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SINDROME DA BURNOUT: QUANDO IL LAVORO DIVENTA UNA MALATTIA

Burnout
Lavoro
Stress
Sindrome
Giorgio Sciarra

24/04/2023

1. Che cos’è la sindrome da burnout?
2. Quali sono i sintomi più comuni della sindrome da burnout?
3. Quali sono le cause della sindrome da burnout?
4. Come può impattare sulla salute la sindrome da burnout?
5. Sindrome da burnout e pandemia da COVID 19
6. Come si previene e come si tratta la sindrome da burnout?


1. Che cos’è la sindrome da burnout?

La sindrome da burnout è un’affezione psicologica, identificata per la prima volta negli anni ’70 dallo psicologo americano H. Freudenberger, che si verifica quando un individuo è sottoposto ad eccessivo stress lavorativo che perdura nel tempo e che il soggetto non riesce più a gestire.

Questa sindrome si manifesta con una serie di sintomi fisici, emotivi e cognitivi, tra cui esaurimento emotivo, disimpegno dal lavoro e una ridotta capacità di raggiungere obiettivi lavorativi. La sindrome da burnout è spesso associata a professioni che implicano un livello rilevante di responsabilità e di impegno emotivo, ma può colpire qualsiasi persona esposta ad un ambiente lavorativo stressante e cronico.


2. Quali sono i sintomi più comuni della sindrome da burnout?

I sintomi più comuni della sindrome da burnout possono essere suddivisi in tre categorie principali: esaurimento emotivo, disimpegno dal lavoro e ridotta capacità di raggiungere obiettivi lavorativi.

L'esaurimento emotivo si manifesta come una sensazione di stanchezza fisica, mentale ed emotiva, accompagnata da una diminuzione dell'empatia e della capacità di stabilire relazioni interpersonali significative, da una difficoltà a concentrarsi, dalla mancanza di entusiasmo nel lavoro e dalla sensazione di vuoto emotivo.

Il disimpegno dal lavoro si manifesta come una tendenza ad evitare il lavoro e ad allontanarsi dagli obiettivi lavorativi, accompagnata da un aumento del cinismo e della distanza emotiva nei confronti dei colleghi e dei clienti. Il lavoratore può sviluppare una visione negativa e disillusa del proprio lavoro, dei colleghi e della propria organizzazione, fino a percepire un senso di alienazione.

Infine, la ridotta capacità di raggiungere obiettivi lavorativi si manifesta come una diminuzione dell'efficacia sul lavoro, accompagnata da una sensazione di impotenza, da carenza di autostima e da una diminuzione del senso di realizzazione personale.


3. Quali sono le cause della sindrome da burnout?

Le cause della sindrome da burnout sono complesse e variano da individuo a individuo. Tuttavia, esiste un insieme di fattori che possono contribuire al suo sviluppo. Tra questi in particolare:

  • un ambiente lavorativo stressante
  • un carico di lavoro eccessivo
  • una mancanza di controllo sul proprio lavoro
  • una mancanza di supporto sociale
  • una mancanza di ricompense o di riconoscimento per il proprio lavoro.

Inoltre, alcuni fattori personali come l’età, le caratteristiche della personalità, la tendenza alla perfezione possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome da burnout.


4. Come può impattare sulla salute la sindrome da burnout?

Le conseguenze cliniche della sindrome da burnout possono essere significative e durature. In primo luogo, la sindrome da burnout può influire negativamente sulla salute mentale dei lavoratori, aumentando il rischio di disturbi come la depressione, l'ansia e il disturbo post-traumatico da stress.

Inoltre, la sindrome da burnout può avere un impatto significativo sulla salute fisica: il livello di stress cronico associato alla sindrome da burnout può causare un aumento del rischio di malattie cardiache, diabete, obesità e altre malattie croniche. In aggiunta, i lavoratori con sindrome da burnout possono sperimentare una maggiore frequenza di malattie acute, come raffreddori e influenze, a causa di una diminuzione delle funzioni immunitarie.

