L'Esperto Risponde

COME GESTIRE LE FESTE SENZA SENSI DI COLPA… E SENZA LITIGARE CON LA BILANCIA

Beatrice Mosele

20/12/2023

Il periodo delle feste di Natale si vive all’insegna della convivialità. Cene con amici, pranzi in famiglia, cibo particolare e dolci sempre a disposizione possono essere vissuti come un problema per chi sta seguendo un regime dietetico particolare, per chi segue una dieta dimagrante, o anche solo per chi teme di esagerare e poi pentirsene successivamente.

Il primo consiglio che dò ai miei pazienti, però, è quello di godersi il periodo, senza l’occhio costante alla bilancia. E nemmeno alle calorie! Chi mi segue sa che, adottando la metodica della Bioterapia Nutrizionale, le calorie non hanno posto in questo approccio, sostituite da un’attenzione alla qualità degli alimenti e ai loro abbinamenti funzionali.

Non costringiamoci a rielaborare i menu tradizionali a tutti i costi, cercando varianti “light” o privandoci del gusto di stare insieme. Sfruttiamo piuttosto i giorni di festa per una serena convivialità, bilanciando qualche piccolo “vizio” con gli altri pasti della giornata in modo sano e funzionale.


Parola d’ordine: supportiamo l’organismo

I pasti delle feste, oltre all’apporto calorico notevole, appesantiscono la digestione e complicano il lavoro di fegato, reni e intestino. Con le giuste associazioni funzionali possiamo aiutare l’organismo a godersi i pasti festivi mantenendo attivo il metabolismo e senza trascinarci dietro una digestione affaticata e qualche chilo in più sulla bilancia.


Cosa mangiare il 24 e il 25 Dicembre?

Nei momenti di festa, godiamoci il buon cibo cercando di fare scelte gustose ma anche intelligenti. A cena, per gli antipasti indirizzatevi sul pesce crudo, evitando il pane delle tartine. Come primo mangiate pure la pasta condita con il pesce, mentre per il secondo optate per un pesce arrosto, senza il contorno di patate. Accompagnatelo con una verdura e da bere scegliete un buon vino, se possibile rosso per le sue proprietà benefiche.

Il giorno di Natale, invece, componete il vostro menu con un carboidrato e una proteina, senza eccedere con i brodi che, per il loro contenuto di sali, affaticano i reni, fanno trattenere liquidi in eccesso e rallentano la digestione. La regola generale da seguire è questa: scegliere un solo carboidrato principale a pasto (tra pane, pasta, riso, patate, pizza, dolci) e limitare gli alcolici.


Bisogna limitare o eliminare i dolci natalizi?

No, questo non è assolutamente necessario. Un consiglio utile, però, è quello di mangiare i dolci tipici del periodo natalizio a colazione oppure a pranzo (eliminando il pane), invece che a cena. In quest’ultimo pasto infatti gli eccessi diventano più pesanti per l’organismo, che non riesce a smaltirli, e le calorie di troppo si trasformano più facilmente in grasso.


Aprire il pasto con una verdura cruda

Vi consigliamo inoltre di aprire il pasto spizzicando una verdura cruda (come un’insalata o un pinzimonio), con un effetto importante sullo stimolo della digestione e sul controllo della glicemia. Sono infatti i picchi glicemici (iper-ipoglicemia) a innescare quello che chiamiamo il “circolo vizioso della fame”. Capita spesso infatti di sentire sempre fame, nonostante pasti molto abbondanti: è un paradosso causato dall’iperproduzione di insulina, che manda in tilt la sensazione di fame. Come succede? Mangiando un pasto molto ricco ma sbilanciato, con un carico glicemico eccessivo, il pancreas è spinto a produrre in fretta grandi quantità di insulina, che abbassano rapidamente i livelli di zucchero nel sangue, portandoci ad avere di nuovo un senso di fame anche se abbiamo mangiato a sazietà.

