Medicina

ARTRITE REUMATOIDE: SINTOMI, DIAGNOSI E OPZIONI TERAPEUTICHE

autoimmune
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reumatoide
Piede
artrite
artriti
Giorgio Sciarra

25/01/2024

1. Che cos'è l'artrite reumatoide

2. Riconoscere i sintomi dell'artrite reumatoide

3. Diagnosi dell'artrite reumatoide

4. Trattamenti attuali per l'artrite reumatoide

5. Gestione della vita quotidiana con l'artrite reumatoide

6. Ricerche e sviluppi futuri sull'artrite reumatoide

7. Domande frequenti e risposte sintetiche


1. Che cos'è l'artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia sistemica cronica e progressiva, con patogenesi autoimmune ed eziologia sconosciuta. La lesione elementare dell’artrite reumatoide è l’infiammazione della membrana sinoviale (sinovite), che solitamente complisce le piccole articolazioni delle mani e dei piedi in maniera simmetrica e che potenzialmente può colpire tutte le articolazioni. Se l’infiammazione non viene trattata, negli anni può portare alla progressiva distruzione delle cartilagini articolari e dell’osso subcondrale.

Oltre al coinvolgimento muscoloscheletrico, l’artrite reumatoide può avere anche manifestazioni extra-articolari: in particolare può interessare l’apparato cardiovascolare, l’apparato respiratorio, il sistema nervoso periferico, la cute e gli occhi.

Le cause esatte dell'artrite reumatoide non sono completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici giochino un ruolo nella sua insorgenza.

Vi è una maggiore incidenza di artrite reumatoide nelle donne rispetto agli uomini, e l'insorgenza della malattia tende a verificarsi più frequentemente tra i 40 e i 60 anni.

Il fumo di tabacco è stato identificato come un importante fattore di rischio ambientale per lo sviluppo dell'artrite reumatoide, così come l’esposizione lavorativa a sostanze tossiche, all’inquinamento ambientale e ad alcuni pesticidi.

Infine, tra i fattori scatenanti sembrano essere coinvolte alcune infezioni: in particolare quelle determinate dal virus di Epstein-Barr, il parvovirus B19, la Chlamydia e la Prevotella copri.


2. Riconoscere i sintomi dell'artrite reumatoide

I sintomi iniziali che permettono di identificare il coinvolgimento articolare sono generalmente la tumefazione e il dolore bilaterale e simmetrico a carico delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi, dovuti alla reazione infiammatoria che determina l’artrite. L’impegno articolare è di tipo centripeto, quindi tende ad iniziare a livello distale per poi spostarsi prossimalmente.

Le articolazioni principalmente coinvolte sono quindi quelle metacarpo-falangee e interfalangee prossimali delle mani, i polsi, i gomiti, le spalle, le articolazioni metatarso-falangee dei piedi, le caviglie, le ginocchia, le anche. Sebbene molto più raro, è possibile anche il coinvolgimento dell’articolazione atlanto-odontoidea (cervicale) che può portare a complicanze molto importanti.

Un altro tipico segno iniziale è la rigidità articolare al risveglio che migliora con il movimento. Ai sintomi articolari possono essere associati anche sintomi sistemici come febbricola, malessere e astenia.

Nelle fasi iniziali di patologia non è ancora presente il danno di tipo erosivo, pertanto si può ancora agire modificando la storia naturale della malattia. Nelle fasi più avanzate, invece, compariranno contratture in flessione soprattutto a carico delle articolazioni distali e deformità articolari irreversibili che nel tempo determineranno immobilizzazione delle articolazioni, spasmo ed accorciamento dei muscoli che attraversano zone infiammate, distruzione di osso e cartilagine, lassità dei legamenti e alterazione funzionale dei tendini.

Con l’evoluzione della malattia un aspetto caratteristico che possiamo trovare è la presenza dei noduli reumatoidi: si tratta di granulomi sottocutanei presenti solitamente nelle superfici estensorie degli arti, ma che possono localizzarsi anche negli organi come i polmoni. Altre manifestazioni extra-articolari tipiche possono essere la comparsa di interstiziopatia polmonare, interessamento oculare (scleriti, episcleriti, congiuntiviti) sierositi (pleurite, pericardite), vasculite cutanea, aterosclerosi o amiloidosi secondaria.

Questi sintomi e queste manifestazioni cliniche possono interferire notevolmente con le attività quotidiane come camminare, vestirsi e svolgere compiti domestici. La ridotta capacità di movimento può portare ad un senso di dipendenza dagli altri e ad una perdita di autonomia, influenzando direttamente la qualità della vita.


3. Diagnosi dell'artrite reumatoide

Per fare la diagnosi di artrite reumatoide è importante anzitutto una valutazione reumatologica, che esamini la storia clinica del soggetto e le manifestazioni della malattia. Sulla base della presentazione clinica è possibile identificare la presenza di segni e sintomi clinici specifici che pongano il sospetto diagnostico di artrite reumatoide.

