Medicina

TUMORI NEI BAMBINI

neuroblastoma
neoplasie
linfomi
LEUCEMIA
tumori
oncologia
Bambini
Giorgio Sciarra

29/02/2024

1. Quanto sono frequenti i tumori in età pediatrica?

2. Quali sono i principali fattori di rischio dei tumori in età pediatrica?

3. Quali sono i principali tumori in età pediatrica?

4. Supporto emotivo e oncologia pediatrica


1. Quanto sono frequenti i tumori in età pediatrica?

Secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori, in Italia nel quinquennio 2016-2020 sono state diagnosticate circa 7.000 neoplasie tra i bambini e circa 4.000 tra gli adolescenti (15-19 anni).

Nonostante le neoplasie insorgano molto raramente in queste fasce di età, i tumori rappresentano comunque una delle principali cause di morte tra i bambini di età compresa tra 1 e 14 anni.


2. Quali sono i principali fattori di rischio dei tumori in età pediatrica?

I fattori di rischio per lo sviluppo di tumori in età pediatrica possono variare a seconda del tipo specifico di cancro. I più rilevanti fattori di rischio dei tumori pediatrici sono:

  • Predisposizione genetica: alcuni bambini possono avere una predisposizione genetica ereditaria ai tumori. Ad esempio, la presenza di certe mutazioni genetiche può aumentare il rischio di sviluppare determinati tipi di cancro
  • Esposizione a radiazioni: l'esposizione a radiazioni ionizzanti, ad esempio quelle utilizzate nella radioterapia o in certi contesti ambientali, può aumentare il rischio di sviluppare tumori pediatrici
  • Trattamenti medici pregressi: alcuni trattamenti medici, come la chemioterapia o la radioterapia, possono aumentare il rischio di sviluppare tumori secondari in età pediatrica
  • Infezioni: in alcuni casi le infezioni virali, come il virus di Epstein-Barr (EBV) o il virus di HIV, possono essere associati ad un aumentato rischio di alcuni tumori pediatrici
  • Esposizione a sostanze tossiche: l'esposizione a determinate sostanze chimiche o ambientali può essere associata a un rischio leggermente aumentato di tumori pediatrici
  • Condizioni genetiche rare: alcune sindromi genetiche rare, come la sindrome di Down, la neurofibromatosi o la sindrome di Li-Fraumeni, sono associate ad un aumentato rischio di sviluppare tumori pediatrici.

È importante sottolineare che la maggior parte dei bambini con tumori non presenta fattori di rischio noti: la ricerca scientifica continua a indagare sui meccanismi sottostanti. Inoltre, la diagnosi e il trattamento precoce sono fondamentali per migliorare le prospettive di sopravvivenza e la qualità della vita dei bambini colpiti.


3. Quali sono i principali tumori in età pediatrica?

I tumori pediatrici possono verificarsi in diverse parti del corpo e possono avere origini differenti. I principali tumori in età pediatrica includono:

  • Leucemia: la leucemia è il cancro più comune nei bambini. Le forme più comuni sono la leucemia linfoblastica acuta (LLA) e la leucemia mieloide acuta (LMA): la LLA si sviluppa a partire dalle cellule del sistema immunitario, i precursori dei linfociti, mentre la LMA coinvolge le cellule precursori della linea mieloide nel midollo osseo. Queste condizioni influenzano il normale processo di produzione delle cellule del sangue e possono causare sintomi come stanchezza, febbre e pallore.
    La diagnosi precoce è fondamentale per il successo del trattamento. I medici utilizzano esami del sangue, analisi del midollo osseo e altri test per confermare la presenza di leucemia e determinare il tipo specifico. La leucemia in età pediatrica richiede una gestione multidisciplinare che coinvolge pediatri oncologi, infermieri specializzati e professionisti del supporto psicologico: il trattamento viene personalizzato sul singolo individuo e può prevedere l’utilizzo di chemioterapia, immunoterapia, radioterapia e trapianto di midollo osseo. I tassi di sopravvivenza sono notevolmente migliorati negli ultimi decenni. I protocolli di trattamento sono diventati più mirati, riducendo gli effetti collaterali e aumentando le probabilità di guarigione

