Medicina

COME SI FA A CAPIRE SE SI HA LA SCIATICA?

Nervo
Sciatico
Ischiatico
Sciatalgia
Sciatica
Giorgio Sciarra

24/07/2023

1. Che cos’è la sciatica?
2. Quali sono le cause di sciatica?
3. Quali sono i sintomi della sciatica e come fare diagnosi?
4. Quando preoccuparsi?
5. Qual è il trattamento della sciatica?


1. Che cos’è la sciatica?

La sciatica è una condizione medica comune che colpisce molte persone in tutto il mondo. Si realizza a causa di un processo infiammatorio che interessa il nervo sciatico o ischiatico, il nervo più lungo e più ampio del corpo umano, e che può determinare la comparsa di un dolore che si irradia lungo tutto il suo percorso (sciatalgia).

Conoscere l’anatomia e la funzione del nervo sciatico è fondamentale per diagnosticare tale patologia, escludendo altre cause di lombalgia. Questo nervo origina dalla parte inferiore della colonna vertebrale, precisamente dalle radici nervose spinali di L4 (quarta vertebra lombare), L5 (quinta vertebra lombare), S1 (prima vertebra sacrale), S2 (seconda vertebra sacrale) e S3 (terza vertebra sacrale).

Le radici si uniscono a formare il nervo sciatico, che attraversa la regione dei glutei e scende lungo la parte posteriore della coscia fino al cavo popliteo dove si divide in due, il nervo tibiale anteriore e il peroneo comune: il primo prosegue lungo la regione anterolaterale di gamba fino al dorso del piede, il secondo invece segue la regione posteriore di gamba e raggiunge la pianta del piede fino alle ultime due dita.

Il nervo sciatico possiede una funzione sensitiva e una funzione motoria: innerva infatti sia la cute circostante che i muscoli. In particolare lo sciatico innerva la cute posteriore della coscia e diversi muscoli della coscia (bicipite femorale, semimembranoso, semitendinoso e grande adduttore). Inoltre tramite il nervo tibiale e le sue ramificazioni controlla l’innervazione sensitiva del compartimento postero-laterale della gamba, tutta la superficie plantare del piede, l’innervazione motoria dei muscoli posteriori della gamba (gastrocnemio, soleo, plantare e popliteo) e buona parte dei muscoli intrinseci del piede, mentre tramite il nervo peroneo comune e le sue ramificazioni controlla l’innervazione sensitiva del compartimento antero-laterale della gamba, la superficie dorsale del piede e l’innervazione motoria dei muscoli anteriori e laterali della gamba (peroneo lungo, peroneo breve, peroneo terzo e tibiale anteriore) e dei rimanenti muscoli intrinseci del piede.


2. Quali sono le cause di sciatica?

La sciatica si manifesta quando il nervo sciatico viene irritato o compresso, causando infiammazione che genera dolore, formicolio o intorpidimento lungo il suo percorso.

Le cause più comuni di infiammazione del nervo sciatico sono di origine vertebrale e si manifestano quando le vertebre coinvolte sono quelle da cui originano le radici del nervo (principalmente L4, L5 ed S1). Ovvero:

  • Ernia del disco: è una condizione patologica in cui il nucleo polposo (che è la parte più interna del disco intervertebrale) fuoriesce nella porzione posteriore del canale da una lacerazione dell’anulus fibroso ed entra generalmente in contatto con una radice nervosa, determinandone la compressione che stimola i sintomi della sciatica
  • Discopatia degenerativa: con l’avanzare dell’età il nucleo polposo del disco va incontro a disidratazione, si abbassa in altezza e vengono meno le sue capacità biomeccaniche. In genere la degenerazione discale è asintomatica ma, se le sollecitazioni meccaniche continuano, si verifica un’alterazione della distribuzione delle forze che si concentrano principalmente sulla parte posteriore del disco, fino a determinare il contatto con le radici nervose e i sintomi tipici della sciatica
  • Stenosi spinale: la stenosi si verifica quando lo spazio intorno al midollo spinale o ai nervi si restringe, mettendo pressione sulle radici circostanti. La stenosi lombare è molto frequente oltre i 75 anni, ma esiste anche una stenosi congenita caratterizzata da un canale congenitamente più piccolo dovuta a peduncoli più corti
  • Stenosi foraminale lombosacrale: si verifica in presenza di un restringimento dei piccoli canali attraverso cui scorrono le radici dei nervi spinali
  • Spondilolistesi: questa condizione si verifica quando una vertebra si sposta fuori posizione, scivola e può comprimere il nervo sciatico.

