Medicina

CANDIDA ALBICANS: COS’È E COME CURARLA

albicans
Fungo
Infezioni
Candida
Lievito
candidosi
Martina Amenta

30/07/2024

1. Cos’è la candida albicans?

2. Quali sono i sintomi della candida albicans?

3. Candida albicans: la diagnosi

4. Come curare la candida albicans?

5. Candida albicans: come prevenirla con uno stile di vita sano


1. Cos’è la candida albicans?

La candida albicans è un fungo, più precisamente un lievito, che appartiene alla flora microbica normale del corpo umano. Normalmente vive in equilibrio con altri microrganismi nel tratto gastrointestinale, nella bocca, nella gola e nella vagina, senza causare problemi. Tuttavia, in certe condizioni, può proliferare in modo incontrollato e provocare infezioni note come candidosi.

La candida albicans è un organismo opportunista: ciò significa che può causare infezioni quando le difese immunitarie della persona sono compromesse o quando l'equilibrio dei microrganismi nel corpo viene alterato. Fattori come stress, dieta inadeguata, uso prolungato di antibiotici, diabete, gravidanza, o l'uso di contraccettivi orali possono favorire la crescita eccessiva di questo fungo. Anche le malattie che indeboliscono il sistema immunitario, come l'HIV/AIDS, aumentano il rischio di infezione.


2. Quali sono i sintomi della candida albicans?

I sintomi dell'infezione da candida albicans variano a seconda della parte del corpo colpita. Questa infezione fungina può manifestarsi in diverse forme, ciascuna con segni e sintomi specifici.

Nella candidosi orale, o mughetto, i sintomi più comuni includono la comparsa di macchie bianche e cremose sulla lingua, sul palato, all'interno delle guance e talvolta sulle gengive e sulle tonsille. Queste macchie possono essere dolorose e possono causare una sensazione di bruciore. Alcuni pazienti possono anche sperimentare difficoltà a deglutire e una sensazione di secchezza in bocca. In casi più gravi, il mughetto può estendersi all'esofago, causando dolore durante la deglutizione e una sensazione di cibo bloccato in gola.

La candidosi vaginale è caratterizzata da prurito intenso e bruciore nella zona vaginale e vulvare. Le donne colpite possono notare una secrezione vaginale densa, biancastra e simile a ricotta, accompagnata da rossore e gonfiore delle labbra vaginali. Durante i rapporti sessuali e la minzione il disagio può aumentare, causando dolore e irritazione.

Sulla pelle, l'infezione da candida albicans può colpire le aree umide e calde del corpo, come le pieghe cutanee sotto il seno, l'inguine e le ascelle. I sintomi in queste aree includono arrossamento, prurito, eruzioni cutanee e la formazione di lesioni cutanee che possono essere dolorose e infiammate. L'infezione può anche causare desquamazione e screpolature della pelle.

Nelle infezioni sistemiche, che si verificano quando la candida albicans entra nel flusso sanguigno e si diffonde a vari organi, i sintomi possono essere più gravi e includono febbre alta, brividi, debolezza, dolori muscolari e articolari, e confusione. Queste infezioni sono particolarmente pericolose per i pazienti immunocompromessi, come quelli con HIV/AIDS, e per i pazienti sottoposti a chemioterapia o trapianto di organi: in questi casi richiedono un trattamento medico urgente.

In alcune persone, specialmente quelle con un sistema immunitario compromesso, l'infezione da candida albicans può causare un'infiammazione cronica della bocca o della gola, una condizione nota come candidosi cronica, che può essere difficile da trattare e richiede una gestione a lungo termine.


3. Candida albicans: la diagnosi

La diagnosi di un'infezione da candida albicans richiede un approccio accurato che comprende l'anamnesi del paziente, l'esame fisico e una serie di test di laboratorio. Inizialmente, il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi del paziente, la loro durata e la loro gravità. È fondamentale capire eventuali fattori predisponenti come l'uso recente di antibiotici, la presenza di malattie croniche come il diabete, o condizioni che indeboliscono il sistema immunitario.

Durante l'esame fisico, il medico esamina le aree colpite per identificare segni visibili di infezione. Nel caso della candidosi orale, si possono osservare macchie bianche sulla mucosa della bocca, che possono essere raschiate per esporre una base infiammata e sanguinante. Per la candidosi vaginale, l'esame pelvico può rivelare arrossamento, gonfiore e secrezioni biancastre nella vagina. Se l'infezione è cutanea, il medico esaminerà attentamente le pieghe della pelle per segni di eruzione cutanea, desquamazione e infiammazione.

Per confermare la diagnosi, il medico può richiedere diversi test di laboratorio. Uno dei più comuni è il prelievo di un campione dalla zona infetta, come una raschiatura dalla bocca, una secrezione vaginale o un tampone cutaneo. Il campione viene poi esaminato al microscopio o coltivato in laboratorio per identificare la presenza di candida albicans. Questi test possono anche aiutare a determinare la concentrazione del fungo, fornendo un'indicazione della gravità dell'infezione.

Nei casi di sospette infezioni sistemiche, come la candidemia, il medico può ordinare esami del sangue per rilevare la presenza di candida nel flusso sanguigno: ciò è particolarmente importante per i pazienti ospedalizzati o immunocompromessi, che presentano sintomi sistemici come febbre e brividi senza una chiara fonte di infezione. La coltura del sangue e altri test diagnostici avanzati, come la PCR (reazione a catena della polimerasi), possono essere utilizzati per identificare rapidamente il fungo e iniziare il trattamento adeguato.

L'endoscopia è un'altra tecnica diagnostica utilizzata quando si sospetta un'infezione della candida nell'esofago o in altre parti del tratto gastrointestinale. Durante questo procedimento, un tubo flessibile con una telecamera viene inserito attraverso la bocca o il retto per visualizzare direttamente le aree interessate e raccogliere campioni di tessuto per l'analisi.

