Inside Pharma

LE BENZODIAZEPINE

Benzodiazepine
Ansiolitici
Tranquillanti
Ipnotici
Giorgio Sciarra

23/03/2023

1. Cosa sono e a cosa servono le benzodiazepine?
2. Come agiscono le benzodiazepine?
3. Come vengono classificate le benzodiazepine?
4. Quali controindicazioni presentano le benzodiazepine?
5. Quali sono gli effetti collaterali delle benzodiazepine?
6. Esistono delle alternative naturali alle benzodiazepine?


1. Cosa sono e a cosa servono le benzodiazepine?

Le benzodiazepine sono una classe di psicofarmaci comunemente prescritti per trattare l'ansia, l'insonnia, gli spasmi muscolari, le crisi epilettiche. Disturbi come l’ansia e l’insonnia sono estremamente frequenti nel mondo occidentale: di conseguenza le benzodiazepine sono attualmente tra le classi di farmaci più vendute. Questi farmaci vengono anche usati come anestetici prima di interventi come la gastroscopia.

Tra le benzodiazepine più utilizzate troviamo: alprazolam, diazepam, lorazepam e clonazepam. In genere vengono assunte per via orale sotto forma di compresse o gocce, ma in alcuni casi particolari possono anche essere somministrate per via rettale, intramuscolare o endovenosa.


2. Come agiscono le benzodiazepine?

Le benzodiazepine agiscono potenziando gli effetti del neurotrasmettitore acido gamma-aminobutirrico (GABA) nel cervello. Il GABA è una sostanza chimica che inibisce l'attività di alcuni neuroni e aiuta a produrre sensazioni di calma e rilassamento. Le benzodiazepine si legano a recettori specifici sui neuroni GABA, aumentando la capacità del GABA di inibire o ridurre l'attività di altri neuroni nel cervello. Ciò si traduce in una riduzione dell'ansia, della tensione muscolare e di altri sintomi associati a disturbi d'ansia e insonnia.

Le benzodiazepine hanno un inizio d'azione relativamente rapido e possono produrre effetti da 30 minuti a un'ora dopo l'ingestione.


3. Come vengono classificate le benzodiazepine?

Le benzodiazepine vengono classificate in base alla loro emivita plasmatica, ovvero al tempo necessario per diminuire la quantità del farmaco del 50% all’interno del nostro organismo. Questa classificazione indica, in sostanza, la durata d’azione del farmaco:

  • benzodiazepine ad emivita breve o brevissima (2-6 ore): in questa categoria troviamo il triazolam e il midazolam;
  • benzodiazepine ad emivita intermedia (6-24 ore): in questa categoria troviamo il lorazepam, l'alprazolam, l'oxazepam, il lormetazepam e il temazepam;
  • benzodiazepine ad emivita lunga (1-4 giorni): in questa categoria troviamo il diazepam, il clonazepam, il bromazepam, il clordiazepossido, il clorazepato, il flurazepam, il nitrazepam, il flunitrazepam e il prazepan.


4. Quali controindicazioni presentano le benzodiazepine?

Le benzodiazepine presentano una serie di controindicazioni da valutare con attenzione prima dell’assunzione. Tra i rischi figurano:

  • incompatibilità con allergie, o ipersensibilità alle benzodiazepine o altri farmaci simili
  • grave insufficienza respiratoria: le benzodiazepine possono inibire i centri della respirazione e peggiorare il quadro clinico
  • glaucoma acuto ad angolo chiuso
  • miastenia grave, un disturbo neuromuscolare che causa debolezza muscolare
  • grave malattia epatica o renale, che può influenzare il metabolismo e l'eliminazione delle benzodiazepine dal corpo
  • influenza sulla gravidanza e sull’allattamento: le benzodiazepine possono attraversare la placenta o il latte materno e influenzare lo sviluppo del feto o del neonato.

Le benzodiazepine inoltre, devono essere utilizzate con cautela anche negli anziani, che possono essere più sensibili ai loro effetti e a maggior rischio di cadute, deterioramento cognitivo e altri effetti avversi. Possono anche interagire con altri farmaci o sostanze, come oppioidi o alcol, che possono aumentare il rischio di depressione respiratoria, sedazione o altri effetti avversi.


5. Quali sono gli effetti collaterali delle benzodiazepine?

Le benzodiazepine possono causare numerosi effetti collaterali, che variano a seconda del principio attivo specifico, della dose e della risposta individuale. Alcuni degli effetti collaterali comuni delle benzodiazepine includono:

  • sonnolenza, letargia e stanchezza
  • compromissione della coordinazione, dell'equilibrio e delle capacità motorie
  • vertigini e stordimento
  • mal di testa e visione offuscata
  • compromissione della memoria e confusione mentale
  • nausea, vomito e diarrea
  • bocca secca e aumento della sete
  • riduzione di appetito e peso
  • riduzione della libido e della funzione sessuale
  • cambiamenti di umore, tra cui depressione, irritabilità e agitazione
  • disturbi del sonno, inclusa insonnia o sonnolenza eccessiva.

Inoltre, le benzodiazepine possono anche causare gravi effetti avversi come depressione respiratoria, convulsioni e reazioni paradossali (cioè aumento dell'ansia, agitazione o aggressività).

L'uso a lungo termine delle benzodiazepine può anche portare a sintomi legati alla dipendenza e - nel momento in cui si sospendono - all’astinenza, che possono includere ansia di rimbalzo, insonnia, tremori e convulsioni.


6. Esistono delle alternative naturali alle benzodiazepine?

Le benzodiazepine sono farmaci molto efficaci nel ridurre sintomi quali stati d’ansia, irrequietezza o insonnia, ma come abbiamo visto presentano numerosi effetti collaterali. Prima di assumerle, dunque, potrebbe essere opportuno provare alternative non-farmacologiche. Esistono infatti diversi rimedi naturali che possono provocare la riduzione dell'ansia e migliorare il sonno.

Ecco alcuni esempi:

  • l’esercizio fisico: è stato dimostrato che un'attività fisica regolare riduce l'ansia e lo stress. Effetti positivi possono essere generati da qualsiasi tipo di esercizio, sia aerobico, come la corsa, sia anaerobico come sollevare pesi;
  • la meditazione: ha dimostrato di essere efficace nel ridurre l'ansia e lo stress;
  • la camomilla: è stata usata per secoli come rimedio naturale per l'ansia e l'insonnia. Anche numerosi studi scientifici hanno dimostrato che può avere un effetto calmante sul corpo e può ridurre i sintomi dell'ansia;
  • la lavanda: è stato dimostrato che l'olio di lavanda riduce l'ansia e migliora la qualità del sonno. Può essere utilizzato in aromaterapia o applicato localmente sulla pelle;
  • la radice di valeriana: la radice di valeriana è un sedativo naturale utilizzato da secoli per trattare l'ansia e l'insonnia: può ridurre i sintomi dell'ansia e migliorare la qualità del sonno.


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