Medicina

TETANO: CAUSE, SINTOMI E VACCINAZIONE

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Batterio
Spasmi
Clostridium
Tetano
Tetanospasmina
Giorgio Sciarra

06/09/2023

1. Che cos’è il tetano?
2. Come si contrae il tetano?
3. Come prevenire il tetano?
4. Come si manifesta il tetano?
5. Come si cura il tetano?


1. Che cos’è il tetano?

Il tetano è una malattia infettiva causata da una potente neurotossina prodotta dal batterio Clostridium tetani. Piuttosto rara nei Paesi più sviluppati, colpisce ancora molte persone nei Paesi a basso reddito.

Nonostante siano stati fatti progressi significativi nella prevenzione e nel trattamento del tetano, questa malattia continua a essere una minaccia per le persone non vaccinate o non correttamente vaccinate e la sua letalità rimane ancora piuttosto elevata.


2. Come si contrae il tetano?

Il Clostridium tetani è batterio Gram-positivo anaerobio obbligato, cioè che cresce solo in assenza di ossigeno, ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore. La pericolosità di questo germe risiede nel fatto che produce una neurotossina - detta tetanospasmina - estremamente potente: ne basta una piccolissima quantità per portare alla morte un uomo.

Il batterio è normalmente presente nell’intestino di alcuni animali, come bovini ed equini, e nell’intestino umano dal quale viene eliminato con le feci. Le spore invece sono estremamente resistenti e possono sopravvivere nell’ambiente anche per anni: per questo motivo è diffuso in tutto il mondo e una completa eradicazione, ad oggi, sembra impossibile.

Solitamente le spore penetrano all’interno del corpo umano attraverso ferite o abrasioni della pelle con oggetti contaminati, come vecchi ferri arrugginiti. Una volta penetrati, se trovano condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.

Il batterio tendenzialmente non invade i tessuti, ma la tossina si diffonde attraverso il sangue e il sistema linfatico e raggiunge il sistema nervoso centrale, dove interferisce con il rilascio di neurotrasmettitori causando contrazioni muscolari e spasmi diffusi.


3. Come si previene il tetano?

Vista l’elevata letalità del tetano, la prevenzione risulta fondamentale per proteggersi da questa grave malattia. Ecco alcuni importanti comportamenti che consentono di prevenire il tetano:

  • Vaccinazione: è il metodo più efficace per prevenire il tetano. Il vaccino è costituito dall’anatossina, cioè dalla tossina tetanica che ha subito processi che la rendono innocua, ma che mantiene la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi. Solitamente viene utilizzato un vaccino trivalente, che oltre a proteggere dal tetano, protegge anche dalla difterite e dalla pertosse. Attualmente il calendario vaccinale in Italia prevede la somministrazione di tre dosi: la prima al terzo mese di età, la seconda al quinto e la terza al dodicesimo. Inoltre una dose di richiamo viene eseguita nel sesto anno e un’altra a 14 anni. La somministrazione di tre dosi di vaccino conferisce una protezione molto elevata, con un’efficacia superiore al 95%. Anche se si è stati vaccinati da bambini però, l’efficacia della protezione contro il tetano inizia a diminuire dopo circa 10 anni dall’ultima somministrazione. Può essere importante, quindi, l'esecuzione di eventuali richiami
  • Informarsi sugli itinerari di viaggio: se si prevede di viaggiare in Paesi nei quali il tetano è più comune o in cui le strutture mediche possono essere limitate, è importante consultare un medico o un centro vaccinale per valutare la necessità di un vaccino di richiamo o di ulteriori precauzioni per prevenire il tetano
  • Evitare il contatto con oggetti sporchi o arrugginiti: gli oggetti sporchi o arrugginiti possono essere un veicolo per le spore del Clostridium tetani. Evitare il contatto diretto con oggetti contundenti o materiali sporchi e utilizzare guanti protettivi quando si maneggiano oggetti potenzialmente pericolosi riduce fortemente il rischio di infezione
  • Cura delle ferite: una corretta cura delle ferite è essenziale per prevenire l'infezione da tetano. In caso di tagli o ferite, è importante pulire l'area con acqua e sapone per rimuovere eventuali particelle di terra, polvere o materiale sporco che potrebbero contenere le spore del Clostridium tetani. Anche coprire le ferite con un bendaggio sterile può aiutare a ridurre il rischio di contaminazione


