Medicina

LA SCABBIA

Acari
Prurito
Cunicolo
Scabbia
Pelle
Giorgio Sciarra

31/07/2023

1. Che cos’è la scabbia?

2. Quali sono le manifestazioni cliniche della scabbia?

3. Come si trasmette la scabbia?

4. Come si fa diagnosi di scabbia?

5. Qual è il trattamento della scabbia?

6. Misure preventive

7. Scabbia nell'uomo: Come si differenzia da quella animale?

8. Cause e segni distintivi della scabbia

9. Effetti a lungo termine e forma crostosa della scabbia

10. Importanza delle immagini e foto nella diagnosi della scabbia

11. Domande frequenti e risposte sintetiche


1. Che cos’è la scabbia?

La scabbia è un'infestazione cutanea contagiosa causata dall'acaro della scabbia, noto scientificamente come Sarcoptes scabiei. Nonostante sia una malattia comune e diffusa in tutto il mondo, la scabbia spesso suscita preoccupazione e imbarazzo.

Il parassita della scabbia si insedia sulla pelle umana, causando una serie di sintomi fastidiosi e pruriginosi. Presenta una testa, quattro zampe anteriori e quattro zampe posteriori: è grosso quanto la punta di uno spillo, per cui non è visibile a occhio nudo.

Solitamente il maschio vive nello strato corneo della pelle e muore dopo la copulazione. La femmina invece penetra scavando il cunicolo, lesione patognomonica della scabbia, dove depone molte uova dando origine ad un nuovo ciclo vitale.


2. Quali sono le manifestazioni cliniche della scabbia?

Il termine scabbia deriva dal latino “scabere”, che significa grattare: il sintomo principale è infatti il prurito, caratteristico perché notturno-serale. Solitamente quando l’individuo infetto si mette a letto l’acaro comincia a scavare nella pelle: il prurito deriva quindi dall’azione meccanica dell’acaro, ma anche dagli antigeni derivanti da uova e feci lasciate durante il percorso dello stesso. Il prurito è talmente intenso da suscitare un vigoroso grattamento che produce lesioni e ulteriore diffusione del parassita.

Il cunicolo è la manifestazione cutanea patognomonica: consiste in una piccola galleria sulla pelle, che appare come un solco sottile, grigiastro o rossastro. In alternativa si possono osservare piccole papule escoriate da grattamento, eritemi, noduli dovuti a reazione allergica e lesioni eczematose, ipercheratosiche e squamo-crostose.

Spesso a causa del grattamento si può instaurare anche una possibile sovrainfezione batterica: con l’atto del grattamento, si possono trasportare batteri presenti sotto le unghie come ad esempio gli stafilococchi.

Solitamente l’acaro si localizza dove penetra meglio, ovvero nelle superfici flessorie ed estensorie dei polsi, nelle regioni interdigitali, a livello dell’eminenza tenar e ipotenar della mano, ma anche nelle pieghe del gomito, a livello addominale, ascellare, inguinale, delle natiche, del glande, dello scroto e nell’areola mammaria. Viso e collo in genere sono risparmiati, tranne nella forma nota come scabbia norvegese.

Nel neonato invece l’acaro predilige la regione plantare, dove determina lesioni vescicolo-pustolose, causando pianto e tentativi di grattamento che si esplicano strusciandosi i piedini.

Esistono anche forme incognite, difficili da riconoscere, che si verificano spesso nei pazienti che assumono terapie cortisoniche, in cui il prurito è assente.

La scabbia norvegese, invece è la forma clinica che colpisce tipicamente i soggetti immunocompromessi o affetti da sindromi psichiatriche gravi e areattive. Questi soggetti infatti non hanno prurito per cui gli acari proliferano enormemente, si diffondono in tutto il corpo e determinano la formazione di lesioni ipercheratosiche.


3. Come si trasmette la scabbia?

La trasmissione può avvenire direttamente per contagio interumano: gli acari si spostano da una persona all'altra durante il contatto pelle a pelle prolungato, come durante un abbraccio, una stretta di mano o un rapporto sessuale.

