1. Che cos’è la gonorrea?
2. Quali sono i sintomi della gonorrea?
3. Gonorrea: la diagnosi
4. Gonorrea e terapie
5. Gonorrea: le possibili complicanze
6. Gonorrea: la prevenzione
1. Che cos’è la gonorrea?
La gonorrea è una infezione sessualmente trasmessa (STI), causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Questo batterio può infettare l'uretra, il collo dell'utero, l'ano, la gola e, più raramente, gli occhi.
La gonorrea si trasmette attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale e orale). A livello mondiale, è la seconda più diffusa STI di tipo batterico dopo la clamidia.
2. Quali sono i sintomi della gonorrea?
I sintomi della gonorrea possono variare a seconda del genere e della parte del corpo coinvolta. Tuttavia, è importante notare che molte persone infette non mostrano alcun sintomo: ciò rende questa malattia particolarmente insidiosa. Le manifestazioni cliniche, quando rilevabili, compaiono generalmente dopo 1-7 giorni dall’infezione.
Tra i sintomi più comuni associati alla gonorrea troviamo:
- Secrezioni anomale: le persone di sesso maschile possono sperimentare una secrezione bianca, gialla o verde dal pene
- Bruciore durante la minzione: entrambi i sessi possono provare dolore o bruciore durante la minzione
- Dolore pelvico nelle donne: le donne possono avvertire dolore o disagio nella parte bassa dell'addome o nel bacino
- Sanguinamento vaginale intermestruale: le donne possono avere sanguinamenti vaginali non correlati al ciclo mestruale regolare
- Dolore durante i rapporti sessuali: entrambi i sessi possono provare dolore durante i rapporti sessuali
- Dolore o prurito anale: se l'ano è coinvolto, può verificarsi dolore o prurito anale
- Dolore alla gola: se trasmessa attraverso un rapporto orale, la gonorrea può infettare la gola e provocare una faringite, in entrambi i sessi
- Congiuntivite: in rari casi, l'infezione può colpire gli occhi, causando arrossamento, irritazione e secrezione.
Poiché molti individui non mostrano sintomi evidenti, è fondamentale sottoporsi regolarmente a controlli medici, specialmente dopo un rapporto sessuale non protetto con un partner di cui non si conosce lo stato di salute sessuale.
Inoltre, il trattamento tempestivo è essenziale per prevenire la diffusione dell'infezione e le complicazioni associate. Se si sospetta di avere contratto la gonorrea, è importante consultare immediatamente un medico per la diagnosi e il trattamento appropriati.
3. Gonorrea: la diagnosi
La diagnosi della gonorrea è possibile mediante una serie di metodi, che vengono utilizzati per individuare la presenza del batterio Neisseria gonorrhoeae nell'organismo. I test per la diagnosi includono:
- Test di laboratorio sulle urine: questo test prevede la raccolta di un campione di urina, che viene analizzato per verificare la presenza del batterio Neisseria gonorrhoeae. Questo metodo risulta meno invasivo e più comodo per il paziente
- Coltura: è considerato il "gold standard" per la diagnosi della gonorrea. Consiste nel prelievo di campioni dalla zona infetta (come uretra, collo dell'utero, ano, gola), utilizzando un tampone. Successivamente i batteri vengono coltivati su un terreno di coltura specifico in laboratorio
- Test di amplificazione degli acidi nucleici (NAAT): questi test rilevano il materiale genetico del batterio Neisseria gonorrhoeae nel campione di tessuto o fluido prelevato dall'area infetta. I test NAAT sono altamente sensibili e specifici e possono essere utilizzati su campioni prelevati da diverse aree del corpo, come uretra, collo dell'utero, ano o gola
- Test rapidi a flusso laterale (POCT): questi test possono fornire risultati rapidi (generalmente entro 30 minuti) utilizzando campioni prelevati dall'uretra o da altre aree infette. Tuttavia, la sensibilità e la specificità di questi test possono variare: potrebbero non essere altrettanto affidabili rispetto ai test di coltura o ai test NAAT.
In caso di positività al test per la gonorrea, è necessario che tutti i partner sessuali vengano sottoposti a test per questa infezione.
