1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne
2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?
3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?
4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico
5. I rimedi utili per contrastarla
1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne
Il 50% della popolazione femminile in Italia soffre di secchezza vaginale. Tuttavia 9 donne su 10 non affrontano il problema, perché lo sottovalutano o hanno timore di confrontarsi con il proprio medico curante, in quanto parlare delle proprie parti intime può essere spesso fonte di imbarazzo.
È importante sottolineare che la secchezza vaginale è un disturbo che non riguarda soltanto le donne in menopausa, ma può colpire qualunque donna ad ogni età e per diversi motivi. Si tratta di un segnale dell’atrofia vaginale (vaginite atrofica), l’assottigliamento della parete della vagina associato ad infiammazione.
2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?
Molto spesso questo disturbo provoca dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali e disturbi dell'apparato urinario.
Altri sintomi comprendono:
- Irritazione
- Prurito
- Bruciore vaginale
- Riduzione del desiderio sessuale
- Difficoltà a raggiungere l’orgasmo
- Stimolo frequente o urgenza di urinare
- Frequente comparsa di infezioni urinarie (come ad esempio la cistite).
3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?
Il motivo principale della secchezza vaginale è rappresentato dai cambiamenti ormonali tipici della donna. Ma ci sono altre possibili cause, tra cui:
- Diminuzione degli estrogeni e conseguente assottigliamento delle pareti vaginali, che diventano fragili e meno lubrificate
- Menopausa
- Gravidanza e allattamento
- Effetti collaterali di una terapia antitumorale (chemio e radioterapia)
- Interventi chirurgici
- Disturbi immunitari
- Disturbi alimentari (la perdita di peso può causare secchezza vaginale)
- Fumo di sigaretta
- Pillola anti-concezionale
- Farmaci (gli antibiotici comportano una diminuzione dell’idratazione del corpo e quindi anche della vagina)
- Lavande vaginali (un trattamento eccessivo, irrigando l’interno della vagina con preparazione liquida, può compromettere l’equilibrio chimico della zona con conseguente alterazione della flora vaginale).
Inoltre candida, vaginite e malattie sessualmente trasmesse possono essere associate alla secchezza vaginale.
4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico
I trattamenti oncologici e terapeutici da un lato eliminano le cellule cancerose, rallentano la crescita del tumore, evitano la sua diffusione in altri tessuti e alleviano il dolore causato dalla presenza della massa tumorale. Dall’altro, purtroppo, causano effetti collaterali non indifferenti. Soprattutto per le donne.
La chemio e la radioterapia possono causare la scomparsa o quasi della produzione ovarica, non solo di estrogeni ma anche di testosterone che, oltre a sostenere il desiderio, facilita anche l’eccitazione genitale. La radioterapia potrebbe perfino danneggiare i vasi sanguigni che circondano la vagina, riducendo la qualità della congestione vascolare che contribuisce a determinare l’eccitazione genitale. La chemioterapia invece distrugge le cellule di Leydig che nell’ovaio producono testosterone, il principale motore del desiderio fisico anche nella donna.
La secchezza vaginale è uno dei sintomi provocati da un trattamento chemioterapico.
5. I rimedi utili per contrastarla
Dopo aver escluso cause patologiche con l'aiuto del proprio ginecologo, è possibile trovare sollievo dalla secchezza vaginale attraverso i seguenti comportamenti:
- Applicare regolarmente idratanti vaginali
- Scegliere saponi delicati per l'igiene intima, adatti alla propria età (prepubere, età fertile, menopausa) e privi di profumi
- Prendersi il tempo necessario all'eccitazione prima dei rapporti sessuali
- Utilizzare lubrificanti prima dei rapporti
- Evitare il ricorso a lavande vaginali, se non prescritte dal proprio medico.
E non dimentichiamo del nostro alleato più prezioso: l’acido ialuronico!
Il trattamento ginecologico con acido ialuronico si effettua nel derma delle labbra ed aiuta a ricostituire l’attività dei fibroblasti, che sono fondamentali per la corretta funzione e funzionalità del tessuto dei genitali femminili.
Questo trattamento assume un ruolo importante durante la perimenopausa e la menopausa, quando gli estrogeni diminuiscono e di conseguenza anche l’idratazione a livello della mucosa e della cute.