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LEISHMANIOSI: COME PROTEGGERE E CURARE I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE

Cane
Leishmania
Infestazione
Pappataci
Leishmaniosi
Giorgio Sciarra

29/05/2023

1. Che cos’è la Leishmaniosi?
2. La Leishmaniosi canina
3. Come proteggere i cani dalla Leishmaniosi?
4. Come si tratta la Leishmaniosi canina?
5. Rischi per l’uomo


1. Che cos’è la Leishmaniosi?

La Leishmaniosi è una malattia infettiva causata da parassiti del genere Leishmania e trasmessa attraverso la puntura di zanzare femmine del genere Phlebotomus o Lutzomyia. Questa malattia può colpire sia l’uomo che i cani, è diffusa in numerose aree del mondo ma colpisce principalmente le regioni tropicali e subtropicali.

La Leishmaniosi umana può presentarsi in forme cutanee, viscerali o mucocutanee, con sintomi che variano dalla lesione cutanea localizzata fino alla compromissione sistemica grave, che può portare anche alla morte.

Il ciclo vitale della Leishmania coinvolge due fasi principali: una fase extracellulare all'interno del vettore (zanzara) e una fase intracellulare all'interno dell'ospite mammifero. Durante il pasto di sangue, la zanzara preleva i parassiti dal suo ospite infetto e li trasmette a un nuovo ospite sano, infettando il soggetto.

Le manifestazioni cliniche della Leishmaniosi dipendono dalla specie di Leishmania coinvolta e dal sistema immunitario dell'ospite:

  • le forme cutanee si manifestano con lesioni ulcerative sulla pelle
  • le forme viscerali possono colpire gli organi interni come il fegato, la milza e il midollo osseo, causando sintomi come febbre, perdita di peso, anemia e debolezza generale fino ad esiti nefasti

La leishmaniosi può avere un impatto significativo sulla salute pubblica, in particolare nelle aree endemiche, dove può causare morbilità e mortalità elevate.

La diagnosi della leishmaniosi si basa su una combinazione di sintomi clinici, esami di laboratorio e metodi diagnostici specifici come l'esame al microscopio dei tessuti infetti, i test sierologici e la reazione a catena della polimerasi (PCR).


2. La leishmaniosi canina

La leishmaniosi canina è causata dalla Leishmania della specie infantum e si manifesta prevalentemente in zone mediterranee, in cui il clima favorevole alla presenza delle zanzare vettori contribuisce alla sua diffusione. La Leishmania infantum infetta le cellule del sistema immunitario dei cani, si riproduce all'interno dei macrofagi e può diffondersi in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.

La leishmaniosi canina può presentare una vasta gamma di sintomi e segni clinici che possono variare da lievi a gravi. I cani colpiti possono manifestare perdita di peso, perdita di appetito, letargia, apatia, febbre intermittente, ingrossamento dei linfonodi, perdita di pelo, dermatiti, ulcere cutanee, problemi oculari, deformazioni articolari e sanguinamento anomalo. In alcuni casi, la malattia può progredire verso forme gravi che coinvolgono il sistema renale, epatico o ematopoietico.

La diagnosi della leishmaniosi canina richiede l'integrazione di diversi approcci diagnostici. Il test più comune è il test sierologico, che rileva gli anticorpi specifici contro Leishmania nel sangue del cane. Tuttavia, è importante notare che un risultato positivo al test non indica necessariamente la presenza di sintomi clinici attivi. Altri metodi diagnostici includono l'identificazione diretta del parassita attraverso l'esame microscopico dei tessuti o la reazione a catena della polimerasi (PCR).


3. Come proteggere i cani dalla Leishmaniosi?

La prevenzione della Leishmaniosi canina si basa su diverse misure di controllo che possono aiutare a ridurre il rischio di infezione nei cani:

