1. Definizione e cause dell'ernia inguinale
2. Sintomi dell'ernia inguinale e quando consultare il medico
3. Opzioni di trattamento per l'ernia inguinale
4. Ripresa post-operatoria e prevenzione delle recidive
5. Esercizi e stile di vita per prevenire l'ernia inguinale
6. Ernia inguinale nelle donne: sintomi e trattamenti specifici
7. Domande frequenti e risposte sintetiche
1. Definizione e cause dell'ernia inguinale
La parete addominale è costituita da una serie di muscoli, in parte intersecati tra loro, e può essere considerata non solo come un semplice contenitore di visceri, ma come un complesso sistema funzionale che può essere colpito da ernia inguinale. Per definizione si parla di ernia quando un viscere o un contenuto della cavità addominale attraversa un orifizio o un canale naturale (come, ad esempio, il canale inguinale) e si porta in una cavità dove normalmente non dovrebbe essere presente.
Ogni ernia è costituita dalla porta erniaria, ovvero il difetto di parete che distingue anatomicamente l’ernia, il sacco erniario ed il contenuto erniario, intestino, omento o altro. Si distinguono ernie congenite che si rendono manifeste alla nascita ed ernie acquisite che possono essere determinate da vari fattori di rischio come:
- la predisposizione anatomica (ad esempio un difetto della parete addominale)
- l’aumento costante della pressione endoaddominale
- precedenti interventi chirurgici (una cicatrice chirurgica può indebolire la parete addominale).
Le ernie inguinali si formano nella regione che si trova tra la parete addominale e la radice della coscia, dove si trova il canale inguinale. Il canale inguinale è un tunnel che mette in comunicazione la parete addominale (e dunque le strutture interne dell’addome) con lo scroto nell’uomo o con le grandi labbra nella donna ed è formato da un anello di entrata (anello interno) e uno di uscita (anello esterno). Nell’uomo il canale inguinale contiene le strutture del funicolo spermatico, nella donna il ligamento rotondo dell’utero. In questa regione anatomica sono presenti dei punti di debolezza che possono diventare porte erniarie.
Le condizioni che determinano la formazione di ernie inguinali sono in genere problemi di natura meccanica, determinati dall’aumento della pressione addominale che favorisce il cedimento delle pareti del canale inguinale. Alcuni dei fattori che contribuiscono all'insorgenza di questa condizione includono:
- Sforzo fisico: il sollevamento di pesi e la realizzazione di sforzi intensi possono aumentare la pressione addominale, mettendo a rischio la parete muscolare
- Età: con l'invecchiamento i muscoli tendono a indebolirsi, aumentando il rischio di ernia
- Sesso maschile: gli uomini hanno un rischio maggiore rispetto alle donne di sviluppare un'ernia inguinale
- Fattori genetici: la predisposizione genetica può contribuire alla debolezza muscolare congenita, aumentando il rischio ernia
- Tosse cronica o stitichezza: condizioni come la tosse cronica o la stitichezza possono mettere pressione sulla parete addominale, favorendo la formazione di un'ernia
- Obesità: l'eccesso di peso aumenta la pressione nell'addome, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di un'ernia.
Le ernie inguinali possono essere classificate in ernie dirette ed ernie indirette in base alla loro posizione e al percorso della protrusione attraverso la parete addominale.
Un'ernia diretta si verifica quando la protrusione del tessuto attraverso la parete addominale avviene nella parte inferiore dell'addome, spesso nell'area della parete muscolare più sottile. Questa forma di ernia è generalmente associata all'indebolimento graduale dei muscoli addominali nel tempo, specialmente nelle persone anziane.
Le ernie indirette, d'altra parte, si verificano quando la protrusione del tessuto avviene attraverso l'anello inguinale interno, una zona anatomica attraverso cui il testicolo scende normalmente nel corso dello sviluppo fetale. Questo tipo di ernia può essere congenita o acquisita nel corso della vita.
2. Sintomi dell'ernia inguinale e quando consultare il medico
Le persone solitamente si accorgono dell’ernia per la presenza di una tumefazione sull’addome nei pressi dell’inguine, che si rende più evidente in posizione eretta o compiendo colpi di tosse, e per la presenza di dolore che può variare da lieve a intenso e può essere accompagnato da sensazioni di bruciore o pressione. L’ernia può presentarsi riducibile nel caso in cui la protrusione sia in grado di rientrare attraverso la porta erniaria nella sede originaria. Tuttavia nel caso di un’ernia incarcerata, la tumefazione non è riducibile ed è associata a dolore ed in alcuni casi a rossore della cute sovrastante.
