Medicina

SLA: LA MALATTIA DEI MOTONEURONI

Neuroni
Laterale
Motoneuroni
Neurodegenerativa
SLA
Amiotrofica
Deglutizione
Sclerosi
Martina Amenta

29/05/2023

1. Che cos’è la SLA?
2. La SLA e i sintomi iniziali da non sottovalutare
3. Ipotesi sulle cause della SLA
4. Come si arriva a una diagnosi di SLA?
5. SLA: farmaci e terapie
6. SLA: l’importanza della ricerca per capire i meccanismi della malattia


1. Che cos’è la SLA?

La SLA, acronimo di Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una grave malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce le cellule nervose responsabili del controllo dei movimenti muscolari volontari. È una malattia cronica e invalidante che può portare a una progressiva paralisi dei muscoli, inclusi quelli necessari per la respirazione e la deglutizione.

In Italia si stima che ogni anno circa 1.500 pazienti tra i 40 e 70 anni ricevano una diagnosi di SLA.

La SLA è caratterizzata dalla degenerazione delle cellule nervose chiamate neuroni motori, che trasmettono i segnali dal cervello ai muscoli del corpo. La progressiva perdita di questi neuroni motori causa un deterioramento della forza muscolare e del controllo dei movimenti. A causa di questa degenerazione, le persone affette da SLA possono sperimentare una progressiva debolezza muscolare, spasmi, crampi e difficoltà di coordinazione.

La SLA rappresenta una sfida molto complessa per i pazienti e per le loro famiglie, poiché non esiste una cura definitiva per la malattia. Tuttavia, esistono opzioni di trattamento e terapie che possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti, gestendo i sintomi e offrendo supporto medico e di assistenza.


2. La SLA e i sintomi iniziali da non sottovalutare

I sintomi iniziali della SLA possono variare da persona a persona, ma di solito coinvolgono i muscoli che controllano i movimenti volontari. Ecco alcuni dei sintomi che possono manifestarsi all'inizio della malattia:

  • Debolezza muscolare: la debolezza muscolare è spesso uno dei primi segni della SLA. Inizialmente, è possibile notare una debolezza in una mano, un braccio o una gamba. Questa debolezza può rendere difficile afferrare oggetti, camminare o eseguire attività che richiedono forza muscolare
  • Crampi e fascicolazioni: alcune persone possono sperimentare crampi muscolari, spasmi o fascicolazioni, che sono contrazioni muscolari involontarie e visibili sotto la pelle. Questi sintomi possono interessare diverse parti del corpo e spesso si verificano prima o durante la debolezza muscolare
  • Difficoltà nella parola e nella deglutizione: la SLA può influire sulla capacità di parlare e di deglutire. È possibile notare cambiamenti nella capacità di pronunciare parole correttamente o di deglutire cibi e liquidi senza difficoltà
  • Affaticamento: l'affaticamento e la mancanza di resistenza muscolare possono essere sintomi iniziali della SLA. Anche attività che richiedono poco sforzo fisico possono diventare stancanti e faticose
  • Alterazioni della postura e della coordinazione: alcune persone possono sperimentare difficoltà nell'equilibrio e nella coordinazione dei movimenti. Ciò può comportare instabilità posturale, incertezza nel camminare e difficoltà nel mantenere una postura eretta.

È importante sottolineare che i sintomi possono progredire nel corso del tempo e coinvolgere altri muscoli del corpo. Tuttavia, poiché i sintomi iniziali della SLA possono essere simili ad altre condizioni, è fondamentale consultare un medico per una valutazione accurata.


3. Ipotesi sulle cause della SLA

Le cause esatte della Sclerosi Laterale Amiotrofica non sono ancora completamente note. Si ritiene che la malattia sia il risultato di una combinazione complessa di fattori genetici, ambientali e diagnostici: tuttavia, la maggior parte dei casi di SLA non ha una causa chiaramente identificabile.

L’evidenza scientifica ha dimostrato che il 5-10% dei casi di SLA sono considerati ereditari, cioè causati da mutazioni genetiche ereditate da uno o entrambi i genitori. La mutazione più comune associata alla forma ereditaria della SLA si trova nel gene C9orf72, ma sono state identificate anche altre mutazioni genetiche legate alla malattia.

Alcuni fattori ambientali inoltre potrebbero aumentare il rischio di sviluppare la SLA, ma la loro associazione con la malattia non è ancora chiara. Ad esempio, l'esposizione a sostanze tossiche o chimiche presenti nell'ambiente o sul luogo di lavoro potrebbe giocare un ruolo nella generazione della malattia.

In una piccola percentuale di casi, la SLA può essere causata da altre condizioni mediche, come la malattia del neurone motore primario (PMA) o la demenza frontotemporale (DFT). Queste condizioni possono avere sintomi simili alla SLA e talvolta vengono considerate varianti della malattia stessa.

Tuttavia, è importante sottolineare che circa il 90% delle forme di SLA sono di tipo sporadico (SALS) e senza alcuna eziologia nota. La ricerca continua per comprendere meglio i meccanismi sottostanti alla malattia ed identificare eventuali fattori di rischio aggiuntivi.


