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MICROBIOTA VAGINALE: COS’È E COME PRENDERSENE CURA

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Vagina
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Martina Amenta

01/07/2024

1. Che cos’è il microbiota vaginale?

2. Quali sono i sintomi di un microbiota vaginale alterato?

3. Microbiota alterato: da cosa dipende?

4. Dieci consigli pratici per promuovere la salute del microbiota vaginale

5. Trattamenti in caso di alterazione della flora vaginale


1. Che cos’è il microbiota vaginale?

Il microbiota vaginale è l'insieme di microorganismi che abitano l'ambiente vaginale. Questo ecosistema microbico è dominato principalmente da batteri del genere Lactobacillus, che giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della salute vaginale. Tuttavia la composizione del microbiota vaginale può variare in base a fattori come l'età, lo stato ormonale, l'attività sessuale e l'uso di contraccettivi.

I batteri del genere Lactobacillus sono i più abbondanti nel microbiota vaginale sano e svolgono funzioni cruciali nel mantenere un ambiente vaginale acido, sfavorevole alla crescita di patogeni. Le specie principali includono:

  • Lactobacillus crispatus
  • Lactobacillus jensenii
  • Lactobacillus gasseri
  • Lactobacillus iners

Questi batteri producono acido lattico, perossido di idrogeno (H₂O₂) e altre sostanze antimicrobiche che contribuiscono a mantenere il pH vaginale basso (tra 3.8 e 4.5) e inibiscono la crescita di microorganismi patogeni.

Sebbene i Lactobacillus siano predominanti, il microbiota vaginale può includere anche altre specie batteriche, che possono essere presenti in concentrazioni diverse a seconda della salute della donna. Tra questi, troviamo:

  • Gardnerella vaginalis: spesso associata a vaginosi batterica, una condizione di disbiosi
  • Atopobium vaginae: altra specie spesso trovata in caso di vaginosi batterica
  • Mobiluncus: associato a vaginosi batterica
  • Prevotella: genere di batteri anaerobi che possono essere presenti in caso di disbiosi
  • Mycoplasma: alcune specie di mycoplasma possono essere presenti in quantità minori
  • Ureaplasma: anche queste specie possono essere parte del microbiota vaginale normale in alcune donne.


2. Quali sono i sintomi di un microbiota vaginale alterato?

I sintomi di un microbiota vaginale alterato variano in base al tipo di alterazione. Nel caso in cui sia presente una vaginosi batterica, una delle condizioni più comuni tra le donne, i sintomi includono:

  • Secrezioni vaginali anomale: le secrezioni possono essere di colore grigio o bianco, più fluide e abbondanti del normale
  • Odore sgradevole: un forte odore sgradevole, spesso descritto come "odore di pesce", si registra soprattutto dopo i rapporti sessuali
  • Prurito e irritazione: una sensazione di prurito e irritazione viene avvertita nella zona vaginale
  • Bruciore durante la minzione: una sensazione di bruciore viene avvertita durante la minzione.

La candidosi vaginale è, invece, causata da una crescita eccessiva di lieviti, come Candida albicans. Ecco i principali sintomi:

  • Secrezioni vaginali: secrezioni spesse, bianche e grumose, spesso descritte come simili a ricotta
  • Prurito intenso: prurito intenso nella zona vaginale e vulvare
  • Rossore e gonfiore: rossore e gonfiore della vulva e della vagina
  • Bruciore: sensazione di bruciore, soprattutto durante i rapporti sessuali o la minzione.

Tra le infezioni vaginali troviamo la tricomoniasi, causata dal protozoo Trichomonas vaginalis. I sintomi includono:

  • Secrezioni vaginali: secrezioni giallastre o verdastre, spesso schiumose
  • Odore sgradevole: odore forte e sgradevole
  • Prurito e irritazione: prurito e irritazione nella zona vaginale
  • Dolore durante i rapporti sessuali: dolore durante i rapporti sessuali e durante la minzione.

Inoltre, la disbiosi vaginale può aumentare il rischio di infezioni del tratto urinario. I sintomi includono:

  • Dolore o bruciore durante la minzione: sensazione di bruciore o dolore durante la minzione
  • Urina torbida o sanguinolenta: urina torbida, con cattivo odore, o contenente tracce di sangue
  • Dolore addominale o pelvico: dolore nella zona addominale inferiore o pelvica.


3. Microbiota alterato: da cosa dipende?

Il microbiota vaginale alterato dipende da una varietà di fattori, che influenzano l'equilibrio naturale dei microorganismi presenti nell'ambiente vaginale. Uno dei principali elementi che contribuiscono a questa alterazione è rappresentato dalle fluttuazioni ormonali. Ad esempio, durante il ciclo mestruale i livelli di estrogeni e progesterone cambiano, creando un ambiente variabile che può influenzare la composizione del microbiota. Questo stesso principio si applica alla gravidanza, quando i cambiamenti ormonali possono favorire una crescita microbica differente, e alla menopausa, durante la quale la diminuzione degli estrogeni porta a una riduzione dei Lactobacillus, batteri cruciali per mantenere un microbiota sano.

L'uso di contraccettivi ormonali è un altro fattore significativo. Questi farmaci alterano l'equilibrio ormonale naturale del corpo e, di conseguenza, possono modificare il microbiota vaginale. Anche lo stile di vita e le abitudini igieniche giocano un ruolo cruciale. L'uso eccessivo di prodotti per l'igiene intima, come lavande vaginali e saponi aggressivi, può disturbare il delicato equilibrio del pH vaginale, creando un ambiente sfavorevole per i batteri benefici e permettendo ai patogeni di prosperare.

