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SCONFIGGERE L’INSONNIA: CONSIGLI PRATICI E RIMEDI EFFICACI

Sonno
Stress
Insonnia
Veglia
Giorgio Sciarra

07/02/2024

1. Comprendere l’insonnia: cosa la provoca e come si manifesta

2. Importanza di un’adatta igiene del sonno

3. Alimentazione e insonnia: consigli nutrizionali per dormire meglio

4. La gestione dello stress e l’insonnia

5. Rimedi naturali: alleati contro l’insonnia

6. Terapia farmacologica dell’insonnia


1. Comprendere l’insonnia: cosa la provoca e come si manifesta

Il sonno è una funzione vitale per tutte le specie viventi, che assorbe circa un terzo della vita umana. Il sonno scarso o insufficiente è stato associato ad un'ampia varietà di disfunzioni nella maggior parte dei sistemi corporei, tra cui endocrino, metabolico e neurologico, e può generare immediatamente stanchezza diurna.

Più di un terzo degli adulti sperimenta una condizione di insonnia transitoria, che può complicarsi in una condizione più cronica e persistente. Tra le cause che contribuiscono alla comparsa di insonnia si annoverano fattori genetici ma soprattutto comportamentali, cognitivi, emotivi. I più comuni sono:

  • Stress e ansia: le preoccupazioni quotidiane, l'ansia e lo stress possono interferire con la capacità di rilassarsi e addormentarsi
  • Condizioni mediche: alcune condizioni mediche come il dolore cronico, l'asma, il reflusso acido e altre patologie possono causare insonnia
  • Disturbi psicologici: la depressione, l'ansia, il disturbo da stress post-traumatico e altri disturbi psicologici possono influenzare il sonno e causare insonnia
  • Stili di vita poco salutari: l’uso eccessivo di stimolanti come caffeina e nicotina, il consumo eccessivo di alcol, una dieta sregolata e la mancanza di esercizio fisico possono contribuire all'insonnia
  • Cambiamenti ambientali: cambiamenti nel ciclo sonno-veglia dovuti a viaggi, cambiamenti di fuso orario o turni lavorativi possono causare disturbi del sonno, inclusa l'insonnia.

I sintomi dell’insonnia includono difficolta ad addormentarsi, con lunghi periodi di veglia prima di riuscire a cadere nel sonno, risvegli frequenti durante la notte, sveglia presto al mattino con incapacità a riaddormentarsi, sonno non ristoratore e non profondo.

La diagnosi di insonnia viene fatta quando il soggetto riferisce sintomi diurni come sonnolenza, disturbi dell'attenzione e disturbi dell'umore e insoddisfazione nel sonno per almeno 3 notti alla settimana, con una durata temporale superiore a 3 mesi.


2. Importanza di un’adatta igiene del sonno

L'educazione sulle buone pratiche e sull’igiene del sonno è fondamentale per favorire un sonno di qualità e spesso risulta sufficiente a ridurre i sintomi dell'insonnia. Le buone pratiche più importanti per l’igiene del sonno sono:

  • Mantenere orari di veglia regolari: è opportuno andare a letto e alzarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana, in quanto la durata della veglia e i ritmi circadiani influenzano l'inizio del sonno
  • Limitare il tempo a letto, usando il letto solo per dormire o per l’intimità
  • Creare un ambiente di sonno confortevole, fresco, buio e silenzioso
  • Evitare stimolanti come la caffeina o la nicotina, dal pomeriggio in poi
  • Limitare l'esposizione alla luce dei dispositivi elettronici prima di coricarsi
  • Evitare pasti pesanti e alcolici poco prima di andare a letto
  • Evitare il pisolino diurno, oppure far sì che consista in < 30 minuti nel primo pomeriggio
  • Incorporare attività rilassanti nella routine serale, come leggere, fare stretching o praticare la meditazione.

