Medicina

ENDOMETRIOSI: COMPRENSIONE, SINTOMI E TRATTAMENTI MODERNI

Endometriosi
Dolore
Utero
Endometrio
Infertilità
Cisti
Giorgio Sciarra

30/01/2024

1. Che cos'è l’endometriosi: definizione e fatti fondamentali

2. Sintomi comuni dell’endometriosi

3. Diagnosi dell’endometriosi: processi e tecniche

4. Trattamenti moderni per l’endometriosi

5. Impatto psicologico dell’endometriosi

6. Vita quotidiana con l’endometriosi

7. Domande frequenti e risposte sintetiche


1. Che cos'è l’endometriosi: definizione e fatti fondamentali

L'endometriosi è una patologia infiammatoria complessa e spesso misconosciuta, che colpisce milioni di donne in tutto il mondo e può causare sintomi debilitanti, determinando un impatto significativo sulla qualità della vita delle donne che ne sono affette.

L'endometriosi si verifica quando l'endometrio, il tessuto che normalmente riveste l'interno dell'utero, cresce al di fuori della sua sede abituale. Il tessuto endometriosico al di fuori dell'utero può comportarsi in modo simile all'endometrio durante il ciclo mestruale, dal momento che risponde agli ormoni: ciò significa che il tessuto può sanguinare durante il ciclo mestruale, causando infiammazione, dolore e formazione di aderenze o cicatrici.

Le cause della formazione di tessuto endometriale al di fuori dell’utero non sono note con certezza: si ipotizzano sia la presenza di una predisposizione genetica, sia fattori ambientali. Tra i fattori di rischio per la comparsa di endometriosi si ricordano la nulliparità (non aver partorito), il menarca precoce (comparsa precoce della prima mestruazione), cicli frequenti e prolungati ed anomalie anatomiche.

Le sedi comuni, esterne all’utero, in cui si estende il tessuto endometriosico sono:

  • Ovaie: è il sito più comune in cui si possono avere sia lesioni superficiali che le cisti endometriosiche, che causano dolore pelvico e disfunzione ovarica
  • Tube di Falloppio: l'endometriosi nelle tube di Falloppio può ostacolare il passaggio dell'uovo fecondato verso l'utero, causando infertilità
  • Superficie esterna dell'utero: la presenza di tessuto endometriosico sulla superficie esterna dell'utero può causare dolore pelvico cronico e infiammazione
  • Adenomiosi: il tessuto endometriale si va a localizzare nello strato muscolare più profondo dell’utero, alterandone totalmente l’anatomia
  • Legamenti e tessuti pelvici: l'endometriosi può diffondersi ai legamenti che supportano l'utero e altri tessuti della pelvi, causando dolore durante il rapporto sessuale e sintomi intestinali
  • Organi pelvici circostanti: l'endometriosi può estendersi oltre la cavità pelvica, coinvolgendo organi come il colon e la vescica.

Tuttavia, le lesioni dell'endometriosi sono state trovate anche in siti extra-pelvici, compresi gli organi viscerali addominali, la parete addominale, il diaframma, la pleura e il sistema nervoso centrale e periferico.

Sulla base del tipo, della posizione, dell'aspetto, della profondità dell'invasione delle lesioni, dell'estensione della malattia e dalla presenza di aderenze, l’endometriosi può essere suddivisa in quattro stadi:

  • Stadio 1 minima: impianti isolati, assenza di aderenze significative
  • Stadio 2 leggera: impianti superficiali; 5 cm in tutto, sparsi su peritoneo o ovaie e assenza di aderenze significative
  • Stadio 3 moderata: impianti multipli, sia superficiali che invasivi e aderenze peritubariche e periovariche
  • Stadio 4 severa: impianti multipli superficiali e profondi, inclusi grossi endometriomi e aderenze tenaci.

L'endometriosi è una delle principali cause di dolore pelvico cronico e di infertilità nelle donne. Colpisce circa il 10% delle donne in età riproduttiva (si registrano circa 3 milioni di casi in Italia) e può influenzare negativamente la qualità della vita, le relazioni interpersonali e la salute mentale delle pazienti.

Nonostante la sua prevalenza e il suo impatto significativo, l'endometriosi è spesso diagnosticata con ritardo o in maniera errata. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle donne affette da questa patologia.


