1. Che cos’è la tiroide?
2. Quali sono le funzioni della tiroide?
3. Quali sono le principali patologie tiroidee e come si manifestano?
1. Che cos’è la tiroide?
La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo, appena sotto l'area conosciuta come "nodo di Adamo" o "pomo di Adamo". È una delle ghiandole endocrine del corpo umano, che produce e rilascia ormoni nel flusso sanguigno per regolare diverse funzioni nel corpo.
Macroscopicamente la tiroide è costituita da due lobi laterali collegati da un istmo che attraversa la trachea. I lobi sono solitamente simmetrici e possono variare in dimensioni a seconda dell'individuo. In alcune persone può esserci anche un piccolo lobo supplementare, chiamato lobo piramidale, che si estende sopra l'istmo.
A livello microscopico invece, la tiroide è costituita da numerose unità strutturali chiamate follicoli tiroidei. Questi follicoli sono composti da un rivestimento di cellule epiteliali, che circondano una cavità centrale riempita di un materiale gelatinoso chiamato colloide. Le cellule epiteliali tiroidee sono classificate in due tipi principali: cellule follicolari e cellule parafollicolari. Le cellule parafollicolari, o cellule C, sono disposte tra i follicoli e sono responsabili della produzione dell'ormone calcitonina.
Oltre alla sua struttura follicolare, la tiroide è anche circondata da una capsula di tessuto connettivo che fornisce supporto strutturale e protezione. All'interno della tiroide, il tessuto connettivo forma setti che separano i follicoli e ospitano vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi.
La tiroide è altamente vascolarizzata, con numerosi vasi sanguigni che forniscono un'abbondante irrorazione sanguigna per sostenere la sua funzione metabolica: ciò consente il trasporto degli ormoni tiroidei nel flusso sanguigno per raggiungere gli organi bersaglio in tutto il corpo.
Inoltre, la tiroide è dotata di un sistema di drenaggio linfatico che aiuta a rimuovere i prodotti di scarto e a filtrare il liquido linfatico attraverso i linfonodi vicini.
2. Quali sono le funzioni della tiroide?
La principale funzione della tiroide è quella di produrre gli ormoni tiroidei: la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4).
Il colloide, che riempie la cavità centrale dei follicoli, è costituito principalmente da una glicoproteina chiamata tireoglobulina. La tireoglobulina funge da substrato per la sintesi degli ormoni tiroidei. Durante il processo di organificazione, le cellule follicolari assorbono la tireoglobulina dal colloide e la degradano, liberando gli ormoni tiroidei T3 e T4 nella circolazione sanguigna.
Questi ormoni sono essenziali per il normale metabolismo del corpo e influenzano molti processi fisiologici. Tra i principali effetti degli ormoni tiroidei abbiamo:
- Metabolismo basale: stimolando l'attività di alcuni enzimi mitocondriali coinvolti nelle reazioni di fosforilazione ossidativa, a livello della catena respiratoria, gli ormoni tiroidei aumentano il metabolismo basale del corpo, cioè la velocità con cui vengono bruciate le calorie per produrre energia. Ciò influisce sulla termogenesi e sull'equilibrio energetico generale
- Sviluppo e crescita: gli ormoni tiroidei sono essenziali per lo sviluppo e la crescita dei tessuti e degli organi, specialmente durante l'infanzia e l'adolescenza. Ad esempio, sono importanti per la maturazione del sistema nervoso centrale
- Sistema cardiovascolare: gli ormoni tiroidei aumentano la frequenza cardiaca, l’eccitabilità e la forza di contrazione del cuore. Inoltre agiscono anche a livello delle arteriole causando vasodilatazione, influenzando così la funzione cardiovascolare
- Sistema nervoso: gli ormoni tiroidei sono essenziali per il normale funzionamento del sistema nervoso. Sono coinvolti nella sintesi delle sostanze chimiche cerebrali e nella regolazione dell'umore, dell'apprendimento e della memoria
- Regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico: gli ormoni tiroidei influenzano il bilancio dei liquidi corporei e la regolazione degli elettroliti, come il sodio e il potassio.
