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LA CURCUMA, UN ELISIR DI LUNGA VITA

Spezia
Curcumina
Curcuma
Antinfiammatori
Martina Amenta

02/05/2023

1. Che cos’è la curcuma?
2. Curcuma: quali benefici?
3. Le proprietà della curcumina
4. Come usare la curcuma?
5. Le controindicazioni della curcuma


1. Che cos’è la curcuma?

La curcuma è un vero e proprio “farmaco naturale”. E’ una spezia prodigiosa, dagli innumerevoli benefici.

Il suo nome tecnico è Curcuma longa, o zafferano delle Indie. E’ una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee, originaria dell'Asia sud-orientale. È costituita dalla curcumina, a cui deve il colore giallo, e dal turmerone, da cui deriva il suo tipico sapore pungente. In genere si acquista già ridotta in polvere.


2. Curcuma: quali benefici?

È importante sottolineare che, dal punto di vista nutrizionale, la curcuma è molto calorica: 100 g. di curcuma apportano circa 350 kcal. È composta prevalentemente da carboidrati (70%) e in minima parte da lipidi e proteine.

La curcuma agisce su più fronti. Ha infatti un’azione antinfiammatoria, depurativa, antiossidante, digestiva, neuroprotettiva, immunostimolante ed è in grado di stabilizzare la glicemia. Grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, la curcuma possiede anche un’azione antitumorale.

Anche a livello topico, la curcuma si è rivelata efficace come cicatrizzante: in India viene da sempre applicata sulla pelle per accelerare il processo di guarigione di scottature, punture e ferite.


3. Le proprietà della curcumina

La curcumina è il principio attivo contenuto nella curcuma. Un ampio spettro di studi scientifici ha dimostrato la sua capacità di indurre nel nostro organismo importanti effetti positivi, sia sul piano biologico sia su quello farmacologico.

La curcumina è un potente antiossidante in grado di migliorare la resistenza all'insulina e quindi di avere effetti positivi rispetto ai rischi di intolleranza al glucosio, diabete, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica.

La curcumina ha dimostrato di possedere altre attività di estremo interesse, tra cui quelle anticoagulanti, antitrombotiche, antipertensive, antinfiammatorie, antivirali, antiossidanti ed epatoprotettive. La sua proprietà antiossidante è 300 volte superiore a quella della vitamina E.

Inoltre, l’evidenza ha dimostrato che mescolando la curcumina con il fitosoma, cioè un complesso che riduce la polarità delle sostanze attive rendendole più assorbibili, la prima viene meglio assorbita attraverso le membrane biologiche, migliorando così la sua biodisponibilità plasmatica. L'effetto è stato dimostrato in diverse aree di interesse: muscolo-scheletrica, oftalmologia, cardiovascolare, gastrointestinale, dermatologia, salute dell'anziano.

La curcumina ha effetti regolatori anche sulla flora intestinale. Un recente studio comparativo ha messo in evidenza la capacità della curcumina di ridurre all’interno del microbiota i batteri appartenenti alle famiglie Prevotellaceae, Bacteroidaceae e Rikenellaceae, spesso coinvolti nell’insorgenza di diversi disturbi sistemici.

Infine, la curcumina è da considerare una delle sostanze naturali con maggior beneficio in campo oncologico sia per le caratteristiche preventive che per quelle curative. Esistono prove in letteratura della sua efficacia nel trattamento delle seguenti forme tumorali:

  • Tumore al seno
  • Tumore al polmone
  • Tumori ematologici e del sistema linfatico
  • Tumore dello stomaco
  • Tumore del cavo orale
  • Tumore del colon-retto
  • Tumore del pancreas
  • Tumore epatico
  • Tumore prostatico
  • Tumori cerebrali
  • Mesotelioma
  • Fibrosarcoma
  • Melanoma


4. Come usare la curcuma?

La curcuma può essere usata come un sostituto più economico dello zafferano per preparare primi piatti e salse, dato che offre alla pietanza la stessa colorazione. Si può consumare inoltre in aggiunta allo yogurt, negli infusi o nel latte.

Il calore è un utile alleato per aumentare la biodisponibilità della curcuma, ma non dev’essere prolungato: dopo 10-15 minuti di esposizione al calore, quasi l'80% delle proprietà della curcumina viene distrutto.

Per non perdere le sue caratteristiche nutrizionali, la curcuma deve essere riscaldata con un po’ di pepe nero, che contiene piperina, oppure con olio di oliva extravergine d'oliva. La piperina, anch’essa una spezia, coltivata in India e nei paesi tropicali, deriva dai semi del pepe nero.

L’utilizzo della curcuma è molto diffuso nel campo farmaceutico, sotto forma di integratore naturale.


5. Le controindicazioni della curcuma

La curcuma può interagire con una serie di farmaci o con alcuni alimenti. E’ importante, quindi, consultare il proprio medico prima di assumerla quotidianamente.

Risulta particolarmente sconsigliata per chi soffre di calcoli biliari, in quanto può peggiorare i sintomi, provocando dolore addominale e vomito. Inoltre, può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, come quelli per il diabete, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia.


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