2. Sintomi comuni dell’endometriosi

L’endometriosi si manifesta in genere con dolore pelvico, dismenorrea severa (mestruazione dolorosa), dispareunia (dolore durante il rapporto) oppure con infertilità. Talvolta, nei casi in cui la malattia non coinvolge terminazioni nervose, è asintomatica.

Il dolore è il sintomo più comune, presente nel 75% delle donne affette: si tratta di un dolore cronico che dura più giorni alla settimana per almeno 6 mesi. A seconda della localizzazione dell’endometriosi la sintomatologia dolorosa può essere presente anche al di fuori del ciclo, ovviamente con un’acuità maggiore durante il periodo mestruale. Il dolore non è correlato con il grado di malattia: si possono avere pochi foci di endometriosi che, tuttavia, determinano una sintomatologia algica lancinante, oppure tanti foci e aderenze con associati pochissimi sintomi dolorosi.

La dismenorrea costringe le pazienti che ne soffrono ad assumere antidolorifici per tutta la durata delle mestruazioni: in particolare è necessario prestare attenzione a quelle donne che non hanno mai lamentato sintomatologia dolorosa durante il ciclo e cominciano improvvisamente a provarlo, oppure alle donne che hanno sempre avuto dolore ma in cui esso improvvisamente diventa più intenso.

La dispareunia è un dolore riferito a qualcosa che viene toccato, spostato, profondamente in pelvi. La persona riferisce di non avere nessuna difficoltà alla penetrazione, ma di avvertire un dolore interno profondo solo in penetrazione profonda o in particolari posizioni.

Oltre a questi sintomi si possono avere anche sintomi intestinali o vescicali, che spesso si manifestano durante il ciclo mestruale, perchè in questo periodo le lesioni si attivano: si possono notare perdite di sangue alla defecazione o alla minzione, oppure le donne possono lamentare diarrea durante il ciclo e stipsi durante la fase intermestruale.

La riduzione della fertilità dipende prevalentemente dall’infiammazione e dalle aderenze che si formano in zona pelvica e che possono vanificare la fecondazione o l’impianto dell’embrione. In particolare:

  • La presenza di tessuto endometriosico all'interno della cavità pelvica può creare un ambiente ostile per il concepimento. Infatti, l'infiammazione cronica associata all'endometriosi può interferire con la normale funzione ovarica e compromettere la qualità degli ovuli e degli spermatozoi
  • La formazione di aderenze a livello delle tube di Falloppio può ostacolare il passaggio degli ovuli fecondati attraverso le tube, rendendo difficile il concepimento
  • Il tessuto endometriosico, rispondendo agli ormoni prodotti durante il ciclo, può produrre una quantità eccessiva di prostaglandine, che possono influenzare negativamente la contrazione muscolare uterina e la capacità dell'embrione di impiantarsi nell'utero
  • Le cisti endometriosiche possono influenzare negativamente la funzione ovarica e la qualità degli ovuli, riducendo le possibilità di concepimento.


3. Diagnosi dell’endometriosi: processi e tecniche

Il processo diagnostico inizia con un'attenta anamnesi e un esame obiettivo condotti da un medico esperto. Durante la visita, il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi, il loro decorso e l'impatto sulla qualità della vita della paziente. L'esame obiettivo può rilevare segni fisici che suggeriscono la presenza di endometriosi, come noduli o masse palpabili nella pelvi o dolore durante la palpazione del fornice posteriore o del cavo del Douglas e dei legamenti utero-sacrali.

Alcuni esami di laboratorio possono essere utilizzati come strumento ausiliario nella diagnosi di endometriosi: non esiste tuttavia un test specifico per la diagnosi definitiva di questa condizione. Gli esami del sangue possono essere eseguiti per valutare i livelli di alcuni marcatori infiammatori o ormonali che possono essere associati all'endometriosi, anche se non sono specifici per la diagnosi.

L'ecografia transvaginale è un esame non invasivo che può essere utilizzato per visualizzare le strutture pelviche interne, tra cui ovaie, utero e tube di Falloppio. Sebbene l'ecografia possa rilevare alcune anomalie suggestive di endometriosi, come cisti endometriosiche sulle ovaie, non è in grado di confermare definitivamente la presenza della condizione.

La risonanza magnetica può fornire immagini dettagliate dei tessuti pelvici e può essere utile nella visualizzazione di lesioni endometriosiche più profonde o meno evidenti rispetto all'ecografia. Tuttavia, anche la RM può non essere in grado di confermare la diagnosi di endometriosi in modo definitivo.

