Alimentazione

LE PROPRIETA’ DEL FICO D’INDIA

Zuccheri
minerali
Nopalea
Antiossidanti
insulina
Vitamine
India
Fico
Fibre
Giorgio Sciarra

30/08/2023

1. Quali sono le proprietà del fico d’India?

Il fico d'India, noto anche come opuntia o nopalea, è una pianta originaria delle Americhe, ma ora ampiamente diffusa in molte parti del mondo, che fa parte della famiglia dei cactus. Questa pianta è apprezzata non solo per la sua bellezza esotica, ma anche per le sue proprietà benefiche per la salute e per la sua versatilità.

Del fico d'India si possono consumare sia le foglie che il frutto, succulento, a forma di pera e disponibile in diversi colori che vanno dal verde al rosso. In ogni caso, è importante rimuovere sempre con cura le spine e la buccia esterna prima di assumerlo, in quanto possono essere sgradevoli e potenzialmente dannose se ingerite.

La più importante proprietà benefica del fico d’India è la ricchezza di acqua e nutrienti essenziali: rappresenta una fonte importante di vitamine, minerali (potassio, calcio, fosforo) e antiossidanti (cartenoidi, flavonoidi).

Innanzitutto, la presenza di acqua nel fico d’India favorisce la diuresi, aiutando ad eliminare le scorie e migliorando la funzione renale. In secondo luogo, il fico d’india è particolarmente ricco di vitamina C, che svolge un ruolo fondamentale nel rafforzamento del sistema immunitario e nella protezione dalle malattie croniche legate allo stress ossidativo, come l’artrite e le malattie cardiovascolari, agendo come un antinfiammatorio naturale.

Inoltre, recenti studi hanno suggerito che il fico d'india potrebbe aiutare a controllare il livello di zucchero nel sangue grazie alla sua capacità di migliorare la sensibilità all'insulina. Le sue fibre solubili, come la pectina, sembrano in grado di rallentare l'assorbimento di zuccheri, contribuendo così a mantenere stabili i livelli di glucosio.

Tali fibre possono anche favorire la regolarità intestinale e prevenire problemi digestivi come la stitichezza. Inoltre, i suoi composti naturali possono avere un effetto positivo sulla flora batterica intestinale, promuovendo la salute del sistema digerente.

Sembra infine che la presenza di fibre possa aiutare a controllare l'appetito e a mantenere la sazietà per un periodo più lungo, contribuendo così a una gestione più efficace del peso corporeo.


2. Quando è indicata l’assunzione del fico d’India?

Visto l’enorme potenziale, Il fico d'India può essere incluso in una dieta equilibrata per apportare una varietà di nutrienti essenziali, soprattutto se si desidera aumentare l'apporto di vitamina C e di fibre tentando di mantenere sotto controllo il peso corporeo.

Inoltre, i soggetti con ridotta tolleranza al glucosio o pre-diabete potrebbero beneficiare dell'inclusione del fico d'India nella loro dieta per aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue, così come coloro che lamentano stitichezza o disturbi intestinali lievi.

Tuttavia, in alcune particolari condizioni è meglio agire con cautela, come ad esempio in soggetti diabetici già in terapia farmacologica, in quanto il fico d’India potrebbe interagire con tali farmaci o favorire una condizione di ipoglicemia, oppure in soggetti con problemi renali a causa del suo alto contenuto di potassio.

Dunque, nonostante le sue molteplici proprietà, è importante consumare il fico d’India con moderazione, cercando di non mangiarne più di 250 grammi al giorno, pari a 2 frutti.


3. Come si assume il fico d’India?

I fichi d’India si trovano in commercio dalla fine di luglio, il culmine viene raggiunto a settembre e la stagionalità termina alla fine di ottobre.

La forma più semplice di consumo è quella di sbucciare il frutto, rimuovendo la pelle esterna e le spine, e mangiare la polpa interna. Questa polpa può cambiare in colore, da giallo ad arancione o rosso, a seconda della varietà e del periodo dell’anno. In Italia si trovano tre varietà di piante che si differenziano per il colore del frutto: sanguigna rossa, sulfarina gialla, muscaredda bianca.

Inoltre il frutto può essere utilizzato per preparare frullati o succhi: basta rimuovere la buccia e le spine, tagliare la polpa a pezzetti e frullarla con altri ingredienti come acqua, succo di limone o altri frutti per ottenere una bevanda rinfrescante e nutriente.

La polpa interna può essere tagliata a cubetti e aggiunta a vari piatti per apportare un tocco di dolcezza e colore: si abbina particolarmente bene ad insalate a base di verdure a foglia verde, formaggio fresco, frutta secca, oppure può essere utilizzata come guarnizione di carni o pesci se arrostita o grigliata.

Infine, il fico d'India può essere utilizzato per preparare marmellate, conserve o gelatine, dopo aver cotto la polpa con zucchero e altri ingredienti per ottenere una deliziosa conserva da spalmare su pane tostato o da utilizzare come condimento.

Le foglie del fico d’India, invece, possono essere utilizzate per preparare tisane e infusi.

In alcuni casi, il fico d'india può essere trasformato in integratori alimentari come capsule o compresse, complementari alla dieta.

Il frutto del fico d'India non rappresenta soltanto un ottimo ingrediente da includere nella dieta, ma può essere anche utilizzato nella beauty routine grazie alla sua notevole capacità di idratazione: esistono numerosi prodotti per la cura della pelle e dei capelli che lo contengono. La sua efficacia in questo ambito dipende anche dalla presenza di acidi grassi essenziali, omega-6 e 9, della vitamina E e di aminoacidi, che aiutano ad aumentare la produzione di collagene e favoriscono il turnover cellulare, mentre il suo contenuto di vitamina K aiuta ad eliminare le occhiaie ed a ripristinare la lucentezza della pelle e dei capelli.


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