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NAUSEA E VOMITO: QUANDO PREOCCUPARSI?

Nausea
pallore
Sudorazione
vomito
Martina Amenta

26/06/2024

1. Cos’è la nausea?

2. Nausea e vomito: riflesso secondario di altri disturbi e patologie

3. Alimentazione e nausea: quali cibi evitare?

4. Nausea e vomito: quando preoccuparsi?

5. Trattamenti utili in caso di nausea e vomito

6. Nausea e vomito: esami di laboratorio


1. Cos’è la nausea?

La nausea è una sensazione di disagio allo stomaco che spesso precede il vomito. È una risposta del corpo a una serie di stimoli, che può includere disturbi o movimenti gastrointestinali, oppure stimolanti chimici. La sensazione di nausea può variare da lieve a grave e può essere accompagnata da sudorazione, pallore, salivazione e una sensazione generale di malessere.


2. Nausea e vomito: riflesso secondario di altri disturbi e patologie

La nausea e il vomito sono sintomi comuni che possono manifestarsi come riflessi secondari di diverse condizioni e patologie, indicando spesso un'alterazione nel normale funzionamento del corpo. Questi sintomi possono essere causati da una vasta gamma di disturbi, ognuno con meccanismi e cause specifiche.

Tra i disturbi gastrointestinali, la gastroenterite virale o batterica è una causa comune di nausea e vomito, accompagnata da diarrea e febbre. La gastrite, un'infiammazione della mucosa gastrica spesso causata da infezioni o uso eccessivo di farmaci anti-infiammatori, può anche provocare questi sintomi.

Disturbi come il reflusso gastroesofageo (GERD) possono portare a episodi di nausea, specialmente dopo i pasti, a causa del rigurgito di acido nello stomaco nell'esofago. Condizioni più gravi come il cancro gastrico possono influenzare anche la motilità gastrica e causare disturbi digestivi che portano a nausea e vomito.

Nel contesto dei disturbi neurologici, l'emicrania è notoriamente associata a nausea e vomito, oltre al mal di testa. La malattia di Ménière, un problema dell'orecchio interno caratterizzato da vertigini e perdita dell'udito, può scatenare episodi di nausea severa e vomito a causa dell'instabilità del fluido nell'orecchio interno.

Disturbi endocrini come il diabete, quando mal controllato, possono provocare complicazioni come la chetoacidosi diabetica, caratterizzata da nausea e vomito a causa di livelli di zucchero nel sangue non regolati. Allo stesso modo, disturbi come l'ipotiroidismo o l'insufficienza surrenalica possono influenzare il metabolismo e portare a sintomi gastrointestinali tra cui nausea e vomito.

Condizioni psicologiche come l'ansia e lo stress cronico possono influenzare il sistema digestivo attraverso il sistema nervoso autonomo, causando disturbi digestivi inclusi nausea e vomito. Disturbi dell'alimentazione come l'anoressia nervosa o la bulimia possono portare a episodi di vomito auto-indotto, spesso accompagnati da nausea.

In ambito oncologico, la chemioterapia è nota per causare nausea e vomito come effetti collaterali significativi. La tossicità dei farmaci antitumorali può irritare la mucosa gastrica e stimolare il centro del vomito nel cervello. I tumori cerebrali, a loro volta, possono direttamente influenzare il centro del vomito nel cervello, provocando nausea e vomito tra gli altri sintomi neurologici.

Altre cause includono intossicazioni alimentari da consumo di cibo contaminato, reazioni avverse a farmaci specifici, e nel caso delle donne, la nausea mattutina durante le prime fasi della gravidanza, causata dai cambiamenti ormonali.


3. Alimentazione e nausea: quali cibi evitare?

Quando si tratta di alimentazione e nausea, è importante fare delle scelte che possano ridurre i sintomi. Gli alimenti assolutamente da evitare sono:

  • Cibi grassi e fritti: alimenti ad alto contenuto di grassi come fritti, fast food e cibi molto ricchi possono essere difficili da digerire e possono aumentare il rischio di nausea, specialmente se si hanno problemi gastrointestinali
  • Cibi piccanti e speziati: cibi piccanti e speziati possono irritare lo stomaco e aumentare il disagio, se si è sensibili alla nausea. Evitare piatti molto piccanti può aiutare a mantenere il sistema digestivo più tranquillo
  • Cibi troppo zuccherati: alimenti ad alto contenuto di zuccheri semplici, come dolci, bibite gassate zuccherate e cibi da fast food molto dolci, possono causare picchi glicemici rapidi che contribuiscono alla sensazione di nausea
  • Latticini ad alto contenuto di grassi: alcuni latticini ad alto contenuto di grassi, come formaggi molto stagionati o latticini ricchi come la panna, possono essere difficili da digerire per alcune persone, portando a nausea
  • Cibi fortemente profumati o aromatici: alcuni cibi con odori forti o aromi intensi, come certi tipi di pesce, formaggi fermentati, o piatti esotici, possono aumentare il disagio se si è sensibili alla nausea
  • Bevande alcoliche: l'alcol può irritare la mucosa gastrica e aumentare il rischio di nausea. È importante moderare o evitare completamente il consumo di alcolici, se si soffre di nausea frequente
  • Cibi cotti troppo o bruciati: cibi cotti troppo o bruciati possono contenere composti chimici che irritano lo stomaco e che possono provocare nausea o disagio gastrointestinale
  • Cibi a temperatura estrema: cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi possono irritare la mucosa gastrica e contribuire alla sensazione di nausea. È consigliabile consumare cibi a temperatura moderata
  • Cibi con odori forti o sgradevoli: alcuni cibi con odori particolarmente forti o sgradevoli possono provocare nausea a persone sensibili. Evitare tali alimenti può contribuire a ridurre il disagio.


