Gli antibiotici sono tra i farmaci maggiormente prescritti e vengono utilizzati per trattare le infezioni batteriche. Si dividono in batteriostatici e battericidi: i primi rallentano la crescita dei batteri, mentre i secondi agiscono uccidendoli.
Esistono diverse classi di antibiotici, che si distinguono in base ai loro meccanismi di azione:
- Betalattamici e glicopeptidi: inibiscono i meccanismi con cui i batteri costruiscono la loro parete cellulare;
- Aminoglicosidi, tetracicline, cloramfenicolo, macrolidi, oxazolidinoni: inibiscono la sintesi proteica, ovvero quei passaggi con cui i batteri trasformano le informazioni contenute nel loro materiale genetico in proteine;
- Chinolonici: inibiscono la replicazione del DNA, un passaggio fondamentale per la riproduzione batterica, impedendo di fatti ai batteri di moltiplicarsi;
- Sulfonamidi e trimetoprim: agiscono andando a inibire il metabolismo dell’acido folico.
Gli antibiotici fanno male allo stomaco?
Falso. Alcuni antibiotici possono causare disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. Ma questi effetti collaterali si verificano non perché gli antibiotici vanno ad attaccare la parete dello stomaco, bensì perché possono alterare l'equilibrio naturale dei batteri nell'intestino, provocando la proliferazione di batteri nocivi o l'eliminazione di batteri benefici.
Per minimizzare gli effetti collaterali degli antibiotici, è consigliabile assumerli subito prima o durante i pasti e bere molta acqua. Inoltre, l'assunzione di probiotici può aiutare a ripristinare l'equilibrio naturale dei batteri nell'intestino e ridurre i disturbi gastrointestinali causati dagli antibiotici.
Durante il periodo di assunzione degli antibiotici bisogna evitare di assumere alcol?
Vero. È generalmente sconsigliato bere alcolici durante il periodo di assunzione degli antibiotici, poiché l'alcol può interferire con l'efficacia degli antibiotici e aumentare il rischio di effetti collaterali gastrointestinali.
L'alcol può infatti aumentare il metabolismo degli antibiotici nel fegato, causando una diminuzione dei livelli di farmaco nel sangue e quindi una ridotta efficacia del trattamento. Inoltre, l'alcol può irritare lo stomaco e aumentare il rischio di effetti collaterali gastrointestinali già associati agli antibiotici.
Gli antibiotici funzionano contro l’influenza?
Falso. Gli antibiotici funzionano solo contro le infezioni batteriche, non contro quelle virali come l'influenza.
In alcuni casi, l’antibiotico può essere prescritto anche in caso di infezioni virali: ciò avviene quando il medico sospetta una sovra-infezione batterica, in quanto una infezione batterica si sovrappone ad una virale preesistente.
Se inizio un ciclo di un antibiotico, devo terminarlo anche se sto bene?
Vero. È importante terminare il ciclo di antibiotico prescritto dal medico, anche se si inizia a stare meglio prima della fine del trattamento. Questo perché l'interruzione prematura del ciclo di antibiotico può aumentare il rischio di recidive dell'infezione e di sviluppo di resistenza batterica.
Quando si interrompe prematuramente un ciclo di antibiotico, infatti, è possibile che i batteri non siano stati completamente eliminati dal corpo e che possano sviluppare resistenza agli antibiotici, rendendo il trattamento meno efficace in futuro. Inoltre, se l'infezione viene nuovamente contratta, potrebbe essere più difficile da trattare e richiedere un ciclo di antibiotico più lungo e potente.
Se prendo sempre lo stesso antibiotico, il mio corpo sviluppa tolleranza?
Falso. Prendere lo stesso antibiotico non determina alcuna conseguenza in termini di tolleranza. Al contrario, l'uso ripetuto di un antibiotico può portare allo sviluppo di resistenza batterica.
Se si utilizza frequentemente lo stesso antibiotico per trattare le infezioni, è possibile che i batteri responsabili delle infezioni sviluppino gradualmente resistenza a tale antibiotico. Ciò significa che il farmaco potrebbe non essere più efficace per trattare l'infezione, e potrebbe essere necessario utilizzare un altro antibiotico più potente o combinare più farmaci per combattere l'infezione.
Se dimentico di prendere una dose di antibiotico, è possibile recuperare raddoppiando la dose successiva.
Falso. È solitamente sconsigliato raddoppiare la dose successiva, per evitare che il farmaco raggiunga delle concentrazioni nel sangue troppo elevate e che quindi aumenti il rischio di effetti avversi.