Medicina

FIBROMIALGIA: SINTOMI E TRATTAMENTI

Dolore
muscoli
Fibromialgia
Affaticamento
Giorgio Sciarra

17/01/2024

1. Che cos'è la fibromialgia o sindrome fibromialgica?

2. Sintomi comuni e dolori causati dalla fibromialgia

3. Opzioni di trattamento per la fibromialgia

4. Fibromialgia e qualità della vita

5. Dieta e fibromialgia

6. Ultime ricerche e sviluppi sulla fibromialgia

7. Domande frequenti e risposte sintetiche


1. Che cos'è la fibromialgia o sindrome fibromialgica?

La fibromialgia, anche nota come sindrome fibromialgica, è una condizione medica caratterizzata principalmente da dolore muscoloscheletrico diffuso. È una condizione cronica che, sebbene non determini danni agli organi e non riduca l’aspettativa di vita, è spesso invalidante e può influenzare significativamente la qualità della vita di chi ne è affetto.

La causa esatta della fibromialgia non è completamente compresa, ma si ritiene che coinvolga una combinazione di fattori genetici, neurobiologici e ambientali. Alcuni eventi scatenanti, come traumi fisici o stress emotivi, possono contribuire allo sviluppo di questa patologia.

La diagnosi della fibromialgia è una diagnosi puramente clinica e si basa sulla presenza di dolore generalizzato, di punti sensibili specifici nel corpo detti “tender point” e sulla presenza di un corredo sintomatologico che caratterizza questa patologia. Una delle caratteristiche di questa malattia è che sia le analisi del sangue che gli esami strumentati risultatino totalmente negativi: ad oggi infatti non esiste un test specifico per questa patologia.

Nonostante questo, prima di diagnosticare la fibromialgia può essere necessario eseguire degli accertamenti per escludere altre condizioni che possono mimare la fibromialgia, tra cui:

  • Sindrome delle gambe senza riposo: è una condizione caratterizzata da sensazioni spiacevoli nelle gambe e l'irresistibile desiderio di muoverle. I sintomi di questa sindrome possono essere confusi con alcuni aspetti della fibromialgia
  • Sindrome da fatica cronica: è caratterizzata da affaticamento persistente che non migliora con il riposo. Molti sintomi di questa sindrome possono sovrapporsi a quelli della fibromialgia
  • Artrite reumatoide: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, causando dolore, gonfiore e rigidità. Gli esami del sangue e le immagini diagnostiche possono aiutare a differenziare l'artrite reumatoide dalla fibromialgia
  • Ipotiroidismo: una funzione tiroidea bassa può causare affaticamento, dolori muscolari e altri sintomi simili a quelli della fibromialgia.


2. Sintomi comuni e dolori causati dalla fibromialgia

La fibromialgia è una condizione complessa. I sintomi possono variare notevolmente da persona a persona e comprendono:

  • Dolore diffuso: il sintomo principale della fibromialgia è il dolore muscolare diffuso e cronico. Le persone con fibromialgia spesso descrivono il dolore come una sensazione di dolore generalizzato che coinvolge molte parti del corpo. Può anche essere percepito come scariche elettrice o come punture di spillo. Inoltre è spesso associata alla presenza dei cosiddetti “tender point”, che sono specifici punti sul corpo particolarmente sensibili alla pressione
  • Affaticamento: le persone con fibromialgia spesso sperimentano un affaticamento persistente e debilitante, che non migliora con il riposo. L'affaticamento può influire notevolmente sulla qualità della vita e sulla capacità di svolgere attività quotidiane
  • Disturbi del sonno: la fibromialgia è associata a problemi del sonno, inclusi il risveglio frequente durante la notte e il sonno non ristoratore. Questi disturbi possono contribuire all'affaticamento
  • Crampi muscolari: le persone con fibromialgia possono sperimentare crampi muscolari, localizzati specialmente agli arti inferiori e nella zona retro-cervicale e interscapolare
  • Rigidità muscolare: viene percepita specialmente al mattino o dopo periodi di inattività, dura meno di 60 minuti e può rendere più difficili i movimenti e contribuire al dolore
  • Disturbi dell’alvo: spesso i soggetti con fibromialgia presentano disturbi dell’alvo, soprattutto stipsi, ma possono anche presentare alvo diarroico o alternato
  • Problemi cognitivi: possono includere difficoltà di concentrazione e perdita di memoria a breve termine
  • Sensibilità agli stimoli: le persone con fibromialgia possono essere più sensibili a stimoli come luci luminose, rumori forti e temperature estreme. Questa sensibilità può aumentare il disagio generale
  • Cefalea: molto spesso i soggetti con fibromialgia soffrono anche di mal di testa ricorrente.


