Medicina

LA DONAZIONE DEGLI ORGANI

Trapianto
donatore
0rgani
Donazione
prelievo
samaritano
Giorgio Sciarra

23/04/2024

1. Che cos’è la donazione di organi?

2. Quale è la procedura per donare gli organi?

3. Chi riceve gli organi?

4. Chi è il donatore samaritano?

5. Quali sono i rischi per il donatore di organi?

6. Quali sono i rischi per chi riceve l'organo?


1. Che cos’è la donazione di organi?

La donazione di organi è un atto volontario in cui una persona, o i suoi familiari in caso di decesso, consente il prelievo e il trapianto di organi del corpo umano per scopi terapeutici. Questo atto altruistico permette di salvare vite umane, migliorare la qualità della vita e offrire speranza a coloro che soffrono di gravi malattie o disfunzioni degli organi.

La donazione di organi può avvenire in due contesti principali:

  • Donazione di organi da viventi: in alcuni casi, una persona può donare un organo mentre è ancora in vita. Questa forma di donazione è spesso utilizzata per il trapianto di rene e, in alcuni casi selezionati, per il trapianto di fegato o di una parte di polmone. I donatori viventi possono essere familiari, amici o anche estranei che scelgono di donare un organo per aiutare qualcuno che ne ha bisogno
  • Donazione di organi post-mortem: dopo la morte di una persona, i suoi organi possono essere donati per il trapianto. Questo tipo di donazione avviene quando il donatore è registrato come donatore di organi o quando la sua famiglia prende la decisione di donare gli organi dopo il decesso. Gli organi trapiantabili sono cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas, intestino e tessuti come cornea, pelle, ossa e valvole cardiache.

La donazione di organi può essere una decisione complessa e personale, che coinvolge considerazioni etiche, culturali, religiose e morali. Tuttavia, è importante comprendere che la donazione di organi offre una preziosa opportunità di aiutare gli altri, lasciando un importante impatto positivo sulle vite di coloro che ricevono gli organi: il trapianto di organi può offrire una seconda chance di vita a persone che altrimenti sarebbero condannate a gravi limitazioni fisiche o addirittura alla morte.


2. Quale è la procedura per donare gli organi?

La procedura per donare un organo prevede una serie di passaggi che devono essere seguiti con grande cura, per garantire che il processo avvenga in modo efficace e sicuro. Di seguito la sintesi della procedura per donare un organo:

  • Informarsi in maniera approfondita ed esprimere il consenso: la prima fase del processo di donazione degli organi consiste nell’informarsi in maniera approfondita sulla procedura, sull’importanza e sui rischi della donazione dell’organo, ed in seguito nell’espressione del consenso da parte del donatore o dei suoi familiari in caso di decesso. In caso di donazione post-mortem è importante che il donatore abbia espresso chiaramente il desiderio di donare i propri organi mentre è in vita, oppure che la sua famiglia sia disposta a prendere questa decisione dopo il decesso
  • Registrazione come donatore: moli Paesi, tra cui l’Italia, offrono la possibilità di registrarsi come donatore di organi. Ciò semplifica il processo di donazione e assicura che il desiderio del donatore venga rispettato. La registrazione come donatore può avvenire tramite appositi registri online o attraverso specifiche dichiarazioni scritte
  • Valutazione del donatore: quando si presenta l'opportunità di donare un organo, il potenziale donatore viene sottoposto ad una serie di valutazioni mediche per determinare la sua idoneità al trapianto. Queste valutazioni includono test di compatibilità, esami del sangue, valutazioni dello stato generale di salute e, nel caso di donatori viventi, valutazioni psicologiche e sociali
  • Conservazione degli organi: una volta che il donatore è stato valutato e considerato idoneo, gli organi possono essere rimossi chirurgicamente e conservati in condizioni controllate per garantire la loro integrità fino al momento del trapianto
  • Assegnazione degli organi: dopo la rimozione degli organi dal donatore, gl stessi vengono assegnati ai riceventi in base ad una serie di criteri tra cui l'urgenza della loro situazione, la compatibilità degli organi e il loro stato di salute generale. Questo processo è gestito da equipe specializzate in trapianti e seguendo le linee guida e le normative stabilite
  • Trapianto degli organi: una volta assegnati, gli organi vengono trapiantati nei riceventi che ne hanno bisogno. Il trapianto viene eseguito da chirurghi specializzati in ospedali dotati delle necessarie strutture e competenze per garantire il successo dell'intervento
  • Monitoraggio post-trapianto: dopo il trapianto, sia il donatore che il ricevente degli organi sono soggetti a un rigoroso monitoraggio ed a cure post-operatorie per garantire il successo del trapianto e prevenire complicazioni.


