Medicina

IL CICLO MESTRUALE

Ormoni
Mestruazioni
Ovaie
Lh
Fsh
Giorgio Sciarra

03/10/2023

1. Che cos’è il ciclo mestruale?

2. Quali sono le fasi del ciclo mestruale?

3. Quali sono i sintomi legati al ciclo mestruale?

4. Le irregolarità del ciclo mestruale

5. La fine dell’età fertile


1. Che cos’è il ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale è un processo fisiologico che si verifica nelle donne in età fertile. Questo ciclo è controllato principalmente dagli ormoni ipofisari, ipotalamici e gonadici e genera una serie di cambiamenti nel sistema riproduttivo femminile, finalizzati alla preparazione dell'utero per una possibile gravidanza.

Il ciclo mestruale inizia con la pubertà: un periodo di modificazioni nel corpo della donna che conduce all’espressione dei caratteri sessuali secondari, al menarca (la prima mestruazione) e al raggiungimento dell’età fertile.

Il ciclo mestruale ha una durata media di circa 28 giorni, ma può variare da persona a persona, riducendosi a 25 o aumentando fino a 36. È importante notare che la durata e la regolarità del ciclo mestruale possono essere influenzate da fattori come lo stress, le condizioni di salute e l'uso di contraccettivi orali o altri farmaci.


2. Quali sono le fasi del ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale inizia per convenzione il primo giorno delle mestruazioni, quando si verifica lo sfaldamento dell'endometrio, il rivestimento interno dell’utero, che durante la fase precedente del ciclo è stato preparato per ospitare un possibile embrione. La prima fase, detta fase mestruale, dura in genere dai 3 ai 7 giorni.

Successivamente si svolge la fase follicolare, caratterizzata dalla competizione tra i follicoli ovarici contenuti nell’ovaio che porterà poi a determinare l’ovulazione della cellula uovo più adatta. Questo processo di competizione è caratterizzato dalla selezione del follicolo dominante: ad ogni ciclo un certo numero di follicoli, grazie alla produzione di FSH (ormone follicolo-stimolante) da parte dell’ipofisi, inizia un percorso di maturazione. In questa fase i follicoli iniziano a produrre gli estrogeni e quindi il liquido follicolare, aumentando di dimensione. Mano a meno che i follicoli maturano aumenta la produzione di LH (ormone luteinizzante) da parte dell’ipofisi fino a raggiungere un picco che dà inizio alla fase ovulatoria, o ovulazione, intorno al 14° giorno. Solo un follicolo raggiunge lo sviluppo finale e va incontro all’ovulazione.

Il picco dell’LH determina varie modifiche nella cellula uovo scelta che riprende a maturare e a cambiare la sua conformazione. Inoltre, vengono prodotte le prostaglandine e altri enzimi di litici che servono per facilitare la rottura del follicolo.

Lo scoppio avviene nel momento in cui il picco di LH determina un picco di androgeni, che vengono convertiti in estrogeni che aumentano notevolmente la produzione di liquido follicolare. Il follicolo dunque si rigonfia e scoppia, determinando la fuoriuscita della cellula uovo nelle tube, pronta per essere fecondata.

L’aumento degli androgeni è importante non solo per l’ovulazione, ma anche perché determina anche una stimolazione cerebrale che induce l’aumento del desiderio sessuale, che in questa fase è funzionale a garantire la riproduzione della specie.

Dopo l'ovulazione (1 -3 giorni postovulazione) si ha la formazione del corpo luteo: è un organello molto importante, derivante da ciò che rimane del follicolo all’interno dell’ovaio. Siamo nella fase luteale. Il corpo luteo inizia a produrre estrogeni ma soprattutto progesterone, che serve a preparare l'endometrio ad accogliere l'embrione, arricchendo la sua struttura di sostanze nutritive. In caso di mancata fecondazione, dopo circa 8-10 giorni il corpo luteo va incontro ad esaurimento funzionale. Infatti se non si ha un embrione da impiantare e se si vuole avere un'altra chance il mese successivo, è necessario far crollare i livelli di progesterone in quanto finché le sue concentrazioni rimangono alte, inibiscono la produzione di FSH e LH, bloccando un nuovo ciclo.

Quando il corpo luteo va incontro ad esaurimento e crolla la produzione di progesterone, l’endometrio, mancando il suo supporto, si sfalda dando nuovamente inizio alla fase mestruale.