4. Gonorrea e terapie
Il trattamento della gonorrea prevede generalmente l'uso di antibiotici per eliminare il batterio Neisseria gonorrhoeae, responsabile dell'infezione. Tra i trattamenti più comuni per la gonorrea ci sono:
- Ceftriaxone: questo antibiotico viene somministrato per via intramuscolare (IM) o per via endovenosa (IV) e rappresenta solitamente la prima scelta per il trattamento della gonorrea, grazie alla sua efficacia. Può essere somministrato insieme ad altri antibiotici, come l’azitromicina, per migliorare l'efficacia del trattamento
- Azitromicina: questo antibiotico è spesso somministrato insieme a ceftriaxone per aumentare l'efficacia del trattamento e prevenire la comparsa di resistenza agli antibiotici. Viene somministrato per via orale ed è particolarmente utile nel trattamento delle infezioni della gola
- Doxiciclina: in alcune situazioni, come allergie alla cefalosporina o gravidanze, la doxiciclina può essere prescritta come alternativa all'azitromicina per il trattamento della gonorrea. Viene somministrata per via orale.
Dopo il trattamento, è importante sottoporsi a un test di controllo per verificare l'efficacia e assicurarsi che l'infezione sia stata eliminata. I pazienti devono inoltre astenersi dall’attività sessuale fino al completamento del trattamento, per evitare di infettare i partner sessuali.
5. Gonorrea: le possibili complicanze
La gonorrea, se non trattata, può portare ad una serie di complicanze che influenzano significativamente la salute sessuale e riproduttiva. Tra queste, l'infertilità rappresenta una delle principali preoccupazioni: l'infezione può diffondersi infatti agli organi riproduttivi, causando infiammazioni e cicatrici che possono ostacolare il normale funzionamento delle tube di Falloppio nelle donne o danneggiare i tubuli spermatici negli uomini, con conseguente rischio di infertilità.
Un'altra complicanza seria è la Malattia Infettiva Pelvica (PID), che colpisce prevalentemente le donne. La gonorrea non trattata può diffondersi agli organi riproduttivi superiori aumentando il rischio di gravidanza ectopica e ulteriori problemi di fertilità.
Durante la gravidanza la gonorrea può causare aborti spontanei, parto prematuro, basso peso alla nascita del neonato e trasmissione dell'infezione al neonato durante il parto, con conseguente rischio di congiuntivite o polmonite neonatale.
In alcuni casi più rari, l'infezione può diffondersi attraverso il flusso sanguigno, causando artrite settica, un'infiammazione dolorosa delle articolazioni che può portare a danni articolari permanenti se non trattata.
In aggiunta, gli uomini possono sperimentare l'infiammazione del tessuto scrotale, con sintomi come gonfiore, dolore e sensibilità nella zona circostante lo scroto.
Queste complicanze evidenziano l'importanza della diagnosi precoce e del trattamento tempestivo della gonorrea, necessari per prevenire gravi impatti sulla salute riproduttiva e generale.
6. Gonorrea: la prevenzione
La prevenzione della gonorrea è affidata oggi principalmente a pratiche sessuali sicure e consapevoli. Attualmente non esiste infatti un vaccino per la prevenzione della gonorrea, anche se in questo ambito la ricerca è in corso.
Alcuni comportamenti chiave per prevenire la trasmissione sono:- Utilizzo del preservativo: l'uso corretto e costante del preservativo durante ogni rapporto sessuale, inclusi il sesso vaginale, anale e orale, può ridurre significativamente il rischio di trasmissione della gonorrea e di altre infezioni sessualmente trasmissibili
- Test regolari: sottoporsi regolarmente a test per le malattie sessualmente trasmissibili, inclusa la gonorrea, è fondamentale per individuare tempestivamente e trattare eventuali infezioni. Ciò è particolarmente importante se si hanno più partner sessuali o si cambia spesso partner
- Test dei partner: se una persona riceve una diagnosi di gonorrea, è importante avvertire tutti i partner sessuali recenti in modo che possano essere sottoposti a test e, se necessario, a trattamento per prevenire ulteriori trasmissioni
- Riduzione del numero di partner sessuali: ridurre il numero di partner sessuali può aiutare a ridurre il rischio di contrarre la gonorrea e altre malattie. Il mantenimento di relazioni monogame e di lungo termine con un partner che ha avuto test negativi per le malattie sessualmente trasmissibili può ridurre il rischio di contagio.