3. Chi riceve gli organi donati?

I riceventi degli organi sono persone affette da gravi malattie o condizioni mediche che minacciano la loro vita o la loro qualità di vita: insufficiente funzionamento o assenza di funzionamento dell'organo, oppure danni causati da traumi, malattie genetiche o altre patologie gravi che rendono necessario il trapianto di un nuovo organo per sopravvivere o migliorare la salute.

Il processo di selezione di chi riceve gli organi è guidato da criteri clinici che valutano l'urgenza del trapianto, la compatibilità degli organi e il potenziale beneficio del trapianto per il paziente. Questo processo è gestito da equipe multidisciplinari di specialisti in trapianti, che lavorano insieme per garantire che gli organi vengano assegnati in modo equo ed efficace secondo le normative e le linee guida stabilite.


4. Chi è il donatore samaritano?

Un donatore samaritano è una persona che decide di donare un organo del proprio corpo ad un estraneo, senza alcun legame di parentela o relazione con il ricevente. Questo atto di altruismo rappresenta il culmine della generosità umana e può avere un impatto significativo sulla vita del ricevente, ma anche del donatore stesso. I donatori samaritani sono spesso motivati dal desiderio di fare del bene agli altri e di contribuire a salvare vite.

Il processo per diventare un donatore samaritano coinvolge una serie di valutazioni mediche e psicologiche per garantire che il donatore sia idoneo e consapevole delle implicazioni del suo gesto. Questo tipo di donazione è particolarmente raro, ma può avere un effetto a catena positivo incoraggiando altre persone a considerare la donazione di organi e a diffondere la consapevolezza sull'importanza della donazione.


5. Quali sono i rischi per il donatore di organi?

Il processo di donazione degli organi comporta rischi e complicazioni per il donatore, anche se la maggior parte di essi sono considerati rari. È importante che il donatore sia pienamente consapevole di questi rischi prima di prendere una decisione sulla donazione. Di seguito sono elencati i principali rischi associati alla donazione di organi:

  • Reazioni avverse all'anestesia: l'anestesia utilizzata durante l'intervento chirurgico può causare reazioni avverse nel donatore, come nausea, vomito, o complicazioni più gravi come ipotensione o reazioni allergiche
  • Rischio di complicazioni post-operatorie: dopo l'intervento chirurgico, il donatore può essere soggetto a complicazioni come sanguinamento e infezione nella zona di incisione
  • Impatto psicologico ed emotivo: il processo di donazione degli organi può avere un impatto significativo sul benessere psicologico ed emotivo del donatore
  • Possibile impatto sulla salute a lungo termine: anche se sono rari, ci possono essere rischi a lungo termine associati alla donazione di alcuni organi. Ad esempio nel caso della donazione di un rene, il donatore può avere un rischio leggermente aumentato di sviluppare problemi renali in futuro
  • Discomfort emotivo: alcuni donatori possono sperimentare disagio emotivo o sentimenti complessi dopo la donazione, come ansia, depressione o sensazioni di perdita.

È importante sottolineare che, nonostante questi rischi, la donazione di organi è considerata generalmente sicura, specialmente quando condotta da professionisti esperti in strutture mediche appropriate. In ogni caso, è fondamentale che il processo di valutazione del donatore assicuri che il donatore stesso sia adeguatamente informato e sia in grado di prendere una decisione consapevole e informata.


6. Quali sono i rischi per chi riceve l'organo?

La ricezione di un organo attraverso un trapianto comporta rischi e complicazioni anche per il ricevente, che dipendono da fattori come il tipo di organo trapiantato, lo stato di salute del ricevente e la gestione post-operatoria. Di seguito sono elencati i rischi principali associati al ricevimento di un organo tramite trapianto:

  • Rigetto dell'organo: il sistema immunitario del ricevente potrebbe riconoscere l'organo trapiantato come estraneo e cercare di respingerlo. Per prevenire il rigetto, il ricevente deve assumere farmaci immunosoppressori che possono comportare effetti collaterali e aumentare il rischio di infezioni e altre complicazioni
  • Infezioni: dopo il trapianto, il ricevente è più suscettibile alle infezioni a causa della soppressione del sistema immunitario causata dai farmaci immunosoppressori. Le infezioni possono essere locali, come infezioni del sito chirurgico, o sistemiche
  • Complicazioni chirurgiche: l'intervento chirurgico per il trapianto di organi comporta i rischi tipici associati a qualsiasi procedura chirurgica, come sanguinamento o complicazioni legate all'anestesia
  • Disfunzione dell'organo trapiantato: in alcuni casi, l'organo trapiantato potrebbe non funzionare correttamente o potrebbe presentare problemi nel lungo termine, richiedendo ulteriori interventi chirurgici o trattamenti.

È importante sottolineare che, nonostante questi rischi, il trapianto di organi è generalmente considerato un trattamento efficace e sicuro per molte malattie gravi e può migliorare significativamente la qualità e la durata della vita dei riceventi.


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