La produzione degli ormoni tiroidei è regolata da una ghiandola situata nella base del cervello chiamata ipofisi, che rilascia l'ormone tireotropo (TSH). Il TSH stimola la tiroide a produrre e rilasciare gli ormoni tiroidei nel flusso sanguigno. Quando i livelli degli ormoni tiroidei nel sangue sono sufficienti, l'ipofisi diminuisce la produzione di TSH per mantenere un equilibrio dinamico.
Le cellule parafollicolari invece producono l'ormone calcitonina, che svolge un ruolo nella regolazione dei livelli di calcio nel corpo. Nello specifico l'ormone calcitonina inibisce il rilascio di calcio dalle ossa e promuove l'eliminazione di calcio attraverso l'urina, contribuendo così all'omeostasi del calcio.
3. Quali sono le principali patologie tiroidee e come si manifestano?
Le principali patologia della tiroide sono:
- Tireopatie autoimmuni: sono malattie in cui il sistema immunitario attacca erroneamente la tiroide, causando disfunzioni e a volte alterazioni nella sua struttura. Le due principali tireopatie autoimmuni sono la malattia di Basedow-Graves e la tiroidite di Hashimoto. Nella malattia di Basedow-Graves il sistema immunitario produce anticorpi che si legano ai recettori della tiroide, stimolando in modo eccessivo la produzione di ormoni tiroidei. Ciò porta a un'eccessiva attività tiroidea e ad un aumento della produzione di ormoni tiroidei. Nella tiroidite di Hashimoto invece, il sistema immunitario attacca la tiroide, causando un'infiammazione cronica. Nel tempo, ciò può danneggiare la tiroide e interferire con la sua capacità di produrre ormoni tiroidei in quantità sufficiente. Di conseguenza, si verifica un deficit di ormoni tiroidei nel corpo, causando ipotiroidismo
- Tiroiditi infettive: sono condizioni in cui la ghiandola tiroidea si infiamma a causa di un'infezione. Queste infezioni possono essere causate da virus, batteri o funghi che si diffondono alla tiroide attraverso il flusso sanguigno o linfatico. Le tiroiditi infettive sono meno comuni rispetto alle tireopatie autoimmuni. I più comuni tipi di tiroiditi infettive sono la tiroidite acuta batterica, la tiroidite subacuta e tiroidite fungina. La tiroidite acuta batterica si verifica quando batteri patogeni, come Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes, invadono la ghiandola tiroidea: può essere causata da un'infezione diretta della tiroide, da un'infezione adiacente (ad esempio, un'adenite cervicale), o da un'infezione che si diffonde nel corpo attraverso il flusso sanguigno. I sintomi possono includere dolore, gonfiore, febbre e arrossamento nella regione del collo. La tiroidite subacuta (granulomatosa o de Quervain) è spesso preceduta da un'infezione virale delle vie respiratorie superiori, come il virus dell'influenza o il virus di Epstein-Barr. Per quanto riguarda invece l'infezione virale, si ritiene che possa scatenare una risposta autoimmune che danneggia la tiroide: i sintomi possono includere dolore, gonfiore e sensibilità nella regione della ghiandola tiroidea, febbre, affaticamento e talvolta ipertiroidismo transitorio seguito da ipotiroidismo. Infine la tiroidite fungina, che è estremamente rara ed è causata da un'infezione fungina nella ghiandola tiroidea. Può verificarsi in individui con un sistema immunitario compromesso, come quelli affetti da diabete, infezione da HIV o che assumono farmaci immunosoppressori. I sintomi possono variare a seconda del tipo di fungo coinvolto
- Tumori della tiroide: si tratta di crescite anomale delle cellule tiroidee. I tumori della tiroide possono essere benigni (non cancerosi) o maligni (cancerosi): il cancro alla tiroide è relativamente raro, ma la sua incidenza è in aumento. Esistono diversi tipi di tumori tiroidei, tra cui il carcinoma papillare, il carcinoma follicolare, il carcinoma midollare e il carcinoma anaplastico. Il carcinoma papillare è il tipo più comune di cancro alla tiroide: rappresenta circa l'80% dei casi, colpisce più spesso le donne e ha una prognosi relativamente buona. Si sviluppa lentamente e può diffondersi ai linfonodi del collo, ma di solito risponde bene al trattamento chirurgico e, in alcuni casi, alla terapia con iodio radioattivo. Il carcinoma follicolare rappresenta circa il 10-15% dei tumori tiroidei maligni ed è più comune in persone più anziane. Può diffondersi a distanza dalla tiroide, ma anche in questo caso il trattamento chirurgico è spesso efficace. Il carcinoma midollare origina dalle cellule C della tiroide, è responsabile di circa il 5-10% dei tumori tiroidei maligni e richiede spesso un trattamento chirurgico aggressivo. Il carcinoma anaplastico è il tipo più raro e aggressivo: è estremamente invasivo, perché può diffondersi rapidamente ad altri organi, e richiede un trattamento immediato e aggressivo, spesso con una combinazione di chirurgia, radioterapia e chemioterapia. Infine i tumori tiroidei benigni: sono più comuni dei tumori maligni, possono causare l'ingrossamento della tiroide (gozzo) ed essere trattati con farmaci, interventi chirurgici o terapie ormonali.