In alcuni casi, può essere necessaria una biopsia per confermare la diagnosi. Questo esame comporta il prelievo di un piccolo campione di tessuto dall'area infetta, che viene poi esaminato al microscopio per evidenziare la presenza di candida albicans.


4. Come curare la candida albicans?

Il trattamento della candida albicans varia a seconda della localizzazione e della gravità dell'infezione. L'obiettivo principale è eliminare il fungo e alleviare i sintomi, ma è altrettanto importante affrontare eventuali fattori predisponenti per prevenire recidive.

Per le infezioni lievi, come la candidosi orale e vaginale, il trattamento può iniziare con farmaci antifungini topici. Nel caso del mughetto orale, i farmaci antifungini possono essere somministrati sotto forma di collutori, pastiglie dissolventi o gel applicati direttamente sulle lesioni. Questi farmaci, come la nistatina o il miconazolo, agiscono localmente per ridurre la proliferazione del fungo e alleviare i sintomi. Il trattamento dura generalmente da 7 a 14 giorni.

La candidosi vaginale è spesso trattata con creme antifungine, ovuli o compresse vaginali. Farmaci come il clotrimazolo, il miconazolo e il tioconazolo sono comuni e vengono applicati direttamente nella vagina. Nei casi di infezioni ricorrenti o più gravi, possono essere prescritti antifungini orali, come il fluconazolo, che viene assunto in una o più dosi a seconda della gravità dell'infezione.

Per le infezioni cutanee, l'applicazione di creme antifungine o polveri su aree affette è efficace. È importante mantenere la pelle asciutta e pulita per prevenire ulteriori irritazioni e proliferazioni del fungo. Inoltre, l'uso di indumenti larghi e traspiranti può aiutare a ridurre l'umidità che favorisce la crescita della candida.

Le infezioni sistemiche da Candida albicans, come la candidemia, richiedono un trattamento più intensivo. Queste infezioni sono trattate con antifungini somministrati per via endovenosa, come l'amfotericina B, il caspofungin o il micafungin. La durata del trattamento dipende dalla risposta del paziente e dalla gravità dell'infezione. Nei pazienti immunocompromessi, come quelli con HIV/AIDS o quelli sottoposti a chemioterapia, è fondamentale monitorare attentamente la risposta al trattamento e adattare la terapia secondo necessità.

Oltre al trattamento farmacologico, è cruciale affrontare i fattori predisponenti. Per le persone con diabete, mantenere un buon controllo dei livelli di zucchero nel sangue può aiutare a prevenire le infezioni da candida. Chi assume antibiotici a lungo termine può beneficiare di una revisione del trattamento per minimizzare l'impatto sulla flora microbica normale. Anche migliorare l'igiene personale e adottare una dieta equilibrata, riducendo l'assunzione di zuccheri e carboidrati raffinati, può contribuire a prevenire la crescita eccessiva della candida.

Per le infezioni vaginali ricorrenti, il medico potrebbe consigliare un trattamento preventivo a lungo termine con dosi periodiche di antifungini. Inoltre, l'uso di probiotici può essere utile per ripristinare l'equilibrio della flora microbica nel tratto intestinale e vaginale.


5. Candida albicans: come prevenirla con uno stile di vita sano

Una dieta bilanciata è essenziale per prevenire la proliferazione della candida. Ridurre l'assunzione di zuccheri raffinati e carboidrati semplici è importante, poiché questi alimenti possono favorire la crescita del fungo. Al contrario, è consigliabile consumare una notevole varietà di frutta e verdura, proteine magre, cereali integrali e grassi sani. Gli alimenti fermentati, come lo yogurt con probiotici, il kefir e il kimchi, possono aiutare a mantenere un equilibrio sano della flora intestinale, riducendo la probabilità di un'infezione da candida.

L'igiene personale gioca un ruolo cruciale nella prevenzione delle infezioni da candida. Mantenere la pelle pulita e asciutta, soprattutto nelle aree soggette a sudorazione e umidità come le pieghe cutanee, è fondamentale. Indossare indumenti larghi e traspiranti, preferibilmente di cotone, può aiutare a ridurre l'umidità che favorisce la crescita del fungo. Per le donne, è importante evitare l'uso eccessivo di prodotti per l'igiene intima che possono alterare l'equilibrio del pH vaginale, preferendo invece detergenti delicati e non profumati.

L'uso corretto e consapevole degli antibiotici è un altro aspetto importante. Gli antibiotici possono alterare la flora batterica naturale del corpo, permettendo alla candida di proliferare. È essenziale assumere antibiotici solo quando prescritti da un medico e seguire esattamente le indicazioni, senza interrompere il trattamento prematuramente.

Il controllo del livello di stress è altrettanto rilevante, poiché lo stress cronico può indebolire il sistema immunitario, aumentando la suscettibilità alle infezioni. Praticare tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga, l'esercizio fisico regolare e assicurarsi di dormire a sufficienza può aiutare a mantenere il sistema immunitario in buona salute.

Per le persone con condizioni mediche predisponenti, come il diabete, è cruciale gestire la condizione in modo efficace. Mantenere i livelli di zucchero nel sangue sotto controllo attraverso una dieta adeguata, esercizio fisico e, se necessario, farmaci, può ridurre il rischio di infezioni da candida.

Infine, per le donne soggette a infezioni vaginali ricorrenti, può essere utile discutere con il proprio medico l'opportunità di utilizzare trattamenti preventivi a base di probiotici o una terapia antifungina a lungo termine. L'adozione di queste misure preventive può aiutare a mantenere l'equilibrio della flora vaginale e ridurre la probabilità di recidive.


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