Medicina

TUBERCOLOSI: COME AFFRONTARLA?

Tubercolosi
Tosse
Batteri
Vaccino
Prevenzione
Polmoni
Antibiotici
Attiva
Latente
Martina Amenta

31/01/2024

1. Cos’è la tubercolosi?

2. Quali sono i sintomi della tubercolosi?

3. Tubercolosi: la diagnosi

4. Come curare la tubercolosi?

5. Tubercolosi e prevenzione


1. Cos’è la tubercolosi?

La tubercolosi è una malattia infettiva causata da batteri del genere Mycobacterium, principalmente Mycobacterium tuberculosis. Questi batteri colpiscono comunemente i polmoni, ma possono interessare anche altre parti del corpo come i reni, la colonna vertebrale e il sistema nervoso. La malattia si trasmette attraverso l'aria, quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla.

La tubercolosi può manifestarsi in due forme principali: tubercolosi latente e tubercolosi attiva.

Una persona con tubercolosi latente è infetta da Mycobacterium tuberculosis ma non mostra sintomi della malattia e non è contagiosa. Il sistema immunitario è in grado di controllare l'infezione, impedendo la diffusione attiva della malattia.

La tubercolosi attiva è caratterizzata dalla presenza di sintomi e segni clinici della malattia. In questo caso, i batteri Mycobacterium tuberculosis si stanno moltiplicando attivamente nel corpo e il paziente è contagioso.

Tuttavia, è importante notare che la tubercolosi latente può diventare attiva in futuro, specialmente in persone con sistema immunitario compromesso, come ad esempio coloro che convivono con l'infezione da HIV o che assumono farmaci immunosoppressori. Pertanto, la gestione della tubercolosi latente è un aspetto cruciale della prevenzione della tubercolosi attiva.

L'incidenza della tubercolosi in Italia è generalmente bassa. Tuttavia, la malattia continua a presentarsi e possono verificarsi focolai localizzati in alcuni territori: nel nostro Paese si verificano ancora più di 4 mila nuovi casi di tubercolosi ogni anno.


2. Quali sono i sintomi della tubercolosi?

I sintomi della tubercolosi possono variare a seconda del tipo di infezione (attiva o latente) e delle parti del corpo coinvolte. Nella forma più comune di tubercolosi polmonare, i sintomi tipici includono:

  • Tosse persistente: una tosse che dura più di tre settimane è uno dei sintomi più comuni della tubercolosi. La tosse può produrre catarro o sangue
  • Febbre: la presenza di febbre, spesso di bassa entità, può essere un sintomo della tubercolosi
  • Perdita di peso: la tubercolosi può causare perdita di peso significativa e improvvisa
  • Debolezza e affaticamento: una sensazione generale di stanchezza, debolezza o malessere può accompagnare la tubercolosi
  • Sudorazioni notturne: sudorazioni notturne eccessive possono verificarsi, spesso associate a febbre persistente
  • Dolore toracico: il dolore al petto può essere un sintomo, specialmente durante la respirazione profonda o la tosse
  • Difficoltà respiratorie: nelle fasi più avanzate dell'infezione, possono verificarsi difficoltà respiratorie e mancanza di respiro

Nella forma latente della tubercolosi, spesso non ci sono sintomi evidenti, e la persona può non sentirsi malata. Tuttavia, i batteri possono rimanere nel corpo inattivi per anni.


3. Tubercolosi: la diagnosi

La diagnosi accurata è fondamentale per avviare tempestivamente il trattamento e prevenire la diffusione dell'infezione. Gli strumenti più utilizzati per realizzarla includono:

  • Esami radiografici: le radiografie del torace sono spesso utilizzate per individuare eventuali anomalie polmonari. Nella tubercolosi polmonare, possono essere presenti lesioni caratteristiche come infiltrati o cavità
  • Test cutanei alla tubercolina (mantoux): questo test consiste nell'iniezione di una piccola quantità di tubercolina (una proteina derivata dal batterio) sotto la pelle, di solito nell'avambraccio. Dopo 48-72 ore, un medico valuterà la reazione cutanea. Una risposta positiva indica una possibile infezione da tubercolosi
  • Test Interferon-Gamma Release Assay (IGRA): questo è un test del sangue che misura la risposta immunitaria alle proteine della tubercolosi. Può essere utilizzato come alternativa ai test cutanei alla tubercolina
  • Coltura batterica: un campione di muco o espettorato può essere coltivato in laboratorio per identificare la presenza di Mycobacterium tuberculosis e per testarne la sensibilità agli antibiotici
  • Esame colturale dell’espettorato: il campione di espettorato può essere analizzato al microscopio per cercare la presenza di bacilli acido-alcol resistenti (BAAR), caratteristici della tubercolosi
  • Biopsia e analisi dei tessuti: in casi di tubercolosi extrapolmonare, può essere necessaria una biopsia di tessuti interessati per confermare la presenza di Mycobacterium tuberculosis.


4. Come curare la tubercolosi?

Il trattamento della tubercolosi avviene mediante l'uso di antibiotici specifici per un periodo di tempo prolungato. La durata del trattamento può variare a seconda della forma di tubercolosi (polmonare o extrapulmonare) e dell’eventuale resistenza agli antibiotici. Tuttavia, il regime di base per la tubercolosi attiva generalmente comprende una combinazione di farmaci antitubercolari.

Gli antibiotici più comunemente utilizzati per il trattamento della tubercolosi sono:

  • Isoniazide (INH): è un antibiotico chiave per il trattamento della tubercolosi
  • Rifampicina (RIF): spesso viene somministrata insieme all’INH
  • Pirazinamide (PZA): può essere aggiunta inizialmente al trattamento, per accelerare la riduzione della carica batterica
  • Etambutolo (EMB): può essere utilizzato in combinazione con gli altri farmaci, soprattutto nei casi in cui la resistenza risulta un problema.

In alcuni casi, in base alla gravità della malattia e ai risultati dei test di sensibilità agli antibiotici, possono essere necessari altri antibiotici o modifiche al regime terapeutico. È di fondamentale importanza seguire attentamente il regime di trattamento prescritto dal medico e completare l'intero corso di antibiotici, anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento: interrompere prematuramente il trattamento può portare ad una ricorrenza della malattia e contribuire allo sviluppo di ceppi di batteri resistenti agli antibiotici. La gestione della tubercolosi richiede una stretta supervisione medica.


5. Tubercolosi e prevenzione

La prevenzione della tubercolosi coinvolge una combinazione di strategie che includono la vaccinazione, il controllo dell'infezione, il rilevamento precoce e il trattamento tempestivo. Il vaccino Bacillus Calmette-Guérin (BCG) è utilizzato per prevenire le forme gravi di tubercolosi nei bambini, specialmente la meningite tubercolare e la tubercolosi miliare. La vaccinazione con il BCG non impedisce completamente l'infezione da tubercolosi, ma riduce il rischio di sviluppare le forme più gravi della malattia.

Il monitoraggio attivo dei casi di tubercolosi, compresa la ricerca di contatti di persone infette, è essenziale per il controllo della malattia. In alcune comunità ad alto rischio o in gruppi specifici, vengono effettuati test di screening per individuare le persone con tubercolosi latente o attiva. Ciò consente di identificare i casi precocemente e di iniziare il trattamento in modo tempestivo.

Come sempre, le misure di controllo delle infezioni sono fondamentali: la promozione dell'igiene personale, la ventilazione adeguata negli ambienti chiusi e la gestione appropriata dei rifiuti.


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