Medicina

APPENDICITE: SINTOMI E COME CURARLA

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Appendice
Martina Amenta

30/11/2023

1. Che cos’è l’appendicite?

2. Quali sono i sintomi dell’appendicite?

3. Appendicite: da cosa è provocata?

4. Come avviene la diagnosi di appendicite?

5. Appendicite: cure e trattamenti

6. Alimentazione e appendicite


1. Che cos’è l’appendicite?

L'appendicite, che rappresenta in Italia una causa frequente di accesso al Pronto Soccorso, è l'infiammazione dell'appendice, un piccolo organo a forma di tubo attaccato al cieco, la parte iniziale del colon o intestino crasso.

Anatomicamente, l'appendice si trova nella parte inferiore destra dell'addome. La sua funzione specifica non è ancora completamente chiara. In passato si riteneva che l'appendice fosse un organo rudimentale, apparentemente senza una funzione essenziale nell'organismo umano. Tuttavia, ricerche più recenti suggeriscono che l'appendice potrebbe avere un ruolo nel sistema immunitario, agendo come serbatoio di batteri benefici che aiutano a ripopolare l'intestino dopo un'infiammazione o un'infezione.

Nonostante ciò la rimozione dell'appendice, nota come appendicectomia, è un intervento chirurgico di routine in caso di appendicite: l'infiammazione dell'appendice può portare infatti a gravi complicazioni, se non trattata.

L'appendicite si manifesta solitamente tra i 6 e i 20 anni, mentre risulta meno comune nei bambini al di sotto dei 4 anni di età. Quanto più sono piccoli i bambini, tanto più facilmente ci si può trovare di fronte a una appendice già perforata (peritonite) a causa soprattutto della difficoltà che hanno i bambini di questa età a descrivere con precisione i sintomi. L'appendicite è frequente sia nei maschi che nelle femmine. È una malattia propria dei Paesi Occidentali, mentre è rara in Asia e in Africa.


2. Quali sono i sintomi dell’appendicite?

I sintomi dell'appendicite possono variare in base all’età e alla persona. Il sintomo principale è sicuramente il dolore addominale, che tende a peggiorare con il movimento, con i respiri profondi, con la palpazione, con la tosse o gli starnuti. Questo dolore può iniziare intorno all'ombelico e poi spostarsi verso il basso sul lato destro dell'addome.

Gli altri sintomi includono:

  • Perdita di appetito
  • Malessere generale
  • Nausea e vomito
  • Febbre, non molto alta (max 38°C) nelle forme iniziali
  • Incapacità di espellere gas
  • Aumento della sensibilità addominale: il tocco o la pressione nella zona dell'appendice possono causare un aumento del dolore. Al momento della diagnosi, infatti, il medico esegue un esame fisico per valutare questa sensibilità
  • Stitichezza o diarrea: a causa dell'infiammazione possono verificarsi cambiamenti nei movimenti intestinali.


3. Appendicite: da cosa è provocata?

L'appendicite è causata da un'ostruzione dell'appendice. Le cause esatte dell'occlusione non sono sempre chiare, ma possono includere:

  • Feci: le feci possono accumularsi nell'appendice, causando un'ostruzione. Ciò può verificarsi quando i movimenti intestinali sono lenti o quando ci sono feci molto secche
  • Infezioni: le infezioni, spesso di origine batterica, possono causare l'infiammazione dell'appendice. In particolare le infezioni possono iniziare nell'intestino e diffondersi nell'appendice
  • Tumori: in casi rari, i tumori possono causare un'ostruzione dell'appendice
  • Iperplasia linfoidale: in questa condizione i tessuti linfoidi nell'appendice si ingrossano e possono portare all'ostruzione.

Quando l'appendice è ostruita il flusso sanguigno può essere compromesso, portando all'infiammazione e all'eventuale infezione dell'organo. Se non trattata, l'appendicite può portare alla rottura stessa dell'appendice, con conseguente diffusione dell'infezione nell'addome: è una condizione chiamata peritonite, che è potenzialmente grave e richiede un trattamento medico urgente.