3. Opzioni di trattamento per la fibromialgia

Il trattamento della fibromialgia dev’essere multidisciplinare, coinvolgendo vari specialisti coordinati da un esperto della patologia, solitamente un reumatologo. La terapia può essere suddivisa nei seguenti ambiti:

  • Educazione del soggetto alla patologia: la prima cosa da fare quando si è affetti da fibromialgia, prima di iniziare qualsiasi altro trattamento, è imparare a conoscere la propria malattia. Un ruolo preponderante nella gestione della fibromialgia è affidato al paziente stesso, che dovrebbe sviluppare tecniche e approcci personali per massimizzare la qualità della vita: in particolare i soggetti affetti dovrebbero imparare come ottimizzare la qualità del loro sonno, apprendere tecniche di rilassamento e prendere parte a programmi di riduzione dello stress
  • Attività fisica: l’attività fisica è fondamentale nel trattamento della fibromialgia, ma è importante iniziare gradualmente e rispettare i propri limiti per non andare incontro al sovrallenamento. Non è importante allenarsi duramente, ma essere costanti. Si può, per esempio, iniziare con 20 minuti al giorno per 3 volte alla settimana per poi incrementare gradualmente l’intensità e la durata dell’allenamento in base alla propria tolleranza. Alcuni tipi di attività fisica che possono migliorare la qualità del sonno, la sensazione di stanchezza cronica, il tono dell’umore e la qualità della vita in generale sono il Tai Chi, il Qi Gong e lo Yoga: forme di attività che uniscono l’esercizio fisico al rilassamento mentale ed a tecniche di respirazione
  • La psicoterapia: la psicoterapia può dare grande giovamento ai soggetti con fibromialgia, migliorandone il tono dell’umore, aiutandoli a trattare disturbi come ansia e depressione (spesso associati alla fibromialgia) ed a disegnare una propria strategia di autogestione della malattia. Solitamente si predilige la psicoterapia cognitivo-comportamentale
  • Il trattamento farmacologico: la terapia farmacologica ha come obiettivo la riduzione del dolore cronico e della tensione muscolare, e il miglioramento della qualità del sonno. Per raggiungere questi scopi si utilizzano principalmente i seguenti farmaci:
  • a. Antidepressivi: sebbene vengano usati a dosaggi inferiori rispetto a quelli usati nel trattamento della depressione maggiore, gli antidepressivi come l’amitriptilina, la duloxetina e il milnacipran sono tra i principali farmaci usati nella fibromialgia
    b. Anticonvulsivanti: il pregabalin è un farmaco che trova impiego soprattutto nel trattamento dell’epilessia e del dolore neuropatico, ma viene comunemente usato anche per ridurre il dolore nei paziente con sindrome fibromialgica. Bisogna però fare attenzione ai sui effetti avversi moderatamente frequenti, in particolare lo sviluppo di vertigini, per cui bisogna iniziare con un dosaggio minimo da aumentare progressivamente in base alla risposta clinica e alla tolleranza del farmaco
    c. Miorilassanti: rientrano in questa categoria la ciclobenzaprina e la tizanidina, che migliorano la qualità del sonno e riducono la tensione muscolare ed il dolore conseguente ad essa
    d. Farmaci antidolorifici: vengono utilizzati per la gestione del dolore. Viene usato principalmente il paracetamolo, da solo o in combinazione con il tramadolo
    e. Farmaci ipnotici: poiché le alterazioni del sonno giocano un ruolo importante in questa sindrome, l’utilizzo di farmaci ipnotici come la benzodiazepine o lo zolpidem possono migliorare il riposo notturno e il quadro clinico generale.