3. Quali sono i sintomi legati al ciclo mestruale?

I sintomi legati al ciclo mestruale, noti anche come sindrome premestruale (SPM), possono variare da persona a persona e possono influire significativamente sulla qualità della vita delle donne. Questi sintomi possono essere fisici, emotivi o comportamentali. Solitamente iniziano alcuni giorni prima dell'inizio del ciclo mestruale e includono:

  • Dolori addominali: il crampo mestruale è uno dei sintomi più comuni. Può variare in intensità ed è causato dalle contrazioni dell'utero durante il flusso mestruale
  • Mal di testa: alcune donne sperimentano mal di testa o emicranie, prima o durante il loro ciclo mestruale
  • Sensibilità al seno: le ghiandole mammarie possono diventare gonfie, sensibili o dolenti a causa delle fluttuazioni ormonali
  • Gonfiore e ritenzione idrica: le fluttuazioni ormonali possono causare ritenzione idrica portando a gonfiore, sensazione di pesantezza e aumento di peso temporaneo
  • Alterazioni dell'umore: le fluttuazioni degli ormoni possono influenzare l'umore causando irritabilità, ansia, depressione o labilità emotiva
  • Affaticamento: molte donne si sentono stanche o affaticate, prima o durante il loro ciclo mestruale
  • Alterazioni del sonno: le fluttuazioni ormonali possono influire sulla qualità del sonno, causando insonnia o sonno disturbato
  • Aumento dell'appetito: alcune donne possono sperimentare particolari desideri alimentari prima delle mestruazioni
  • Disturbi gastrointestinali: alcune donne possono sperimentare disturbi gastrointestinali come nausea, diarrea o costipazione durante il loro ciclo mestruale
  • Acne: le fluttuazioni ormonali possono influenzare la pelle, causando la comparsa di acne o peggiorando le condizioni preesistenti
  • Sensazioni di tensione muscolare: alcune donne possono sperimentare tensione muscolare, in particolare nella zona lombare o pelvica.

È importante notare che non tutte le donne sperimentano gli stessi sintomi e che la gravità dei sintomi può variare notevolmente da ciclo a ciclo. Se i sintomi legati al ciclo mestruale sono gravi o interferiscono significativamente con la vita quotidiana, è consigliabile consultare un professionista medico per valutare le opzioni di gestione e trattamento, che possono includere modifiche dello stile di vita e terapie farmacologiche, compresa la pillola anticoncezionale.


4. Le irregolarità del ciclo mestruale

Il ciclo mestruale non è solo un processo legato alla riproduzione, svolgendo un ruolo critico rispetto alla possibilità di concepire e di portare avanti una gravidanza, ma è anche un importante indicatore della salute generale di una donna. Irregolarità nel ciclo mestruale possono essere sintomi di disturbi ormonali, problemi ginecologici o condizioni mediche più gravi.

Tuttavia, bisogna tenere presente che non è così significativo se le mestruazioni si presentano per una donna dopo 25 giorni e per un’altra dopo 36 giorni: l’importante è che si verifichino almeno una volta al mese e che siano regolari per la persona stessa. Si considera patologica una condizione in cui la donna osserva un cambiamento delle caratteristiche del suo ciclo mestruale rispetto alla norma, ovvero al proprio standard.

Le irregolarità del ciclo mestruale si distinguono in:

  • Alterazioni della quantità del flusso mestruale: cicli abbondanti, cicli scarsi, spotting, modalità o qualità anomale di sanguinamento. Il flusso può risultare alterato non solo in termini di quantità di sangue mestruale, ma anche in termini di aumento dei giorni di mestruazione. Queste alterazioni sono solitamente legate a iperplasie endometriali, polipi endometriali, sanguinamenti della cervice o della vagina
  • Alterazioni del ritmo mestruale: includono la polimenorrea (intervallo di tempo tra due mestruazioni inferiore a 25 giorni), l’oligomenorrea (intervallo di tempo tra due mestruazioni superiore a 36 giorni) e l’amenorrea (assenza di mestruazioni per un periodo superiore a 6 mesi). Le alterazioni del ritmo mestruale sono in genere causate da disturbi ormonali.

In caso di irregolarità si consiglia sempre di recarsi dal medico, allo scopo di indagare la causa e valutare la terapia più adeguata.


5. La fine dell’età fertile

Nel corso degli anni, con il susseguirsi delle fasi del ciclo mestruale, il numero di follicoli e di cellule uovo diminuisce, portando la donna dall’età fertile verso la transizione menopausale. Sebbene la menopausa sia spesso vista come un singolo momento nel tempo, correlato alla cessazione degli ovociti, la transizione menopausale si verifica in realtà per diversi anni ed è un periodo dinamico in cui le donne sperimentano cambiamenti prevedibili nel loro ciclo.

Infatti, il numero sempre più ridotto di ovociti porta nel tempo ad un progressivo aumento dei livelli di FSH che determina una perdita follicolare accelerata. Al tempo stesso si verifica una alterazione del picco di LH, che non sempre consente l’ovulazione.

In questa fase le donne cominciano a sperimentare alterazioni nel ritmo delle mestruazioni. La menopausa viene definita come la cessazione definitiva delle mestruazioni per 12 mesi in assenza di altre cause e avviene solitamente tra i 49 e i 52 anni.


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