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PUNTURE DI INSETTI: COSA FARE?

Ape
Insetto
Puntura
Imenottero
Vespa
zanzara
Giorgio Sciarra

23/05/2023

1. Quali insetti pungono e perché?
2. Cose succede quando si viene punti da un insetto?
3. Quali malattie possono essere trasmesse dalle punture di insetto?
4. Cosa fare quando si viene punti da un insetto?
5. Come prevenire le punture di insetto


1. Quali insetti pungono e perché?

Essere punti da un insetto, soprattutto in estate, è un evento estremamente frequente. Spesso è fastidioso ma innocuo, mentre in determinati casi può essere pericoloso. E può portare, raramente, anche al decesso.

Sono numerosi gli insetti che possono pungere l’uomo, e solitamente lo fanno per due motivi:

  • Nutrizione: è questo il caso degli insetti ematofagi, ovvero che si nutrono del sangue di specie animali, come zanzare e pappataci
  • Difesa: tipicamente gli imenotteri, come api, vespe e calabroni, possono pungere nel momento in cui percepiscono una minaccia per la loro sopravvivenza o per il loro alveare


2. Cosa succede quando si viene punti da un insetto?

La puntura di un insetto può scatenare diverse reazioni che dipendono sia dall’insetto stesso, sia da eventuali allergie del soggetto che viene punto.

Gli ematofagi come le zanzare, quando pungono, rilasciano piccole quantità di saliva che contengono sostanze che inibiscono le risposte immunitarie innate del corpo, agiscono come anticoagulanti locali, riducono l’attivazione piastrinica e inducono vasodilatazione. Questo insieme di effetti si traduce nella formazione di lesioni cutanee eritemato-papulose o pomfoidi pruriginose. Il grattamento indotto dal prurito inoltre provoca la degranulazione dei mastociti che rilasciano istamina, esacerbando il quadro clinico.

Le lesioni normalmente scompaiono nel giro di due giorni, ma possono rimanere i segni anche per qualche giorno, soprattutto se ci si è grattati molto. In alcuni casi il grattamento energico può causare delle microlesioni cutanee che rappresentano una porta di ingresso per microbi, favorendo quindi una sovrainfezione cutanea o sottocutanea che richiede una valutazione medica e un trattamento antibiotico.

Gli imenotteri, come le api, utilizzano il loro pungiglione come strumento di difesa. Quando pungono rilasciano nella cute delle tossine che, in soggetti non allergici, causano una reazione locale con sviluppo di lesioni pomfoidi pruriginose e estremamente dolorose. Anche queste nel giro di qualche giorno si risolvono spontaneamente.

Il vero rischio delle punture di imenotteri sono le reazioni allergiche, potenzialmente fatali, nei soggetti sensibilizzati. I fattori associati ad un aumentato rischio di una reazione grave sono:

  • Essere punti da un’ape (rischio maggiore rispetto ad altri imenotteri)
  • Essere affetti da patologie mastocitarie sottostanti
  • Aver avuto una precedente reazione grave ad una puntura di un imenottero
  • Essere affetto da una patologia cardiovascolare preesistente
  • Essere in trattamento con un beta-bloccante, un ACE-inibitore o entrambi. I beta-bloccanti potenziano gli effetti inotropi e cronotropi negativi dei mediatori dei mastociti e inibiscono gli effetti beta agonisti dell'epinefrina usata per trattare l'anafilassi. Gli ACE-inibitori prevengono la rottura dei neuropeptidi e della bradichinina, che vengono rilasciati a seguito della degranulazione dei mastociti.

L'anafilassi può presentarsi con uno spettro di segni e sintomi che interessano diversi organi. Le principali manifestazioni sono:

  • Sistema nervoso: debolezza, mal di testa, vertigini e convulsioni
  • Occhi, naso e bocca: prurito, angioedema, rinite, lacrimazione e gusto metallico
  • Sistema respiratorio: raucedine, difficoltà a deglutire, asma, cianosi e asfissia
  • Sistema cardiovascolare: aritmie, ipotensione, infarto del miocardio e arresto cardiaco
  • Sistema gastrointestinale: nausea, vomito, dolore addominale, crampi e diarrea
  • Cute: prurito, rossore, orticaria e angioedema

Nel complesso, più rapida è l'insorgenza dei sintomi di anafilassi, più grave tende ad essere la reazione. Nei casi più severi un’ostruzione delle alte vie aeree, dovuta all’edema della glottide, o il collasso cardiovascolare, dovuto allo shock anafilattico, possono portare al decesso se non si interviene tempestivamente.


