Medicina

COVID-19: QUANDO E’ CONSIGLIATO ESEGUIRE UN TAMPONE RAPIDO?

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Antigenico
Sarscov2
Covid
Molecolare
Tampone
Giorgio Sciarra

26/09/2023

1. Cosa è il tampone antigenico rapido?

2. Quali sono i vantaggi del tampone rapido e quando è consigliato?

3. Quali sono gli aspetti negativi del tampone rapido?

4. Cosa fare quando due test, fatti in autonomia, danno risultati opposti?

5. Il vaccino può influenzare la risposta del test rapido?


1. Cosa è il tampone antigenico rapido?

Il tampone antigenico “rapido” ha avuto immediato successo durante la pandemia da Covid-19, perché fornisce risultati più rapidi rispetto ai test di laboratorio più tradizionali, i test PCR (Polymerase Chain Reaction) noti come test molecolari.

Lo svolgimento di questo test prevede l’esecuzione di un tampone nasofaringeo in un soggetto sospetto: successivamente il campione prelevato viene mescolato con reagenti chimici specifici, progettati per rilevare il materiale genetico del virus o le proteine virali. Dopo un breve periodo di tempo, che può oscillare tra 15 e 60 minuti, i risultati del test sono disponibili. In caso di rilevamento del virus, il referto è positivo.


2. Quali sono i vantaggi del tampone rapido e quando è consigliato?

I test rapidi per il COVID-19 sono spesso utilizzati in situazioni in cui è importante ottenere risultati rapidi, oppure qualora si voglia eseguire uno screening su larga scala come ad esempio in aeroporti, scuole, strutture sanitarie. Poiché i risultati di questi test sono disponibili rapidamente e i test stessi possono essere eseguiti più frequentemente, sono utili per il monitoraggio regolare in ambienti ad alto rischio o in comunità dove è importante individuare rapidamente i casi positivi e attuare misure di controllo.

Si tratta di test progettati per essere semplici da utilizzare, che non richiedono attrezzature di laboratorio complesse o personale altamente specializzato, tanto da permettere il loro utilizzo anche al paziente in autonomia. I test rapidi sono più economici rispetto ai test PCR e possono essere comprati direttamente in farmacia.


3. Quali sono gli aspetti negativi del tampone rapido?

È importante notare che i test rapidi hanno anche alcune limitazioni, come una minore sensibilità rispetto ai test molecolari: potrebbero infatti non rilevare il virus nelle prime fasi dell'infezione o nei casi in cui la concentrazione virale è bassa, determinando risultati falsamente negativi. Pertanto, è importante utilizzare i test rapidi in modo appropriato e considerare la necessità di conferma con un test PCR in caso di risultato negativo, ma in presenza di sintomi o di esposizione al virus.

In altre occasioni, anche se meno comuni, i test rapidi possono dare risultati falsamente positivi che mettono il soggetto nella situazione di dover comunque eseguire un test molecolare per conferma.

Inoltre, va tenuto presente che la precisione dei test rapidi può variare a seconda del marchio e del modello utilizzato: alcuni test possono essere più affidabili di altri. E’ importante quindi utilizzare test che siano stati approvati e validati dalle autorità sanitarie.

Vista la loro alta disponibilità, quando i test sono eseguiti in autonomia da casa è molto più facile che siano commessi errori di esecuzione. Pertanto, per diagnosi più precise e in situazioni in cui la sensibilità è cruciale (come per i soggetti sintomatici o per le procedure di ammissione ospedaliera), i test molecolari rimangono la scelta preferita.


4. Cosa fare quando due test, fatti in autonomia, danno risultati opposti?

Data la frequente possibilità di errore procedurale, qualora si esegua il test in autonomia per due volte ottenendo risultati opposti, è fortemente consigliabile recarsi presso un operatore sanitario. In questo modo si potrà ottenere un test più affidabile nella tipologia (effettuando un testo molecolare, invece che rapido), nelle modalità di esecuzione e di conseguenza nei risultati.

Considerando la ridotta sensibilità del test antigenico rapido rispetto al test molecolare, è verosimile tuttavia che nel caso di due esiti opposti derivanti da test rapidi il risultato finale sia effettivamente positivo.


5. Il vaccino può influenzare la risposta del test rapido?

In effetti il vaccino COVID-19 può influenzare la risposta dei test rapidi per il virus SARS-CoV-2. Poiché i test rapidi rilevano la presenza del virus o delle proteine virali nelle secrezioni nasali o faringee del soggetto, dopo la vaccinazione contro il COVID-19 è possibile che il test rapido possa dare un risultato positivo a causa della presenza di parti del virus o delle proteine virali nel corpo, dovute alla risposta immunitaria innescata dal vaccino. Questo fenomeno è noto come "risposta crociata" o "reattività incrociata".

Tuttavia anche in questo caso, dal momento che il vaccino non elimina la possibilità di infezione o di trasmissione del virus, si consiglia di approfondire sempre con un test molecolare. Inoltre, la reattività incrociata si verifica soltanto per un breve periodo dopo la vaccinazione e diminuisce nel tempo: di conseguenza quanto più si è lontani dalla vaccinazione, tanto più è alta la possibilità che il risultato positivo sia attendibile, soprattutto se sono presenti i sintomi del Covid.


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