1. Cosa sono i diverticoli?
2. Perché si formano i diverticoli?
3. Diverticolite e diverticolosi: qual è la differenza?
4. Quali sono i sintomi della diverticolite e come si manifestano?
5. Come si diagnostica una diverticolite?
6. Quali sono le terapie previste per la diverticolite?
7. In quali casi è opportuno ricorrere alla chirurgia?
8. E’ possibile prevenire la formazione di diverticoli?
1. Cosa sono i diverticoli?
I diverticoli sono piccole estroflessioni che si formano lungo le pareti del colon, nella maggior parte dei casi per un processo di cedimento o invecchiamento delle pareti del colon stesso. Più spesso sono presenti al colon sigmoideo o discendente, ovvero il colon sinistro.
I diverticoli sono creati dalla mucosa, dalla sottomucosa e dalla sierosa: per questo motivo, non avendo la protezione muscolare, sono molto sottili. Ed è proprio a causa di questa loro caratteristica sottigliezza che risultano essere molto sensibili.
I diverticoli sono molto frequenti nelle persone che hanno superato i 70 anni d’età: in questa fascia anagrafica ne soffre ben il 60% della popolazione.
In realtà, la maggior parte della popolazione convive con i diverticoli senza problemi. Se tuttavia i diverticoli diventano sintomatici, è importante rivolgersi ad uno specialista per curare questa patologia.
E’ fondamentale sottolineare che i diverticoli non sono lesioni a potenziale evoluzione tumorale.
2. Perché si formano i diverticoli?
La formazione dei diverticoli è fondamentalmente legata all’anatomia del diverticolo stesso. I diverticoli sono dovuti ad un problema di malformazione: non sono state individuate particolari cause esogene.
Esistono tuttavia fattori che aumentano il rischio di sviluppare diverticoli come la predisposizione genetica, l’avanzare dell’età, l’appartenenza al genere maschile, una dieta poco equilibrata e povera di fibre, l’obesità, la sedentarietà, l’assunzione di farmaci steroidei e di farmaci anti-infiammatori non steroidei, la stipsi cronica.
3. Diverticolite e diverticolosi: qual è la differenza?
Con il termine “diverticolosi” s’intende la presenza asintomatica dei diverticoli, che interessa oltre il 50% delle persone che hanno superato i 60 anni d’età.
La “diverticolite”, invece, è la patologia caratterizzata dalla presenza di diverticoli che comportano sintomi in termini di dolore, oppure di variazioni dell’alvo: è dunque l’infiammazione acuta del tratto colico interessato dai diverticoli, con diversi gradi di severità. Interessa il 5-10% dei pazienti che hanno i diverticoli.
Avere i diverticoli non significa quindi soffrire di diverticolite. Si può essere portatori asintomatici di diverticoli anche per tutta la vita, senza saperlo e senza mai accusare alcun disturbo.
4. Quali sono i sintomi della diverticolite e come si manifestano?
Come abbiamo già visto, i diverticoli possono non dare sintomi per tutta la vita o talvolta dare una sintomatologia vaga e subdola, non sempre facilmente riconducibile ad essi.
Tuttavia, dolore addominale ingravescente, febbre e perdita di sangue nelle feci sono elementi da considerare con grande attenzione poiché talvolta sono la prima espressione di una infiammazione acuta generata dai diverticoli.
Altri sintomi della diverticolite possono essere:
- dolore al fianco sinistro;
- febbre persistente;
- brividi;
- meteorismo, flatulenza;
- alternanza di stitichezza e diarrea;
- diminuzione dell’appetito
Se alla diverticolite si associa l’insorgenza di ascesso, peritonite o sanguinamento, parliamo di diverticolite complicata.
5. Come si diagnostica una diverticolite?
La presenza di diverticoli si diagnostica mediante esami come:
- colonscopia tradizionale;
- colonscopia virtuale;
- TAC addominale;
- clisma opaco a doppio contrasto.
Con l’evoluzione attuale della tecnologia, anche una buona ecografia può suggerire la presenza di diverticolosi o diverticolite.
6. Quali sono le terapie previste per la diverticolite?
In corso di diverticolite acuta, l’uso degli antibiotici è fondamentale in associazione con una buona idratazione, il controllo del dolore e il riposo.
Fuori dalla fase acuta, possono essere usati ciclicamente ancora gli antibiotici o i disinfettanti intestinali.
7. In quali casi è opportuno ricorrere alla chirurgia?
La diverticolite acuta può comportare un ricovero ospedaliero, ma la chirurgia è abitualmente limitata solo a quei pazienti che sviluppano complicanze o che presentano frequenti episodi di diverticolite acuta.
L’intervento chirurgico consiste nell’eliminazione di una parte del colon, con un intervento di emicolectomia sinistra.
In realtà l’intervento non evita che nel colon possano esservi diverticoli residui o che potranno nuovamente infiammarsi. Sicuramente la decisione chirurgica riguarda sempre casi in cui il beneficio atteso è maggiore dei rischi legati allo stato clinico in atto. L’ intervento, inoltre, è indicato per casi non controllati dai farmaci.
8. E’ possibile prevenire la formazione di diverticoli?
Non vi sono fattori noti in grado di eliminare il rischio di sviluppare i diverticoli, che come abbiamo visto sono considerati un’evoluzione parafisiologica dell’invecchiamento del nostro colon.
Tuttavia, disponiamo oggi di una serie di prodotti che possono aiutarci come i probiotici, i sinbiotici e i prebiotici: essi sono infatti il substrato migliore che possiamo offrire alla nostra flora intestinale.
Inoltre uno stile di vita sano è sempre una prevenzione utile, anche in questo ambito. La dieta mediterranea e l’attività fisica rappresentano sicuramente il primo rimedio naturale da mettere in atto, anche in caso di diverticoli.
In particolare, tra i cibi da abolire in caso di diverticolite troviamo:
- Spezie
- Cibi piccanti
- Alcolici
- Bevande gassate
- Tè e caffè
- Cioccolata
- Latte
- Semi oleosi
- Legumi