3. Quali malattie possono essere trasmesse dalle punture di insetto?

Oltre alle reazioni indotte dalla puntura dell’insetto stesso, ci sono una serie di agenti infettivi che possono usare alcuni insetti, come le zanzare o le zecche, come vettori e che quindi possono essere contratti attraverso la loro puntura. In Italia questo tipo di contagio non è molto frequente, ma è opportuno esserne a conoscenza soprattutto se ci si reca in determinate aree.

Le malattie trasmesse più comuni includono:

  • Malaria: è una malattia grave causata da parassiti trasmessi dalle zanzare Anopheles infette. È diffusa in molte regioni tropicali e subtropicali
  • Febbre Dengue: è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare Aedes infette. È comune in alcune aree dell'Asia, del Sud America e dell'Africa
  • Febbre Zika: è una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes infette. Può causare gravi complicazioni nelle donne in gravidanza, come anomalie congenite nel feto. È stata segnalata principalmente in America Latina e nei Caraibi
  • Febbre del Nilo Occidentale: è una malattia virale trasmessa dalle zanzare infette, in particolare dalle zanzare del genere Culex. È diffusa in molte parti del mondo: sono stati descritti anche dei focolai in Italia
  • Malattia di Lyme: è una malattia batterica trasmessa dalle zecche infette. È comune in molte regioni del Nord America, dell'Europa e dell'Asia
  • Leishmaniosi: è una malattia causata da parassiti trasmessi dalle zanzare del genere Phlebotomus o Lutzomyia. È endemica in diverse regioni dell'Africa, dell'Asia, dell'Europa meridionale e dell'America Latina.


4. Cosa fare quando si viene punti da un insetto?

Il trattamento delle punture di insetto dipende dalla reazione che si sviluppa.

In caso di reazione cutanea locale (eritema, pomfi, prurito e eventualmente dolore), indipendentemente dall’insetto incriminato, le raccomandazioni sono le seguenti:

  • Evitare il grattamento: anche se il prurito può essere fastidioso, evitare il grattamento riduce la degranulazione dei mastociti e i tempi di risoluzione. Inoltre limita le probabilità di sovrainfezione dovute ai traumi del grattamento
  • Lavaggio: lavare delicatamente la zona della puntura con acqua e sapone per pulirla e rimuovere eventuali residui dell’insetto. In caso di puntura da parte di un’ape si può provare a rimuovere il pungiglione con le unghie o con delle pinzette
  • Usare impacchi freddi: applicare impacchi freddi sulla zona della puntura può aiutare a ridurre il gonfiore e alleviare il prurito
  • Applicare antistaminici o glucocorticoidi topici: nei casi di prurito incoercibile si possono utilizzare creme o lozione a base di antistaminici o glucocorticoidi
  • Antidolorifici: nei casi di puntura da parte di imenottero il dolore può essere piuttosto importante per cui l’utilizzo di analgesici, come il paracetamolo, può essere utile.

Nei casi in cui in seguito ad una puntura di un insetto, solitamente un imenottero, si sviluppano le manifestazioni di anafilassi prima descritte, bisogna recarsi immediatamente nel pronto soccorso più vicino.

Se disponibile, bisogna iniettare adrenalina nel muscolo della coscia. Inoltre si possono utilizzare antistaminici, ossigeno-terapia e farmaci beta2-agonisti per via inalatoria. Se si è già avuta una reazione allergica grave, è opportuno portare sempre con sè degli stick di adrenalina preriempiti, in modo che in casi di emergenza si possano utilizzare rapidamente.


5. Come prevenire le punture di insetto.

Ci sono una serie di accortezze che si possono utilizzare per evitare di essere punti e che dipendono anche dalla specie di insetto. Per esempio, per evitare di essere punti dalle zanzare occorre:

  • Utilizzare repellenti per insetti sulla pelle esposta o repellenti per ambienti
  • Indossare indumenti leggeri, ma che coprano la maggiore superficie possibile di cute
  • Utilizzare zanzariere alle finestre e alle porte per impedire l'ingresso delle zanzare
  • Eliminare o minimizzare le fonti di acqua stagnante intorno all’abitazione, come secchi, contenitori o pozzanghere, dove le zanzare possono deporre le uova
  • Utilizzare deumidificatori per mantenere le stanze fresche e secche, poiché le zanzare preferiscono ambienti caldi e umidi.

Invece, per prevenire le punture da parte delle api, o più in generare degli imenotteri, occorre:

  • Evitare gli odori e i colori vivaci
  • Coprire il cibo e le bevande all'aperto
  • Evitare luoghi con numerose piante in fiore
  • Rimanere calmi: se un'ape si avvicina, cercare di rimanere calmi e immobili. Non sventolare le braccia o non cercare di schiacciare l'ape: questo comportamento potrebbe provocare un'azione difensiva da parte dell’ape, spingendola a pungere l’essere umano.


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