Infine la laparoscopia, il gold standard per la diagnosi di endometriosi: si tratta di una procedura chirurgica mininvasiva, che consente al ginecologo di esaminare direttamente le strutture pelviche interne con l'aiuto di una telecamera inserita attraverso una piccola incisione addominale. Durante la laparoscopia, i chirurghi possono identificare e prelevare campioni di tessuto sospetto per la conferma anatomopatologica della presenza di endometriosi.


4. Trattamenti moderni per l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia cronica che richiede un piano di management life-long con l’obiettivo di minimizzare il ricorso alla chirurgia. Il trattamento di questa patologia può variare a seconda della gravità della condizione, dei sintomi presenti e del desiderio di fertilità della paziente.

Se i sintomi sono lievi si può adottare una strategia di attesa, con analgesici al bisogno.

In alternativa, la terapia medica si avvale della terapia ormonale allo scopo di ridurre la produzione di estrogeni che alimentano la crescita del tessuto endometriosico. Questa terapia può includere:

  • Contraccettivi orali combinati : le pillole anticoncezionali possono aiutare a regolare il ciclo mestruale e ridurre il dolore associato all'endometriosi
  • Progestinici : i progestinici, sotto forma di pillole, iniezioni o dispositivi intrauterini (IUD), possono aiutare a ridurre la crescita del tessuto endometriosico e ad alleviare il dolore
  • Agonisti del GnRH : questi farmaci agiscono sul sistema endocrino per bloccare temporaneamente la produzione di estrogeni, riducendo così la crescita del tessuto endometriosico
  • Inibitori dell’aromatasi: sono farmaci che inibiscono la produzione di aromatasi, l’enzima che converte gli androgeni in estrogeni.

La chirurgia conservativa è un'opzione per le donne con endometriosi che desiderano preservare la loro fertilità. Durante la chirurgia conservativa, il chirurgo rimuove selettivamente il tessuto endometriosico e le aderenze senza danneggiare in modo significativo gli organi riproduttivi. È una chirurgia complessa: in genere si sceglie per migliorare la fertilità, oppure per trattare un dolore che non è gestibile con altre strategie.

In casi più gravi di endometriosi, in cui il tessuto endometriosico è diffuso e causa danni significativi agli organi pelvici, può essere necessaria la chirurgia radicale con istero-annessiectomia. Questa procedura prevede la rimozione dell’utero, delle ovaie o delle tube di Falloppio e viene effettuata solo se la donna non ha più desiderio riproduttivo.

Alcune donne trovano sollievo dai sintomi dell'endometriosi attraverso terapie fisiche come la fisioterapia pelvica, che mira a rilassare i muscoli pelvici e migliorare la mobilità. Altre opzioni alternative possono includere l'agopuntura, la terapia a base di erbe e la dieta anti-infiammatoria, anche se l'efficacia di queste terapie non è supportata da prove scientifiche solide.


5. Impatto psicologico dell’endometriosi

L'endometriosi ha anche un impatto significativo sul benessere psicologico ed emotivo delle donne affette. Affrontare il dolore cronico, la disabilità temporanea o permanente e le sfide legate alla fertilità può mettere a dura prova la salute mentale e il benessere emotivo, causando stress, ansia e depressione.

La gestione dello stress e dell'ansia è un elemento chiave nel trattamento globale dell'endometriosi, che può realizzarsi mediante una serie di tecniche tra cui:

  • Mindfulness e meditazione: la pratica della mindfulness e della meditazione può aiutare le pazienti ad accettare il dolore e ad aumentare la consapevolezza del momento presente, riducendo così lo stress e l'ansia
  • Esercizio fisico: l’attività fisica regolare, come lo yoga, il nuoto o la camminata, può contribuire a ridurre lo stress, migliorare l'umore e aumentare il benessere generale
  • Terapia cognitivo-comportamentale: è un approccio terapeutico efficace nel gestire l'ansia e la depressione associata all'endometriosi. Questa forma di terapia aiuta le pazienti ad identificare e modificare i pensieri negativi e i comportamenti disfunzionali.

Allo stesso tempo il supporto emotivo e i gruppi di autoaiuto sono fondamentali per condividere esperienze, preoccupazioni e strategie di gestione del dolore con altre persone che comprendono veramente ciò che si sta vivendo, aiutando a ridurre il senso di isolamento e solitudine. Con il sostegno adeguato e le risorse adeguate, le donne affette da endometriosi possono trovare conforto, resilienza e speranza nel loro percorso di guarigione e gestione della condizione.