L’igiene del sonno aiuta a stabilire routine e abitudini che favoriscono il sonno riposante e rigenerante, migliorandone la qualità. Supportando il sonno si migliorano le prestazioni cognitive, l’umore, il benessere emotivo e la salute fisica in generale: un sonno di qualità è essenziale per il funzionamento ottimale della memoria e dell'attenzione e contribuisce alla guarigione e al recupero del corpo, alla regolazione del metabolismo e al rafforzamento del sistema immunitario.


3. Alimentazione e insonnia: consigli nutrizionali per dormire meglio

L'alimentazione può influenzare significativamente la qualità del sonno. Ecco alcuni consigli nutrizionali:

  • Limitare la caffeina e la teina: queste sostanze stimolanti possono interferire con il sonno e rendere più difficile addormentarsi. È pertanto consigliabile limitare il consumo di caffè, tè, cioccolato e bevande energetiche nelle ore che precedono il sonno
  • Evitare pasti pesanti e piccanti prima di coricarsi: consumare pasti pesanti e piccanti poco prima di andare a letto può causare indigestione e disagio gastrico, che possono disturbare il sonno
  • Scegliere cibi ricchi di triptofano: il triptofano è un amminoacido precursore della serotonina e della melatonina, due sostanze che favoriscono il sonno. I cibi ricchi di triptofano sono il tacchino, il pollo, il pesce, le uova, i latticini, le noci e i semi
  • Consumare carboidrati complessi: i carboidrati complessi possono favorire il rilascio di serotonina nel cervello, aiutando a promuovere il sonno. Scegliere fonti di carboidrati integrali come riso integrale, quinoa, patate dolci, avena e cereali integrali può essere un’ottima alternativa per una cena leggera
  • Bere una tisana rilassante: le tisane a base di erbe come camomilla, lavanda, valeriana e melissa possono avere proprietà calmanti e rilassanti che favoriscono il sonno
  • Evitare l'alcol prima di dormire: anche se l'alcol può avere un effetto sedativo iniziale, può disturbare il sonno profondo e causare risvegli notturni
  • Idratarsi adeguatamente durante il giorno: è importante bere a sufficienza durante il giorno, ma limitare il consumo di liquidi nelle ore serali per evitare frequenti risvegli notturni dovuti alla necessità di urinare.

Oltre a questi consigli nutrizionali, è importante mantenere uno stile di vita sano e adottare abitudini di sonno regolari per favorire il riposo notturno.


4. La gestione dello stress e l’insonnia

Come già anticipato, lo stress può giocare un ruolo significativo nello sviluppo e nel mantenimento dell'insonnia. Pertanto, gestirlo in modo efficace è fondamentale per migliorare la qualità del sonno e favorire il benessere generale. Ecco alcune strategie utili:

  • Praticare il rilassamento con tecniche come la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo per aiutare a ridurre lo stress e favorire il rilascio della tensione corporea e mentale prima di coricarsi
  • Praticare esercizio fisico regolare per ridurre lo stress e promuovere un sonno di qualità
  • Praticare la mindfulness, una pratica che consiste nel prestare attenzione consapevole al momento presente, accettando le proprie sensazioni, emozioni e pensieri senza giudizio. La pratica della mindfulness può aiutare a ridurre lo stress e l'ansia, favorendo un sonno più riposante e tranquillo
  • Gestire le preoccupazioni durante la giornata per liberare la mente prima di coricarsi
  • Stabilire una routine serale rilassante che aiuti a preparare il sonno, evitando stimoli stressanti come notizie o lavoro e scegliendo attività rilassanti come leggere un libro, fare un bagno caldo o ascoltare musica tranquilla.

Se l'insonnia persiste nonostante questi approcci, è consigliabile consultare un medico o un professionista della salute mentale per valutare altre opzioni di trattamento e supporto.


