Medicina

LA SALMONELLOSI: CAUSE, SINTOMI E CONTAGIO

Uova
Batterio
Contagio
Salmonella
Martina Amenta

08/05/2023

1. Che cos’è la salmonellosi?
2. Quali sono i sintomi della salmonellosi?
3. Salmonellosi: come avviene il contagio?
4. Come si cura la salmonellosi?
5. Consigli pratici per prevenire il contagio da Salmonella


1. Che cos’è la salmonellosi?

Le infezioni da Salmonella rappresentano la seconda causa più frequente di infezioni trasmesse dagli alimenti all'uomo in Europa. E in Italia la Salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche.

La Salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti. I ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono Salmonella enteritidis e Salmonella typhimurium.

La salmonellosi è un’infezione che colpisce l'apparato gastrointestinale, causata da batteri del genere Salmonella.

Le infezioni provocate da Salmonella si distinguono in:

  • forme tifoidee, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche, in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo
  • forme non tifoidee, più comuni, causate dalle cosiddette Salmonelle minori (come la Salmonella typhimurium e la Salmonella enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.


2. Quali sono i sintomi della salmonellosi?

Quando l’intestino è colpito dall’infezione, i sintomi di solito esordiscono 12-48 ore dopo l’ingestione dei batteri. Si presentano con nausea e dolore addominale crampiforme, subito seguiti da diarrea acquosa, febbre e vomito. I sintomi da Salmonella si risolvono solitamente in 1-4 giorni. In alcuni casi, i sintomi sono più gravi e durano a lungo.

È utile ricordare che l’ingestione del batterio non comporta sempre la manifestazione dei sintomi: le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.

D’altra parte, soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit del sistema immunitario) possono verificarsi forme cliniche più gravi che rendono necessario il ricovero ospedaliero.


3. Salmonellosi: come avviene il contagio?

La salmonellosi viene trasmessa attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate, oppure per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. Gli alimenti maggiormente a rischio sono:

  • uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova
  • latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere)
  • carne e derivati (specialmente se poco cotti)
  • salse e condimenti per insalate
  • preparati per dolci, creme, gelato artigianale e commerciale
  • frutta e verdura (angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata, sidro e succo d’arancia non pastorizzati), contaminate durante il taglio

Purtroppo il cibo contaminato non è riconoscibile in modo immediato, perché non presenta alcuna alterazione delle caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza).

I focolai di diffusioni più comuni sono ospedali e ristoranti. Tra i soggetti maggiormente a rischio troviamo bambini, anziani, donne in gravidanza e tutti coloro che hanno difese immunitarie più basse, come avviene ad esempio con le persone affette dal virus HIV.

Tra i soggetti più sensibili all’infezione da salmonellosi, l’Istituto Superiore di Sanità individua anche:

  • soggetti affetti da acloridria (disfunzione dell’apparato digerente, consistente nell’assenza di acido cloridrico nel succo gastrico) e da malattie neoplastiche
  • soggetti in terapia con farmaci anti-acido, in pregressa o concomitante terapia antibiotica ad ampio spettro, oppure in terapia immunosoppressiva
  • soggetti che hanno subito interventi chirurgici a carico dell’apparato gastrointestinale.


4. Come si cura la salmonellosi?

Solitamente le gastroenteriti da salmonella si presentano in forma lieve e si risolvono da sole nel giro di pochi giorni. Il consiglio in questi casi è di non contrastare il fenomeno diarroico, poiché è il naturale meccanismo di difesa usato dall’organismo per espellere i batteri.

È di fondamentale importanza reintegrare i liquidi e i sali minerali, che servono per compensare quelli persi con il vomito e la diarrea. Nella maggior parte dei casi la cura prevede semplicemente l’assunzione di fermenti lattici e di soluzioni idratanti, mentre in caso di febbre può essere utile ricorrere al paracetamolo.

Pur trattandosi di un batterio, la Salmonella non viene trattata con gli antibiotici. Quest’ultimi vengono somministrati esclusivamente ai pazienti defedati, ai malati di AIDS, agli anziani e ai bambini piccoli, le cui difese immunitarie non sono totalmente sviluppate.


5. Consigli pratici per prevenire il contagio da Salmonella

È possibile prevenire la salmonellosi attraverso semplici accorgimenti di natura igienica e comportamentale, che peraltro hanno validità generale:

  • Lavare accuratamente le mani prima di manipolare gli alimenti
  • Lavare con acqua corrente le verdure e la frutta prima del consumo, aggiungendo preferibilmente il bicarbonato di sodio per assicurare una miglior pulizia dei vegetali
  • Porre particolare attenzione alla preparazione di salse e creme con uova crude fresche
  • Separare le carni crude da quelle cotte, al fine di evitare la contaminazione batterica crociata
  • Evitare il consumo di uova, pollame e carne cruda o poco cotta (soprattutto quella di dubbia provenienza).


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