Altre cause non di origine vertebrale della comparsa di sciatica possono essere:

  • Traumi o lesioni: incidenti automobilistici, cadute o lesioni sportive possono causare la sciatica, se la lesione interessa una qualsiasi zona del percorso del nervo
  • Tumori: i tumori, crescendo, possono esercitare pressione sul nervo sciatico
  • Gravidanza: la sciatica durante la gravidanza è una condizione relativamente comune, soprattutto nel secondo e terzo trimestre. Il corpo subisce cambiamenti posturali per adattarsi alla crescita del bambino: ciò può influenzare la posizione della colonna vertebrale e dei muscoli, aumentando il rischio di irritazione del nervo sciatico. Inoltre durante la gravidanza il corpo produce un ormone chiamato rilassina che aiuta a rilassare i legamenti per prepararsi al parto, ma che può determinare una maggiore instabilità nella regione lombare, che a sua volta può irritare il nervo sciatico.


3. Quali sono i sintomi della sciatica e come fare diagnosi?

I sintomi della sciatica, che possono variare da lievi a gravi, includono dolore lancinante, bruciore, formicolio o intorpidimento della parte bassa della schiena, dei glutei, della parte posteriore della gamba e del piede. Solitamente si verifica sempre una contrattura della muscolatura periradicolare, intorno alle radici nervose, in presenza di una causa vertebrale.

La gravità dei sintomi dipende dalla causa sottostante della sciatica. In genere il dolore caratteristico della sciatica tende a comparire in una sola metà del corpo (sciatica monolaterale), tuttavia non mancano i casi in cui la sciatica si presenta in entrambi i lati (sciatica bilaterale). Oltre a questa sintomatologia tipica il soggetto può lamentare impotenza funzionale dell’arto colpito e deficit di forza.

La diagnosi della sciatica coinvolge una valutazione accurata dei sintomi e dell'anamnesi del paziente. Spesso include esami di imaging come radiografie, risonanza magnetica o tomografia computerizzata per identificare le cause esatte della compressione del nervo. I sintomi della sciatica possono essere stimolati da specifiche manovre come:

  • Palpazione delle spinose o degli spazi intervertebrali: se una radice è irritata e vi viene effettuata pressione, si genera dolore
  • Compressione dei punti di Valleix: si tratta di punti specifici del decorso del nervo sciatico, che si possono comprimere a livello del gluteo, regione posteriore di coscia e cavo del popliteo. In caso di lesione dello sciatico, il soggetto prova dolore
  • Manovra di Valsalva: espirazione forzata a glottide chiusa. Aumentando la pressione endoaddominale, aumenta anche quella sui dischi e, se il paziente ha un’ernia del disco, prova dolore
  • Manovra di Lasegue: si esegue sollevando passivamente la gamba dal lato del dolore ed è positiva in caso di comparsa di dolore lombare.


4. Quando preoccuparsi?

La sciatica solitamente non è una condizione pericolosa per la vita. Tuttavia in presenza di situazioni specifiche è fondamentale allertare il medico quanto prima, in particolare quando:

  • Il paziente subisce un improvviso peggioramento dei sintomi, con una forte acutizzazione del dolore alla schiena, del formicolo o del senso di debolezza muscolare
  • Il soggetto lamenta la comparsa di sintomi a seguito di un forte trauma
  • Il soggetto lamenta sciatica bilaterale severa associata a disturbi urologici, debolezza a entrambi gli arti inferiori (paraparesi), disturbi sessuali e/o disturbi della sensibilità della regione perineale. Questa ultima situazione può sottintendere una condizione grave ma estremamente rara, nota come sindrome della cauda. La sindrome della cauda, solitamente dovuta alla protrusione di un’ernia discale, si realizza in presenza di una compressione sulle radici nervose all'estremità caudale del midollo spinale, interrompendo le vie motorie e sensoriali degli arti inferiori e della vescica. La sindrome della cauda rappresenta un’emergenza neurochirurgica: è necessario intervenire sulla causa scatenante entro 48 h dall’insorgenza dei sintomi per permettere la regressione completa del quadro.


5. Qual è il trattamento della sciatica?

Il trattamento della sciatica può variare a seconda della gravità dei sintomi e della causa sottostante. Spesso, i casi lievi di sciatica possono migliorare con riposo, esercizi di stretching e miglioramento della postura. Il caldo o il freddo locale possono fornire sollievo temporaneo dai sintomi. In alcuni casi possono essere utilizzati farmaci anti-infiammatori non steroidei, miorilassanti, antidolorifici o corticosteroidei per alleviare il dolore.

Per i casi più gravi o persistenti di sciatica, potrebbero essere raccomandate altre opzioni di trattamento come fisioterapia, terapia manuale, tecniche di rilassamento o chiropratica. In casi estremamente rari, quando la compressione del nervo è particolarmente grave e compromette seriamente la qualità della vita del paziente o causa una disabilità significativa, può essere necessario un intervento chirurgico per alleviare la pressione sul nervo sciatico.

In ogni caso è sempre bene adottare pratiche di stile di vita che comprendano:

  • Mantenere una postura corretta
  • Eseguire esercizi di rafforzamento e stretching per la schiena e gli arti inferiori
  • Evitare il sollevamento di oggetti pesanti in modo errato
  • Ridurre il tempo trascorso seduti o in posizioni che mettono pressione sulla schiena.


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