5. Rimedi naturali: alleati contro l’insonnia

Esistono una serie di rimedi naturali che possono essere utilizzati come alleati contro l'insonnia per favorire un sonno più riposante e tranquillo. Tuttavia, prima di utilizzare qualsiasi rimedio naturale, è consigliabile consultare un professionista della salute per assicurarsi che sia appropriato per la propria situazione. Tra i rimedi naturali più efficaci si annoverano:

  • Melatonina: è un ormone prodotto naturalmente dal corpo che regola il ciclo sonno-veglia. Integratori di melatonina possono essere utilizzati per regolare il ritmo circadiano e favorire un sonno più profondo e ristoratore
  • Valeriana: è una pianta con proprietà sedative e ansiolitiche che può essere utilizzata per trattare l'insonnia. Integratori di valeriana o tisane a base di valeriana possono aiutare a promuovere il sonno e ridurre l'ansia
  • Camomilla: è una pianta con proprietà calmanti e rilassanti che può aiutare ad alleviare lo stress e favorire il sonno. Bere una tisana alla camomilla prima di coricarsi può contribuire a creare un ambiente di sonno tranquillo e confortevole
  • Lavanda: l'olio essenziale di lavanda è noto per le sue proprietà rilassanti e calmanti. Diffondere olio essenziale di lavanda nella camera da letto prima di dormire o utilizzare un cuscino profumato alla lavanda può favorire il rilassamento e promuovere il sonno
  • Magnesio: è un minerale importante per la regolazione del sonno e del rilassamento muscolare. Integratori di magnesio possono essere utilizzati per ridurre lo stress e favorire il sonno profondo
  • Passiflora: è una pianta con proprietà sedative e ansiolitiche che può essere utilizzata per trattare l'insonnia e l'ansia. Integratori di passiflora o tisane a base di passiflora possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere il sonno
  • Esposizione alla luce naturale: la luce naturale durante il giorno può aiutare a regolare il ritmo circadiano e favorire un sonno più regolare e riposante durante la notte.


6. Terapia farmacologica dell’insonnia

La terapia farmacologica può essere appropriata, quando si prevede che il trattamento sia breve o in aggiunta ai trattamenti comportamentali. Per la scelta del farmaco è necessario considerare una serie di elementi:

  • Tipo predominante di sintomi dell’insonnia
  • Frequenza dei sintomi dell'insonnia (notturna o intermittente)
  • Durata del trattamento prevista
  • Età, sesso e malattie concomitanti del paziente.

I soggetti che presentano anche ansia o sintomi depressivi possono trarre beneficio dal trattamento antidepressivo, con farmaci come Mirtazapina o Trazodone.

Nel complesso, i farmaci più frequentemente utilizzati nel trattamento dell'insonnia sono:

  • Benzodiazepine: hanno il vantaggio di essere economici e onnipresenti, tuttavia sono associati a problemi come sedazione eccessiva, alta frequenza di cadute, ipotensione, tendenza a perdere efficacia dopo un uso prolungato, assuefazione, effetto miorilassante e significativi effetti cognitivi
  • Farmaci ipnotici non benzodiazepinici: Zolpidem, Zaleplon ed Eszopiclone sono farmaci a breve durata d'azione. Tuttavia, presentano effetti collaterali comuni come l'eccessiva sedazione
  • Agonisti della melatonina come Ramelteon, Tasimelteon
  • Antagonista dell'Orexin come Suvorexant
  • Antidepressivi come Mirtazapina o Trazodone
  • Antistaminici: alcuni antistaminici come la difenidramina possono essere utilizzati come sedativi per aiutare ad indurre il sonno. Tuttavia, possono causare sonnolenza durante il giorno e non sono raccomandati per l'uso a lungo termine
  • Antipsicotici atipici: alcuni antipsicotici atipici come la quetiapina possono essere prescritti off-label per trattare l'insonnia, soprattutto se è associata a disturbi psichiatrici come la depressione o il disturbo bipolare.

È importante notare che tutti i farmaci per l'insonnia possono causare effetti collaterali e dipendenza: di conseguenza devono essere utilizzati con cautela e sotto la supervisione di un medico.


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