Medicina

COVID 2023: QUANTI GIORNI SI È CONTAGIOSI?

Durata
Incubazione
Virus
Covid
Contagio
Infezione
Giorgio Sciarra

26/09/2023

1. Periodo di incubazione e periodo infettivo

2. La caratteristica del Covid-19: può essere contagioso prima dei sintomi

3. Per quanto tempo si rimane contagiosi?

4. Misure di prevenzione e di controllo


1. Periodo di incubazione e periodo infettivo

Rispetto al COVID-19, una delle domande più importanti che tutti noi ci poniamo è quale sia oggi la durata del periodo del contagio, dopo essere stati infettati dal virus.

Prima di rispondere al fondamentale quesito, è importante comprendere la differenza esistente tra periodo di incubazione e periodo infettivo:

  • Periodo di incubazione: il periodo di incubazione si riferisce al tempo che intercorre tra l'esposizione al virus e l'inizio dei sintomi. Nel caso del COVID-19 questo periodo varia in media da 2 a 14 giorni, con un periodo mediano di incubazione di circa 5-6 giorni. Durante il periodo di incubazione la persona potrebbe non mostrare sintomi, ma potrebbe già essere contagiosa
  • Periodo infettivo: il periodo infettivo si riferisce al periodo in cui una persona infetta può trasmettere il virus ad altre persone. Nel caso del COVID-19, il periodo infettivo può iniziare prima che compaiano i sintomi (se compaiono) e può continuare per diversi giorni o settimane dopo il recupero. Questa è una delle caratteristiche che rendono il controllo della diffusione del virus così complesso.


2. La caratteristica del Covid-19: può essere contagioso prima dei sintomi

Una delle caratteristiche più preoccupanti del COVID-19 è la sua capacità di essere trasmesso da persone asintomatiche o presintomatiche. Ciò significa che, anche se non ha sintomi o prima che questi sintomi compaiano, ogni persona è in grado comunque di trasmettere il virus ad altre persone.

Questo elemento ha reso la prevenzione e il controllo del COVID-19 particolarmente difficile ed ha costretto le autorità sanitarie in tutto il mondo ad adottare misure particolarmente restrittive per arginare il contagio.


3. Per quanto tempo si rimane contagiosi?

La durata della contagiosità da COVID-19 può variare da persona a persona e può essere influenzata da diversi fattori, compresa la gravità dell'infezione e la risposta immunitaria individuale. Tuttavia, l’esperienza sul campo ha consentito di definire alcune indicazioni generali che possono essere considerate valide, allo stato attuale delle conoscenze:

  • Prima dei sintomi: il virus può essere trasmesso da persone presintomatiche o asintomatiche. Alcuni studi hanno suggerito che la contagiosità è più elevata nei giorni precedenti all'insorgenza dei sintomi e nelle prime fasi della malattia
  • Sintomi lievi: le persone con sintomi lievi o moderati di COVID-19 sembrano rimanere contagiose per circa 10 giorni dopo l'inizio dei sintomi. Tuttavia, questo periodo può variare da persona a persona
  • Sintomi gravi: le persone con sintomi gravi o critici di COVID-19 possono rimanere contagiose per un periodo più lungo, che può durare anche diverse settimane
  • Recupero clinico: anche dopo la scomparsa dei sintomi, alcune persone possono continuare a trasmettere il virus per un periodo di tempo variabile. È stato osservato infatti che il virus può essere rilevato nelle secrezioni respiratorie per diverse settimane dopo il recupero clinico
  • Test di negatività: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha suggerito che, idealmente, una persona dovrebbe avere due tamponi naso-faringei negativi consecutivi a 24 ore di distanza per essere considerata non contagiosa. Tuttavia, oggi molte persone vengono considerate non contagiose semplicemente sulla base del tempo trascorso dall’insorgenza dei sintomi e del miglioramento clinico.

È importante sottolineare che quelle indicate sono stime generali e che la contagiosità può variare notevolmente da individuo a individuo. Inoltre, nuove varianti del virus potrebbero comportare dinamiche diverse di contagiosità: è essenziale quindi rimanere costantemente aggiornati, consultando le informazioni fornite dalle autorità sanitarie.


4. Misure di prevenzione e di controllo

E’ fondamentale ancor oggi continuare a seguire le misure di prevenzione e di controllo utili a limitare la diffusione del virus. Queste misure includono:

  • Vaccinazione: la vaccinazione è lo strumento più efficace per prevenire il COVID-19 e soprattutto per ridurre la gravità della malattia. È importante che il più alto numero possibile di persone si sottoponga alla vaccinazione per contribuire all'immunità di gregge, fermare la diffusione del virus e limitare il numero di pazienti costretti al ricovero in ospedale
  • Mascherine e distanziamento sociale: l'uso di maschere protettive e il mantenimento del distanziamento sociale sono misure efficaci per ridurre la trasmissione del virus, specialmente in situazioni di contatto ravvicinato
  • Igiene delle mani: il lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone o l'uso di disinfettanti per le mani a base di alcol è una misura fondamentale per prevenire la diffusione del Covid 19 e di numerosi tipi di virus
  • Ventilazione: mantenere gli ambienti ben ventilati riduce il rischio di accumulo di particelle virali nell'aria. L'uso di sistemi di ventilazione adeguati o l'apertura delle finestre può contribuire a migliorare la qualità dell'aria negli spazi chiusi
  • Isolamento e quarantena: le persone con sintomi di COVID-19 dovrebbero essere isolate e seguire le linee guida locali per l'isolamento. Coloro che sono stati in contatto con persone positive dovrebbero seguire le linee guida sulla quarantena per evitare la trasmissione del virus
  • Monitoraggio e test: sottoporsi ai test specifici, se si sospetta l'infezione o si è stati in contatto con persone positive, è essenziale per il controllo del COVID-19.


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