1. Cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili?
2. Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili?
3. Quali sono i sintomi?
4. Malattie sessualmente trasmissibili: come avviene la diagnosi?
5. Come prevenire le malattie sessualmente trasmissibili
1. Cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili?
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST), conosciute anche come infezioni sessualmente trasmissibili (IST) o malattie a trasmissione sessuale (MTS), sono infezioni causate da batteri, virus o parassiti che possono essere trasmesse da una persona infetta ad un'altra attraverso l'attività sessuale.
Queste malattie possono colpire sia uomini che donne e possono essere trasmesse attraverso il contatto genitale, anale o orale con una persona infetta.
2. Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili?
Le MST possono avere una vasta gamma di sintomi o talvolta possono essere asintomatiche, rendendo difficile riconoscere la presenza dell'infezione. Alcune delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni includono:
- Chlamydia: è un'infezione batterica comune, che può colpire sia gli uomini che le donne. Può causare sintomi come dolore durante la minzione, secrezioni anomale e dolore addominale. Se non trattata, può portare a gravi complicazioni a lungo termine
- Gonorrea: è un'altra infezione batterica che provoca sintomi simili a quelli della clamidia, come dolore durante la minzione e secrezioni. Anche la gonorrea può portare a gravi complicazioni se non trattata
- Sifilide: è un'infezione batterica che può progredire, se non trattata adeguatamente. Causa spesso lesioni cutanee, danni agli organi interni e problemi neurologici
- Herpes genitale: è un'infezione virale che provoca vesciche dolorose intorno all'area genitale o anale. Il virus dell'herpes rimane nel corpo per tutta la vita e può causare ricorrenze periodiche dei sintomi
- HIV e AIDS: il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) attacca il sistema immunitario del corpo, rendendo le persone suscettibili a infezioni e malattie opportunistiche. L'AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) è la fase avanzata dell'infezione da HIV
- HPV (papillomavirus umano): questo virus può causare verruche genitali e aumentare il rischio di sviluppare il cancro cervicale, anale, penico e di altre parti del corpo
- Tricomoniasi: è un'infezione parassitaria che può causare prurito, irritazione e secrezioni anomale nelle donne e può essere asintomatica negli uomini
- Candidosi: è un'infezione fungina comune, nota anche come infezione da lievito, che può causare prurito, bruciore e secrezioni biancastre nelle zone genitali
- Epatite B: è un'infezione virale che colpisce il fegato e può essere trasmessa sessualmente attraverso il contatto con il sangue, il liquido seminale o le secrezioni vaginali di una persona infetta
- Linfogranuloma venereo (LGV): è un'infezione sessualmente trasmissibile rara ma grave, causata da ceppi specifici di Chlamydia trachomatis.
3. Quali sono i sintomi?
I sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili possono variare notevolmente a seconda del tipo di infezione e dalla persona colpita. Alcune MST possono essere asintomatiche, non mostrando alcun sintomo evidente. Ecco alcuni dei sintomi più comuni associati alle malattie sessualmente trasmissibili:
- Secrezioni anomale: alcune MST possono causare secrezioni insolite dai genitali o dall'ano. Ad esempio, secrezioni vaginali diverse da quelle normali, scariche dal pene o secrezioni dal retto
- Dolore o bruciore durante la minzione: questo sintomo può essere associato a infezioni come la clamidia, la gonorrea o l'herpes genitale
- Prurito o irritazione genitale: il prurito o l'irritazione delle aree genitali o anali possono essere causati da infezioni come la tricomoniasi o la candidosi
- Lesioni o piaghe genitali: l'herpes genitale è noto per causare la formazione di vesciche o piaghe dolorose intorno all'area genitale o anale
- Gonfiore o ingrossamento dei linfonodi: alcune MST, come la sifilide o il linfogranuloma venereo (LGV), possono causare l'ingrossamento dei linfonodi nella zona inguinale o in altre parti del corpo
- Dolore durante i rapporti sessuali: questo sintomo può essere associato a diverse MST, come l'herpes genitale, la clamidia o la gonorrea
- Rash cutanei o eruzioni: alcune MST, come la sifilide o l'infezione da HIV, possono causare eruzioni cutanee o lesioni cutanee
- Affaticamento o sintomi simil-influenzali: l'infezione da HIV può causare sintomi influenzali come febbre, mal di gola, mal di testa e affaticamento generale
- Dolore addominale o pelvico: questo sintomo può essere associato a infezioni come la clamidia o la gonorrea, soprattutto se l'infezione si è diffusa nell'utero o nelle tube di Falloppio.
