Medicina

L'ACNE

Sebo
Derma
Acne
Comedone
Cheratina
Pelle
Giorgio Sciarra

30/08/2024

1. Che cos’è l’acne?
2. Quali sono le presentazioni cliniche dell’acne?
3. Come evolve l’acne?
4. Qual è la terapia dell’acne?


1. Che cos’è l’acne?

L’acne è una patologia dermatologica molto comune: l’85% dei giovani tra i 16 e i 24 anni ne è colpito. Si può osservare anche negli adulti fino a 35 anni, con una lieve predilezione per il sesso maschile.

L'acne è una condizione della pelle che si verifica principalmente a causa dell'infiammazione dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee. I follicoli piliferi sono minuscole sacche situate nel derma, lo strato più profondo della pelle. Ogni follicolo pilifero contiene un capello e le sue radici, ed è inoltre circondato da diverse strutture tra cui le ghiandole sebacee responsabili della produzione di sebo, una sostanza oleosa e cerosa che idrata e protegge la pelle.

L’acne ha un’origine multifattoriale, ovvero è dovuta ad un insieme di fattori che si combinano tra loro, ma la sua causa principale è l'aumento della produzione di sebo combinata con il blocco o l'occlusione dei pori cutanei dovuta proprio all’eccesso di sebo e cheratina, una proteina contenuta nelle cellule della pelle.

La fase ormonale può essere decisiva: durante l'adolescenza, la secrezione di androgeni, funzionali a determinare la comparsa dei caratteri sessuali secondari, influenza l’aumento della produzione del sebo. La sindrome dell’ovaio policistico nelle donne, inoltre, può determinare l’ipersecrezione degli androgeni dando come prima manifestazione clinica proprio la comparsa dell’acne. A volte non è tanto l’aumentata produzione di androgeni a contribuire alla genesi dell’acne, quanto un’aumentata suscettibilità del recettore.

Tuttavia l’aumentata produzione di sebo non è sufficiente a determinare la comparsa dell’acne: è necessario infatti che i pori della pelle vengano occlusi da cellule morte, sebo in eccesso e altre impurità, creando le condizioni ideali per l’instaurazione di un processo infiammatorio e la proliferazione di batteri.

Tra i batteri coinvolti abbiamo Stafilococcus epidermidis che si trova nella parte più superficiale del follicolo pilo-sebaceo e Propionibacterium acnes che invece si localizza nella porzione più profonda: tali batteri convertono i trigliceridi in acidi grassi liberi irritanti che scatenano e perpetuano la reazione infiammatoria, generando arrossamento e gonfiore e contribuendo alla formazione di materiale purulento.

Inoltre l’acne può avere una predisposizione familiare e può essere influenzata anche dall'alimentazione, dallo stress e dall'uso di determinati cosmetici o farmaci.

Tutti questi elementi sono alla base della formazione dei comedoni, le lesioni cutanee tipiche dell’acne che s’infiammano fino ad assumere un aspetto purulento tipo pustole o in casi più gravi noduli.


2. Quali sono le presentazioni cliniche dell’acne?

Il comedone nasce da una ostruzione dei pori della pelle, causata dall'accumulo di sebo, cellule morte e impurità e può presentarsi in due modi:

  • Comedone chiuso (chiamato anche "punto bianco"): caratterizzato da una piccola protuberanza bianca o giallastra sulla superficie della pelle. La parte superiore del poro ostruito si chiude, creando una piccola cisti sottocutanea e il materiale accumulato rimane intrappolato all'interno
  • Comedone aperto (chiamato anche "punto nero"): il poro ostruito è aperto e l'accumulo di sebo e cellule morte della pelle viene esposto all'aria, che provoca un cambiamento nel colore dovuto al processo di ossidazione del materiale all'interno.

Entrambi i tipi di comedoni sono considerati forme non infiammatorie di acne: tuttavia il comedone si infiamma spesso a causa della proliferazione batterica, dando origine a papulo-pustole e configurando la condizione nota come acne papulo-pustolosa, che si localizza nelle zone più ricche di follicoli pilo-sebacei.

