria.


6. La terapia multimodale nella cura del mal di schiena

Per la riduzione dei sintomi del mal di schiena può essere utilizzata anche la terapia multimodale, che consiste in sessioni di esercizio fisico personalizzate abbinate ad una terapia cognitivo-comportamentale. In uno studio pubblicato da The Journal of Pain, la terapia mutimodale ha fatto registrare tassi di raggiungimento del sollievo dal dolore dell’84% più elevati rispetto ai trattamenti standard.

La terapia multimodale richiede la collaborazione di diversi specialisti del dolore e professionisti di varie discipline come reumatologia, ortopediachiropratica, fisioterapia, ergoterapia, ergonomia, psicologia e chirurgia. Per ciascun paziente con mal di schiena cronico, il team di specialisti sviluppa un programma personalizzato costituito da diverse componenti terapeutiche.

La componente fondamentale del trattamento multimodale è rappresentata da una serie di movimenti dinamici e statici. Accovacciarsi e rialzarsi più volte rappresenta un movimento dinamico, mentre restando fermi quando si è accovacciati si compie un movimento statico.

Oltre all’esercizio fisico controllato, in questa terapia è fondamentale l’apporto dello psicologo: il suo intervento può aiutare il paziente a riconoscere e modificare gli schemi negativi legati al pensiero del mal di schiena, permettendogli di contrapporre al dolore una serie di sensazioni positive.


7. Mal di schiena: prevenzione e sport

In medicina la parola d’ordine è sempre prevenzione! E allora, perché non cominciare proprio dallo stile di vita per prevenire il mal di schiena?

Il primo accorgimento da adottare è sicuramente quello di non sottoporre la colonna vertebrale ad una fatica continua, innaturale. Nei pazienti obesi il peso in eccesso va a caricare le vertebre, favorendo scompensi posturali dannosi per la loro salute. Mantenere un indice di massa corporea normale, inoltre, garantisce nel lungo termine la conservazione dell'integrità cartilaginea articolare, prevenendo malattie responsabili di mal di schiena.

Inoltre, quando dobbiamo sollevare un peso è importante farlo tenendo le ginocchia piegate e il tronco immobile, dritto, evitando di far piegare il tronco in avanti.

Di fondamentale importanza è, come sempre, anche l’attività fisica. Quando i muscoli sono attivi e sani possono contribuire a mantenere una buona postura, con grande beneficio per la nostra schiena. Ci sono inoltre discipline utili per intervenire su specifici problemi, prevenendo o alleviando dolori nelle parti della colonna vertebrale che sono più sottoposte a pressione. Lo yoga e il pilates, in particolar modo, rappresentano un vero e proprio toccasana per chi soffre di mal di schiena: lo yoga contrasta efficacemente la tensione muscolare, mentre il pilates aiuta sia nel miglioramento della postura che nel potenziamento della muscolatura.

Per contro, gli sport che possono influire negativamente sulla schiena sono quelli che prevedono scatti e torsioni improvvisi. Tra questi:

  • Tennis
  • Pallavolo
  • Basket
  • Sci
  • Ciclismo in modalità “bike”
  • Calcio


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