4. Fibromialgia e qualità della vita

Il dolore cronico e la fatica persistente possono rendere le attività quotidiane un'impresa faticosa per chi convive con la fibromialgia. Attività apparentemente semplici, come alzarsi da una sedia o fare la spesa, possono diventare fonti di stress e sforzo. Questo impatto quotidiano può estendersi a molteplici aspetti della vita, influenzando il lavoro, le relazioni personali e le attività ricreative.

Per questi motivi affrontare la fibromialgia richiede non solo una gestione fisica dei sintomi, ma anche un supporto emotivo adeguato: la comprensione e l'empatia da parte della famiglia, degli amici e degli operatori sanitari sono fondamentali. Il supporto emotivo può contribuire a mitigare il senso di isolamento che talvolta accompagna la malattia.

Inoltre la gestione della fibromialgia richiede l'adozione di strategie di coping efficaci per affrontare il dolore e le sfide quotidiane. L'esercizio fisico moderato, come lo yoga, può contribuire a mantenere la flessibilità e a ridurre lo stress. La terapia cognitivo-comportamentale può essere utile nell'affrontare i pensieri negativi e nel sviluppare strategie per gestire il dolore. La pratica di tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, può contribuire a ridurre la tensione muscolare e migliorare il benessere emotivo complessivo.


5. Dieta e fibromialgia

Tra i diversi approcci che possono migliorare la qualità della vita nei soggetti con fibromialgia, anche la dieta ha una sua importanza.

Sebbene non esista una dieta specifica per la fibromialgia, alcune persone hanno riscontrato benefici seguendo una serie di linee guida alimentari. Ecco alcuni suggerimenti dietetici che potrebbero essere utili chi vive con la fibromialgia:

  • Dieta equilibrata: adottare una dieta equilibrata con una varietà di cibi nutrienti come frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani può contribuire al benessere generale e fornire al corpo i nutrienti necessari
  • Alimenti anti-infiammatori: alcuni alimenti sono noti per avere proprietà anti-infiammatorie e potrebbero essere utili per coloro che lottano con la fibromialgia. Tra di essi gli alimenti ricchi di omega-3 (come il pesce grasso, le noci e i semi di lino) e le spezie come curcuma e zenzero
  • Eliminazione dei trigger alimentari: alcune persone con fibromialgia hanno segnalato un miglioramento dei sintomi evitando alimenti che potrebbero agire come trigger. Ciò potrebbe includere latticini, glutine, caffeina, zucchero raffinato e cibi altamente processati. Tuttavia, è importante sperimentare e osservare come il proprio corpo risponde a determinati alimenti
  • Idratazione: mantenere un adeguato livello di idratazione è essenziale per la salute generale. Bere abbastanza acqua può aiutare a prevenire la disidratazione, che potrebbe peggiorare i sintomi della fibromialgia
  • Frazionamento dei pasti: mangiare piccoli pasti più frequenti può aiutare a mantenere i livelli di energia e prevenire picchi e cali di zucchero nel sangue, che potrebbero influenzare l'affaticamento
  • Intolleranze alimentari: alcune persone con fibromialgia possono avere intolleranze alimentari che contribuiscono ai sintomi. Testare e identificare eventuali intolleranze può essere utile
  • Integratori: alcuni individui con fibromialgia possono trarre beneficio dall’assunzione di integratori come vitamina D, magnesio o vitamine del gruppo B. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi regime di supplementazione.


