Medicina

ABORTO SPONTANEO: CAUSE E SUPPORTO EMOTIVO

Aborto
Spontaneo
Tardivo
Donne
Gravidanza
Precoce
Martina Amenta

07/02/2024

1. Comprendere l'aborto spontaneo: definizione e statistiche

2. Principali cause dell'aborto spontaneo

3. Identificazione dei sintomi di un aborto spontaneo

4. Rischi e fattori di rischio collegati agli aborti spontanei

5. Consigli su come prevenire un aborto spontaneo

6. Le conseguenze emotive dell'aborto spontaneo e il supporto disponibile

7. Gravidanza dopo aborto spontaneo: come ripartire


1. Comprendere l'aborto spontaneo: definizione e statistiche

La maternità è un momento emozionante e significativo nella vita di una donna, ma può anche essere accompagnata da sfide e preoccupazioni. Tra di esse c’è sicuramente il rischio di vivere un'esperienza dolorosa come l'aborto spontaneo: con questa espressione si intende l’interruzione involontaria della gravidanza prima della ventesima settimana di gestazione, solitamente entro le prime 12 settimane.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità distingue tra due differenti ipotesi di aborto spontaneo. Qualora l’evento si verifichi prima della ventesima settimana di gravidanza è corretto parlare di aborto precoce, mentre se tale ipotesi ricorre dopo questo termine è definita aborto tardivo o morte intrauterina.

L’aborto spontaneo può essere causato da molteplici motivi, tra cui anomalie genetiche, problemi anatomici, squilibri ormonali o altre complicazioni.

Gli aborti spontanei sono abbastanza comuni: si stima che colpiscano fino al 15-20% delle gravidanze confermate clinicamente. Ma il tasso reale potrebbe essere più alto, poiché alcuni aborti possono verificarsi prima che la donna sia consapevole di essere incinta.


2. Principali cause dell'aborto spontaneo

Le principali cause dell'aborto spontaneo sono:

  • Anomalie genetiche: errori nel processo di divisione cellulare durante la formazione dell'embrione possono portare ad anomalie cromosomiche, causando l'aborto spontaneo
  • Problemi anatomici: malformazioni dell'utero, fibromi uterini, o altre anomalie anatomiche possono influenzare la stabilità dell'impianto dell'embrione e contribuire agli aborti spontanei
  • Squilibri ormonali: alterazioni nei livelli di ormoni come progesterone ed estrogeni, fondamentali per il mantenimento della gravidanza, possono causare problemi nell'impianto dell'embrione o nel mantenimento della gravidanza
  • Infezioni: infezioni uterine o sistemiche possono aumentare il rischio di aborto spontaneo
  • Problemi immunologici: alcuni disturbi del sistema immunitario possono causare il rigetto dell'embrione in via di sviluppo
  • Età materna avanzata: l'età materna avanzata è associata ad un aumento del rischio di anomalie cromosomiche e di aborto spontaneo
  • Stili di vita e fattori ambientali: fumo, alcol, droghe ed esposizione a sostanze nocive possono contribuire al rischio di aborto spontaneo.


3. Identificazione dei sintomi di un aborto spontaneo

Le donne possono riconoscere un aborto spontaneo, attraverso una serie di sintomi fisici e segni che possono manifestarsi durante la gravidanza:

  • Sanguinamento vaginale: rappresenta il sintomo principale. Il sanguinamento vaginale può essere leggero o pesante e può essere accompagnato da coaguli di sangue o tessuto
  • Dolore addominale: il dolore addominale può variare da lieve a grave e può essere simile ai crampi mestruali, o ancora più intenso
  • Contrazioni uterine: contrazioni dolorose possono verificarsi come parte del processo di aborto spontaneo
  • Diminuzione dei sintomi di gravidanza: una diminuzione repentina dei sintomi di gravidanza come nausea, seno gonfio o frequenti minzioni può essere un segnale di allarme
  • Espulsione di tessuti o coaguli di sangue: questo sintomo può verificarsi insieme al sanguinamento vaginale
  • Mal di schiena o dolore pelvico: questi sintomi possono accompagnare il sanguinamento vaginale e le contrazioni uterine
  • Febbre: in alcuni casi, l’aborto spontaneo può essere accompagnato da febbre o malessere generale.


4. Rischi e fattori di rischio collegati agli aborti spontanei

Gli aborti spontanei rappresentano un momento emotivamente difficile e possono comportare alcuni rischi per la salute della donna. Tra i principali rischi associati agli aborti spontanei vi sono, come abbiamo già visto, il rischio di emorragie e il potenziale sviluppo di infezioni uterine. Queste complicazioni possono richiedere un'attenzione medica immediata.

Le infezioni vaginali possono rappresentare un fattore di rischio aggiuntivo per gli aborti spontanei. Alcuni tipi di infezioni vaginali, come la vaginosi batterica e le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) come la clamidia e la gonorrea, sono stati associati ad un aumento del rischio di aborto spontaneo, se non trattati durante la gravidanza.

