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ANSIA E DISTURBI D’ANSIA: SINTOMI, CAUSE E CURE

Panico
Ansia
Psicologo
Stress
Psicoterapia
Martina Amenta

26/04/2023

1. L’ansia: un problema diffuso
2. Cause e tipologie dell’ansia
3. Che differenza c’è tra stress e ansia?
4. Quali manifestazioni cliniche possono associarsi ad un disturbo d’ansia?
5. Le persone che soffrono di ansia possono avere problemi di memoria?
6. Ci sono fattori che possono predisporre più facilmente agli stati d’ansia?
7. Quando l’ansia diventa patologica?
8. L’ansia prolungata può diventare un fattore di rischio rispetto ad altre patologie?
9. Quando l’ansia necessita di cure?
10. L’attività fisica aiuta a controllare l’ansia?


1. L’ansia: un problema diffuso

Secondo uno studio promosso dall’Associazione Europea per il Disturbo da Attacchi di Panico (EURODAP), il 79% degli italiani soffrirebbe di disturbi d’ansia. Non è risparmiata da questa patologia, dunque, nemmeno la fascia giovanile.

In realtà l’ansia è così diffusa, perché è il più importante sistema di difesa dai pericoli che il nostro cervello ha costruito nell’arco della sua evoluzione. È uno stato emotivo fondamentale per la nostra sopravvivenza.


2. Cause e tipologie dell’ansia

I disturbi d’ansia, come tutti i disturbi mentali comuni, hanno un'origine multifattoriale, complessa, alla quale concorrono sia fattori di ordine psicosociale sia biologici.

I disturbi d’ansia sono distinti in diverse categorie diagnostiche, in base alle caratteristiche dei sintomi, delle modalità di insorgenza e di decorso.

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali - uno degli strumenti diagnostici per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo - ha classificato ben 12 tipologie diverse di disturbi d’ansia:

  • Agorafobia e claustrofobia
  • Ansia indotta dall’utilizzo di sostanze mediche
  • Disturbo da attacchi di panico (DAP)
  • Disturbo d’ansia da separazione
  • Disturbo d’ansia generalizzato (DAG)
  • Disturbo d’ansia aspecifico
  • Disturbi d’ansia derivanti da altre patologie mediche
  • Ansia post-traumatica
  • Fobia aspecifica
  • Fobia sociale (Ansia Sociale)
  • Fobie specifiche
  • Mutismo selettivo

Va anche considerato che vi sono disturbi d’ansia secondari. Questi disturbi sono conseguenza di patologie mediche: possono essere “disturbi d’ansia dovuti a condizioni mediche generali” come ad esempio quelli legati a disfunzioni tiroidee, oppure disturbi derivanti dall’uso di sostanze particolari, come l’ansia legata all’astinenza da alcol o all’intossicazione da psicostimolanti.


3. Che differenza c’è tra stress e ansia?

Nel linguaggio comune spesso questi due termini vengono usati come sinonimi. In realtà sono fenomeni diversi.

L’ansia è una delle principali risposte psichiche allo stress.

Il termine “stress” indica, per la precisione, un complesso processo psicobiologico di risposta ad una minaccia all’integrità psicofisica dell’individuo. È un potente meccanismo di difesa che la natura ha sviluppato per rispondere a stimoli potenzialmente nocivi di natura fisica, chimica, infettiva ed anche psicologica.


4. Quali manifestazioni cliniche possono associarsi ad un disturbo d’ansia?

I disturbi d’ansia, e anche la comune ansia, si manifestano con sintomi fisici e mentali.

Dal punto di vista fisico, alcuni dei sintomi principali sono: il batticuore, la tensione muscolare, l’affanno respiratorio, la sudorazione, i tremori, il senso di mancamento, le vampate di caldo e il senso di freddo.

Dal punto di vista mentale, in particolare sentirsi in pericolo fino ad avvertire la paura di morire o di impazzire, e non riuscire mai a rilassarsi sono sintomi spesso presenti.

In sostanza, tutto il nostro corpo e la nostra mente tendono ad attivarsi e allertarsi per prepararci a “combattere” il pericolo o il rischio che percepiamo.

È importante chiarire però che, a seconda del tipo di ansia, possiamo avere sintomi differenti.