4. Come si manifesta il tetano?

I sintomi del tetano possono iniziare a manifestarsi da pochi giorni ad alcune settimane dopo l'infezione. La durata dell'incubazione dipende principalmente dalla gravità e dalla profondità della ferita attraverso cui il batterio è entrato nel corpo.

Poiché la tossina colpisce la parte motoria del sistema nervoso, i sintomi principali riguardano i muscoli e possono essere estremamente dolorosi e pericolosi. Alcuni sintomi comuni del tetano includono:

  • Contrazioni muscolari: il tetano è spesso caratterizzato da spasmi muscolari dolorosi, che possono coinvolgere i muscoli della mandibola (causando il classico "sorriso sardonico"), del collo, delle spalle e della schiena. Questi spasmi possono essere così intensi da causare fratture ossee o danni ai muscoli
  • Iperreflessia: si tratta di un aumento dei riflessi muscolari, che può essere particolarmente evidente quando una persona viene colpita da una leggera stimolazione
  • Difficoltà nella deglutizione e nella respirazione: a causa del coinvolgimento dei muscoli della mandibola e del collo, i soggetti possono avere difficoltà a deglutire o respirare
  • Febbre e sudorazione eccessiva: possono verificarsi anche sintomi generali come febbre e sudorazione eccessiva.


5. Come si cura il tetano?

ll trattamento del tetano è un processo complesso e intensivo, che richiede cure mediche immediate in un ambiente ospedaliero. Poiché il tetano è una malattia grave che coinvolge il sistema nervoso centrale e può portare a gravi complicazioni, il trattamento mira a controllare i sintomi, prevenire ulteriori danni e fornire il supporto necessario per la guarigione del paziente.

Di seguito sono elencati i principali approcci terapeutici utilizzati per trattare il tetano:

  • Monitoraggio: un soggetto con tetano viene generalmente ricoverato in ospedale in una stanza isolata, per ridurre al minimo le stimolazioni ambientali che potrebbero innescare spasmi muscolari. Il soggetto viene attentamente monitorato per valutare la gravità dei sintomi e prevenire le complicazioni
  • Antitossina tetanica: si utilizzano immunoglobuline umane antitetaniche (TIG), che vengono somministrate per neutralizzare la tossina del tetano ancora circolante nel corpo e limitarne l'effetto sul sistema nervoso
  • Terapia delle ferite: qualora fossero presenti ferite aperte o infette che hanno causato l'infezione da tetano, è necessario trattarle adeguatamente per prevenire ulteriori complicazioni e permettere una guarigione più veloce
  • Antibiotici: pur non essendo un trattamento diretto per i sintomi del tetano, gli antibiotici possono essere somministrati per combattere l'infezione da Clostridium tetani e prevenire la produzione di ulteriore tossina
  • Sedativi e miorilassanti: farmaci come il diazepam o il midazolam vengono somministrati per ridurre gli spasmi muscolari
  • Supporto respiratorio: il tetano può causare spasmi nei muscoli respiratori, rendendo difficile la respirazione. In alcuni casi gravi, potrebbe essere necessario utilizzare un respiratore o una ventilazione meccanica per aiutare il soggetto a respirare fino a quando gli spasmi muscolari non si attenuano
  • Controllo del dolore: poiché il tetano può essere estremamente doloroso, il controllo del dolore è un aspetto importante del trattamento che può richiedere la somministrazione di antidolorifici
  • Terapia di supporto: nel trattamento del tetano, il paziente richiede un'attenzione costante e cure di supporto.
  • La nutrizione e l'idratazione adeguata sono fondamentali per supportare il paziente durante la convalescenza.


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