In alternativa si può verificare la trasmissione indiretta tramite scambio di oggetti personali come coperte e asciugamani, oppure sui mezzi pubblici e sulle poltrone, specialmente nella stagione estiva. L’acaro allontanato dalla cute rimane infestante per 3-4 giorni.


4. Come si fa diagnosi di scabbia?

Sicuramente il sintomo più evidente che deve far sospettare la scabbia è il prurito, intenso, notturno e protratto per diversi giorni. In questi casi è opportuno recarsi dal proprio medico curante che osserverà la topografia caratteristica delle lesioni, in quanto di solito le zone tipiche vengono rispettate.

Successivamente è importante valutare la contagiosità, cercando di capire attraverso l’anamnesi se in famiglia ci sono altri casi o meno.

Al fine di riconoscere la scabbia e fare diagnosi di certezza è necessario individuare i cunicoli, spesso tramite l’ausilio di un dermatoscopio, effettuare l’escoriazione della lesione sospetta, prelevare un campione di detriti e osservarli al microscopio ottico. Nel caso non si riscontrino lesioni dirimenti può essere sufficiente trovare uova e feci dell’acaro. In alcuni casi dubbi, il medico può anche richiedere una biopsia cutanea.


5. Qual è il trattamento della scabbia?

La scabbia è una condizione trattabile e curabile: il trattamento mira a eliminare gli acari e prevenire la loro diffusione.

Generalmente il trattamento si basa sull’utilizzo di farmaci topici come la permetrina al 5%, che viene applicata direttamente sulla pelle per uccidere gli acari e le loro uova. Può essere sufficiente un unico trattamento, tuttavia c’è la possibilità che alcune uova si schiudano dopo la sospensione del trattamento e continuino il ciclo infestante. Di solito, quindi, viene ripetuto dopo 8 giorni.

In alcuni casi, viene prescritto un farmaco orale chiamato ivermectina, specialmente per le forme più gravi o resistenti. L'ivermectina uccide gli acari della scabbia e può essere utilizzata in combinazione con trattamenti topici.

Oltre ai farmaci, il medico può consigliare misure complementari per affrontare l'infestazione e prevenire la diffusione come il lavaggio di indumenti, biancheria da letto e asciugamani a temperature elevate (almeno 60°), l'aspirazione di oggetti non lavabili e l'isolamento degli oggetti contaminati in sacchetti sigillati per alcuni giorni.

I soggetti possono anche necessitare terapie con antistaminici al fine di calmare il prurito e con antibiotici per prevenire le sovrainfezione batteriche e l’impetiginizzazione, ovvero la sovrainfezione della lesione o piaga cutanea causata da streptococchi e staffilococchi.

È fondamentale che tutte le persone che hanno avuto contatti ravvicinati con una persona infetta vengano trattate contemporaneamente, anche se non presentano sintomi evidenti di scabbia, al fine di prevenire la trasmissione e la reinfestazione.


6. Misure preventive

Per ridurre il rischio di contrarre la scabbia, è possibile adottare alcune misure preventive che includono:

  • Evitare il contatto ravvicinato con persone infette o che presentano sintomi di scabbia
  • Evitare di condividere indumenti, biancheria da letto, asciugamani o altri oggetti personali con persone infette
  • Lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, in particolare dopo il contatto con oggetti potenzialmente contaminati
  • Mantenere un'adeguata igiene personale e una buona pulizia degli ambienti domestici
  • Se si è a conoscenza di un'infestazione da scabbia in un contesto comunitario (come scuole o campeggi), seguire le linee guida fornite dalle autorità sanitarie per prevenire la diffusione dell'infezione.

La denuncia alle autorità competenti è obbligatoria e di fondamentale importanza per individuare con rapidità i focolai, anche nelle forme iniziali.


7. Scabbia nell'uomo: Come si differenzia da quella animale?

La scabbia, sebbene sia una condizione comune nell'uomo, può essere confusa con varianti simili presenti negli animali, come la rogna. Mentre la rogna è una condizione simile causata da acari diversi e generalmente si verifica negli animali, la scabbia nell'uomo è specifica per l'acaro Sarcoptes scabiei var. hominis. Questa differenziazione è importante perché il trattamento e la prevenzione nelle persone differiscono significativamente da quelli negli animali.