La presentazione clinica è sufficiente per fare diagnosi di ernie inguinali nella maggior parte dei casi. Il medico eseguirà la palpazione dell’addome e della regione inguinale e chiederà al paziente di eseguire manovre che aumentino la pressione endoaddominale per svelare l’ernia come, ad esempio, la manovra di Valsalva (espirazione a glottide chiusa). La tumefazione diviene più visibile nel momento in cui il paziente compie la manovra di Valsalva: viceversa, quando questi assume una posizione supina la massa tende a scomparire, a meno che non si tratti di un’ernia incarcerata. La palpazione, in genere, non genera dolore poiché l'ernia è solitamente asintomatica. Nei casi dubbi o più complessi si può ricorrere ad esami strumentali quali l’ecografia in primis, ed a seguire TC o risonanza magnetica.
È consigliabile consultare un medico se si sospetta di avere un'ernia inguinale o se si sperimenta uno qualsiasi dei sintomi sopra descritti. In particolare, è importante cercare assistenza medica immediata se:
- la protuberanza diventa improvvisamente più grande e dolorosa
- si verifica un'incarcerazione, cioè se il tessuto protruso rimane intrappolato, causando un'irritazione o un blocco
- la zona intorno alla protuberanza diventa rossa, calda o sensibile al tocco.
Il medico sarà in grado di eseguire un esame fisico, valutare i sintomi e, se necessario, consigliare test aggiuntivi come ecografie o tomografie per confermare la diagnosi. In alcuni casi, potrebbe essere raccomandato un intervento chirurgico per correggere l'ernia e prevenire complicazioni future.
3. Opzioni di trattamento per l'ernia inguinale
Il trattamento chirurgico è solitamente l’unica soluzione definitiva visto che, con il passare degli anni, l'ernia tenderà progressivamente ad aumentare di volume, anche se questo non sempre condiziona l'insorgenza di complicanze.
Tuttavia in alcuni casi, specialmente se l'ernia è piccola e i sintomi sono lievi, o se il soggetto è molto anziano e con tante patologie, il medico potrebbe raccomandare un approccio di monitoraggio attento. Ciò implica il regolare controllo dei sintomi e la valutazione della crescita o di eventuali cambiamenti nella protuberanza. In ogni caso, è consigliabile modificare lo stile di vita per gestire i sintomi, come perdere peso (nel caso di sovrappeso), evitare sforzi eccessivi e praticare esercizi specifici per rafforzare i muscoli dell'addome. Inoltre, la terapia fisica può essere consigliata per insegnare esercizi specifici che aiutano a rafforzare i muscoli dell'addome e migliorare la postura, riducendo così la pressione sulla zona dell'ernia.
Ad ogni modo, l’opzione chirurgica deve essere sempre considerata: si tratta di un intervento di chirurgia minore, che viene il più delle volte effettuato in anestesia locale, a meno che non sia un’ernia complicata. Nel corso del tempo gli approcci chirurgici sono cambiati da una riparazione di tessuti con una semplice sutura (intervento di Bassini, ormai superato), fino ad arrivare ad un intervento di riparazione della debolezza nella parete addominale con una rete sintetica (mesh) associato al riposizionamento del tessuto protruso nella sua posizione corretta. La tecnica raccomandata oggi è quella di Lichtenstein, che si basa su un approccio anteriore per il posizionamento della rete e consente una ripresa rapida del paziente.
In aggiunta alla procedura tradizionale anteriore esiste la possibilità di usare delle tecniche mininvasive quali la laparoscopia, con piccole incisioni che permettono l’introduzione di una telecamera e degli strumenti di riparazione. Rinforzare la parete addominale con l’introduzione di una rete ha fornito diversi vantaggi rispetto alla semplice sutura e ha permesso di determinare un’importante riduzione delle recidive.
Generalmente l’intervento di correzione dell’ernia non è un intervento in urgenza, ma si deve considerare la necessità di intervenire urgentemente nel momento in cui si sviluppano complicazioni: la più temuta è lo strozzamento dell’ernia, in cui il contenuto del sacco erniario si impegna all'interno dell'anello, con formazione di edema che impedisce il riposizionamento del viscere all'interno della cavità addominale. Se questa sofferenza non viene risolta, porta all'ischemia del tratto intestinale, fino alla necrosi.
Segni di strozzamento sono la mancata riducibilità dell’ernia, il dolore intenso e l’arrossamento della cute sovrastante. Nel caso di strozzamento il chirurgo deve rimuovere il cingolo strozzante e valutare la vitalità del viscere contenuto nel sacco: se è andato in necrosi l’unica opzione è la resezione (ovvero l’asportazione) del tratto. Nel caso in cui sia necessario fare una resezione viscerale, il chirurgo non ha più l'opportunità di utilizzare il mesh per la riparazione in quanto, essendo l'intestino resecato, il campo chirurgico si trova ad essere contaminato dai batteri intestinali, e la presenza di un corpo estraneo esporrebbe al rischio d'infezioni, aumentando così il rischio di recidiva.