Gli attacchi di panico, ad esempio, sono caratterizzati da sintomi cardiorespiratori, sensazioni negative come la paura di morire o perdere il controllo, palpitazioni, sensazioni di soffocamento, nausea e vertigini.

Invece l’ansia generalizzata si riconosce da sintomi come la tensione muscolare, l’incapacità di rilassarsi, una sensazione di forte apprensione, il bisogno di avere tutto sotto controllo e la scarsa tolleranza dell’incertezza.

L’ansia sociale, legata al timore di fare una brutta figura in pubblico o di essere messi in imbarazzo, si manifesta spesso con sintomi fisici come sudorazione eccessiva, tremore, arrossamenti, secchezza delle fauci, mal di testa e nausea.


5. Le persone che soffrono di ansia possono avere problemi di memoria?

Sì. L’ansia può determinare, se intensa e persistente, disturbi dell’attenzione (difficoltà a concentrarsi) e della memoria. In particolare può generare difficoltà sia di memorizzazione (incameramento dei dati) sia di rievocazione (richiamo di dati, informazioni già presenti in memoria). In questo senso può rappresentare un problema importante, soprattutto per chi studia o chi svolge attività nelle quali la concentrazione è essenziale.


6. Ci sono fattori che possono predisporre più facilmente agli stati d’ansia?

L’ansia può dipendere tanto da caratteristiche individuali biologiche e genetiche, quanto dalle esperienze di vita della persona. Spesso può derivare da entrambi i fattori.

È importante ricordare che ognuno di noi, in base alla propria capacità di risposta e alle caratteristiche della propria personalità, reagisce in modo diverso a stimoli identici.


7. Quando l’ansia diventa patologica?

Nei momenti difficili della nostra vita l’ansia può diventare una preziosa alleata, perché ci protegge da potenziali pericoli esterni.

Ma quando l’ansia è eccessiva o immotivata ed interferisce sul nostro “funzionamento”, ovvero sulla nostra capacità di svolgere i compiti e le attività della vita quotidiana, alterando la qualità della nostra vita, si tratta di ansia patologica.


8. L’ansia prolungata può diventare un fattore di rischio rispetto ad altre patologie?

Esistono ormai numerose prove scientifiche che dimostrano che un disturbo d’ansia, se trascurato, può favorire lo sviluppo di malattie cardiovascolari come la pressione alta e gli eventi ischemici.

Tuttavia è opportuno ricordare che i disturbi d’ansia, nella fase iniziale, non sono accompagnati da gravi rischi medici. Possono generarli, soltanto se trascurati.


9. Quando l’ansia necessita di cure?

Se lo stato ansioso è transitorio e occasionale, non necessita di particolari cure mediche. Al contrario, se l’ansia è sproporzionata rispetto alla situazione che l’ha determinata oppure tende a persistere o a ripetersi nel tempo in modo disturbante, è opportuno valutare l’opportunità di una terapia.

Il medico curante, conoscendo anche la storia del paziente, può dare primi consigli ed indicazioni utili sul tipo di cura e su eventuali farmaci da assumere.

La terapia farmacologica diventa assolutamente necessaria quando un paziente raggiunge un livello di compromissione tale, da non riuscire più a collaborare nemmeno con lo psicoterapeuta.

I farmaci utilizzati appartengono alla categoria delle benzodiazepine, per trattamenti di durata breve, e alla categoria degli antidepressivi (inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina) per cure a medio-lungo termine.


10. L’attività fisica aiuta a controllare l’ansia?

Una serie di studi dimostrano, sulla base di evidenze scientifiche, che l’attività fisica gioca un ruolo di cruciale importanza nel controllo dell’ansia e della depressione.

Lo svolgimento di regolare attività fisica e l’adozione di un ritmo di vita regole (addormentarsi alla stessa ora e riposare almeno 7-8 ore) aiuta a ridurre gli ormoni dello stress e i loro effetti negativi.

Anche un’alimentazione sana con cibi ricchi di elementi ansiolitici (come il pesce azzurro, i cereali integrali, la frutta secca) può contribuire alla loro attenuazione.

Infine, può ridurre significativamente l’ansia anche l’astensione o la ridotta assunzione di tutte quelle sostanze che contribuiscono alla sua comparsa, quali il fumo, l’alcol, il caffè e le sostanze stimolanti in generale.


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