4. Come avviene la diagnosi di appendicite?

La diagnosi di appendicite viene effettuata tipicamente mediante una combinazione di esame fisico del paziente, anamnesi (raccolta della storia clinica) e, in alcuni casi, test di imaging.

Per prima cosa il medico esaminerà il paziente e cercherà segni di appendicite. Spesso, durante l'esame fisico, il medico si concentra sulla valutazione del dolore addominale: la palpazione infatti può rivelare un'area di sensibilità e dolore.

I test del sangue, in particolare la conta dei globuli bianchi, possono essere eseguiti per verificare la presenza di un'infezione. Un valore particolarmente rilevante è quello relativo all’aumento dei globuli bianchi, molto frequente nei casi di appendicite.

Tra gli esami di imaging ci sono invece:

  • Tomografia computerizzata (TC): la TC dell'addome è uno degli strumenti di imaging più utilizzato per diagnosticare l'appendicite. Fornisce immagini dettagliate dell'addome e consente di visualizzare eventuali segni di infiammazione o di ostruzione dell'appendice
  • Ecografia addominale: in alcuni casi l'ecografia può essere utilizzata per valutare l'appendice, specialmente nei casi in cui è preferibile non utilizzare la TC (ad esempio, in gravidanza).


5. Appendicite: cure e trattamenti

Il trattamento principale dell'appendicite è l'asportazione chirurgica dell'appendice, un intervento noto come appendicectomia. Questa procedura viene generalmente eseguita in modo tempestivo per evitare complicazioni più gravi, come la rottura dell'appendice e la diffusione di infezioni nell'addome.

Il procedimento chirurgico può essere eseguito attraverso un'incisione tradizionale nell'addome o tramite tecniche meno invasive come la laparoscopia, che comporta l'introduzione nel corpo di strumenti chirurgici attraverso piccole incisioni. La scelta della tecnica dipende dalle circostanze specifiche del paziente e dalla gravità dell'appendicite.

In alcuni casi, se l'infiammazione è limitata e l'appendicite è stata diagnosticata precocemente, il medico potrebbe somministrare antibiotici prima di decidere se l'intervento chirurgico è necessario o meno. Il solo trattamento medico espone però al rischio di ricadute, in forma spesso anche più grave. Per questo motivo la rimozione dell'appendice rimane il trattamento più comune ed efficace.


6. Alimentazione e appendicite

Il rapporto tra alimentazione e appendicite non è stato del tutto confermato da evidenze scientifiche. È stato appurato però che lo stile di vita e la dieta influenzano significativamente lo sviluppo delle infiammazioni intestinali, compresa, quindi, quella dell’appendice. Alcuni cibi e bevande infatti facilitano la buona funzionalità di quest’organo, risultando in alcuni casi protettivi contro l’appendicite.

Sicuramente, una dieta ricca di fibre può contribuire alla salute dell'intestino. Le fibre aiutano a mantenere regolari i movimenti intestinali e possono prevenire la costipazione, che è associata ad un aumento del rischio di appendicite. Una dieta equilibrata che includa una varietà di cibi nutrienti può sostenere il sistema immunitario e la salute generale, riducendo così il rischio di infezioni intestinali. Per quanto riguarda le proteine è consigliato il consumo di carne bianca (come pollo e tacchino) e di pesce fresco.

Tra le verdure, risultano particolarmente benefici i finocchi, le carote, le zucchine e l’insalata verde. Altri alimenti da inserire nella dieta sono lo yogurt, e riso o pasta integrale. Tra gli alimenti da ridurre al massimo ci sono sicuramente i grassi saturi, gli insaccati, i cibi piccanti o speziati, i fritti, i dolci, i formaggi stagionati e i fagioli.

Inoltre, l’attività fisica deve essere costante e regolare: restare seduti per molte ore e avere una vita piuttosto sedentaria non fa bene all’apparato intestinale, perché rallenta l’eliminazione delle scorie in esso presenti.


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