Medicina

DONARE IL SANGUE: UN PICCOLO GESTO PER SALVARE VITE

Trasfusione
Donare
Sangue
Giorgio Sciarra

03/07/2024

1. Che cos’è la donazione di sangue?

2. Perché è importante donare?

3. Quali sono i requisiti per donare?

4. Quanto sangue viene prelevato per una donazione?

5. Che controlli vengono eseguiti sul sangue donato?

6. I gruppi sanguigni

7. In Italia si viene pagati se si dona il sangue?

8. L’Italia soddisfa in maniera autonoma il suo fabbisogno trasfusionale?


1. Che cos’è la donazione di sangue?

La donazione di sangue è un atto volontario in cui una persona, chiamata donatore, offre una quantità del proprio sangue per scopi terapeutici o di ricerca. Il sangue donato viene utilizzato per trasfusioni, produzione di emoderivati o per studi scientifici, contribuendo a salvare vite umane e a migliorare la qualità della vita di molte persone.


2. Perché è importante donare?

La donazione di sangue è di fondamentale importanza per diversi motivi:

  • Salvare vite umane: le trasfusioni di sangue sono essenziali in molte situazioni di emergenza, come incidenti stradali, interventi chirurgici complessi, complicanze durante il parto, e gravi emorragie. Donare sangue può letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte per molte persone
  • Trattamenti per malattie croniche: molti pazienti affetti da malattie croniche come l'anemia falciforme, la talassemia e altre patologie ematiche dipendono da trasfusioni di sangue regolari per mantenere una qualità della vita accettabile
  • Cure per i pazienti oncologici: i malati di cancro spesso necessitano di trasfusioni di sangue e di componenti del sangue, come le piastrine, a causa degli effetti collaterali delle terapie oncologiche (chemioterapia e radioterapia) che possono ridurre significativamente il conteggio delle cellule ematiche
  • Interventi chirurgici: durante molte operazioni chirurgiche, specialmente quelle di grande entità, può essere necessaria una quantità significativa di sangue per sostituire quello perso durante l'intervento
  • Emergenze e disastri naturali: in situazioni di emergenza, come disastri naturali o atti di terrorismo, la necessità di sangue può aumentare drasticamente. Avere una riserva di sangue adeguata è cruciale per rispondere rapidamente a queste situazioni
  • Supporto alla salute materna: le donne che affrontano complicazioni durante la gravidanza o il parto possono avere bisogno di trasfusioni di sangue per gestire emorragie gravi, che altrimenti potrebbero essere fatali
  • Produzione di farmaci derivati dal sangue: il plasma, una componente del sangue, viene utilizzato per produrre diversi farmaci vitali, tra cui immunoglobuline, fattori della coagulazione e albumina, essenziali per trattare varie condizioni mediche.


3. Quali sono i requisiti per donare?

In Italia, per poter donare sangue è necessario rispettare alcuni requisiti specifici. Questi requisiti sono stabiliti per garantire la sicurezza sia del donatore che del ricevente. Ecco i principali:

  • Età: i donatori devono avere un'età compresa tra i 18 e i 65 anni. I nuovi donatori non devono superare i 60 anni. È possibile continuare a donare fino a 70 anni con il consenso di un medico e per donatori abituali
  • Peso: il peso minimo richiesto è di 50 kg
  • Pressione arteriosa: la pressione sistolica deve essere inferiore o uguale a 180 mm di mercurio, mentre la diastolica inferiore o uguale a 100 mm di mercurio
  • Frequenza cardiaca: la frequenza deve essere regolare, compresa tra 50 e 100 battiti/minuto
  • Stato di salute: il donatore deve essere in buona salute generale, senza malattie croniche o acute che potrebbero compromettere la sua salute o quella del ricevente
  • Stile di vita: non devono esserci comportamenti a rischio per malattie trasmissibili attraverso il sangue (es. uso di droghe endovenose, rapporti sessuali non protetti con partner occasionali, ecc.)
  • Livelli di emoglobina: gli uomini devono avere un livello di emoglobina di almeno 13,5 g/dl, mentre le donne devono avere un livello di emoglobina di almeno 12,5 g/dl.

Inoltre ci sono degli intervalli tra le donazioni da rispettare, nello specifico:

  • Per gli uomini: almeno 90 giorni tra una donazione di sangue intero e l'altra
  • Per le donne in età fertile: almeno 180 giorni tra una donazione di sangue intero e l'altra.

Questi requisiti possono essere soggetti a variazioni in base a specifiche situazioni mediche o a aggiornamenti normativi.


4. Quanto sangue viene prelevato per una donazione?

In Italia, durante una donazione di sangue intero, vengono prelevati generalmente circa 450 millilitri di sangue. Questa quantità è considerata sicura per un adulto sano e rappresenta circa il 10% del volume totale di sangue presente nel corpo di una persona media.