L'assunzione di antibiotici è un altro elemento determinante. Gli antibiotici, pur essendo essenziali per combattere le infezioni batteriche, non discriminano tra batteri patogeni e batteri benefici, spesso causando una riduzione significativa dei Lactobacillus e promuovendo la crescita di batteri nocivi. Ciò può portare a condizioni come la vaginosi batterica o la candidosi vaginale.

Anche l'attività sessuale può influenzare il microbiota vaginale. I rapporti sessuali possono introdurre nuovi batteri nell'ambiente vaginale, e l'uso di contraccettivi come il diaframma o lo spermicida può alterare il pH e la composizione microbica.

Infine, lo stato immunitario della persona gioca un ruolo importante. Un sistema immunitario compromesso può ridurre la capacità del corpo di mantenere un microbiota equilibrato, aumentando il rischio di infezioni e disbiosi.


4. Dieci consigli pratici per promuovere la salute del microbiota vaginale

Per promuovere la salute del microbiota vaginale è utile:

  • Mantenere l’igiene intima appropriata
    È importante mantenere una buona igiene intima, ma senza esagerare. Lavare l'area genitale esterna con acqua tiepida e un detergente delicato una volta al giorno è sufficiente. Meglio evitare l'uso di saponi profumati, lavande vaginali e prodotti aggressivi, che possono alterare il pH vaginale e disturbare il microbiota.
  • Evitare lavande vaginali
    Di moda soprattutto tra le giovanissime, le lavande vaginali possono eliminare i batteri benefici e alterare l'equilibrio naturale del microbiota vaginale. È meglio evitarle completamente, a meno che non siano state specificamente prescritte da un medico.
  • Seguire un’alimentazione equilibrata
    Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e alimenti fermentati può sostenere la salute del microbiota vaginale. Gli alimenti probiotici come yogurt, kefir, kimchi e crauti contengono batteri benefici che possono contribuire a mantenere l'equilibrio microbico.
  • Assumere probiotici
    L'assunzione di probiotici specifici per la salute vaginale può essere utile, specialmente dopo un ciclo di antibiotici o durante periodi di squilibrio ormonale. E’ necessario consultare il medico per scegliere i probiotici più adatti alle proprie esigenze.
  • Evitare l'uso eccessivo di antibiotici
    Gli antibiotici possono alterare significativamente il microbiota vaginale eliminando i batteri benefici. È importante assumerli solo quando strettamente necessario e sempre sotto la supervisione di un medico.
  • Indossare biancheria intima di cotone
    Il cotone è traspirante e permette una migliore circolazione dell'aria rispetto ai tessuti sintetici, riducendo il rischio di umidità eccessiva che può favorire la crescita di batteri nocivi e lieviti. È anche consigliabile evitare abbigliamento troppo stretto che può creare un ambiente caldo e umido.
  • Praticare sesso sicuro
    L'uso di preservativi può aiutare a prevenire l'introduzione di batteri patogeni e a ridurre il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili, che possono alterare il microbiota vaginale. Dopo i rapporti sessuali, è consigliabile urinare per eliminare eventuali batteri introdotti durante l'attività sessuale.
  • Gestire lo stress
    Lo stress può influenzare negativamente il sistema immunitario e, di conseguenza, il microbiota vaginale. Pratiche di gestione dello stress come lo yoga, la meditazione, l'esercizio fisico regolare e altre tecniche di rilassamento possono aiutare a mantenere l'equilibrio microbico.
  • Monitorare le proprie condizioni di salute
    È importante prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e consultare un medico in caso di sintomi anomali come prurito, secrezioni insolite, odore sgradevole o dolore. Un trattamento tempestivo e appropriato può prevenire complicazioni e aiutare a ristabilire l'equilibrio del microbiota.
  • Sostenere il proprio sistema immunitario
    Un sistema immunitario forte aiuta a mantenere l'equilibrio del microbiota vaginale. Dormire a sufficienza, seguire una dieta nutriente, esercitarsi regolarmente e mantenere uno stile di vita sano sono elementi fondamentali per un buon funzionamento del sistema immunitario.


5. Trattamenti in caso di alterazione della flora vaginale

Nel caso di un'alterazione della flora vaginale, i trattamenti variano in base alla condizione specifica diagnosticata, come la vaginosi batterica, la candidosi vaginale o altre infezioni che possono influenzare l'equilibrio del microbiota. Solitamente, il trattamento mira a ripristinare il microbiota vaginale favorendo la crescita dei batteri benefici e riducendo la presenza di agenti patogeni.

Per la vaginosi batterica, un trattamento comune è l'uso di antibiotici come il metronidazolo o la clindamicina. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale o applicati direttamente nella vagina sotto forma di gel o crema. L'obiettivo è eliminare i batteri responsabili della vaginosi e ripristinare il livello di Lactobacillus benefici.

Nel caso della candidosi vaginale, gli antifungini come il clotrimazolo o il fluconazolo sono generalmente prescritti. Questi farmaci possono essere utilizzati sotto forma di crema vaginale o ovuli per combattere il lievito Candida albicans, responsabile della candidosi.

Per le infezioni da Trichomonas vaginalis, causate da un protozoo, il trattamento prevede spesso l'uso di farmaci antiprotozoari come il metronidazolo o il tinidazolo, che vengono somministrati per via orale per eliminare il parassita e risolvere l'infezione.

In aggiunta ai trattamenti farmacologici, è importante adottare modifiche allo stile di vita come una corretta igiene intima, l'uso di biancheria intima di cotone per favorire la ventilazione, una dieta equilibrata ricca di fibre e probiotici per sostenere la salute del microbiota, e la gestione dello stress per migliorare il sistema immunitario.


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