In base alle alterazioni funzionali che causano le patologie sopracitate, si possono descrivere tre condizioni della tiroide:
- Eutiroidismo: in questa condizione la produzione degli ormoni tiroidei rimane fisiologica
- Ipotiroidismo: si verifica quando la produzione degli ormoni è ridotta, cosa che tipicamente avviene nella tiroidite di Hashimoto
- Ipertiroidismo: si verifica quando la produzione degli ormoni tiroidei è aumentata, tipicamente nella malattia di Basedow-Graves.
Viste le numerose funzioni degli ormoni tiroidei, la loro variazione all’interno del circolo ematico causa una serie di sintomi. In particolare, in caso di ipotiroidismo i principali sintomi sono:
- Affaticamento: uno dei sintomi più comuni dell'ipotiroidismo è una sensazione costante di affaticamento e mancanza di energia, anche dopo il riposo e il sonno adeguati
- Aumento di peso: l'ipotiroidismo può rallentare il metabolismo, causando un aumento di peso anche con una dieta adeguata
- Sensazione di freddo: le persone con ipotiroidismo possono avere una sensazione costante di freddo, anche in ambienti caldi
- Pelle secca: l'ipotiroidismo può causare secchezza della pelle e prurito
- Capelli e unghie fragili: i capelli possono diventare secchi, fragili e sottili, e le unghie possono diventare fragili e spezzarsi facilmente
- Costipazione: un metabolismo rallentato può influire sul funzionamento del tratto digestivo, causando stitichezza
- Umore depresso: l'ipotiroidismo può influenzare il benessere mentale, causando umore depresso
- Ridotta frequenza cardiaca: l'ipotiroidismo può causare una riduzione della frequenza cardiaca
- Problemi di memoria e concentrazione: alcune persone con ipotiroidismo possono sperimentare nebbia mentale, difficoltà di concentrazione e problemi di memoria
Al contrario, in caso di ipertiroidismo le principali manifestazioni sono:
- Perdita di peso: nonostante un aumento dell'appetito, le persone con ipertiroidismo possono sperimentare una perdita di peso non intenzionale
- Aumento della frequenza cardiaca: l'ipertiroidismo può causare un'accelerazione della frequenza cardiaca, palpitazioni e sensazione di battito cardiaco irregolare
- Nervosismo ed irritabilità: l'eccesso di ormoni tiroidei può influire sul sistema nervoso, causando nervosismo, irritabilità, ansia e difficoltà a concentrarsi
- Tremori e iperattività: le persone affette da ipertiroidismo possono sperimentare tremori delle mani, iperattività e agitazione
- Aumento della sensibilità al caldo: l'ipertiroidismo può causare una maggiore sensibilità al caldo, con sudorazione eccessiva e disagio in ambienti caldi
- Affaticamento e debolezza muscolare: nonostante l'eccessiva attività metabolica, l'ipertiroidismo può causare affaticamento, debolezza muscolare e perdita di resistenza fisica
- Problemi digestivi: alcune persone con ipertiroidismo possono sperimentare diarrea o un aumento della frequenza delle evacuazioni intestinali
- Disturbi del sonno: l'ipertiroidismo può interferire con il sonno, causando insonnia o difficoltà a dormire profondamente
- Mestruazioni irregolari: nelle donne, l'ipertiroidismo può causare mestruazioni irregolari.