  • Protezione dalle zanzare: poiché le zanzare sono i vettori principali della malattia, è importante adottare misure per proteggere i cani dalle punture di zanzara. Ciò può includere l'uso di repellenti per zanzare specifici per cani, come collari o spot-on repellenti. Inoltre, è consigliabile evitare di far uscire i cani nelle ore in cui le zanzare sono più attive, come all'alba e al tramonto
  • Controllo delle zanzare: ridurre la presenza e la popolazione di zanzare nell'ambiente circostante può contribuire a ridurre il rischio di trasmissione della malattia. Ciò può essere ottenuto mediante l'uso di insetticidi per il controllo delle zanzare negli ambienti esterni e interni. Inoltre, è importante eliminare le potenziali fonti di riproduzione delle zanzare, come le pozzanghere o i recipienti di acqua stagnante
  • Test e sorveglianza: è consigliabile effettuare regolari test di screening per la leishmaniosi canina, in particolare nelle aree endemiche. I test sierologici possono rilevare la presenza di anticorpi specifici contro Leishmania nel sangue del cane, anche in assenza di sintomi clinici evidenti. La sorveglianza attiva della malattia nelle popolazioni canine può aiutare a identificare precocemente i casi e adottare misure preventive per limitare la diffusione della malattia
  • Alimentazione e cura generale: mantenere una buona alimentazione e uno stato di salute generale ottimale nei cani può aiutare a rinforzare il loro sistema immunitario e a ridurre il rischio di sviluppare forme gravi di leishmaniosi. Un'alimentazione equilibrata e la cura regolare della pelle e del pelo possono contribuire a mantenere il cane sano e resistente alle infezioni.


4. Come si tratta la Leishmaniosi canina?

Il trattamento della Leishmaniosi canina richiede una gestione a lungo termine in collaborazione con un veterinario esperto. Non esiste una cura definitiva per la Leishmaniosi canina, ma il trattamento mira a controllare i sintomi ed a migliorare la qualità di vita del cane infetto.

I farmaci antileishmaniosi sono la base del trattamento della Leishmaniosi canina. Essi includono:

  • Allopurinolo: è un farmaco che inibisce la crescita del parassita all'interno delle cellule e aiuta a ridurre la carica parassitaria nel corpo del cane
  • Gluconato di meglumina antimoniale: è un farmaco antiparassitario che può essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare, agisce interferendo con il metabolismo del parassita e può aiutare a controllare la malattia
  • Miltefosine: è un farmaco antileishmaniosi orale che agisce danneggiando le membrane cellulari del parassita. Può essere somministrato come parte di una terapia combinata
  • Amfotericina B: è un farmaco antifungino che può essere utilizzato per trattare la Leishmaniosi canina grave. Viene somministrato per via endovenosa e può avere alcuni effetti collaterali, quindi deve essere utilizzato con cautela.

Oltre ai farmaci antileishmaniosi, è importante fornire al cane una terapia di supporto adeguata per gestire i sintomi e prevenire complicazioni, che può includere farmaci antinfiammatori, la gestione delle lesioni cutanee o ulcerative, il supporto nutrizionale per mantenere il peso corporeo e il monitoraggio regolare della funzionalità renale ed epatica.

Durante il trattamento della Leishmaniosi canina, è essenziale monitorare regolarmente il cane per valutare l'efficacia del trattamento e identificare eventuali effetti collaterali o complicazioni, eseguendo esami del sangue periodici per valutare i livelli di anticorpi e la carica parassitaria, nonché controlli clinici per valutare lo stato generale di salute del cane.

È importante sottolineare che il trattamento della leishmaniosi canina è un processo complesso, che richiede un approccio personalizzato in base alle esigenze specifiche di ogni cane infetto. Non esiste un protocollo di trattamento standard che si applica a tutti i casi di Leishmaniosi canina, poiché i cani possono variare nella gravità della malattia, nella risposta al trattamento e nella presenza di altre condizioni mediche.


5. Rischi per l’uomo

Sebbene l'uomo non sia l'ospite preferito del parassita Leishmania infantum, può essere infettato attraverso la puntura di zanzare infette. Invece la trasmissione diretta da cane a uomo è rara. E in ogni caso, l'uomo è considerato un ospite accidentale per il parassita.

Una volta infetto, il soggetto può manifestare una forma viscerale o una cutanea. Le persone con un sistema immunitario compromesso, come i pazienti sottoposti a trapianto di organi, pazienti HIV/AIDS o pazienti in terapia immunosoppressiva, sono particolarmente vulnerabili all'infezione da Leishmania infantum. Possono sviluppare forme più gravi di leishmaniosi e hanno un rischio maggiore di complicanze.


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