L'Esperto Risponde

ESTATE, ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE

Beatrice Mosele

11/07/2024

L’alimentazione deve adeguarsi non solo alla persona, alla sua costituzione, alle esigenze nutrizionali e ad eventuali patologie da tenere presenti, ma anche all’ambiente circostante. Le esigenze nutrizionali della stagione calda, infatti, non sono le stesse della stagione fredda: è quindi opportuno modificare le proprie abitudini alimentari quando le temperature aumentano, in modo da non incorrere in carenze o fastidi e fornire al nostro organismo tutto quello di cui ha bisogno per mantenersi in forma e con i giusti livelli di energia.

Fatica fisica e mentale, senso di gonfiore, pesantezza alle gambe: sono tutti sintomi disfunzionali portati dalle temperature in salita, e che sono a carico del sistema linfatico, vascolare, e spesso dovuti a stati di disidratazione. La Bioterapia Nutrizionale fornisce molti consigli e associazioni utili per nutrirsi correttamente nei mesi più caldi, mantenendo allo stesso tempo buoni livelli di idratazione (senza necessariamente bere litri d’acqua!).


Il bilancio elettrolitico

Gli elettroliti sono minerali che controllano importanti funzioni fisiologiche dell'organismo. Se l'acqua è essenziale per la reidratazione, gli elettroliti svolgono un ruolo fondamentale nell'utilizzo dell'acqua da parte dell'organismo. Si trovano nel sangue, nel sudore e nell'urina e sono fondamentali per diverse funzioni corporee, tra cui:

  • Mantenere l'equilibrio dei liquidi: gli elettroliti aiutano a regolare la quantità di acqua all'interno e all'esterno delle cellule. Questo assicura il corretto funzionamento delle cellule e previene la disidratazione
  • Funzione nervosa: gli elettroliti sono fondamentali per la trasmissione dei segnali nervosi in tutto il corpo, consentendo il movimento muscolare, la coordinazione e la percezione sensoriale
  • Contrazione muscolare: gli elettroliti svolgono un ruolo fondamentale nella funzione muscolare, consentendo contrazioni fluide e prevenendo i crampi.

Durante la stagione calda, il corpo suda di più per regolare la temperatura. Se da un lato aiuta a rinfrescarsi, dall'altro la sudorazione comporta la perdita di elettroliti e di liquidi. Questa perdita può alterare il delicato equilibrio degli elettroliti nel corpo, provocando uno squilibrio elettrolitico con sintomi come crampi muscolari, affaticamento, capogiri, mal di testa.

È importante dunque sostenere l’organismo in questa fase, agendo principalmente sugli organi emuntori (fegato e reni), migliorandone la funzionalità e mantenendo un bilancio di elettroliti costante attraverso l’idratazione e l’alimentazione.


Quanta acqua bere?

La Bioterapia Nutrizionale suggerisce di assecondare il senso di sete senza forzarlo, nemmeno quando fa caldo. Non ci sono dunque quantità “minime” o suggerite, dato che l’assunzione di troppi liquidi forzatamente, al di fuori dello stimolo della sete, può affaticare reni e digestione.

L’acqua più utile al nostro organismo è quella che l’organismo prende dall’acqua di vegetazione di frutta e verdura di stagione. In estate in particolare sedano, cetriolo, finocchio sono ottimi da consumare come snack o a inizio pasto.

Se avvertiamo poco lo stimolo della sete ma percepiamo segnali di disidratazione, possiamo aggiungere qualche goccia di succo di lime o limone per renderla più gradevole, oppure bere tisane senza zucchero preparate e fatte freddare.


Una soluzione reidratante fatta in casa

Se si fa sport o ci si sente spossati per il caldo e la sudorazione eccessiva, può tornare utile una soluzione reidratante e remineralizzante fatta in casa, senza ricorrere a prodotti industriali.

Attenzione: si tratta di un “rimedio d’emergenza” in caso di astenia, disidratazione (anche causata da problemi gastrointestinali), attività sportiva intensa, non una bevanda quotidiana. È controindicata in caso di diabete o di persone che seguono un regime a ridotto contenuto di sali e zuccheri per patologie o strategie nutrizionali individuali.

Si prepara unendo a 500ml di acqua naturale il succo appena spremuto di 1 pompelmo, 3 cucchiaini di miele e 1 cucchiaino da caffè raso di sale fino. Va consumata nell’arco di una giornata, il giorno stesso della preparazione. Contribuisce a ristabilire l’equilibrio elettrolitico, fornendo sali minerali, oligoelementi, vitamine e zuccheri


L’alimentazione in estate

Bisogna prediligere tutti quei cibi che stimolano la funzionalità epatica al fine di eliminare le tossine in eccesso, quali ad esempio le verdure amare (radicchio, indivia, cicoria) : ricchissime in polifenoli , aiutano il nostro organismo a eliminare le tossine stimolando la produzione e il flusso di bile. E quali i carciofi, che grazie alla presenza di acidi fenolici, sostanze dotate di elevato potere antiossidante, proteggono l’organismo da tossine e radicali liberi

Tra i frutti, la pesca a polpa bianca è un eccezionale drenate epatico, e grazie allo iodio che continente contribuisce anche a stimolare il metabolismo tiroideo.

Da non dimenticare l’utilizzo di cibi drenanti contenenti potassio, importante elettrolita, al fine anche di migliorare la circolazione linfatica: tra questi, indivia belga, fragole, avocado, kiwi, cipolla cruda, melone bianco.

A sostegno del sistema vascolare, messo a dura prova dal caldo estivo, ci vengono in aiuto i frutti rossi come le fragole e i frutti di bosco come i mirtilli e i lamponi. Sono ricchissimi di principi attivi antiossidanti e protettivi per l’apparato circolatorio, fra cui gli antocianosidi e la vitamina C.

Spesso si cade nell’errore di assumere combinazioni di alimenti “anti-diuretici” che sfavoriscono la depurazione dell’organismo. Anche associazioni che riteniamo “sane” e fresche possono avere effetti controproducenti specialmente in questo periodo.

Attenzione dunque a:

  • macedonie di frutta (alto contenuto di zuccheri con richiamo di liquidi)
  • mix di verdure cotte (soprattutto se ricche di ossalati e cotte al vapore, che concentra i sali)
  • mozzarella e pomodoro, mix antidiuretico per eccellenza
  • bieta (ricca di ossalati)
  • bistecca e spinaci
  • tonno in scatola
  • insalatone con mais, che trattiene i sali e affatica la diuresi


Equilibrio glicemico per una buona idratazione

Vi è mai capitato di avere sete dopo aver mangiato qualcosa di dolce? Succede perché il glucosio rallenta il tempo impiegato dallo stomaco per svuotarsi. Sentiamo quindi una sensazione di sete perché non arrivano liquidi all’intestino, dove possono essere assorbiti.

In genere, a questo punto, si beve per spegnere la sete, ma l’acqua non arriverà all’organismo in tempi brevi. Si proverà ancora sete fino a quando non sarà esaurito il tempo di assorbimento e il corpo potrà far fronte alla richiesta, ossia fino a che l’organismo non avrà utilizzato tutto il glucosio ingerito.

Evitiamo quindi le bevande zuccherate, che non solo non ci aiutano a dissetarci, ma possono peggiorare la sensazione di sete.


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