L'acne nodulo-cistica è una forma grave di acne caratterizzata dalla presenza di noduli e cisti sulla pelle. I noduli sono accumuli di tessuto infiammato situati sotto la superficie, profondi e spesso dolorosi al tatto. Le cisti sono raccolte piene di materiale purulento che si sviluppano ancora più profondamente, sono più grandi e più dolorose dei noduli e possono causare un notevole gonfiore nella zona colpita. L'evoluzione dell'acne populo-pustolosa in acne nodulo-cistica può essere influenzata da diversi fattori tra cui la gravità dell'infiammazione, la risposta individuale alla condizione e il trattamento adottato. L'acne nodulo-cistica coinvolge spesso aree più ampie della pelle come la mascella, il collo, le spalle e la schiena. Le lesioni infiammate possono essere molto evidenti e creare notevoli disagi estetici.

L’acne escoriata invece è una forma caratterizzata da pochissime lesioni dell’acne ma da tante escoriazioni auto-provocate: la sua genesi quindi dipende dal comportamento del soggetto, che si gratta continuamente o spreme le pustole, nei confronti delle lesioni cutanee.

Esiste poi anche l’acne rosacea con lesioni pustolose, che si manifesta nella fase tardiva della rosacea: una patologia cutanea cronica e infiammatoria che colpisce principalmente il viso, causando arrossamenti, eritemi, teleangectasie e le follicoliti da stafilococco che non hanno niente a che vedere con l’acne. Anch’esse portano però alla formazione di pustole o noduli infiammati.


3. Come evolve l’acne?

La forma di acne nodulo-cistica può determinare la comparsa di esiti cicatriziali spesso dovuti all’azione meccanica auto-provocata: quando le pustole vengono spremute, parte del materiale purulento viene spedito verso l’interno in profondità. Si possono quindi generare cicatrici atrofiche, ipertrofiche e macule pigmentate.

Le forme più lievi di acne, invece, guariscono spontaneamente nell’età adulta senza lasciare esiti, anche se la terapia medica può ridurre il rischio di complicanze e il decorso: in particolare, nei ragazzi le complicanze estetiche perpetuate nel tempo possono portare a disordini di tipo psicologico e psichiatrico, che è meglio prevenire.


4. Qual è la terapia dell’acne?

Il trattamento dell'acne dipende dalla gravità della condizione e dalle caratteristiche individuali del paziente. Ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui farmaci topici, farmaci sistemici e trattamenti procedurali.

I farmaci topici sono applicati direttamente sulla pelle e possono includere:

  • Retinoidi: riducono l'infiammazione e aiutano a prevenire la formazione di comedoni. Sono disponibili in diverse formulazioni, tra cui tretinoina, adapalene e tazarotene
  • Antibiotici come eritromicina, clindamicina e combinazioni di antibiotici con benzoilperossido riducono i batteri presenti sulla pelle, bloccandone la replicazione e aiutano a controllare l'infiammazione
  • Acido azelaico: riduce l'infiammazione e previene l'occlusione dei pori
  • Perossido di benzoile: aiuta a uccidere i batteri sulla pelle e a ridurre l'infiammazione.

In alcuni casi di acne più grave, il medico può prescrivere farmaci orali ad azione sistemica, tra cui:

  • Antibiotici come la doxiciclina, la minociclina o l'eritromicina, per ridurre l'infiammazione e controllare l’infezione dei batteri
  • Contracettivi orali: alcune pillole anticoncezionali possono aiutare a controllare i livelli di ormoni e ridurre l'acne nelle donne, riducendo la produzione di androgeni
  • Isotretinoina: si tratta di un retinoide potente ed efficace per il trattamento dell'acne nodulo-cistica, che agisce direttamente sul follicolo pilo-sebaceo, riducendo la produzione di sebo all’origine e contrastando l’infiammazione. Nonostante la sua efficacia, richiede un monitoraggio stretto in quanto ha un’azione teratogena, ossia può determinare malformazioni o difetti congeniti del feto nelle donne in gravidanza. Inoltre può comportare la comparsa di secchezza delle mucose degli occhi e squilibri nervosi.

I trattamenti procedurali, invece, includono:

  • Estrazione dei comedoni: il dermatologo può eseguire una procedura per rimuovere manualmente comedoni o pustole
  • Peeling chimici, che utilizzano soluzioni chimiche per esfoliare e pulire la pelle
  • Terapia con luce: laser o luce a LED possono essere utilizzati per ridurre l'infiammazione e la colonizzazione batterica sulla pelle.

È sempre consigliabile consultarsi con un dermatologo per una diagnosi accurata e per stabilire il piano di trattamento più adatto alle esigenze del paziente. Il trattamento dell'acne può richiedere tempo: è importante essere costanti nel seguire le indicazioni del medico e utilizzare i farmaci in modo corretto per ottenere risultati ottimali.


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