Nel caso in cui il medico sospetti questa patologia potrà richiedere una serie di esami, tra cui:

  • Analisi ematochimiche: nel caso di artrite reumatoide, si può riscontrare l’aumento degli indici di flogosi (VES e PCR), l’aumento dei leucociti e la presenza di anemia
  • Dosaggio anticorpale: tra i test indicativi di malattia troviamo la positività al fattore reumatoide e la positività agli anticorpi anti-citrullina (anti-CCP), estremamente specifici rispetto all’artrite reumatoide.

Tra le indagini strumentali che possono aiutare nel percorso diagnostico ci sono:

  • RX: nelle forme più avanzate di malattia, questo esame evidenzierà la presenza di un danno strutturale, come le erosioni ossee
  • Ecografia: è un esame estremamente utile nelle fasi acute della malattia, poiché permette di evidenziare la presenza di sinovite e di quantificarla, oltre a permettere di identificare precocemente i segni delle erosioni ossee. È un esame che non prevede l’esposizione a radiazioni, è estremamente economico ma anche operatore-dipendente e richiede che l’ecografista abbia una buona esperienza.
  • TC: quest’esame permette di identificare con maggiore accuratezza la presenza di erosioni, che potrebbero essere difficili da valutare con l’RX
  • RMN: è un’indagine di secondo livello, spesso non necessaria, che viene eseguita quando l’ecografia mostra dei quadri di dubbia interpretazione.

È fondamentale identificare precocemente i segni e i sintomi di questa patologia: se si riesce a diagnosticare l’artrite reumatoide precocemente, quando non sono ancora presenti danni strutturali, è possibile effettuare interventi terapeutici che modifichino nettamente l’andamento naturale della malattia preservando la funzionalità articolare.


4. Trattamenti attuali per l'artrite reumatoide

Sebbene non esistano delle cure definite per l’artrite reumatoide, attualmente ci sono diversi trattamenti disponibili per gestirla controllando l'infiammazione, alleviando i sintomi, prevenendo il danneggiamento articolare e migliorando la qualità della vita dei soggetti.

Il trattamento medico si avvale innanzitutto della terapia non farmacologica che prevende l’adozione di uno stile di vita sano, il controllo del peso e l’esercizio fisico regolare: il “non uso” delle articolazioni, infatti, contribuisce ad aggravare il deterioramento delle strutture articolari.

Le terapie farmacologiche coinvolgono molte classi di farmaci tra cui:

  • Corticosteroidi: sono farmaci antifiammatori che possono essere somministrati per via orale o tramite iniezioni dirette nelle articolazioni colpite, per ridurre rapidamente l'infiammazione. Tuttavia, il loro uso a lungo termine è limitato a causa degli effetti collaterali
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): sono farmaci che aiutano a ridurre il dolore e l'infiammazione, ma non modificano il corso della malattia. Sono spesso utilizzati per il controllo sintomatico
  • DMARDs convenzionali: questi farmaci agiscono modificando il sistema immunitario, per rallentare o fermare il danneggiamento delle articolazioni. Esempi di questi farmaci sono il metotrexato, la sulfasalazina e l'idrossiclorochina
  • DMARDs biologici: questi farmaci sono proteine prodotte attraverso la tecnologia del DNA ricombinante e mirano specificamente a componenti del sistema immunitario coinvolti nell'infiammazione delle articolazioni. Esempi: etanercept, infliximab, adalimumab, tocilizumab, rituximab e certolizumab.


5. Gestione della vita quotidiana con l'artrite reumatoide

Come già anticipato, l'artrite reumatoide è una sfida quotidiana per coloro che ne sono affetti, influenzando non solo il corpo ma anche la sfera emotiva e psicologica. Per gestire questa malattia cronica nella vita quotidiana, possono essere utili una serie di consigli pratici:

  • Pianificazione delle attività: organizzare le attività quotidiane in modo da ridurre lo stress sulle articolazioni è essenziale. Suddividere le attività in periodi di attività e di riposo può aiutare a gestire la fatica ed a preservare l'energia
  • Uso di tecnologie assistive: sfruttare dispositivi e tecnologie assistive può semplificare molte attività. Ad esempio, aprire bottiglie con tappi a vite, utilizzare utensili ergonomici e sfruttare le tecnologie per ridurre lo sforzo fisico
  • Attività fisica adeguata: nonostante l'artrite reumatoide, l'esercizio regolare è cruciale. Scegliere attività a basso impatto come nuoto o yoga può migliorare la forza muscolare e la flessibilità articolare
  • Gestione del peso: mantenere un peso sano è importante per ridurre il carico sulle articolazioni. Una dieta equilibrata e l'esercizio regolare possono contribuire a raggiungere e mantenere un peso ottimale
  • Adattamenti ambientali: apportare modifiche nell'ambiente domestico e lavorativo può facilitare la vita quotidiana. Sedie ergonomiche, tappeti antiscivolo e maniglie di supporto possono rendere gli spazi più accessibili.

