I Falsi Miti della Salute

I FALSI MITI SUL CORTISONE

Cortisone
Ormone
Corticosteroidi
Antinfiammatori
Farmaco
Martina Amenta

17/04/2023

Il cortisone, oltre che essere il capostipite dei farmaci corticosteroidi, è un ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo e, più precisamente, dalle ghiandole surrenali. Conosciuti come corticosteroidi o antinfiammatori steroidei, i cortisonici sono farmaci di sintesi con struttura chimica analoga a quella degli ormoni corticosteroidi prodotti naturalmente.

I farmaci a base di cortisone sono molto utilizzati, ma non sempre vengono assunti in maniera corretta anche a causa di una serie di falsi miti sul tema. Cerchiamo di sfatarli insieme.


È vero che il cortisone deve essere sospeso in caso di intervento chirurgico?

Falso. In caso di intervento chirurgico, generalmente il cortisone non viene sospeso. Anzi, è opportuno aumentarne il dosaggio nel periodo dell’ospedalizzazione. È importante sottolineare però che i cortisonici ritardano i tempi di cicatrizzazione della ferita chirurgica.


Il cortisone abbassa le difese immunitarie? Vero o falso?

Vero. Come per l’aumento di peso, anche in questo caso il rischio di abbassamento delle difese immunitarie dipende dalle dosi e dalla durata della terapia con corticosteroidi. Più alte sono le dosi e più lungo è il trattamento, più sono frequenti gli effetti collaterali cui tali farmaci possono associarsi, inclusa l’immunodepressione e il conseguente aumento del rischio di infezioni.


Quando si assume il cortisone ci si può esporre al sole. Vero o falso?

Falso. Alcuni farmaci hanno un'elevata reattività nei confronti delle radiazioni ultraviolette dei raggi solari e delle lampade abbronzanti. I sintomi della fotosensibilizzazione sono simili a quelli di un’intensa scottatura solare: di norma si manifestano con un eritema, con il prurito e, nei casi più gravi, con gonfiore e comparsa di vescicole su varie parti del corpo. Un altro effetto comune è la comparsa di macchie cutanee, chiamate anche cloasma o melasma, dovute all’accumulo di melanina.


È vero che il cortisone interferisce con la qualità del sonno?

Vero. I cortisonici possono interferire con la qualità del sonno. Questi farmaci possono associarsi a disturbi di natura neuro-psichiatrica e indurre alterazioni dell’umore e del comportamento, insonnia, iperattività, agitazione psicomotoria fino a psicosi maniaco-depressive o schizofreniche.


Il cortisone fa ingrassare? Verità o falso mito?

Vero. Poiché i cortisonici tendono ad aumentare l’appetito e a favorire la ritenzione idrica (tramite ritenzione di sodio e aumentata escrezione di potassio), un aumento del peso si osserva frequentemente in coloro che sono sottoposti a terapie prolungate di cortisone. I cortisonici, inoltre, comportano una ridistribuzione del grasso corporeo che tende, nel corso della terapia, ad accumularsi su addome, collo e viso. Al contrario, gli arti tendono ad assottigliarsi.


È vero che l’uso prolungato del cortisone può causare difetti di crescita nei bambini?

Vero. Terapie cortisoniche prolungate possono determinare, seppur raramente, il ritardo della crescita e l’indebolimento delle ossa dell’organismo. La somministrazione di cortisone nei bambini deve essere, quindi, attentamente valutata.


Il cortisone può essere d’aiuto per curare l’acne. È vero o falso?

Vero. Il cortisone topico è indicato nel trattamento delle patologie cutanee a carattere infiammatorio, allergico ed eczematoso, mentre per via sistemica non ha indicazioni per il trattamento dell’acne. Tuttavia, se l’acne è costituita da grandi cisti il dermatologo può raccomandare iniezioni di cortisone per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore in pochi giorni. Le iniezioni possono essere utilizzate sia sul viso che sul corpo.

Queste iniezioni sono pensate, tuttavia, per essere un trattamento occasionale per cisti e noduli specifici. Non sono concepite invece per essere uno strumento regolare del trattamento dell'acne o del regime di cura della pelle, perché esiste la possibilità di effetti collaterali: il cortisone può indurre reazioni dermatologiche come ecchimosi e petecchie, strie, dermatiti da contatto e acne.


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