6. Vita quotidiana con l’endometriosi

Lo stile di vita delle donne affette da endometriosi appare radicalmente modificato dal momento in cui si trovano ad affrontare il dolore, a gestire i sintomi e adattarsi alle sfide che questa patologia comporta. Tutto ciò può richiedere un approccio olistico che includa cambiamenti nella dieta, nello stile di vita e strategie per la gestione del dolore quotidiano.

Per quanto riguarda la dieta si consiglia un’alimentazione anti-infiammatoria con alimenti ricchi di antiossidanti come frutta, verdura, noci, semi e pesce e limitazione dei cibi pro-infiammatori come quelli ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri aggiunti e altamente processati. Tutto ciò può aiutare a ridurre l'infiammazione nel corpo e alleviare i sintomi dell'endometriosi. Inoltre l'esercizio fisico moderato può aiutare a ridurre lo stress, migliorare l'umore e alleviare il dolore associato all'endometriosi.

Per la gestione del dolore si consiglia invece l’uso di:

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): questi farmaci, come l'ibuprofene o il naprossene, possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione associati all'endometriosi. È importante seguire le indicazioni del medico e non superare le dosi raccomandate
  • Terapie del calore: utilizzare impacchi caldi o una borsa dell'acqua calda sull'addome o sulla zona pelvica può aiutare a rilassare i muscoli e alleviare il dolore
  • Massaggio terapeutico: il massaggio terapeutico può contribuire a ridurre la tensione muscolare ed a migliorare la circolazione sanguigna, riducendo così il dolore associato all'endometriosi
  • Tecniche di rilassamento: esplorare tecniche di rilassamento come la meditazione guidata, la visualizzazione o la respirazione profonda può aiutare a ridurre lo stress e alleviare il dolore.


7. Domande frequenti e risposte sintetiche

Che cos'è esattamente l’endometriosi?
L'endometriosi è una condizione in cui il tessuto simile all'endometrio, che normalmente riveste l'interno dell'utero, cresce al di fuori dell'utero stesso causando infiammazione, dolore e altri sintomi.

Quali sono i sintomi più comuni dell'endometriosi?
I sintomi comuni includono dolori pelvici intensi durante il ciclo mestruale, dolore durante i rapporti sessuali, mestruazioni abbondanti, sanguinamento irregolare, problemi intestinali e infertilità.

Come viene diagnosticata l'endometriosi?
La diagnosi può avvenire tramite anamnesi accurata, esame obiettivo, ecografia e risonanza magnetica. In molti casi, si può ottenere conferma definitiva della diagnosi tramite laparoscopia.

Quali sono le opzioni di trattamento disponibili?
Le opzioni di trattamento includono terapie ormonali, farmaci antidolorifici, chirurgia laparoscopica per rimuovere il tessuto endometriosico e gestione dei sintomi.

L'endometriosi può influenzare la fertilità?
Sì, l'endometriosi può influenzare la fertilità attraverso danni alle tube di Falloppio, formazione di aderenze e cambiamenti nel normale ambiente pelvico.

Come può l'endometriosi influire sulla vita quotidiana?
L'endometriosi può causare dolore cronico, affaticamento, disturbi del sonno, difficoltà nella vita sessuale e impatto emotivo negativo.

Ci sono terapie alternative efficaci per l'endometriosi?
Alcune donne trovano sollievo da terapie alternative come l'agopuntura, la chiropratica, la dieta anti-infiammatoria e la terapia del calore, ma l'efficacia varia da persona a persona.

Qual è il ruolo della chirurgia nel trattamento dell'endometriosi?
La chirurgia può essere utilizzata per rimuovere il tessuto endometriosico, risolvere aderenze e riparare danni agli organi riproduttivi. La chirurgia può essere conservativa o radicale.

Come si può gestire il dolore associato all'endometriosi?
Il dolore può essere gestito con farmaci antidolorifici, terapie del calore, tecniche di rilassamento, terapie fisiche e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

Esistono risorse di supporto per chi soffre di endometriosi?
Sì, ci sono gruppi di supporto online e offline, risorse informative, consulenti specialistici e centri di trattamento specializzati nell'endometriosi che possono fornire sostegno e informazioni utili.


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