1. Caratteristiche e benefici della pasta
2. Pasta e controindicazioni
3. Curiosità: perché è preferibile mangiare la pasta cotta al dente?
4. Quante calorie ha un piatto di pasta?
1. Caratteristiche e benefici della pasta
La pasta è un alimento di base ampiamente consumato in tutto il mondo, associato universalmente alla cucina italiana di cui è il simbolo. È stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO nel 2010.
La farina utilizzata nella preparazione della pasta è spesso di grano duro, che contiene una maggiore quantità di glutine rispetto al grano tenero. Il glutine è una proteina che conferisce elasticità all'impasto e permette alla pasta di mantenere la sua forma durante la cottura.
Durante la lavorazione, l'acqua viene aggiunta all'impasto per amalgamare gli ingredienti e creare una massa coesa. In alcune ricette, può essere aggiunto anche l’uovo per aumentare la morbidezza e il contenuto di proteine della pasta.
Una volta ottenuto l'impasto, la pasta può essere modellata e tagliata in numerosi formati. Il processo di lavorazione e la forma finale della pasta influenzano la sua consistenza e la sua capacità di trattenere i sughi o i condimenti.
Dal punto di vista chimico, la cottura della pasta implica una gelatinizzazione dell'amido presente nella farina: ciò rende la pasta più digeribile e conferisce alla sua superficie una consistenza liscia. Durante la cottura l'acqua penetra nell'impasto, consentendo una migliore idratazione dell'amido e rendendo la pasta cotta più morbida.
La pasta, se consumata con moderazione e all’interno di una dieta equilibrata, può offrire diversi benefici per la salute tra cui:
- Energia: la pasta è ricca di carboidrati complessi, che forniscono energia al corpo. Questi carboidrati vengono gradualmente digeriti e rilasciati nell'organismo, garantendo una fornitura costante di energia
- Basso contenuto di grassi: la pasta contiene un basso tenore di grassi saturi, contribuendo ad una dieta bilanciata e al mantenimento del peso corporeo
- Vitamine e minerali: la pasta di grano duro è una buona fonte di vitamine del gruppo B, che svolgono un ruolo importante nel metabolismo energetico e nella funzione nervosa. Inoltre, la pasta fornisce all’organismo minerali come ferro, zinco e magnesio
- Versatilità: la pasta può essere combinata con una vasta gamma di sughi, salse, verdure e proteine, offrendo numerose opzioni per creare piatti gustosi e nutrienti
- Indice glicemico moderato: la pasta ha un indice glicemico moderato, di conseguenza il suo consumo può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue
- Sensazione di sazietà: grazie alla sua composizione ricca di carboidrati e fibre, la pasta può aiutare a dare una sensazione di sazietà, riducendo il rischio di eccessi alimentari.
2. Pasta e controindicazioni
La pasta in sé non ha controindicazioni specifiche, ma ci sono alcune avvertenze da tener presente:
- Intolleranza al glutine: la pasta tradizionale è fatta con farina di grano, che contiene glutine. Le persone affette da celiachia o sensibilità al glutine devono evitare la pasta tradizionale e optare per alternative senza glutine, come pasta di mais, riso, quinoa o grano saraceno
- Carboidrati e glicemia: la pasta è ricca di carboidrati. Di conseguenza le persone con diabete o problemi di gestione della glicemia dovrebbero fare attenzione alle porzioni e abbinare la pasta a fonti di proteine e verdure, per bilanciare l'indice glicemico del pasto
- Contenuto calorico: la pasta è relativamente calorica, quindi le persone che cercano di perdere peso o mantenere il peso corporeo dovrebbero prestare attenzione alle dimensioni delle porzioni e al contenuto calorico delle salse e degli ingredienti aggiunti
- Salse e condimenti: le salse e i condimenti utilizzati con la pasta possono influenzare la salute. Salse ad alto contenuto di grassi, zucchero o sale possono contribuire a problemi di salute come l'obesità o l'ipertensione. Optare per sughi a base di pomodoro o verdure o per condimenti a base di olio d'oliva e spezie può essere una scelta più salutare
- Eccesso di sodio: la pasta cotta in acqua salata e i sughi possono aumentare il contenuto di sodio del pasto. Le persone con ipertensione o altre condizioni sensibili al sodio dovrebbero prestare attenzione all'assunzione di sale.
3. Curiosità: perché è preferibile mangiare la pasta cotta al dente?
Mangiare la pasta cotta al dente offre diversi vantaggi dal punto di vista culinario e nutrizionale. La pasta cotta al dente ha una consistenza leggermente resistente al morso, quindi richiede più tempo per essere digerita rispetto alla pasta troppo cotta. Ciò rallenta l'assorbimento dei carboidrati, aiutando a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e contribuendo a un indice glicemico più basso. Inoltre, la consistenza al dente della pasta permette ai sughi di aderire meglio alla sua superficie, migliorando l'esperienza del gusto e garantendo una distribuzione uniforme dei condimenti.
Non dimentichiamo infine che la cottura eccessiva della pasta può portare alla perdita di alcuni nutrienti, come vitamine e minerali, a causa della loro dispersione nell’acqua di cottura.
4. Quante calorie ha un piatto di pasta?
Il contenuto calorico di un piatto di pasta dipende da diversi fattori, come la quantità di pasta servita, il tipo di pasta utilizzata, il metodo di cottura e il condimento aggiunto. Inoltre il valore calorico può variare anche a seconda delle varietà di pasta, come pasta secca, fresca (con aggiunta di uovo) o integrale.
In media, una porzione di pasta (circa 100 grammi) non condita contiene circa 350-400 calorie. Tuttavia, questa è solo una stima approssimativa e il contenuto calorico può variare considerevolmente a seconda delle circostanze.
Aggiungendo condimenti o sughi, il contenuto calorico può aumentare significativamente. Ad esempio, un piatto di pasta al pomodoro può contenere circa 450-500 calorie, mentre piatti più ricchi come la pasta alla carbonara o la pasta al pesto possono superare le 600 calorie per porzione.