5. Che controlli vengono eseguiti sul sangue donato?

Il sangue donato viene sottoposto a una serie di controlli rigorosi per garantire la sicurezza sia del donatore che del ricevente.

Ecco una panoramica dei principali controlli effettuati:

  • Test sierologici: HIV, epatite B, epatite C e sifilide
  • Test NAT (nucleic acid testing): questi test molecolari rilevano la presenza diretta del materiale genetico (DNA o RNA) dei virus HIV, HCV, HBV, riducendo il periodo finestra in cui le infezioni non sono rilevabili
  • Controlli ematologici: emocromo completo per valutare i livelli di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, nonché i livelli di emoglobina e ematocrito
  • Gruppo sanguigno e fattore Rh per confermare la tipizzazione sanguigna
  • Test per altre infezioni: a seconda delle indicazioni del Ministero della Salute e delle condizioni
  • epidemiologiche, possono essere effettuati test aggiuntivi, come quelli per il West Nile Virus, Zika Virus, e altre infezioni emergenti
  • Test per la sicurezza del plasma: il plasma donato viene spesso testato per patogeni aggiuntivi, soprattutto se destinato alla produzione di emoderivati.


6. I gruppi sanguigni

I gruppi sanguigni sono classificazioni del sangue basate sulla presenza o assenza di specifiche molecole chiamate antigeni sulla superficie dei globuli rossi. Gli antigeni principali che determinano i gruppi sanguigni sono quelli del sistema AB0 e del sistema Rh.

Il sistema AB0 distingue quattro gruppi sanguigni principali:

  • Gruppo A: i globuli rossi hanno l'antigene A sulla loro superficie e il plasma contiene anticorpi anti-B
  • Gruppo B: i globuli rossi hanno l'antigene B sulla loro superficie e il plasma contiene anticorpi anti-A
  • Gruppo AB: i globuli rossi hanno sia gli antigeni A che B e il plasma non contiene anticorpi anti-A né anti-B
  • Gruppo 0: i globuli rossi non hanno né l'antigene A né B e il plasma contiene anticorpi anti-A e anti-B.

Il sistema Rh invece è basato sulla presenza o assenza dell'antigene D (spesso chiamato fattore Rh):

  • Rh positivo (Rh+): i globuli rossi hanno l'antigene D
  • Rh negativo (Rh-): i globuli rossi non hanno l'antigene D.

La compatibilità dei gruppi sanguigni è cruciale per le trasfusioni di sangue, infatti trasfondere sangue incompatibile può causare una reazione immunitaria pericolosa nel ricevente. Ecco le principali regole di compatibilità:

  • Gruppo 0-: può donare a tutti i gruppi (donatore universale) ma può ricevere solo da 0-
  • Gruppo 0+: può donare a tutti i gruppi Rh+ (A+, B+, AB+, 0+) e può ricevere da 0+ e 0-
  • Gruppo A-: può donare a A- e A+, AB- e AB+ e può ricevere da A- e 0-
  • Gruppo A+: può donare a A+ e AB+ e può ricevere da A+, A-, 0+ e 0-
  • Gruppo B-: può donare a B- e B+, AB- e AB+ e può ricevere da B- e 0-
  • Gruppo B+: può donare a B+ e AB+ e può ricevere da B+, B-, 0+ e 0-
  • Gruppo AB-: può donare a AB- e AB+ e può ricevere da AB-, A-, B- e 0-
  • Gruppo AB+: può ricevere da tutti i gruppi (ricevente universale) ma può donare solo a AB+.


7. In Italia si viene pagati se si dona il sangue?

In Italia la donazione di sangue è un atto volontario e non retribuito. La normativa italiana segue il principio della donazione gratuita e anonima, come stabilito dalla legge n. 219 del 21 ottobre 2005.

La filosofia alla base di questo principio è che la donazione di sangue deve essere un gesto altruistico e solidale, non influenzato da motivazioni economiche.


8. L’Italia soddisfa in maniera autonoma il suo fabbisogno trasfusionale?

L'Italia mira a essere autosufficiente per quanto riguarda la fornitura di sangue e dei suoi componenti. Tuttavia, raggiungere e mantenere l'autosufficienza è una sfida continua, soprattutto durante periodi di maggiore necessità, come l'estate o durante epidemie influenzali, quando le donazioni tendono a diminuire.

Le associazioni di donatori, come l'AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue), la Croce Rossa Italiana e altre organizzazioni, lavorano incessantemente per promuovere la donazione di sangue attraverso campagne di sensibilizzazione, eventi e iniziative locali. Uno degli obiettivi principali delle campagne di sensibilizzazione è coinvolgere i giovani nella donazione di sangue per assicurare un ricambio generazionale tra i donatori. Per mantenere un approvvigionamento costante, è fondamentale che i donatori effettuino donazioni regolari.

Secondo i dati recenti, l'Italia non riesce a soddisfare completamente il proprio fabbisogno di sangue, per cui spesso è costretta ad acquistare sangue e emoderivati dall’estero.


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