Le verdure crude ci aiutano per questo e per molto altro. Infatti le fibre riducono l’assorbimento degli zuccheri che andremo ad assumere con il pasto ed aiutano ad attivare i processi digestivi. Oltre alle fibre, le verdure crude apportano vitamine non adulterate dalla cottura e sali minerali, tutto veicolato dall’acqua di vegetazione, che è una delle migliori fonti di idratazione per le nostre cellule.

Quale verdura scegliere?

Ogni verdura ha le sue funzioni. Ecco qualche consiglio sulla scelta:

  • Finocchio in pinzimonio: effetto diuretico, digestivo, antimeteorico
  • Radicchio o indivia belga: ricco di ferro, drenante e diuretico
  • Cetriolo: diuretico, antinfiammatorio, decongestionante (uno dei migliori alleati contro la cellulite)
  • Rucola: stimolo al metabolismo tiroideo (ricca di iodio)
  • Sedano: antifermentativo, ricco di iodio
  • Carpaccio di carciofi: diuretico, drenante, ipocolesterolemizzante, fornisce anche uno stimolo epatico.


Non saltiamo la colazione!

Sconsigliamo sempre di saltare i pasti, e di sfruttare invece la colazione come momento di cura di sé con l’utilizzo di alimenti e associazioni che aiutino l’organismo. Il kiwi, ad esempio, è un frutto molto utile da assumere al mattino per attivare la peristalsi intestinale. Possiamo poi mangiare dell’avocado e qualche noce o mandorla, ricchi di grassi buoni con effetto saziante e antiossidante.

Da bere evitiamo in questi giorni il latte o il cappuccino (l’associazione tra lattosio e tannini del caffè rallenta la digestione) e sorseggiamo piuttosto del tè verde, che stimola il metabolismo, o una tisana di karkadè, naturalmente priva di caffeina.


I pasti di recupero

Il pasto successivo a quello “delle feste” potrà seguire uno schema di recupero detossificante per il fegato, stimolante per il metabolismo e anche con effetti lassativi per migliorare lo smaltimento degli eccessi.

Possiamo quindi compensare i pasti eccessivi, sospendendo per un pasto o due gli zuccheri in eccesso (da pane, pasta, riso), le proteine e i grassi che abbiamo assunto in quantità eccessive, insistendo su alimenti come le verdure crude, che favoriscono anche il senso di sazietà, oltre a reintegrare vitamine e minerali.

E’ importante però non digiunare, perché saltare i pasti porta bruscamente da una condizione di iperglicemia ad una di ipoglicemia, e non assumere i pasti “di recupero” in successione, alternandoli invece a pasti normali: altrimenti l’organismo si tara su un consumo più basso e non brucia i grassi, ottenendo quindi l’effetto contrario. I pasti detossificanti si possono preparare anche in previsione: se abbiamo in programma un pasto molto abbondante a cena, ad esempio, possiamo pranzare con un’insalatona con carciofi crudi (marinando solo i cuori per 3 ore nel limone), che stimolano il fegato, avocado e mandorle: sarà un’associazione saziante e detossificante.

Un altro pasto detox può essere formato abbinando una verdura cruda condita con olio e limone ed una cotta, ad esempio rucola cruda e cicoria ripassata.

Abbiniamo verdure e frutti a seconda delle nostre esigenze e preferenze personali, scegliendo verdure funzionali come: cicoria, radicchio, rucola, puntarelle, indivia belga, carciofo crudo o trifolato. Per quanto riguarda la frutta, scegliamola non eccessivamente zuccherina come nel caso di ananas (mantenendo la parte centrale, la più ricca di sostanze benefiche), pompelmo, kiwi o clementine.

Se vogliamo arricchire il pasto di recupero con una quota proteica, scegliamo l’uovo preparato con una cottura rapida (al piatto, al tegamino, strapazzato, alla coque): si tratta di una proteina nobile e facilmente digeribile, che non ci appesantirà ulteriormente.


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