1. Cos’è la labirintite?
2. Quali possono essere le cause all’origine della labirintite?
3. Quali sono i sintomi della labirintite?
4. Cosa fare e cosa non fare in caso di labirintite
5. Quando è il momento di consultare uno specialista?
6. Che cos’è la videonistagmografia?
7. Come prevenire la labirintite
1. Cos’è la labirintite?
La labirintite, o otite interna, o anche neurite vestibolare, è un’infiammazione del labirinto, cioè di quella struttura anatomica che contiene l’organo dell’udito e dell’equilibrio. La parte interessata è quella dell’orecchio interno, la parte più profonda dell’orecchio: ha una forma molto complessa con dei canali semicircolari comunicanti tra di loro che si alternano a strutture di varia forma e dimensione. Per questo si chiama “labirinto”, in analogia al labirinto costruito da Dedalo in cui era stato rinchiuso il Minotauro.
La diagnosi differenziale tra la labirintite propriamente detta, e tutte le altre forme di patologie dell’orecchio interno che generano condizioni di disturbi dell’equilibrio, si basa su un’accurata anamnesi, sull’esame clinico del paziente e sull’uso di strumentazioni dedicate come l’esame dell’udito.
2. Quali possono essere le cause all’origine della labirintite?
Le cause più comuni all’origine della labirintite sono essenzialmente due: un’infezione virale, oppure un danno indotto da un episodio ischemico.
Indipendentemente da quale sia la causa dell’infiammazione, virale o vascolare, quello a cui assistiamo è un deficit acuto della funzione vestibolare e cioè del nostro sistema di controllo dell’equilibrio.
In funzione delle cause scatenanti, la labirintite può essere quindi:
- Virale: è generalmente provocata da virus quali il virus influenzale, parainfluenzale ed il citomegalovirus
- Batterica: dovuta a batteri piogeni quali streptococchi, stafilococchi ed escherichia coli
- Causata dalla frattura della rocca petrosa: la rottura della rocca petrosa, la parte di osso temporale in cui sono scavate le cavità dell’orecchio interno dove è contenuto il labirinto, può provocare un’infiammazione del labirinto stesso
- Causata da allergie, traumi cranici o sindrome di Ménière.
3. Quali sono i sintomi della labirintite?
Sintomo fondamentale della labirintite sono le vertigini (ovvero il senso di rotazione dell’ambiente, dal latino vertere), a cui possono associarsi diversamente sintomi neurovegetativi come la nausea e il vomito. Questi sintomi neurovegetativi sono gli stessi che accompagnano il comune mal d’auto o un mal di mare.
La presenza contemporanea anche di acufeni caratterizza quelle forme in cui oltre alla componente vestibolare, quindi del controllo dell’equilibrio, si associa anche un deficit dell’udito. Sono forme ancora più complesse e difficili da trattare.
A questi sintomi fisici, si associano solitamente sintomi psicologici quali:
- Difficoltà a deglutire
- Attacchi di panico
- Ansia
- Depressione
- Percezione distorta del mondo
4. Cosa fare e cosa non fare in caso di labirintite
Cosa fare in caso di labirintite? In primissima battuta occorre:
- non alzarsi bruscamente
- evitare movimenti improvvisi
- non stare davanti ad un monitor
- tenere la testa immobile
- tenere una luce soffusa
Il paziente deve posizionarsi sdraiato sul fianco e tenere gli occhi chiusi, per ridurre la sintomatologia che si accentua nuovamente all’apertura degli occhi per la presenza del segno caratteristico della vertigine labirintica: il nistagmo.
Il nistagmo è un movimento coniugato degli occhi involontario che caratterizza la vertigine: è proprio sulle caratteristiche del nistagmo che gli specialisti faranno la prima ipotesi di diagnosi. Quella che viene denominata Bed Side Examination. È proprio partendo dalla direzione e dalla intensità del movimento oculare che i medici capiranno l’intensità dei sintomi e potranno confermare l’ipotesi di labirintite.
E’ necessario inoltre assumere dei farmaci che riducano sintomi come la nausea, il vomito e la vertigine stessa, che spaventano molto il paziente e possono indurlo a credere di avere una malattia molto grave.
5. Quando è il momento di consultare uno specialista?
È di fondamentale importanza rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia per la diagnosi e per la prescrizione dei farmaci che aiutano a ridurre i fastidiosi sintomi. Ma la diagnosi sarà più completa quando ci si rivolgerà a uno specialista otorinolaringoiatra, oppure allo specialista in audiologia e vestibologia.
Prima di ricorrere ad esami strumentali si possono eseguire dei test spontanei e soprattutto avvalersi dello studio del nistagmo, che ci fornisce preziose informazioni sulla natura della vertigine che stiamo affrontando.
Esistono inoltre una serie di esami strumentali di secondo e di terzo livello che includono l’esame dell’udito, il video head impulse test e lo studio dei potenziali evocati vestibolari, che servono a chiarire meglio la sede effettiva della patologia.
6. Che cos’è la videonistagmografia?
La videonistagmografia è una procedura non invasiva e non dolorosa, che serve a identificare la causa della vertigine da cui è affetto il paziente. Permette di osservare i movimenti involontari della pupilla tipici delle vertigini vestibolari.
Al paziente viene richiesto di indossare un paio di occhiali dotati di telecamera interna. Quindi il medico sottopone il paziente a manovre liberatorie, facendogli eseguire con le proprie mani rapidi movimenti del corpo e della testa, allo scopo di stimolare la vertigine liberatoria e il conseguente nistagmo.
In base all'analisi del nistagmo provocato, osservando gli occhi del paziente attraverso gli occhiali, è possibile dedurre le cause della vertigine vestibolare, prescrivere eventuali esami di diagnostica avanzata e definire la terapia.
7. Come prevenire la labirintite
Per prevenire la labirintite, in caso di infezioni influenzali e raffreddamenti, in particolare in presenza di infiammazione dell’orecchio medio, è importante decongestionare l’orecchio e consentire la sua sufficiente ventilazione.
Se un bambino, ad esempio, soffre spesso di infiammazione dell’orecchio medio, è assolutamente necessario consultare un otorinolaringoiatra: in questo modo sarà possibile escludere o curare eventuali alterazioni congenite della ventilazione. Di grande importanza sono inoltre le vaccinazioni, raccomandate per i bambini piccoli.
Anche ginnastica posturale, pilates, un’attenta alimentazione, un corretto stile di vita possono aiutare a prevenire la labirintite.