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ZOONOSI, LE MALATTIE TRASMISSIBILI DA ANIMALE A UOMO

Salmonellosi
Batteri
Zecche
Ebola
Animali
Influenza
Rabbia
Virus
Lyme
Brucellosi
Zoonosi
Leishmaniosi
Martina Amenta

19/09/2023

1. Che cosa sono le zoonosi?

2. Zoonosi: quali sono i sintomi?

3. Zoonosi: come avviene il contagio?

4. La prevenzione delle zoonosi


1. Che cosa sono le zoonosi?

Le zoonosi sono una serie di malattie infettive che possono essere trasmesse dagli animali agli esseri umani. Possono essere causate da batteri, virus, parassiti o funghi e possono variare notevolmente in gravità, da malattie lievi a gravi minacce per la salute pubblica.

Le zoonosi possono essere trasmesse direttamente dagli animali agli esseri umani o attraverso vettori intermedi, come zanzare o zecche.

Ecco gli esempi più conosciuti e diffusi di zoonosi:

  • Influenza aviaria: è un virus influenzale che colpisce gli uccelli, ma può occasionalmente essere trasmesso agli esseri umani
  • Brucellosi: è una infezione batterica trasmessa all’uomo da animali come il bestiame, le capre e le pecore
  • Salmonellosi: causata da un batterio chiamato Salmonella, questa infezione può essere trasmessa attraverso il consumo di alimenti contaminati da feci animali o mediante contatto diretto con animali infetti
  • Rabbia: è una malattia virale grave che colpisce il sistema nervoso. La rabbia è generalmente trasmessa attraverso il morso o il graffio di animali infetti, come cani o pipistrelli
  • Leishmaniosi: è una malattia parassitaria trasmessa dalle zanzare e che può colpire la pelle, le mucose o gli organi interni dell’uomo
  • Lyme: è una infezione batterica trasmessa all’uomo da zecche infette
  • Ebola: questo virus mortale può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il contatto con animali infetti, come pipistrelli o scimmie, e successivamente può diffondersi da persona a persona attraverso il contatto con fluidi corporei.


2. Zoonosi: quali sono i sintomi?

I sintomi delle zoonosi possono variare notevolmente a seconda dell'agente patogeno coinvolto e dalla persona colpita. Molte zoonosi provocano un aumento della temperatura corporea, spesso associato a brividi e sudorazione, mal di testa, dolori muscolari e articolari e malessere generale associato a debolezza e affaticamento.

Da non sottovalutare sono anche i disturbi gastrointestinali, le eruzioni cutanee e i sintomi respiratori come tosse, dispnea (difficoltà respiratorie) e congestione nasale.

Alcune malattie zoonotiche possono avere sintomi specifici associati. Ad esempio la rabbia può causare irritabilità, cambiamenti di comportamento e spasmi muscolari, mentre la febbre della Rift Valley può provocare emorragie. È importante sottolineare che molti dei sintomi delle zoonosi sono simili a quelli di altre infezioni comuni, quindi la diagnosi corretta richiede spesso test di laboratorio specifici. Inoltre, alcuni individui possono essere asintomatici o avere sintomi lievi, mentre altri possono sviluppare sintomi gravi o addirittura fatali.


3. Zoonosi: come avviene il contagio?

Il contagio delle zoonosi avviene quando gli agenti patogeni (batteri, virus, parassiti o funghi) presenti negli animali vengono trasmessi agli esseri umani. Esistono una serie di vie attraverso le quali può avvenire il contagio delle zoonosi:

  • Contatto diretto con animali infetti: può includere il toccare, accarezzare, alimentare o gestire animali domestici o selvatici portatori dell'agente patogeno. Ad esempio, il contagio può verificarsi quando si maneggiano animali infetti dalla salmonella o quando si viene morsi da animali portatori della rabbia
  • Consumo di prodotti animali contaminati: mangiare carne, uova, latte crudo o altri prodotti animali contaminati può portare all'ingestione di agenti patogeni. La salmonella, l'Escherichia coli e la listeria sono esempi di batteri che possono essere trasmessi attraverso alimenti contaminati di origine animale
  • Trasmissione da vettori: alcune zoonosi sono trasmesse da vettori come zecche, zanzare, pulci o pidocchi, che possono portare l'agente patogeno da animali infetti all'uomo. La malaria, la febbre della Rift Valley e la malattia di Lyme sono esempi di zoonosi trasmesse da vettori
  • Inalazione di particelle infette: in alcuni casi, gli agenti patogeni possono essere presenti nell'aria sotto forma di particelle microscopiche, come nel caso dell'influenza aviaria o della tubercolosi bovina. L'inalazione di queste particelle da arte dell’uomo può causare l’infezione
  • Contatto con le feci di animali infetti: la manipolazione di terreni, superfici o oggetti contaminati dalle feci di animali portatori di agenti patogeni può causare infezioni. Ad esempio, la toxoplasmosi può essere trasmessa attraverso il contatto con feci di gatti infetti
  • Trasmissione verticale: in alcuni casi, le zoonosi possono essere trasmesse da una madre infetta al suo feto durante la gravidanza o attraverso l'allattamento
  • Contatto con tessuti o fluidi corporei contaminati: può includere il contatto con sangue, urina, saliva o altri fluidi corporei di animali infetti. La rabbia, ad esempio, può essere trasmessa attraverso il morso di un animale infetto che inietta saliva contenente il virus.


4. La prevenzione delle zoonosi

Sicuramente, una delle misure più importanti da adottare è il lavaggio regolare e accurato delle mani con acqua e sapone, soprattutto dopo il contatto con animali, prodotti animali o superfici potenzialmente contaminate. Un lavaggio accurato aiuta a rimuovere gli agenti patogeni prima che possano causare infezioni.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è fondamentale assicurarsi che gli alimenti di origine animale siano cucinati a temperature adeguate per uccidere gli agenti patogeni. Un consiglio è quello di utilizzare termometri alimentari per verificarne la cottura.

Inoltre, quando disponibili, le vaccinazioni possono proteggere sia gli animali che gli esseri umani da alcune zoonosi. Ad esempio, esistono vaccini per alcune zoonosi come la rabbia e l'influenza aviaria.

Infine, non dimentichiamo mai di monitorare la salute degli animali domestici attraverso visite veterinarie regolari e di seguire le linee guida per la gestione igienica delle feci degli animali domestici.


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