Medicina

VIVERE CON LA DERMATITE ATOPICA: CONSIGLI E TRATTAMENTI

dermatite
atopica
Giorgio Sciarra

17/01/2024

1. Cos’è la dermatite atopica?

2. Sintomi e segni della dermatite atopica

3. Strategie di trattamento per la dermatite atopica

4. Impatto della dermatite atopica sulla qualità della vita

5. Consigli alimentari e stile di vita

6. Novità e ricerche sulla dermatite atopica

7. Domande frequenti e risposte sintetiche


1. Cos’è la dermatite atopica?

La dermatite atopica, anche nota come eczema atopico, è una malattia della pelle cronica e infiammatoria che colpisce principalmente i bambini, sebbene possa persistere o svilupparsi anche in età adulta.

I meccanismi che determinano l’insorgenza questa patologia non sono ancora del tutto chiari, ma sappiamo sicuramente che dipende da una complessa interazione tra fattori genetici predisponenti, alterazione della barriera epidermica, della flora batterica locale e del sistema immunitario.

Una storia familiare di malattia atopica è il più grande fattore di rischio identificabile per lo sviluppo di questa malattia, suggerendo che i fattori genetici hanno un ruolo importante. Tra i numerosi geni studiati, quello di maggiore rilievo è quello codificante per la filaggrina, una proteina coinvolta nell’integrità della barriera epidermica.

La disfunzione della barriera epidermica è una costante nei pazienti affetti da dermatite atopica, che presentano infatti un aumento della perdita d’acqua transepidermica. Nella dermatite atopica risulta centrale anche l’alterazione del sistema immunitario, che mostra una iperreattività disfunzionale diretta contro sostanze irritanti esterne.

La diagnosi della dermatite atopica è prettamente clinica e si basa sull'anamnesi familiare e personale e sull'esame obiettivo eseguito da un dermatologo. Possono inoltre essere utili gli esami allergologici, in quanto gli allergeni possono rappresentare dei fattori scatenanti. In casi selezionati, in cui la diagnosi è dubbia, si può ricorrere alla biopsia, utile soprattutto ad escludere la presenza di patologie più gravi. Per una completa valutazione diagnostica vanno infine indagate le altre manifestazioni della malattia atopica come rinite, asma e congiuntivite.


2. Sintomi e segni della dermatite atopica

La storia naturale di questa patologia è caratterizzata da fasi acute, con presenza di lesioni infiammatorie attive, e periodi di remissione in cui non sono presenti lesioni in fase florida. Le principali manifestazioni della dermatite atopica sono:

  • Sintomi generali: prurito intenso, arrossamento e gonfiore della pelle, pelle secca e squamosa, e la comparsa di vescicole che possono rompersi e formare croste. Gli episodi possono essere scatenati da allergeni come polline, polvere o peli di animali, oltre a fattori come detergenti aggressivi o stress emotivo. La pelle è più suscettibile a infezioni batteriche o fungine a causa delle lesioni cutanee e il grattamento eccessivo può portare a cambiamenti nella pigmentazione della pelle e cicatrici
  • Nei neonati si possono notare eruzioni cutanee (arrossamenti), spesso sul viso, e la pelle può risultare squamosa o crostosa. Il prurito è un sintomo comune, causando irritabilità e disturbi del sonno
  • Nei bambini più grandi fino all'adolescenza, le zone colpite sono solitamente le pieghe della pelle, come gomiti e ginocchia. La pelle è spesso molto secca e sensibile, e il prurito persistente può portare a graffi e lesioni cutanee
  • Gli adulti possono continuare a sperimentare la dermatite atopica, con lesioni che possono comparire sul collo, sulle mani, sui piedi e in altre pieghe cutanee. Il prurito può diventare cronico e influenzare significativamente la qualità di vita.


3. Strategie di trattamento per la dermatite atopica

Gli obiettivi della terapia della dermatite atopica consistono nell’alleviare i sintomi nelle fasi acute e prevenire nuove riacutizzazioni quando la malattia è in remissione. Il trattamento è composto da diversi approcci terapeutici che comprendono:

  • Limitazione dei fattori scatenanti: sono molteplici le cause che possono esacerbare la dermatite atopica. Tra di esse sostanze irritanti (ad es. tessuti di lana e detersivi alcalini), fattori climatici, infezioni, stress psicologico, l'esposizione a cibi e inalanti o allergeni da contatto. Non esistono fattori comuni a tutti i soggetti ma bisogna valutarli sempre caso per caso
  • Ripristino della barriera cutanea: le creme idratanti migliorano la funzione di barriera dell’epidermide, causando una riduzione della secchezza cutanea, del prurito e delle riacutizzazioni insieme a una ridotta necessità di antinfiammatori. Esistono numerosi tipi di emollienti che contengono ceramidi e acidi grassi essenziali: la scelta dovrebbe dipendere dal tipo di pelle, dall’ area del corpo ricoperta dalle lesioni, dalla secchezza, dal grado di infiammazione e dalle preferenze individuali. Inoltre saponi e bagnoschiuma vanno sostituiti con detergenti senza profumo e con un pH da neutro a basso
  • Anti-infiammatori locali: i principali farmaci usati in prima linea sono i corticosteroidi topici. Vanno applicati circa due volte al giorno sulle aree interessate a periodi intermittenti (per es. due settimane sì e una no) per minimizzare il rischio di effetti collaterali locali quali atrofia cutanea, teleangectasie e discromie cutanee. Gli effetti avversi sistemici invece sono estremamente rari. Nel caso di lesioni acute è possibile applicarli tramite bendaggi bagnati per migliorare la loro penetrazione e l’idratazione cutanea. Una valida alternativa ai corticosteroidi sono gli inibitori della calcineurina topici, quali tacrolimus e pimecrolimus, che presentano il vantaggio di non causare atrofia cutanea e quindi vengono prediletti in zone delicate come le zone intertriginose o il viso
  • Fototerapia: nel caso in cui non si riesca ad ottenere un buon controllo della malattia con i farmaci topici, si può prendere in considerazione la fototerapia. Le radiazioni più efficaci sono i raggi ultravioletti a banda stretta B e i raggi ultravioletti a dose media A1. Quando si valuta questa scelta terapeutica però, vanno considerati anche gli effetti negativi a lungo termine tra cui il fotodanneggiamento, la carcinogenesi cutanea e l’induzione del melanoma
  • Immunosoppressori sistemici: se i precedenti trattamenti hanno fallito o non sono fattibili si possono usare i corticosteroidi sistemici, ma solo per brevi periodi (per evitare i numerosi effetti avversi determinati dal loro utilizzo a lungo termine), oppure gli immunosoppressori sistemici. Tra quest’ultimi, i più comunemente usati sono la ciclosporina, il metotrexato, l’azatioprina e il micofenolato mofetile. Ma ad eccezione della ciclosporina, che è approvata per il trattamento di pazienti di età pari o superiore a 16 anni, l'uso degli altri immunosoppressori è considerato fuori scheda tecnica
  • Farmaci biotecnologici: recentemente l’armamentario terapeutico contro la dermatite atopica si è arricchito di un nuovo farmaco che promette di rivoluzionare il suo trattamento: il Dupilumab. Appartiene ad una categoria di farmaci molto recente, i farmaci biotecnologici, ed agisce bloccando direttamente le molecole infiammatorie alla base della patologia. Si è dimostrato notevolmente efficace nel trattamento della dermatite atopica moderata e grave, ma può essere usato soltanto dopo il fallimento della terapia convenzionale
  • Piccole molecole: un’altra classe di farmaci di recente introduzione è quella delle piccole molecole, formata da immunosoppressori che non inibiscono le singole molecole infiammatorie ma piuttosto i recettori cellulari che ne veicolano i messaggi. Di questa categoria fanno parte il baricitinib e l’upadacitinib, entrambi approvati recentemente per la dermatite atopica da moderata a grave in pazienti di età uguale o superiori ai 12 anni.


4. Impatto della dermatite atopica sulla qualità della vita

La dermatite atopica non è solo una condizione dermatologica, ma può influenzare profondamente la qualità della vita di chi ne è affetto. Oltre agli evidenti sintomi cutanei, la malattia può comportare una serie di effetti psicologici, modifiche nello stile di vita quotidiano e la necessità di adattamenti per affrontare le sfide quotidiane.

Gli individui con dermatite atopica possono sperimentare stress, ansia e depressione a causa delle sfide quotidiane legate alla gestione della malattia. La visibilità delle lesioni cutanee può anche influenzare l'autostima e la percezione del proprio corpo.

Inoltre la dermatite atopica può influenzare lo stile di vita in vari modi. Il prurito persistente può disturbare il sonno, portando a sonnolenza e irritabilità durante il giorno. Attività quotidiane come l’igiene e l'applicazione di creme idratanti possono richiedere un tempo significativo, influenzando la routine quotidiana.


