I Falsi Miti della Salute

I FALSI MITI SULLE MEDUSE

Cnidari
Meduse
Ombrella
Nematocisti
Giorgio Sciarra

06/09/2023

Le meduse, creature marine dall'aspetto affascinante e misterioso, hanno da sempre suscitato interesse e curiosità. Tuttavia, lungo il corso della storia, sono sorte numerose credenze errate e miti attorno a queste creature.

Le meduse appartengono al phylum dei cnidari, un gruppo di animali che comprende anche coralli, anemoni di mare e idre di mare. La loro struttura è caratterizzata da un corpo a forma di ombrello, chiamato ombrella, che spesso sembra fluttuare dolcemente nelle correnti marine, e da un numero variabile di tentacoli, che sporgono dalla parte inferiore dell'ombrella e contengono le temute nematocisti, cellule urticanti specializzate nel catturare prede, immobilizzare le vittime e iniettare sostanze paralizzanti.


Le meduse sono tutte pericolose per l’uomo?

Falso. Uno dei miti più comuni riguardo alle meduse è che tutte siano pericolose e che il solo contatto con una medusa possa causare lesioni gravi o persino la morte. Questo non è vero: molte specie non rappresentano una minaccia significativa per gli esseri umani. La maggior parte delle punture di medusa causa sintomi lievi come dolore, prurito e rossore e possono essere facilmente trattate. Al contrario, solo poche specie di meduse sono pericolose e potenzialmente letali per gli esseri umani: in particolare la "cubo medusa" (Chironex fleckeri), considerata la medusa più pericolosa al mondo e originaria delle acque dell'Oceano Pacifico, in particolare delle acque costiere dell'Australia settentrionale.


Il Mar Mediterraneo è ricco di meduse?

Vero. Il Mar Mediterraneo ospita diverse specie di meduse. Tuttavia, la presenza di meduse nel Mediterraneo varia in base alle stagioni e alle aree geografiche. Alcune specie di meduse che possono essere trovate nel Mar Mediterraneo includono:

  • Pelagia noctiluca: conosciuta anche come "medusa luminosa", è abbastanza comune nel Mar Mediterraneo. E’ facile osservarla lungo le nostre coste durante il periodo autunnale e primaverile
  • Aurelia aurita: questa medusa, nota come "medusa quadrifoglio", è diffusa in molte parti del mondo, compreso il Mediterraneo. Presenta una forma perfettamente sferica dell’ombrello, di un bianco trasparente, e sulla sommità dello stesso sono presenti quattro strutture circolari che formano una struttura a forma di quadrifoglio
  • Cotylorhiza tuberculata: questa medusa è spesso chiamata "Cassiopea mediterranea", raggiunge i 30 cm di diametro, presenta un caratteristico ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda e gialla al centro. E’ priva di tentacoli, ma presenta numerose braccia che si dipartono dai quattro lobi della bocca e che terminano con un bottoncino di colore blu o viola.


Le meduse sono organismi privi di cervello?

Vero. Le meduse possiedono una struttura nervosa, ma non un cervello come quello tipico degli animali più complessi, come mammiferi e uccelli. Il sistema nervoso delle meduse è chiamato "rete nervosa a diffusione" e consiste in una serie di cellule nervose interconnesse. Queste cellule nervose sono distribuite in tutto il corpo della medusa, compresi i tentacoli e l'ombrella. Anche se il sistema nervoso delle meduse è meno complesso rispetto a quello di animali più sviluppati è sufficiente per le loro esigenze: le meduse infatti sono in grado di percepire cambiamenti nell'ambiente, rispondere a stimoli esterni e compiere azioni per nutrirsi e sopravvivere. Tuttavia, la comprensione delle capacità cognitive delle meduse è ancora un campo di ricerca in evoluzione e non è completamente definito.


L'urina è un rimedio efficace contro le punture di medusa?

Falso. Un mito piuttosto diffuso è che l'urina sia un rimedio efficace per alleviare il dolore causato dalle punture di medusa. Non è così, anzi: l’uso dell’urina può addirittura peggiorare la situazione, perché le cellule urticanti delle meduse rilasciano sostanze tossiche che possono essere attivate dall'urina, causando ancora più disagio. Non è opportuno neanche utilizzare ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone, altri rimedi comunemente ed erroneamente utilizzati; inoltre è importante evitare di grattarsi o di strofinare la sabbia sulla lesione. Al contrario, il miglior approccio per trattare una puntura di medusa è sciacquare la zona con acqua salata, rimuovere delicatamente gli eventuali frammenti dei tentacoli (utilizzando pinzette o un oggetto simile) e applicare acqua calda per inattivare le sostanze urticanti. Inoltre, nei casi più severi, si possono applicare delle creme cortisoniche nella porzione di cute danneggiata.


Le meduse possono sopravvivere solo in acqua salata?

Falso. Molti credono che le meduse possano sopravvivere solo in acqua salata, ma ciò non è del tutto vero. Mentre molte specie di meduse sono adattate all'ambiente marino, esistono anche meduse d'acqua dolce che si sviluppano in laghi, fiumi e stagni e che rappresentano un esempio affascinante di come la natura possa adattarsi ad una grande varietà di condizioni ambientali.


Se il mare è pieno di meduse significa che l’acqua è pulita?

Falso. Se il mare è pieno di meduse, non è necessariamente un indicatore diretto di acqua pulita o inquinata. La presenza di meduse può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui la temperatura dell'acqua, le correnti marine, l'abbondanza di prede e la stagione. Mentre in alcune situazioni una grande presenza di meduse potrebbe indicare un equilibrio naturale dell'ecosistema marino, in altre circostanze potrebbe essere il risultato di fattori come la diminuzione dei predatori delle meduse o la disponibilità di cibo. L'inquinamento marino e altri fattori antropogenici possono influenzare sia positivamente che negativamente la presenza delle meduse. Ad esempio, alcune specie di meduse potrebbero trarre vantaggio dall'eccesso di nutrienti nell'acqua causato da attività umane come l'agricoltura intensiva o lo scarico di acque reflue. Allo stesso tempo l'inquinamento marino, come l'accumulo di plastica, potrebbe danneggiare gli ecosistemi marini e influenzare indirettamente le popolazioni di meduse.


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