1. Che cos’è il Papilloma Virus (HPV) e cosa determina?
2. Quali sono i fattori di rischio per l’infezione da HPV?
3. Come attuare la prevenzione contro l’infezione da HPV?
1. Che cos’è il Papilloma Virus (HPV) e cosa determina?
Il Papillomavirus umano (HPV) è un virus che colpisce la pelle e le mucose degli esseri umani. Esistono più di 100 genotipi di HPV, alcuni dei quali sono a basso rischio, mentre altri sono ad alto rischio per lo sviluppo di malattie tra cui il cancro (i genotipi ad alto rischio più noti sono HPV 16, HPV 18, HPV 45, HPV 31).
L'HPV è altamente contagioso e si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con la pelle o le mucose infette, mediante i rapporti sessuali, ma può anche avvenire tramite il contatto pelle a pelle con le aree infette, come le mani, la bocca o la gola. L'HPV può essere trasmesso anche da madre a figlio durante il parto.
Tipicamente l'HPV determina un’infezione locale penetrando attraverso i tessuti, grazie alla presenza di microlesioni mucose o cutanee e instaurando uno stato di persistenza. La maggior parte delle infezioni da HPV sono asintomatiche e si risolvono spontaneamente. Tuttavia, alcune infezioni persistenti possono portare alla comparsa di una lesione precancerosa che può evolvere in tumore. Le infezioni da HPV possono interessare diverse sedi nel corpo umano, in particolare:
- Le mucose genitali: l'HPV può infettare le mucose genitali sia negli uomini che nelle donne. Nei maschi può colpire il pene, il glande, il prepuzio e l'area circostante, mentre nelle femmine può colpire la vulva, la vagina, il collo dell'utero e l'ano
- Cervice uterina: l'HPV è una delle principali cause del cancro cervicale. L'infezione da HPV a lungo termine può portare alla formazione di lesioni precancerose e, in alcuni casi, al cancro cervicale
- Ano e retto: l'HPV può infettare l'ano e il retto, in particolare in persone che hanno rapporti sessuali anali. Questo può portare allo sviluppo di lesioni precancerose e di cancro anale
- Bocca e gola: l'HPV può infettare la bocca e la gola, in particolare attraverso il contatto sessuale orale con una persona infetta. Ciò può portare allo sviluppo di tumori orofaringei
- Pelle: alcuni tipi di HPV possono causare verruche cutanee, che possono comparire in varie parti del corpo, inclusi i genitali (condilomi acuminati), l'ano, le cosce e l'area pubica. Le verruche che compaiono sulle mani o sulla pianta del piede possono derivare dal contatto con strumenti usati ogni giorno come le tastiere, i carrelli del supermercato e attrezzi della palestra.
È importante sottolineare che solo alcune varianti di HPV ad alto rischio sono direttamente coinvolte nello sviluppo di queste patologie.
2. Quali sono i fattori di rischio per l’infezione da HPV?
Esistono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di contrarre un'infezione da Papillomavirus umano (HPV), in particolare:
- Comportamenti sessuali ad alto rischio: l'attività sessuale non protetta, in particolare con partner multipli o con partner che hanno avuto molteplici partner sessuali, aumenta il rischio di contrarre l'HPV. Il rischio è maggiore per coloro che hanno rapporti sessuali non protetti o praticano sesso non sicuro
- Età: l'HPV è più comune tra gli individui più giovani che iniziano la loro attività sessuale. Gli adolescenti e i giovani adulti hanno un rischio maggiore di contrarre l'HPV rispetto alle persone più anziane
- Immunodeficienza: le persone con un sistema immunitario indebolito, come coloro che hanno il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) o che sono sottoposte a trapianto di organi, hanno un rischio maggiore di sviluppare infezioni persistenti da HPV e malattie correlate
- Tabagismo: il fumo di sigaretta e l'uso di altri prodotti del tabacco possono influire negativamente sulla salute del sistema immunitario e aumentare il rischio di infezione da HPV persistente
- Storia familiare: gli individui che hanno familiari con una storia di lesioni precancerose o di cancro correlati all'HPV possono essere a maggior rischio di contrarre l'HPV
- Contatti professionali: alcuni gruppi professionali, come i medici e gli infermieri, possono essere esposti a un rischio maggiore di contrarre l'HPV a causa del contatto frequente con pazienti infetti o con materiali contaminati
- Assunzione di contraccettivi orali: aumentano la suscettibilità all’infezione in quanto il virus risente dei flussi ormonali.
È importante notare che l'HPV è altamente contagioso e può essere trasmesso anche in assenza di sintomi visibili. Alcune persone possono essere portatori asintomatici dell'HPV e trasmetterlo ad altri senza saperlo.
3. Come attuare la prevenzione contro l’infezione da HPV?
La prevenzione dell'infezione da HPV è fondamentale per ridurre il rischio di malattie correlate. Attualmente, le principali strategie di prevenzione includono la vaccinazione, lo screening e l'educazione sessuale.
La vaccinazione contro l'HPV è un modo efficace per prevenire l'infezione e le complicanze, è disponibile per entrambi i sessi e protegge contro i tipi di HPV più comuni e ad alto rischio. Esistono vaccini bivalenti, che proteggono contro i genotipi di HPV ad alto rischio 16 e 18, responsabili di circa il 70% dei casi di cancro cervicale, vaccini tetravalenti che proteggono contro HPV 16, HPV 18 e contro i tipi di HPV a basso rischio 6 e 11 che causano le verruche genitali (condilomi acuminati), e vaccini nonavalenti che conferiscono protezione anche contro HPV 31, 33, 45, 52, 58.
La vaccinazione HPV comporta generalmente la somministrazione di una serie di dosi, il cui numero varia a seconda del vaccino utilizzato: nel modello ottimale inizia durante l'adolescenza, prima dell’attività sessuale, in modo da massimizzare l’efficacia preventiva, ma può essere somministrata anche in età adulta. È importante sottolineare che la vaccinazione HPV non fornisce protezione completa contro tutti i tipi di HPV: pertanto l’educazione sessuale e l’utilizzo del preservativo rappresentano ancora oggi la pietra miliare nella prevenzione dell’infezione da HPV e di tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili.
Lo screening per l'HPV è un'altra importante strategia di prevenzione: viene realizzato tramite il Pap test o il test HPV-DNA, che permettono rispettivamente di individuare precocemente lesioni precancerose o la presenza stessa del virus. Questo esame si effettua prelevando con uno scovolino delle cellule a livello della cervice, che poi vengono messe su un vetrino, colorate ed analizzate al microscopio. In questo modo si può osservare una mucosa normale in assenza di segni di HPV, oppure la presenza di lesioni che possono essere intraepiteliali squamose di basso grado (low SIL) o di alto grado (high SIL) e lesioni intracervicali (CIL). In presenza di tali lesioni si esegue la ricerca degli antigeni dell’HPV a livello cellulare per avere correlazione casuale tra alterazione della mucosa e infezione virale. In seguito alla risposta positiva del test, si richiede un ulteriore esecuzione del PAP test, e, se la lesione viene nuovamente riscontrata, si procede con la ricerca del DNA del virus che verrà poi sequenziato per conoscere il genotipo e il rischio di evoluzione. A tutto ciò seguirà la terapia più opportuna.
L'educazione sessuale è una componente fondamentale della prevenzione dell'HPV. Comprendere i rischi associati all'attività sessuale non protetta, usando quindi il preservativo, ed evitare rapporti sessuali con partner infetti sono comportamenti essenziali per ridurre il rischio di contrarre l'HPV.