Medicina

LE PATOLOGIE INVERNALI

Infezioni
Freddo
norovirus
Depressione
Raffreddore
Influenza
Inverno
Respiratorie
Covid
Giorgio Sciarra

02/11/2023

1. Quali sono le cosiddette “patologie invernali”?

2. Perché in inverno siamo più suscettibili alle infezioni del tratto respiratorio?

3. Perché in inverno siamo più suscettibili a disturbi della sfera affettiva?

4. La stagione invernale e i soggetti fragili

5. Consigli pratici per mantenerci in salute durante l’inverno


1. Quali sono le cosiddette “patologie invernali”?

La stagione invernale può comportare sfide significative per la salute. Con il termine "patologie invernali" ci si riferisce a una serie di malattie e condizioni cliniche che sono più frequenti durante i mesi invernali. Tra le più comuni si annoverano:

  • L'influenza, una malattia virale altamente contagiosa che colpisce il sistema respiratorio, più diffusa durante i mesi invernali e che può causare febbre, brividi, tosse, congestione nasale e affaticamento
  • Il raffreddore comune, causato da diversi tipi di virus e caratterizzato da sintomi come congestione nasale, tosse, mal di gola e starnuti
  • Le infezioni delle vie respiratorie, di origine virale come il COVID 19, il norovirus o il virus respiratorio sinciziale (RSV) o di origine batterica. Tali infezioni possono diffondersi nel tratto respiratorio e determinare la faringite, la laringite, la bronchite fino alla polmonite
  • Alcune condizioni cardiache, come l'infarto miocardico, possono essere più comuni in inverno a causa delle temperature fredde e dell'aumento dello sforzo fisico richiesto per affrontare il freddo
  • Alcune persone possono sviluppare disturbi d’ansia o ipocondria in inverno a causa delle preoccupazioni riguardo alle malattie stagionali, spesso amplificate dai media e dalla diffusione di informazioni errate
  • La depressione invernale, nota anche come disturbo affettivo stagionale (SAD), è un tipo di depressione che colpisce alcune persone durante i mesi invernali, spesso a causa della mancanza di luce solare
  • L'esposizione al freddo estremo può causare malattie da raffreddamento come ipotermia o geloni.
  • È importante notare che molte di queste condizioni possono essere prevenute o gestite con buone pratiche igieniche, con l'adozione di comportamenti sani e con la vaccinazione.


2. Perché in inverno siamo più suscettibili alle infezioni del tratto respiratorio?

La suscettibilità alle malattie infettive del tratto respiratorio, come il raffreddore comune, l'influenza, il COVID 19 e le infezioni respiratorie, è spesso maggiore in inverno a causa di diversi fattori tra i quali:

  • La stabilità dei virus: i virus respiratori, compresi quelli che causano il raffreddore comune e l'influenza, sopravvivono più a lungo e rimangono stabili in ambienti freddi e secchi. Questo significa che in inverno il virus può sopravvivere su ogni superficie per periodi più lunghi, aumentando il rischio di trasmissione
  • Interazioni e contatti ravvicinati in ambienti chiusi: durante l'inverno, le persone trascorrono più tempo all'interno in ambienti chiusi, dove la circolazione dell'aria può essere limitata. Ciò aumenta le occasioni di trasmissione di virus da persona a persona. Inoltre tendono a stare più vicine l'una all'altra, specialmente in situazioni sociali affollate come sui mezzi pubblici, negli uffici o nelle scuole, aumentando il rischio di contagio da parte di individui infetti
  • Bassa umidità dell'aria: il riscaldamento in ambienti chiusi riduce l'umidità dell'aria, e l'aria secca può danneggiare le mucose delle vie respiratorie determinando un malfunzionamento dell’apparato muco-ciliare, normalmente deputato a bloccare l’ingresso dei microbi
  • Soppressione del sistema immunitario: il freddo può danneggiare l’omeostasi, indebolendo il sistema immunitario e rendendo le persone più suscettibili alle infezioni
  • Mancanza di luce solare: la luce solare è importante per il benessere generale e la sua carenza può influenzare negativamente il sistema immunitario
  • Riduzione di esercizio fisico: il freddo può scoraggiare l'attività fisica all'aperto, importante per la salute generale e per la difesa del sistema immunitario.


3. Perché in inverno siamo più suscettibili a disturbi della sfera affettiva?

Durante l'inverno le giornate sono più brevi e le persone trascorrono meno tempo all'aperto, riducendo la loro esposizione alla luce solare, essenziale per la produzione di vitamina D e per la regolazione dei ritmi circadiani che influenzano l'umore. La mancanza di luce solare può dunque contribuire alla depressione invernale o al disturbo affettivo stagionale (SAD). Inoltre, a causa del freddo e delle cattive condizioni meteorologiche, le persone tendono a rimanere in casa più spesso, riducendo le opportunità di interazioni sociali e rendendo più facile la diffusione di sentimenti di solitudine e depressione.