4. Ripresa post-operatoria e prevenzione delle recidive
L'intervento chirurgico per la riparazione di un'ernia inguinale è un passo significativo nel trattamento di questa condizione, ma la fase di ripresa post-operatoria è altrettanto essenziale. Dopo l'intervento chirurgico, i pazienti solitamente trascorrono un breve periodo di osservazione in ospedale per monitorare il recupero immediato, durante il quale possono sperimentare qualche dolore e gonfiore nella zona operata.
Il recupero post-chirurgico prevede un ritorno graduale alle normali attività quotidiane e all'esercizio fisico. Il soggetto sarà incoraggiato a iniziare con attività leggere, come camminare, e poi aumentare gradualmente l'intensità in base al comfort e alle istruzioni del medico. È importante monitorare attentamente i sintomi durante la fase di ripresa. Eventuali segni di infezione, come rossore, gonfiore e aumento del dolore, dovrebbero essere segnalati al medico. Inoltre, se si verificano sintomi come nausea, vomito o difficoltà a urinare, è essenziale cercare immediatamente assistenza medica.
Tuttavia, le complicanze più comuni legati alla chirurgia delle ernie inguinali sono:
- La recidiva, che l’utilizzo del materiale protesico ha notevolmente ridotto
- Il dolore cronico postoperatorio, poiché nella regione inguinale esistono strutture nervose quali il nervo ileoinguinale e il nervo ileoipogastrico che possono essere danneggiati direttamente dal chirurgo, o possono rimanere intrappolati dalla rete.
Prevenire le recidive è una componente cruciale della gestione post-operatoria. Ecco le misure che possono essere adottate per ridurre il rischio di ricorrenza dell'ernia:
- Seguire attentamente le istruzioni post-operatorie fornite dal medico: tra di esse sicuramente la necessità di limitare l'attività fisica intensa nelle prime settimane, di evitare il sollevamento di oggetti pesanti e di adottare precauzioni per ridurre la pressione addominale
- Mantenere un peso corporeo sano: questa misura è fondamentale per ridurre la pressione sulla parete addominale e prevenire la formazione di nuove ernie
- Realizzare esercizi specifici per rafforzare i muscoli addominali, consigliati dal medico, che contribuiscono a sostenere la zona operata
- Evitare il fumo di sigaretta e la stitichezza, che possono aumentare il rischio di recidiva. Pertanto, è necessario smettere di fumare e adottare una dieta ricca di fibre
5. Esercizi e stile di vita per prevenire l'ernia inguinale
Un programma di prevenzione mirato può aiutare a rafforzare i muscoli addominali, migliorare la salute generale della parete addominale e ridurre il rischio di sviluppare un'ernia inguinale. Tale programma dovrebbe comprendere:
- Esercizi per il rinforzo degli addominali: esercizi come gli addominali, i plank e i crunches aiutano a stabilizzare la parete addominale ed a migliorare la forza generale. È importante eseguire questi esercizi correttamente per ottenere i massimi benefici senza aumentare la pressione sulla zona inguinale:
- Esercizi di rinforzo per gli adduttori: gli esercizi per rinforzare gli adduttori, i muscoli situati nella parte interna della coscia, possono contribuire a stabilizzare la regione inguinale. Esercizi come lo squat e gli affondi laterali sono utili per coinvolgere questi muscoli
- Yoga e pilates: attività come lo yoga e il pilates sono eccellenti per migliorare la flessibilità, la forza e la postura. Movimenti controllati e posizioni che coinvolgono il core possono contribuire a prevenire lo stress eccessivo sulla parete addominale
- Cautela nel sollevamento dei pesi: quando si sollevano pesi, è consigliabile piegare le ginocchia, mantenere la schiena dritta e sollevare con le gambe anziché con la schiena
- Mantenimento di un peso corporeo salutare: l'eccesso di peso può aumentare la pressione sulla parete addominale, aumentando il rischio di ernia. Pertanto, seguire una dieta equilibrata e compiere esercizio fisico regolare sono componenti chiave della prevenzione
- Gestione del rischio di stitichezza: dal momento che la stitichezza può aumentare la pressione addominale, diventando un fattore di rischio per l’ernia inguinale, è necessario seguire una dieta ricca di fibre, bere a sufficienza ed adottare abitudini intestinali regolari
- Niente fumo: fumare può contribuire alla formazione di tosse cronica, aumentando la pressione addominale. Smettere di fumare può avere benefici significativi sulla salute generale, compresa la prevenzione dell'ernia inguinale
- Esercizi di rilassamento: la gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda può aiutare a prevenire l'ernia. Lo stress cronico può influire sulla salute generale, incluso il tono muscolare e la capacità del corpo di gestire la pressione interna.