Inoltre, affrontare una malattia cronica come l'artrite reumatoide può generare stress, ansia e depressione: pertanto il supporto psicologico non può essere tralasciato. Spesso, unirsi a gruppi di supporto permette ai pazienti di condividere esperienze, consigli e strategie con coloro che affrontano sfide simili, senza sentirsi soli. Al tempo stesso è fondamentale il sostegno sociale in famiglia e con gli amici, per affrontare insieme le sfide giornaliere.


6. Ricerche e sviluppi futuri sull'artrite reumatoide

Questa malattia è oggetto di crescente attenzione da parte della comunità scientifica. Le ricerche e gli sviluppi nel campo stanno aprendo nuove frontiere, offrendo prospettive innovative per migliorare la gestione della malattia.

Una delle nuove frontiere della ricerca sull'artrite reumatoide è rappresentata dalle terapie basate sulla medicina di precisione. Queste terapie mirano a personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche specifiche di ciascun paziente, tenendo conto di fattori genetici, biomolecolari e immunologici. Questo approccio consente di massimizzare l'efficacia dei trattamenti e di ridurre al minimo gli effetti collaterali.

Tra i farmaci più innovativi, i JAK inibitori sono i più promettenti: agiscono interferendo con le vie di segnalazione coinvolte nell'infiammazione delle articolazioni.

Inoltre la terapia cellulare, che prevede l'uso di cellule modificate per modulare la risposta immunitaria, e la terapia genica, che mira a correggere anomalie genetiche, sono entrambe aree di ricerca attiva. Questi approcci rivoluzionari potrebbero offrire nuove modalità di trattamento, affrontando le cause alla radice e modificando il corso della malattia.

Infine, la ricerca recente ha evidenziato il ruolo dell'intestino e del microbioma nell'artrite reumatoide: gli studi suggeriscono che alterazioni nella composizione del microbioma intestinale potrebbero contribuire allo sviluppo della malattia. Pertanto, approcci terapeutici che modulano il microbioma potrebbero offrire nuove possibilità di trattamento.


7. Domande frequenti e risposte sintetiche

Che cos'è esattamente l'artrite reumatoide?
L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica che colpisce le articolazioni, causando infiammazione, dolore e danni alle articolazioni nel tempo. Il sistema immunitario attacca erroneamente le articolazioni, causando sintomi come gonfiore, rigidità e perdita di funzionalità.

Quali sono i sintomi iniziali dell'artrite reumatoide?
I sintomi iniziali dell'artrite reumatoide possono includere dolore e gonfiore alle articolazioni, rigidità al mattino, affaticamento e una sensazione generale di malessere. Spesso coinvolge le articolazioni delle mani, dei polsi e delle ginocchia. La simmetria nei sintomi, ossia la comparsa su entrambi i lati del corpo, è tipica.

Come viene diagnosticata l'artrite reumatoide?
La diagnosi dell'artrite reumatoide si basa su esami clinici, analisi del sangue per identificare marcatori come il fattore reumatoide e gli anticorpi anti-CCP, e immagini come radiografie o ecografie delle articolazioni interessate. La consultazione con un reumatologo è essenziale per una diagnosi accurata.

Quali sono le opzioni di trattamento attuali?
Le opzioni di trattamento per l'artrite reumatoide includono farmaci modificanti la malattia (DMARDs), terapie biologiche, farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi, fisioterapia e interventi chirurgici in casi gravi. La scelta del trattamento dipende dalla gravità della malattia e dalla risposta individuale del paziente.

Come gestire la vita quotidiana con l'artrite reumatoide?
L'approccio globale dovrebbe coinvolgere sia adattamenti pratici che supporto emotivo per migliorare la qualità della vita.

Qual è l'impatto dell'artrite reumatoide sulla qualità della vita?
L'artrite reumatoide può causare dolore cronico, limitazioni fisiche, stress emotivo e impatto sulle relazioni sociali, influenzando negativamente la qualità della vita.

Esistono approcci non farmacologici efficaci?
Sì, approcci non farmacologici come la fisioterapia, l'esercizio regolare, la gestione dello stress e le modifiche allo stile di vita possono essere efficaci nel gestire l'artrite reumatoide.

Quali sono i recenti sviluppi nella ricerca sull'artrite reumatoide?
I recenti sviluppi nella ricerca sull'artrite reumatoide includono terapie basate sulla medicina di precisione, sui farmaci Janus Kinase (JAK) inibitori, su terapie cellulari e geniche, sugli inibitori di citochine specifici, sull'analisi del ruolo dell'intestino e del microbioma, e sull'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale.

Qual è l'importanza della diagnosi precoce?
La diagnosi precoce è cruciale nell'artrite reumatoide per limitare i danni articolari, migliorare la risposta ai trattamenti, ridurre il carico emotivo e favorire un approccio terapeutico tempestivo.

Come affrontare l'artrite reumatoide dal punto di vista psicologico?
Affrontare l'artrite reumatoide dal punto di vista psicologico può richiedere una terapia psicologica per gestire lo stress, la partecipazione a gruppi di supporto, la necessità di comunicare apertamente con la famiglia e gli amici, e la possibilità di adottare pratiche di gestione dello stress come la meditazione o la respirazione profonda.


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