1. Che cos’è la ritenzione idrica e come si manifesta?
2. Quali sono le cause di ritenzione idrica?
3. Quali sono i rimedi naturali per combattere la ritenzione idrica?
1. Che cos’è la ritenzione idrica?
Sebbene non esista una definizione universalmente condivisa della ritenzione idrica, con questo termine solitamente si fa riferimento ad un problema comune che colpisce molte persone, soprattutto donne, e che si manifesta attraverso il gonfiore e l'accumulo di liquidi nelle estremità come gambe, caviglie e piedi.
2. Quali sono le cause di ritenzione idrica?
La ritenzione idrica non va mai sottovalutata, perché può sottendere numerose condizioni patologiche, anche gravi. Tra le principali:
- Scompenso cardiaco: il cuore è la pompa del nostro apparato cardiovascolare. Se questa sua funzione viene meno, in particolare quella delle sezioni destre, si ha un aumento della pressione a livello dei vasi periferici con conseguente formazione di edemi declivi
- Insufficienza renale: i reni rappresentano gli organi attraverso cui il sangue viene filtrato: il prodotto di questa filtrazione viene poi eliminato attraverso l’apparato urinario. L’insufficienza renale si manifesta con diversi sintomi, tra cui una riduzione, o addirittura un azzeramento nei casi più gravi, della diuresi con conseguente ritenzione dei liquidi e formazione di edemi declivi
- Insufficienza epatica: il fegato è il principale organo deputato alla sintesi di proteine, come l’albumina, che donano al circolo sanguigno la pressione oncotica che induce il sangue a rimanere all’interno dei vasi sanguigni. Nei casi di insufficienza epatica cronica, la produzione di albumina si riduce, con conseguente caduta della pressione oncotica, fuoriuscita dei liquidi dal circolo e formazione di edemi.
La ritenzione idrica si può associare anche a disturbi più lievi come:
- Insufficienza venosa: le vene rappresentano i vasi attraverso cui il sangue periferico torna al cuore. All’interno di esse il sangue fluisce a basse pressioni: per garantire il corretto flusso di sangue, le vene sono dotate di valvole unidirezionali. Il flusso all’interno delle vene è garantito principalmente dalle contrazioni dei muscoli striati posti in prossimità delle stesse, per cui nei casi di posizioni statiche protratte nel tempo il flusso può risultare compromesso. Un altro fattore di rischio dell’insufficienza venosa è l’obesità: una funzionalità compromessa del sistema venoso si traduce inevitabilmente in un accumulo di liquidi in periferia
- Insufficienza linfatica: similmente a quanto accade per la circolazione venosa, anche quella linfatica garantisce il ritorno al cuore dei liquidi presenti in periferia. Anche i vasi linfatici vengono spinti dalla contrazione dei muscoli limitrofi, per cui l’immobilità causa una disfunzione anche dell’apparato linfatico.
In tutti questi casi, prima di iniziare qualsiasi trattamento è opportuno recarsi dal proprio medico curante per inquadrare la specifica condizione e impostare una terapia adeguata.
Esistono comunque una serie di rimedi naturali in grado di combattere la ritenzione idrica, senza sostituirsi alle terapie specifiche.
3. Quali sono i rimedi naturali per combattere la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica può essere combattuta mediante diverse accortezze. Le principali sono:
- Assunzione adeguata di acqua: sembra controintuitivo, ma in realtà bere adeguate quantità di acqua può aiutare a combattere la ritenzione idrica. L'assunzione di acqua, infatti, può favorire la diuresi e l'eliminazione dei liquidi in eccesso. La quantità di acqua giornaliera da bere varia da persona a persona in base a diversi fattori tra cui il peso, la composizione corporea, l’attività fisica svolta e la stagione: indicativamente 2/2,5 litri giorno potrebbero essere una quantità sufficiente a garantire una adeguata idratazione e diuresi. Può essere utile per raggiungere questo traguardo portare sempre con sé una bottiglia d’acqua e bere durante tutta la giornata piccole quantità d’acqua
- Perdere peso: l’obesità è uno dei fattori di rischio per l’insufficienza venosa e linfatica. Ottimizzare il proprio peso migliora la circolazione venosa e linfatica e aiuta a combattere la ritenzione idrica
- Ridurre il consumo di sodio: la principale fonte di sodio nella nostra alimentazione è il comune sale da cucina, che è costituito da cloruro di sodio. Questo minerale a livello renale agisce trattenendo l’acqua, per cui una dieta ricca di sodio può contribuire alla ritenzione idrica. Al contrario ridurre l'assunzione di cibi ad alto contenuto di sale, come snack salati e cibi da fast food, e ridurre al minimo l’utilizzo di sale da cucina nelle preparazioni domestiche può aiutare a combattere la ritenzione
- Fare attività fisica regolare: l'esercizio fisico, soprattutto quello che coinvolge gli arti inferiori, stimola la circolazione aumentando il ritorno venoso e quindi la diuresi. Inoltre l’attività fisica regolare può aiutare a perdere il peso in eccesso. Aggiungere alla propria routine delle sessioni di camminata o di corsa può aiutare quindi a combattere la ritenzione idrica
- Indossare indumenti comodi: indossare abiti stretti può ostacolare il ritorno venoso e quindi favorire la ritenzione idrica
- Consumare diuretici naturali: alcuni alimenti e bevande possono avere un effetto diuretico e favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso. Questi includono il tè verde, l'ananas, il sedano, il prezzemolo, il finocchio e il cetriolo
- Massaggi linfodrenanti: sebbene le evidenze scientifiche siano contrastanti, sottoporsi regolarmente a massaggi linfodrenanti, noti anche come drenaggi linfatici manuali, può aiutare a favorire la circolazione linfatica ed eliminare i liquidi in eccesso
- Sollevare le gambe: riposare con le gambe ad un’altezza maggiore rispetto al torace può favorire il drenaggio dei liquidi accumulati nelle estremità inferiori, aumentare il ritorno venoso al cuore e quindi l’eliminazione dei liquidi tramite la diuresi.