6. Ultime ricerche e sviluppi sulla fibromialgia

La fibromialgia è una patologia su cui sono in corso numerosi studi scientifici mirati a comprendere i meccanismi che ne determinano l’insorgenza, a definire test diagnostici specifici e soprattutto ad individuare nuove terapie per ridurre il dolore cronico e migliorare la qualità della vita.

I principali campi in corso di indagine sono:

  • Neurobiologia e imaging: questi studi utilizzano tecniche di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), per esaminare le differenze nella risposta cerebrale al dolore che si riscontrano nei pazienti con fibromialgia. Ciò potrebbe portare ad una migliore comprensione dei meccanismi neurali coinvolti nella percezione del dolore cronico
  • Genetica: la ricerca sulla predisposizione genetica alla fibromialgia è in corso per identificare possibili marcatori genetici associati alla malattia. Ciò potrebbe aprire la strada a terapie mirate
  • Microbioma intestinale: studi recenti suggeriscono un collegamento tra il microbioma intestinale e condizioni dolorose come la fibromialgia, che è necessario approfondire
  • Terapie farmacologiche innovative: sono in corso studi su terapia innovative che agiscono su diversi sistemi nel corpo, inclusi i neurotrasmettitori coinvolti nella percezione del dolore. Alcuni farmaci antinfiammatori e modulatori del sistema nervoso centrale sono oggetto di interesse in questi ultimi anni e donano a tutti i pazienti con fibromialgia una speranza per il futuro
  • Approcci non farmacologici: la ricerca continua a esplorare l'efficacia di terapie complementari e alternative, come l'esercizio fisico mirato, la terapia cognitivo-comportamentale e le terapie basate sulla mindfulness, per migliorare i sintomi e la qualità di vita dei pazienti con fibromialgia.


7. Domande frequenti e risposte sintetiche

D: Cos'è la fibromialgia?
R: La fibromialgia è una condizione a lungo termine che causa dolore in tutto il corpo. Può anche provocare affaticamento, problemi di sonno e difficoltà di memoria.

D: Quali sono i sintomi principali della fibromialgia?
R: I sintomi principali includono dolore diffuso, stanchezza, rigidità muscolare, difficoltà di concentrazione e problemi di sonno.

D: Come viene diagnosticata la fibromialgia?
R: La diagnosi si basa principalmente sui sintomi del paziente e sull'esclusione di altre condizioni mediche, poiché non esistono test specifici per la fibromialgia.

D: Quali sono le cause della fibromialgia?
R: Le cause esatte sono sconosciute, ma si ritiene che siano legate a cambiamenti nel modo in cui il sistema nervoso centrale elabora il dolore.

D: La fibromialgia è più comune in un particolare genere o fascia d'età?
R: È più comune nelle donne e di solito si sviluppa tra i 30 e i 50 anni, ma può verificarsi a qualsiasi età.

D: Esistono trattamenti efficaci per la fibromialgia?
R: Il trattamento può includere farmaci, terapie fisiche, tecniche di gestione dello stress e cambiamenti nello stile di vita. Non esiste una cura specifica, ma i sintomi possono essere gestiti.

D: Come possono i cambiamenti dello stile di vita aiutare a gestire la fibromialgia?
R: Esercizi regolari, sonno adeguato e una dieta sana possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.

D: La fibromialgia può causare complicazioni a lungo termine?
R: Non provoca danni fisici a lungo termine, ma può influenzare la qualità della vita, causando problemi emotivi e sociali.

D: C'è un collegamento tra la fibromialgia e altre condizioni di salute?
R: La fibromialgia può coesistere con altre condizioni, come l'artrite reumatoide, la sindrome dell'intestino irritabile e la depressione.

D: È possibile prevenire la fibromialgia?
R: Non esistono metodi noti per prevenirla, ma mantenere uno stile di vita sano può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare condizioni associate.


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