8. Cause e segni distintivi della scabbia

Le cause della scabbia nell'uomo sono direttamente legate all'infestazione da parte dell'acaro Sarcoptes scabiei. I segni distintivi includono il prurito intenso, soprattutto di notte, e la presenza unicoli sulla pelle. Questi segni sono cruciali per la diagnosi e possono essere accompagnati da papule e noduli cutanei, particolarmente visibili nelle zone come polsi, ascelle e cintura.

9. Effetti a lungo termine e forma crostosa della scabbia

Se non trattata, la scabbia può portare a complicazioni come la forma crostosa, o scabbia norvegese, caratterizzata da croste spesse e squame sulla pelle. Questa forma è più comune in individui con un sistema immunitario indebolito e può essere molto contagiosa.

10. Importanza delle immagini e foto nella diagnosi della scabbia

Le immagini e le foto sono strumenti utili nella diagnosi della scabbia, in quanto forniscono esempi visivi dei segni caratteristici dell'infestazione. I medici possono utilizzare queste immagini per confrontare con i sintomi presenti nei pazienti, facilitando una diagnosi accurata e tempestiva.

11. Domande frequenti e risposte sintetiche

  1. Che cos'è la scabbia? La scabbia è una malattia cutanea causata dall'acaro Sarcoptes scabiei var. hominis, specifica per l'uomo. Si manifesta con sintomi come prurito intenso e lesioni sulla pelle.

  2. Come si trasmette la scabbia nell'uomo? La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto pelle a pelle prolungato con una persona infetta. Può anche diffondersi tramite la condivisione di indumenti o biancheria.

  3. Quali sono i sintomi principali della scabbia? I sintomi includono prurito intenso, soprattutto notturno, lesioni cutanee come cunicoli, papule e noduli, e a volte reazioni allergiche.

  4. Cosa differenzia la scabbia norvegese dalla forma comune? La scabbia norvegese, o crostosa, è una forma più grave caratterizzata da croste spesse sulla pelle. Si verifica soprattutto in individui immunocompromessi.

  5. Quali sono le cause della scabbia? La causa principale è l'infestazione da parte dell'acaro della scabbia, che si insedia e si riproduce nella pelle umana.

  6. Come si fa la diagnosi della scabbia? La diagnosi si basa su segni clinici come cunicoli e prurito, esame della pelle con dermatoscopio, e talvolta tramite biopsia o analisi microscopica di campioni cutanei.

  7. Quali effetti ha la scabbia sui bambini? Nei bambini, la scabbia può causare prurito intenso, disturbi del sonno e, a volte, sovrainfezioni dovute al grattamento delle lesioni.

  8. È possibile vedere gli acari della scabbia nelle foto o immagini? Gli acari sono troppo piccoli per essere visti a occhio nudo, ma possono essere osservati nelle immagini al microscopio o con l'ausilio di un dermatoscopio.

  9. Che cos'è la rogna e come si differenzia dalla scabbia umana? La rogna è un'infestazione causata da acari simili, ma di solito colpisce gli animali. La scabbia umana è specifica per l'uomo e causata da una specie diversa di acaro.

  10. Come si contrae e si contagia la scabbia? La scabbia si contrae venendo in contatto con una persona infetta o, meno comunemente, tramite oggetti contaminati. Il contagio avviene per trasmissione diretta dell'acaro da una persona all'altra.

  11. Qual è il periodo di incubazione della scabbia? Il periodo di incubazione, ovvero il tempo tra il contatto con l'acaro e la comparsa dei sintomi, può variare da alcune settimane fino a un mese.

  12. Quali sono le opzioni di terapia per la scabbia? La terapia per la scabbia include l'uso di farmaci topici come la permetrina e, in alcuni casi, farmaci orali come l'ivermectina. È importante trattare anche i contatti stretti per prevenire la reinfestazione.

  13. In che modo la dermatologia aiuta a curare la scabbia? Un dermatologo può fornire una diagnosi accurata e consigliare il trattamento più adeguato, compresa la gestione dei sintomi come il prurito e le lesioni cutanee.

  14. Cosa si intende per acariasi in relazione alla scabbia? L'acariasi è un termine generale che descrive qualsiasi infestazione cutanea causata da acari, inclusa la scabbia.


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