4. Malattie sessualmente trasmissibili: come avviene la diagnosi?
La diagnosi delle malattie sessualmente trasmissibili coinvolge solitamente una combinazione di valutazioni cliniche, test di laboratorio e discussione dei sintomi e della storia sessuale del paziente.
Il medico può eseguire un esame visivo per cercare segni visibili di infezione, come eruzioni cutanee, vesciche, ulcere genitali o ingrossamento dei linfonodi. Successivamente proseguirà con una serie di test di laboratorio, essenziali per confermare la presenza di un'infezione sessualmente trasmissibile.
Alcuni dei test di laboratorio comuni includono:
- Test delle urine: è utilizzato per rilevare clamidia e gonorrea nelle vie urinarie
- Prelievo di campioni da secrezioni genitali: campioni prelevati dalla vagina, dal collo dell'utero, dall'uretra, dal pene o dall'ano possono essere analizzati per rilevare infezioni come clamidia, gonorrea, tricomoniasi e altre
- Prelevamento di campioni dal sangue: sono utili a rilevare infezioni come HIV e sifilide
- Pap-test: usato per rilevare cambiamenti anomali nelle cellule cervicali causate dall'infezione da HPV, che possono indicare un rischio di cancro cervicale
- HPV test: serve a rilevare la presenza o meno del Papilloma Virus
- Test per l'herpes: può essere eseguito su campioni prelevati da lesioni attive per rilevare l'herpes simplex virus (HSV).
Gli operatori sanitari spesso consigliano anche il test dell'HIV, soprattutto se il paziente ha avuto rapporti sessuali non protetti o ha altri fattori di rischio.
La diagnosi precoce delle MST è fondamentale per un trattamento tempestivo e per prevenirne la diffusione. Se si sospetta di avere un'infezione sessualmente trasmissibile o si hanno preoccupazioni riguardanti la propria salute sessuale, è consigliabile consultarsi con un medico per una valutazione e una diagnosi adeguata.
5. Come prevenire le malattie sessualmente trasmissibili
Considerato il decorso spesso asintomatico o il quadro clinico aspecifico di molte di queste infezioni, la strategia migliore da adottare è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione a comportamenti sessuali responsabili che consentano di ridurre il rischio di contagio, quali l’uso del preservativo e delle vaccinazioni.
Un vaccino che viene raccomandato alle donne in giovane età è quello per il Papillomavirus (HPV), che previene l'infezione e potrebbe ridurre i decessi correlati al cancro del collo dell'utero. Il 12° anno è l’età preferibile per effettuare la vaccinazione ai ragazzi, sia femmine che maschi.
Altro vaccino disponibile è quello per l'epatite B, consigliato per i soggetti con sospetta infezione e fortemente raccomandato, insieme a quello per l’epatite A, ai soggetti con comportamenti a rischio quali gli omosessuali, i consumatori di sostanze stupefacenti e le persone che vivono con l’HIV.
Lo strumento più efficace nel prevenire la trasmissione di questo tipo di malattie rimane comunque il preservativo: il suo uso corretto limita non solo la trasmissione dell’infezione attraverso i liquidi organici, ma anche il rischio di contrarre per semplice contatto l’herpes genitale, la sifilide, l’ulcera molle e l’HPV. Anche i preservativi femminili sono efficaci e sicuri, ma non sono utilizzati così ampiamente come i preservativi maschili.
Inoltre, è di fondamentale importanza parlare apertamente con i partner sessuali del proprio stato di salute. Con la pratica di comportamenti sessuali sicuri e la conoscenza dei rischi, è possibile ridurre significativamente il rischio di contrarre o diffondere le malattie sessualmente trasmissibili.