  • Neuroblastoma: è una forma di tumore che si sviluppa nelle cellule nervose immature. Sebbene sia relativamente raro, il neuroblastoma è il tumore solido più comune nei bambini di età inferiore ai cinque anni. Questo tipo di cancro può svilupparsi nelle ghiandole surrenali, situate sopra i reni, o in altre parti del sistema nervoso simpatico come l'addome, il torace o il collo. La diagnosi precoce è cruciale, poiché il neuroblastoma può variare notevolmente nella sua aggressività e nella risposta al trattamento. I sintomi del neuroblastoma sono astenia, febbre, calo ponderale, artralgie e cambiamenti nella funzione intestinale.
    La diagnosi coinvolge esami del sangue, biopsie, e imaging che consentono sia di individuare la lesione primitiva che valutare l’eventuale estensione del tumore e la sua risposta ai trattamenti. Il trattamento del neuroblastoma è altamente individualizzato e può comprendere chirurgia per rimuovere il tumore, chemioterapia, radioterapia, immunoterapia e, in alcuni casi, trapianto di cellule staminali. Gli avanzamenti nella terapia mirata e nell'immunoterapia hanno aperto nuove vie di trattamento, migliorando le prospettive di sopravvivenza e riducendo gli effetti collaterali

  • Linfomi: rappresentano un gruppo eterogeneo di tumori che coinvolgono il sistema linfatico, una parte cruciale del sistema immunitario. Sebbene relativamente rari rispetto ad altri tipi di tumori infantili, i linfomi possono avere un impatto significativo sulla vita dei bambini e delle loro famiglie. I due principali tipi di linfomi in età pediatrica sono il linfoma di Hodgkin e il linfoma non Hodgkin. I sintomi comuni possono includere ingrossamento dei linfonodi, febbre, perdita di peso e affaticamento. La diagnosi coinvolge esami di imaging, biopsie e analisi del sangue per determinare il tipo di linfoma. Il trattamento dei linfomi pediatrici spesso prevede una combinazione di chemioterapia, radioterapia e immunoterapia. Le prospettive di guarigione per i bambini con linfomi sono generalmente positive. Gli sviluppi nella terapia mirata e nell'immunoterapia hanno migliorato significativamente le opzioni di trattamento, riducendo gli effetti collaterali e aumentando le possibilità di successo.


4. Supporto emotivo e oncologia pediatrica

Affrontare un tumore in età pediatrica è una sfida che va oltre il campo medico, coinvolgendo l'intera famiglia in un percorso emotivo complesso. Il sostegno emotivo diventa un aspetto cruciale durante questa difficile battaglia, contribuendo a mitigare lo stress e a promuovere il benessere psicologico dei bambini e delle loro famiglie.

La diagnosi di un tumore pediatrico può generare una gamma di emozioni intense, tra cui paura, ansia, tristezza e frustrazione. Il percorso del trattamento, spesso lungo e complesso, richiede un impegno significativo da parte delle famiglie. Durante questo viaggio, il sostegno emotivo diventa un alleato prezioso: i servizi di supporto psicologico sono spesso integrati nei programmi di trattamento, offrendo alle famiglie l'opportunità di esplorare le proprie emozioni, imparare strategie di coping e connettersi con altri che condividono esperienze simili.

Le organizzazioni non-profit e i gruppi di volontariato giocano un ruolo fondamentale nel fornire risorse e sostegno pratico alle famiglie. Gruppi di supporto online e incontri faccia a faccia consentono ai genitori di condividere esperienze, trovare solidarietà e accedere a informazioni utili.

I bambini affetti da tumori pediatrici possono beneficiare anche di programmi specializzati, come il gioco terapeutico, l'arte terapia e altri approcci che permettono loro di esprimere le proprie emozioni.


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