5. Consigli alimentari e stile di vita

La gestione della dermatite atopica non si limita solo all'uso di creme e farmaci. E’ importante adottare un approccio olistico che consideri insieme la dieta, i trigger ambientali e le misure preventive, per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Ecco alcuni consigli alimentari e di gestione quotidiana che possono essere d’aiuto:

  • Assumere alimenti ricchi di antiossidanti: frutta e verdura colorate, ricche di antiossidanti, possono aiutare a contrastare lo stress ossidativo e promuovere la salute della pelle
  • Evitare allergeni noti: occorre identificare ed evitare alimenti che potrebbero essere trigger per la dermatite atopica. Il latte, le uova, il glutine e gli agrumi sono spesso citati come possibili allergeni
  • Evitare trigger ambientali: indossare abiti in tessuti delicati, come il cotone, può aiutare ad evitare l'irritazione della pelle
  • Eliminare gli allergeni in casa: ridurre l'esposizione a allergeni come polvere, acari e peli di animali attraverso una pulizia regolare e l'uso di filtri per aria può essere benefico
  • Evitare detergenti aggressivi: è opportuno optare per detergenti delicati e privi di profumi per evitare l'irritazione della pelle
  • Gestire lo stress: praticare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o lo yoga, può contribuire a prevenire il peggioramento dei sintomi legati allo stress.

È importante sottolineare che la risposta alla dieta e agli stili di vita può variare da persona a persona. Prima di apportare cambiamenti significativi, è consigliabile consultare un professionista della salute, come un nutrizionista o un dermatologo, per valutare le esigenze individuali e sviluppare un piano personalizzato.


6. Novità e ricerche sulla dermatite atopica

Il mondo della ricerca sulla dermatite atopica è in costante evoluzione e gli studi recenti offrono nuove prospettive e speranze per coloro che vivono con questa condizione cutanea cronica. Gli studi genetici stanno cercando di identificare biomarcatori associati alla dermatite atopica, aprendo la strada ad una comprensione più approfondita della base genetica della malattia e potenzialmente a nuove modalità di trattamento mirato.

La ricerca sul microbioma cutaneo sta esplorando il ruolo dei batteri sulla pelle e come possono influenzare lo sviluppo e la gestione della dermatite atopica. Inoltre sono in corso ricerche sull'immunoterapia cutanea, un approccio che coinvolge l'esposizione controllata a allergeni specifici per ridurre la risposta immunitaria e migliorare la tolleranza.


7. Domande frequenti e risposte sintetiche

D: Cos'è la dermatite atopica?
R: La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da prurito intenso, rossore e secchezza. Può variare in gravità e spesso si manifesta in episodi di esacerbazione e remissione.

D: Quali sono le cause principali della dermatite atopica?
R: Le cause esatte non sono completamente note, ma la dermatite atopica è spesso associata a predisposizione genetica, disturbi immunitari e fattori ambientali. Gli allergeni, lo stress e alcuni alimenti possono scatenare o peggiorare i sintomi.

D: Come si può alleviare il prurito causato dalla dermatite atopica?
R: Per ridurre il prurito, è consigliabile mantenere la pelle ben idratata con creme emollienti, evitare l'esposizione a sostanze irritanti, mantenere un ambiente umido e utilizzare farmaci antistaminici, se necessario.

D: Quali prodotti per la cura della pelle sono consigliati per chi soffre di dermatite atopica?
R: Sono consigliati prodotti ipoallergenici, senza profumi e coloranti, specifici per pelli sensibili e atopiche. Gli emollienti e le creme a base di ceramidi aiutano a ripristinare la barriera cutanea.

D: È possibile prevenire le fasi di esacerbazione della dermatite atopica?
R: Sebbene non sia sempre possibile prevenirle completamente, mantenere una buona routine di cura della pelle, evitare fattori scatenanti noti e seguire attentamente i consigli del medico possono ridurre la frequenza e la gravità delle esacerbazioni.

D: Qual è il ruolo della dieta nella gestione della dermatite atopica?
R: Anche se non c'è una dieta specifica per la dermatite atopica, alcune persone possono notare un miglioramento evitando cibi che scatenano allergie o intolleranze. È consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per un approccio personalizzato.

D: Come gestire lo stress legato alla dermatite atopica?
R: Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga e la terapia cognitivo-comportamentale possono aiutare a gestire lo stress. È importante anche avere un buon supporto sociale e, se necessario, cercare aiuto professionale.

D: Ci sono trattamenti farmacologici per la dermatite atopica?
R: Sì, includono corticosteroidi topici per ridurre l'infiammazione e il prurito, inibitori della calcineurina per casi moderati e gravi, farmaci biologici per casi severi che non rispondono ad altri trattamenti.

D: L'esposizione al sole è benefica o dannosa per la dermatite atopica?
R: Una moderata esposizione al sole può essere benefica, ma è importante evitare le scottature. Si consiglia l'uso di protezione solare specifica per pelli sensibili e atopiche.

D: Che tipo di tessuti sono consigliati per chi soffre di dermatite atopica?
R: Tessuti morbidi e traspiranti come il cotone sono i migliori, mentre è meglio evitare lana e tessuti sintetici che possono irritare la pelle. È importante anche lavare i vestiti con detersivi delicati e senza profumi.


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