I fattori di rischio che possono contribuire all'insorgenza di infezioni vaginali sono:

  • Comportamenti sessuali ad alto rischio: l'attività sessuale non protetta può aumentare il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili
  • Compromissione del sistema immunitario: un sistema immunitario compromesso può rendere una donna più suscettibile alle infezioni vaginali
  • Utilizzo di antibiotici: l'uso eccessivo o improprio di antibiotici può alterare l'equilibrio naturale dei batteri nella vagina, aumentando il rischio di infezioni vaginali come la vaginosi batterica
  • Cattiva igiene personale: una scarsa igiene personale e intima può aumentare il rischio di infezioni vaginali
  • Fattori legati allo stile di vita: fumo, alcol, stress e dieta non equilibrata possono compromettere gravemente il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezioni vaginali
  • Storia personale di infezioni vaginali: le donne che hanno avuto infezioni vaginali ricorrenti nel passato sono più predisposte a contrarre nuove infezioni, aumentando così il rischio di aborto spontaneo.


5. Consigli su come prevenire un aborto spontaneo

La prevenzione degli aborti spontanei è difficile, poiché spesso sono causati da fattori che non possono essere completamente controllati. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni che le donne possono adottare per ridurre il rischio di aborto spontaneo:

  • Adottare uno stile di vita sano: evitare il fumo, l'alcol e le droghe, oltre a seguire una dieta equilibrata e ad esercitarsi regolarmente, può contribuire a mantenere la salute generale ed a ridurre il rischio di aborto spontaneo
  • Gestire le condizioni di salute preesistenti: gestire il diabete, l'ipertensione e le malattie autoimmuni può aiutare a ridurre il rischio di aborto spontaneo
  • Evitare l'esposizione a sostanze tossiche: ridurre al minimo l'esposizione a sostanze chimiche nocive, pesticidi, fumi di vernice, solventi e ad altre sostanze tossiche può aiutare a ridurre il rischio di aborto spontaneo
  • Pianificare la gravidanza: se e quando possibile, aspettare fino a quando la salute generale e le condizioni mediche sono ottimali prima di cercare una gravidanza
  • Evitare lo stress e l'ansia eccessivi: anche se il collegamento diretto tra stress emotivo e aborto spontaneo non è ancora stato chiarito a livello scientifico, è probabile che ridurre lo stress e l'ansia possa contribuire a mantenere una gravidanza sana.


6. Le conseguenze emotive dell'aborto spontaneo e il supporto disponibile

Le conseguenze emotive dell'aborto spontaneo possono essere devastanti e variano da persona a persona. Questo evento può generare un profondo senso di perdita e avere un impatto significativo sulla salute mentale della donna, portando a sintomi di ansia, depressione e stress post-traumatico.

È fondamentale che le donne ricevano un sostegno adeguato durante questo periodo difficile. Il supporto disponibile include l'assistenza medica che offre informazioni e sostegno emotivo, il supporto psicologico da parte di professionisti della salute mentale che possono aiutare a elaborare le emozioni associate all'aborto spontaneo, gruppi di supporto dove le donne possono condividere le loro esperienze e sentirsi comprese ed il sostegno familiare, che può offrire conforto e comprensione.

Inoltre, è importante che il partner sia sensibile alle esigenze e alle reazioni emotive della donna, offrendo sostegno pratico e affettuoso in base alle necessità. Il supporto continuo e l'empatia del partner possono contribuire significativamente al processo di guarigione emotiva della coppia dopo un aborto spontaneo.


7. Gravidanza dopo aborto spontaneo: come ripartire

La decisione di cercare una gravidanza dopo un aborto spontaneo può essere emotivamente complessa. Ecco qualche consiglio su come ripartire dopo un’esperienza dolorosa come l’aborto:

  • Aspettare: è il consiglio più saggio. Non c'è un momento "giusto" per cercare una gravidanza, dopo un aborto spontaneo. Alcune donne si sentono pronte dopo poche settimane, mentre altre possono aver bisogno di più tempo per elaborare il dolore emotivo e recuperare fisicamente. È importante ascoltare il proprio corpo e i propri sentimenti
  • Raggiungere la stabilità emotiva: prendersi il tempo necessario per elaborare le emozioni associate all'aborto spontaneo è fondamentale prima di intraprendere una nuova gravidanza, se necessario cercando supporto emotivo da parte di un terapeuta
  • Consultare un medico: prima di cercare una nuova gravidanza, è consigliabile consultare un medico per una valutazione della salute generale e per discutere degli eventuali rischi
  • Adottare uno stile di vita sano: come abbiamo già visto, mantenere uno stile di vita sano prima e durante la gravidanza può aiutare a ridurre il rischio di aborto spontaneo. Ciò include la necessità di seguire una dieta equilibrata, evitare il fumo, l'alcol e le droghe, e di mantenere un peso sano
  • Monitorare la fertilità: utilizzare metodi di monitoraggio della fertilità come la temperatura basale, il muco cervicale e i kit per l'ovulazione può aiutare a identificare i giorni fertili e ad aumentare le possibilità di concepimento
  • Comunicare con il partner: aprire una comunicazione sincera e onesta con il partner può aiutare entrambi a esprimere i propri sentimenti, le preoccupazioni e i desideri riguardo alla ricerca di una gravidanza dopo un aborto spontaneo.

In ogni caso, è giusto ricordare che dopo un aborto spontaneo il corpo di una donna ritorna alla normale capacità di concepire. Nel documento “Clinical practice handbook for safe abortion”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito le linee guida generali per gli operatori sanitari e i pazienti nelle ipotesi di interruzione della gestazione. In particolare, l’Organizzazione ha rilevato come per una nuova gravidanza dopo un aborto spontaneo sia opportuno per la coppia far trascorrere un periodo di almeno sei mesi per consentire il pieno ripristino delle funzionalità ovariche e massimizzare le possibilità di portare avanti una nuova gravidanza senza ulteriori complicanze.


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