4. Nausea e vomito: quando preoccuparsi?

Quando la nausea e il vomito sono persistenti e non migliorano nel tempo, ciò potrebbe essere il segnale che qualcosa non va. Questo è particolarmente vero se i sintomi si presentano frequentemente o diventano più intensi nel corso dei giorni. La persistenza di questi sintomi potrebbe indicare una condizione sottostante che necessita di diagnosi e trattamento da parte di un professionista sanitario.

Eventuali sintomi aggiuntivi gravi che accompagnano la nausea e il vomito dovrebbero sollevare preoccupazioni. Se si verificano dolore toracico, difficoltà respiratorie gravi, confusione mentale o perdita di coscienza potrebbe essere necessario un intervento immediato, poiché questi segnali potrebbero indicare condizioni come un infarto, un'emorragia cerebrale o altre emergenze mediche.

La disidratazione è un rischio significativo quando il vomito è frequente e grave. Se si osservano segni come vertigini persistenti, bocca secca intensa, diminuzione della produzione di urina o sete eccessiva, potrebbe essere necessario ricorrere a cure mediche per ripristinare l'equilibrio idrico nel corpo.

La presenza di sangue nel vomito è sempre un motivo di preoccupazione e richiede una valutazione immediata da parte di un medico. Il vomito che contiene sangue vivo o sangue dal colore simile a quello del caffè macchiato potrebbe indicare lesioni o ulcere gastriche che necessitano di un trattamento urgente.

Cambiamenti nelle urine o nelle feci, come urine scure o feci di colore chiaro, possono essere segni di problemi renali o epatici che richiedono attenzione medica immediata.


5. Trattamenti utili in caso di nausea e vomito

I farmaci antiemetici sono progettati per ridurre la nausea e il vomito. Questi includono sia farmaci da banco come il dimenidrinato e la meclizina, che farmaci da prescrizione più potenti come l'ondansetron. Questi farmaci agiscono su diversi recettori nel cervello e nello stomaco per prevenire o ridurre l'insorgenza di nausea e vomito.

Bere acqua o bevande elettrolitiche può aiutare a prevenire la disidratazione, specialmente in caso di vomito frequente. Il mantenimento di un buon equilibrio idrico può ridurre i sintomi e favorire il recupero.

Optare per cibi leggeri e facili da digerire può ridurre la probabilità di vomito e nausea. Alimenti come crackers, pane tostato, banane, riso e pollo bollito sono opzioni che possono essere più tollerate durante episodi di disturbi gastrointestinali. Inoltre, alcuni rimedi naturali come lo zenzero possono essere utili per alleviare la nausea: può essere consumato sotto forma di tè, capsule o come radice fresca grattugiata.


6. Nausea e vomito: esami di laboratorio

Quando la nausea e il vomito diventano sintomi persistenti o sono associati a condizioni più gravi, è possibile che il medico prescriva degli esami di laboratorio per aiutare a identificare la causa sottostante. Tra questi troviamo:

  • Emocromo completo (CBC): questo esame misura i livelli di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine nel sangue. Può aiutare a identificare segni di infezioni o altre condizioni sistemiche che potrebbero contribuire alla nausea e al vomito
  • Elettroliti (sodio, potassio, cloruri): misurare i livelli di elettroliti nel sangue può aiutare a valutare lo stato di idratazione e l'equilibrio elettrolitico, specialmente se il vomito ha portato ad una perdita significativa di liquidi
  • Funzionalità renale (creatinina, azoto ureico nel sangue): questi test possono essere utilizzati per valutare la funzione renale ed escludere cause renali di nausea e vomito, come l’insufficienza renale acuta
  • Funzionalità epatica (AST, ALT, bilirubina): gli esami che misurano i livelli di enzimi epatici e bilirubina possono essere utili per escludere patologie epatiche, che potrebbero causare sintomi gastrointestinali
  • Amilasi e lipasi: questi enzimi pancreatici possono essere misurati per escludere disturbi pancreatici come la pancreatite, che possono presentarsi con sintomi di nausea e vomito
  • Glicemia: misurare i livelli di zucchero nel sangue può aiutare a identificare disturbi endocrini come il diabete, che possono essere associati a sintomi di nausea e vomito
  • Esame delle feci: questo esame può essere richiesto per cercare segni di infezioni parassitarie o batteriche, che potrebbero causare disturbi gastrointestinali
  • Test di gravidanza: se la nausea e il vomito sono particolarmente gravi e si sospetta una possibile gravidanza, un test di gravidanza può essere prescritto per escludere o confermare questa possibilità.

Oltre agli esami di laboratorio, il medico potrebbe anche raccomandare altre indagini diagnostiche come l'ecografia addominale, la gastroscopia o la tomografia computerizzata (TC) per esaminare più approfonditamente l'addome e identificare eventuali anomalie strutturali o altre cause di sintomi gastrointestinali.


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