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INTEGRATORI E RIMEDI NATURALI PER MIGLIORARE LA MEMORIA

Vitamine
Integratori
Ansia
Memoria
Stress
Martina Amenta

24/04/2023

1. Il ruolo dello stress nella nostra vita e il legame tra stress e memoria
2. Gli integratori naturali per migliorare la memoria
3. Il ruolo della vitamina K
4. Come equilibrare il sistema nervoso con gli alimenti


1. Il ruolo dello stress nella nostra vita e il legame tra stress e memoria

Almeno in alcuni momenti della vita, lo stress può colpire tutti: dai bambini agli adolescenti, dagli adulti agli anziani.

Lo stress è il modo in cui l’organismo si prepara ad affrontare una situazione difficile, perché fornisce concentrazione, forza, resistenza e un alto livello d’allerta. E’ quindi indispensabile per la sopravvivenza. Ma quando sfugge al nostro controllo, può diventare patologico e causare effetti dannosi per il nostro organismo e per la nostra mente.

Gli studi indicano che l’effetto immediato del distress acuto è un calo della memoria a breve termine, specialmente di quella verbale. Quanti studenti hanno provato la sensazione di avere un “vuoto mentale” durante un’interrogazione dopo aver studiato tutta la notte!

Eppure, alti livelli degli ormoni dello stress per brevi periodi di tempo sono stati associati in molti casi ad un incremento della capacità di assorbire dati, così come a una maggiore concentrazione in eventi immediati. La differenza degli effetti generati dallo stress, evidente da persona a persona, potrebbe essere dovuta ai diversi livelli di cortisolo e al modo in cui questi neurotrasmettitori influiscono sui recettori per i glucocorticoidi dell’ippocampo e della corteccia prefrontale.

Se lo stress diventa cronico, chi ne soffre tende a sviluppare un calo di concentrazione sul lavoro e a casa. Lo stress e la stanchezza colpiscono duramente la memoria e il rendimento intellettuale a causa, principalmente, della vasocostrizione e della diminuzione di ossigeno che si verifica in uno stato di tensione cronico. Nei bambini, le risposte fisiologiche allo stress cronico possono inibire l’apprendimento.

Alcuni studi hanno messo in relazione l’esposizione a lungo termine ad un eccesso di cortisolo (un ormone importante nello stress cronico) con un restringimento dell’ippocampo, il centro della memoria. Ancora non è noto se questo effetto sia reversibile o meno.


2. Gli integratori naturali per migliorare la memoria

Numerose ricerche sulla salute del cervello hanno dimostrato che l’uso di vitamine e di integratori può effettivamente aumentare la capacità di attenzione, migliorare la memoria, la capacità di risolvere i problemi, la velocità e la capacità logica.

Gli integratori a base di acidi grassi omega-3 sono quelli più utilizzati. E tra gli omega-3, i più efficaci sono:

  • Acido α-linolenico (ALA) che si trova nelle noci, semi di lino e olio d’oliva
  • Acido docosaesaenoico (DHA) che si trova principalmente nell’olio di pesce
  • Acido eicosapentaenoico (EPA) anche questo presente nell’olio di pesce.

Contro i disturbi di memoria vengono spesso prescritti, inoltre, due tipi di sostanze naturali:

  • Ginkgo (Ginkgo biloba). È una delle piante più antiche della terra. Le foglie contengono glicosidi flavonoidi, quercetina, luteolina, olio essenziale, lipidi e sostanze specifiche come i ginkgolidi che hanno un’azione vasodilatatrice e proteggono e ossigenano i capillari. Questa pianta promuove la lucidità mentale e riduce la mancanza di concentrazione. Se si sta affrontando un periodo ricco di impegni o si sta affrontando una sessione di studi e serve maggiore concentrazione, prendere un integratore a base di Ginkgo Biloba può aiutare ad affrontare stanchezza e a beneficiare di una migliore concentrazione. Il Ginkgo biloba si assume per via orale sotto forma di estratto di foglie o, meno spesso, di estratto di semi. Il dosaggio dipende dall’entità dei fenomeni da affrontare. Occorre però precisare che gli integratori a base di Ginkgo Biloba, pur essendo naturali, possono avere delle controindicazioni. Ad esempio, in caso di gravidanza o allattamento ne è assolutamente sconsigliato l’utilizzo. È da evitare inoltre anche in caso di assunzione di farmaci diuretici, trombolitici o farmaci anticoagulanti. È inoltre importante informare chirurghi e dentisti dell'assunzione di Ginkgo biloba che, interferendo con la coagulazione, può causare gravi emorragie. Per questo l'assunzione dovrebbe essere interrotta almeno due settimane prima di un intervento programmato.
  • Pervinca (Vinca minor). Aumenta l’afflusso di sangue al tessuto cerebrale e migliora il funzionamento del sistema nervoso centrale, oltre ad abbassare la pressione. Viene prescritta per combattere cefalea, vertigini, acufeni e altre manifestazioni di insufficienza circolatoria cerebrale derivata dall’invecchiamento naturale o precoce. Grazie a questa pianta, le nostre cellule grigie sono meglio rifornite di ossigeno e glucosio. Il dosaggio consigliato è di 3 o 5 tazze al giorno della decozione di due minuti di 30-50 g di foglie per litro d’acqua. Si trova anche in capsule, estratto liquido e sciroppo.


3. Il ruolo della vitamina K

La vitamina K1 rappresenta un fattore chiave nella rigenerazione del sistema nervoso, aiutando a preservare l’efficienza della memoria. Nella popolazione anziana l’integrazione della vitamina K diviene quindi fondamentale.

È facile trovare in commercio integratori che associano la vitamina K e la D. La combinazione di D3 e K2 rinforza le difese immunitarie e favorisce il benessere delle ossa e della memoria. Per queste ragioni è un prodotto adatto a tutte le età.


4. Come equilibrare il sistema nervoso con gli alimenti

La dieta per riequilibrare il sistema nervoso prevede la riduzione progressiva dell’assunzione di bibite stimolanti e alcoliche, zucchero raffinato, dolci, carne rossa e grassi saturi che si trovano nella maggior parte dei cibi pronti. Al contrario, è importante introdurre a poco a poco i seguenti alimenti:

  • Avocado. Contiene acidi grassi essenziali, fosfolipidi e vitamina b6, nutrienti necessari per il buon funzionamento dei neuroni.
  • Avena. Apporta glucosio, acidi grassi, fosforo, lecitina e vitamina B1. Aiuta a combattere il nervosismo, l’affaticamento o l’esaurimento mentale, l’insonnia e la depressione. Inoltre contiene l’alcaloide avenina, che ha un lieve effetto calmante.
  • Cereali integrali. Contengono vitamine del gruppo B, minerali e oligoelementi di cui i prodotti raffinati sono carenti e che sono invece imprescindibili per l’equilibrio del sistema nervoso.
  • Frutta secca. noci, pinoli, anacardi e mandorle sono quelli maggiormente consigliabili. Le noci e i pinoli apportano vitamina B1 e acidi grassi essenziali che intervengono nel metabolismo dei neuroni, mentre gli anacardi sono ricchi di magnesio e le mandorle rafforzano i nervi grazie a un equilibrato contenuto di calcio, magnesio e potassio.
  • Sesamo. I semi di sesamo contengono un’ampia varietà di principi nutritivi ad alto valore biologico. Sono ideali per rivitalizzare l’organismo in caso di esaurimento mentale, perdita di memoria o squilibrio nervoso. Sono un eccellente complemento per chi compie un’intensa attività mentale.


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