Non bisogna dimenticare anche il denso periodo di festività, tra Natale e Capodanno, che può portare a uno stress aggiuntivo a causa delle aspettative sociali, dell'organizzazione di eventi, degli obblighi familiari e delle spese. A corredare tutto ciò ci sono anche i cambiamenti delle abitudini di vita come l’alimentazione, che durante il periodo invernale è spesso ipercalorica e povera di nutrienti, e la riduzione dell’attività fisica all’aperto, con tutte le conseguenze che questi fenomeni possono generare sull’umore.


4. La stagione invernale e i soggetti fragili

I soggetti fragili sono individui che, a causa di determinate condizioni cliniche o caratteristiche fisiologiche, sono particolarmente vulnerabili a malattie, infezioni o complicanze.

Tale categoria include:

  • gli anziani, che spesso hanno un sistema immunitario più debole e possono soffrire di condizioni mediche croniche che li rendono più suscettibili a infezioni e cadute soprattutto nei mesi invernali
  • i bambini, in particolare i neonati e i bambini piccoli, che possono essere più vulnerabili a infezioni respiratorie e hanno una ridotta capacità di regolare la temperatura corporea
  • gli individui con patologie croniche come diabete, malattie cardiache, malattie respiratorie croniche o immunodeficienze
  • le persone affette da disturbi dell’umore.

I primi tre gruppi sono particolarmente a rischio di infezioni o di aggravamento delle patologie pre-esistenti: sono fondamentali per loro la vaccinazione, le buone pratiche igieniche e il controllo delle condizioni croniche.

Chi soffre di disturbi dell'umore, invece, soprattutto a causa della mancanza di luce solare durante l'inverno e dell’isolamento per il freddo o il maltempo, può peggiorare la sua condizione e precipitare verso la depressione e il disturbo affettivo stagionale (SAD). Per questi soggetti è importante cercare sostegno e trattamento medico: inoltre la terapia cognitivo-comportamentale e il supporto sociale possono essere strategie utili.


5. Consigli pratici per mantenerci in salute durante l’inverno

Per mitigare la suscettibilità a queste malattie invernali, è importante adottare buone pratiche igieniche, evitare il contatto ravvicinato con persone malate e cercare di mantenere uno stile di vita sano. Di seguito alcuni consigli pratici:

  • Lavarsi spesso le mani: il lavaggio regolare delle mani con acqua e sapone è uno dei modi più efficaci per prevenire la diffusione di germi e infezioni
  • Coprirsi il naso e la bocca: è opportuno usare un fazzoletto o un gomito piegato per coprire il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce, aiutando così a prevenire la diffusione di germi nell'ambiente circostante
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone malate: il distanziamento sociale è fondamentale per prevenire le malattie infettive del tratto respiratorio, dal momento che la trasmissione avviene mediante l’inalazione di particelle infettanti presenti nell’aria. Il distanziamento è ancora più importante se si tratta di persone con sintomi di malattie respiratorie, come tosse e raffreddore
  • Vaccinarsi: tra i vaccini disponibili in inverno sono consigliati sia quello dell’influenza che quello del COVID-19. In alcune popolazioni può essere raccomandato anche il vaccino contro lo pneumococco
  • Mantenere uno stile di vita sano: una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e alimenti nutrienti può sostenere il sistema immunitario, così come l'esercizio fisico regolare è importante per la salute generale ed è fondamentale dormire a sufficienza per permettere all’organismo di recuperare
  • Bere liquidi: rimanere ben idratati, bevendo acqua, tè caldo e brodo anche se non si avverte la sete è importante per mantenere le mucose idratate
  • Proteggere le vie respiratorie: è importante indossare capi di abbigliamento adeguati per proteggersi dal freddo e dal vento, coprire il naso e la bocca con una sciarpa all'aperto per evitare di inalare aria fredda e secca
  • Evitare il surriscaldamento: la casa dev’essere riscaldata in modo adeguato, ma evitando di surriscaldare gli ambienti poiché l'aria troppo secca può danneggiare le mucose
  • Prendere integratori: se il medico lo consiglia, è utile assumere integratori come la vitamina D, che in inverno viene prodotta meno dall’organismo a causa della minore esposizione alla luce solare, la vitamina C, importante nel sostenere il sistema immunitario, lo zinco, associato alla riduzione della durata e della gravità del raffreddore comune, l’echinacea, l’astragalo, il ginseng e l’aglio, che agiscono da immunostimolanti. Naturalmente gli integratori non dovrebbero mai sostituire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano
  • Gestire lo stress: lo stress può indebolire il sistema immunitario. Di conseguenza è importante trovare occasioni e strumenti per rilassarsi e gestire lo stress, come la meditazione, lo yoga o l'attività fisica.

Seguire queste linee guida può aiutare a mantenere una buona salute durante l'inverno ed a ridurre il rischio di malattie stagionali.


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