Infine, la sindrome da burnout può influire negativamente sulla qualità del lavoro e sulla produttività. I lavoratori con sindrome da burnout possono diventare meno efficienti e produttivi, e possono fare più errori rispetto ai loro colleghi che non soffrono di questa sindrome. Ciò può portare ad un maggiore stress sul posto di lavoro, a conflitti con i colleghi e a problemi di performance lavorativa, esacerbando ulteriormente una condizione già precaria .


5. Sindrome da burnout e pandemia da COVID 19

La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale dei lavoratori: una serie di evidenze scientifiche segnalano che si è verificato un notevole aumento della sindrome da burnout durante il periodo pandemico. Uno studio condotto negli Stati Uniti ha rilevato che il 70% dei lavoratori sanitari che erano stati esposti alla cura dei pazienti COVID-19, durante la prima ondata della pandemia, riportava sintomi di stress, ansia e depressione.

Inoltre, la pandemia ha portato a cambiamenti significativi nei modelli di lavoro, come l’affermazione del lavoro da remoto, che ha creato nuove sfide per tutti: prima tra tutte il cambiamento drastico della routine quotidiana, che può favorire l’alterazione del ciclo sonno-veglia, esacerbando in particolare disturbi metabolici e del sonno.

Pertanto la pandemia ha creato una maggiore incertezza e notevoli livelli di stress per i lavoratori, aumentando il rischio di sindrome da burnout. Il risvolto positivo è stato l’aumento dell’attenzione verso la prevenzione e il trattamento della sindrome stessa, con l'implementazione di programmi di supporto per i lavoratori e l'adozione di politiche per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata.


6. Come si previene e come si tratta la sindrome da burnout?

Per prevenire la sindrome da burnout esistono alcune strategie efficaci:

  • è importante in primo luogo creare un ambiente lavorativo sano, che offra un adeguato supporto sociale e che favorisca un equilibrio tra lavoro e tempo libero. Un ambiente di lavoro sano può ridurre il carico di stress e aumentare il senso di appartenenza degli individui che vi lavorano
  • può essere utile, a livello individuale, la pratica di tecniche di gestione dello stress, come il rilassamento muscolare progressivo, la meditazione e lo yoga
  • inoltre, è importante che i lavoratori imparino a prendersi cura di sé stessi, sia fisicamente che mentalmente. Ciò può essere fatto attraverso l'adozione di abitudini alimentari sane, l'esercizio fisico regolare e la pratica di tecniche di rilassamento come la lettura, l'ascolto di musica o la partecipazione a attività ricreative. Inoltre, bisogna sempre imparare a riconoscere i propri limiti e a chiedere aiuto quando necessario, sia da colleghi che da professionisti della salute mentale.

Ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per la sindrome da burnout, a seconda della gravità dei sintomi e delle esigenze individuali del paziente che possono includere interventi farmacologici e non farmacologici.

Gli interventi non farmacologici comprendono:

  • Terapia cognitivo-comportamentale: una psicoterapia che si concentra sull'identificazione e sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti negativi che contribuiscono alla sindrome da burnout
  • Terapia occupazionale: una psicoterapia che si concentra sulla riduzione del carico di lavoro, sul miglioramento delle abilità di gestione del tempo e sull'adozione di strategie di coping più efficaci
  • Training di gestione dello stress: questo tipo di psicoterapia fornisce agli individui le abilità e le tecniche necessarie per gestire lo stress in modo efficace, come la meditazione, la respirazione profonda, lo stretching e altre tecniche di rilassamento.

Gli interventi farmacologici invece possono includere:

  • Antidepressivi: utilizzati allo scopo di trattare i sintomi di depressione e ansia che possono accompagnare la sindrome da burnout
  • Ansiolitici: prescritti con il fine di ridurre l'ansia e il nervosismo associati alla sindrome da burnout.

In ogni caso, qualora compaiano dei sintomi di irritabilità, intolleranza al lavoro, stanchezza e depressione è opportuno rivolgersi sempre al proprio medico o ad uno specialista di riferimento, prima di iniziare qualunque tipo di trattamento.


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