6. Ernia inguinale nelle donne: sintomi e trattamenti specifici
L'ernia inguinale è più frequente negli uomini, ma può anche colpire le donne. In ragione della diversa anatomia, le donne tendono ad avere più tipicamente ernie crurali che si sviluppano lungo il canale crurale, posizionato nella parte superiore della coscia vicino all'osso dell'anca. Questa condizione ha un rischio maggiore di complicanze, a causa della posizione anatomica e della tendenza dell'ernia crurale a diventare incarcerata.
I sintomi dell’ernia nelle donne includono:
- La presenza di una protuberanza localizzata nella zona inguinale o nella parte superiore della coscia: è il segno tipico dell’ernia inguinale. La protuberanza può essere più evidente durante l'attività fisica o durante la tosse
- Il dolore o il disagio nella zona interessata
- La sensazione di pesantezza nella zona addominale o inguinale
- Nelle donne più frequentemente che negli uomini, l’ernia inguinale può causare problemi con il sistema intestinale o urinario, come difficoltà nella minzione o cambiamenti nei movimenti intestinali.
Dal punto di vista del trattamento, le opzioni per uomo e donna sono identiche: a seconda della gravità dei sintomi, delle preferenze del paziente, della sua età e delle sue caratteristiche cliniche si può optare per una terapia conservativa, che includa il monitoraggio, la terapia fisica e l’eventuale utilizzo di analgesici e antinfiammatori, oppure per una terapia chirurgica che preveda la riparazione della debolezza addominale e il riposizionamento del viscere protruso.
7. Domande frequenti e risposte sintetiche
D: Cos'è un'ernia inguinale?
R: Un'ernia inguinale è una condizione in cui il tessuto, come l'intestino, sporge attraverso un punto debole nei muscoli della parete addominale, spesso nell'area dell'inguine.
D: Quali sono i sintomi di un'ernia inguinale?
R: I sintomi possono includere il rigonfiamento nell'inguine o nello scroto, un dolore o disagio nell'area inguinale, soprattutto quando ci si piega, si tossisce o si sollevano pesi, e una sensazione di pesantezza o trazione nell'inguine.
D: Che differenza c'è tra un'ernia inguinale diretta e indiretta?
R: Un'ernia inguinale diretta si verifica quando il tessuto sporge attraverso un'area debole dei muscoli addominali, mentre un'ernia inguinale indiretta si verifica quando il tessuto segue il canale inguinale, spesso presente dalla nascita.
D: Come si diagnostica un'ernia inguinale?
R: La diagnosi può essere fatta tramite esame fisico, durante il quale il medico può sentire il rigonfiamento dell'ernia, e può essere confermata con test di imaging come un'ecografia o una TAC.
D: Quali sono le cause di un'ernia inguinale?
R: Le cause possono includere la debolezza congenita dei muscoli addominali, il sollevamento di pesi eccessivi, l’obesità, la gravidanza, la tosse cronica o la costipazione.
D: Ci sono fattori di rischio specifici per l'ernia inguinale?
R: I fattori di rischio sono il sesso maschile, una storia familiare di ernie, l’età avanzata, la gravidanza, l’obesità.
D: Quali trattamenti sono disponibili per l'ernia inguinale?
R: Il trattamento può variare da tecniche conservative, come indossare un sostegno erniario, a interventi chirurgici per riparare l'ernia, che possono essere aperti o laparoscopici.
D: Che cos'è la chirurgia laparoscopica per l'ernia inguinale?
R: La chirurgia laparoscopica è un tipo di intervento mininvasivo, in cui vengono effettuate piccole incisioni e si utilizza una telecamera per guidare la riparazione dell'ernia.
D: L'ernia inguinale può ricorrere dopo l'intervento?
R: Sì, c'è una possibilità di recidiva dell'ernia, soprattutto se non si seguono le raccomandazioni post-operatorie o se ci sono fattori di rischio come l'obesità o la tosse cronica.
D: Come si può prevenire l'ernia inguinale?
R: L’ernia inguinale può essere prevenuta mantenendo un peso corporeo sano, evitando il sollevamento di pesi eccessivi, trattando la tosse cronica e la costipazione, e facendo esercizi per rinforzare i muscoli addominali.