4. Come si arriva a una diagnosi di SLA?

La diagnosi della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) richiede un'approfondita valutazione medica.

Il medico raccoglierà una dettagliata anamnesi del paziente, includendo la descrizione dei sintomi attuali, la loro durata e la loro progressione nel tempo. Successivamente condurrà un esame fisico completo per valutare la forza muscolare, i riflessi e la coordinazione. Per escludere altre possibili cause dei sintomi, potrebbero essere prescritti una serie di esami diagnostici: questi possono includere analisi del sangue, elettromiografia (EMG) per valutare l'attività elettrica dei muscoli, studi di conduzione nervosa per valutare la funzione dei nervi e imaging come la risonanza magnetica (RM).

L'elettromiografia (EMG) è uno degli esami diagnostici più utilizzati nel processo di valutazione per la diagnosi della sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta di una procedura che registra l'attività elettrica dei muscoli e può fornire informazioni utili per valutare la funzionalità dei nervi e dei muscoli coinvolti nella SLA.

L'EMG può rilevare segni di denervazione e debolezza muscolare che possono suggerire una compromissione dei neuroni motori, caratteristica della SLA.


5. SLA: farmaci e terapie

Attualmente non esiste una cura per la SLA, ma ci sono diverse terapie e trattamenti disponibili per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita delle persone affette da questa malattia.

Esistono alcuni farmaci approvati per il trattamento sintomatico della SLA. Il riluzolo è uno di questi ed è in grado di ritardare la progressione della malattia in alcuni pazienti, agendo sul glutammato, un neurotrasmettitore coinvolto nella morte dei neuroni motori. L'edaravone è un altro farmaco approvato per la SLA: è in grado di ridurre lo stress ossidativo e di rallentare moderatamente la degenerazione motoria causata dalla malattia. Altri farmaci possono essere prescritti per il controllo dei sintomi specifici come la spasticità muscolare, la salivazione eccessiva e la depressione.

Con la progressione della SLA, può diventare necessario un supporto ventilatorio per assistere la respirazione. La ventilazione assistita può essere fornita attraverso metodi non invasivi come la ventilazione con pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) o la ventilazione con pressione positiva bi-level (BiPAP). Nei casi più gravi potrebbe essere necessaria la ventilazione meccanica tramite tracheostomia.

La gestione della malattia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi professionisti sanitari. Fisioterapisti e terapisti occupazionali possono aiutare a mantenere la funzionalità fisica, fornendo esercizi, terapie di stretching e consigli su tecniche di movimento sicure. I logopedisti possono aiutare a mantenere la comunicazione ed a gestire i problemi di deglutizione. Gli assistenti sociali possono fornire supporto psicologico, consulenza e assistenza nella gestione degli aspetti pratici collegati alla malattia.


6. SLA: l’importanza della ricerca per capire i meccanismi della malattia

La ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica è un campo attivo e in continua evoluzione. Gli sforzi di ricerca sono indirizzati a comprendere meglio le cause della malattia, sviluppare trattamenti efficaci e, idealmente, trovare una cura. Alcune aree di ricerca importanti sulla SLA includono:

  • Genetica: gli studi sulle cause genetiche della SLA hanno identificato diverse mutazioni genetiche associate alla malattia. La ricerca mira a comprendere come queste mutazioni influenzino i processi cellulari e contribuiscano allo sviluppo della SLA: ciò potrebbe aprire la strada a nuove terapie mirate
  • Meccanismi cellulari: gli scienziati cercano di comprendere i processi cellulari che portano alla degenerazione dei neuroni motori nella SLA. Ciò può includere lo studio delle proteine anormali coinvolte nella malattia, come la proteina TDP-43. La comprensione di questi meccanismi può suggerire nuovi bersagli terapeutici
  • Terapie farmacologiche: sono in corso studi clinici per valutare l'efficacia di diversi farmaci nella gestione dei sintomi della SLA o nel rallentare la progressione della malattia. Alcuni farmaci sperimentali mirano a ridurre l'infiammazione e a fornire protezione ai neuroni motori
  • Terapie genetiche: la tecnologia dell'editing del genoma, come CRISPR-Cas9, offre nuove possibilità per affrontare le cause genetiche della SLA. Sono in corso ricerche per sviluppare terapie che possano correggere o compensare le mutazioni genetiche legate alla malattia
  • Terapie cellulari: gli studi scientifici stanno esplorando l'uso di cellule staminali per la sostituzione o la protezione dei neuroni motori danneggiati nella SLA. Le cellule staminali potrebbero essere utilizzate per fornire supporto e promuovere la rigenerazione dei tessuti danneggiati
  • Tecnologie assistive: la ricerca si concentra anche sullo sviluppo di tecnologie e dispositivi che possano migliorare la qualità della vita delle persone con SLA. Ciò include sistemi di comunicazione alternativi, ausili per la mobilità e dispositivi per il controllo dei muscoli residui.


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